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Articolo Di Opinione Come Si Fa?

Articolo Di Opinione Come Si Fa
Come scrivere l’ articolo : consigli utili

  1. Scegli un argomento. Se sei a corto di idee, prova a dare un’occhiata agli argomenti di attualità.
  2. Scrivi l’ articolo. Non è un saggio, quindi poni subito il focus sull’argomento e la tua opinione in merito.
  3. Concludi l’ articolo.

Cosa sono gli articoli di opinione?

Scarica PDF Scarica PDF Gli articoli di opinione sono noti anche come “editoriali” e permettono ai lettori di un giornale di dar voce ai loro pensieri e alle loro proposte su argomenti che vanno dagli avvenimenti locali alle controversie internazionali. Se desideri provare a scrivere un articolo di opinione, impara a scegliere un argomento convincente, organizza un progetto efficace e impegnati a rifinire il tuo articolo di opinione come un editorialista professionale.

  1. 1 Pesca dall’attualità. Il tuo articolo dovrebbe discutere di un argomento che si ricolleghi ai fatti di attualità, alle ultime tendenze e alle opinioni più recenti. La tempestività è assolutamente essenziale quando si tratta di sottoporre un articolo di opinione a una redazione.
    • Passa al setaccio i quotidiani alla ricerca di argomenti convincenti per il tuo articolo. Se il tuo articolo si sofferma su tematiche che il giornale ha pubblicato di recente, sarà immediatamente più interessante per gli editori ed avrà più possibilità di essere pubblicato, qualora decidessi di inviarlo.
    • Se l’amministrazione della tua città ha deciso di chiudere la biblioteca locale, potresti scrivere un pezzo in cui discuti dei meriti della biblioteca e in cui spieghi perché sia un’istituzione assolutamente fondamentale per la tua comunità.
  2. 2 Scegli un argomento che ti appassiona. Gli articoli di opinione devono basarsi su un’opinione molto forte e convincente. Se non sei appassionato del tema che hai scelto, probabilmente dovresti scegliere un argomento diverso. Nel momento in cui hai individuato un argomento sul quale hai un parere ben preciso, suddividi il tema riducendolo a una forma più semplice.
    • Continuiamo con l’esempio della biblioteca. Il tuo ragionamento potrebbe essere: la biblioteca è storicamente un punto di riferimento per la cultura e per la comunità. Non dovrebbe essere chiusa per lasciare il posto a un fast food.
  3. 3 Scegli un argomento sul quale sei ben informato. Per essere convincente, devi padroneggiare l’argomento di cui stai parlando. Per sapere esattamente di cosa stai parlando, ti conviene fare qualche ricerca. Gli articoli pieni di dati basati sui fatti e su prove che corroborano la propria tesi sono molto più forti di articoli in cui si dichiara semplicemente il proprio punto di vista.
    • Perché la biblioteca chiude? Qual è la sua storia? Quante persone consultano i libri della biblioteca ogni giorno? Quali attività si svolgono nella biblioteca ogni giorno? Quali eventi della comunità vi sono ospitati?
  4. 4 Scegli un argomento che sia complesso e controverso. I buoni editoriali non dovrebbero essere costituiti da notizie che possono essere facilmente provate o confutate. Non c’è motivo di leggere un parere su qualcosa che è ovvio, come ad esempio la tossicità o meno dell’eroina.
    • La biblioteca è un faro di cultura e un’opportunità per ritrovarsi in una città in cui manca un centro comunitario e che ha solo un piccola scuola.
    • Può darsi che tu abbia un legame personale con la biblioteca: in tal caso integra la tua esperienza personale con gli eventi di attualità e con le attività locali.
    • Esplora possibili alternative alla chiusura della biblioteca, valutando come la comunità possa tenerla aperta. Includi suggerimenti per gli amministratori della tua città.

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  1. 1 Vai subito al dunque. Al contrario dei saggi, gli articoli di opinione espongono l’argomento nelle primissime righe. Partendo da lì, organizza i vari punti di cui vuoi discutere, fai appassionare il lettore alla tua causa e sintetizza ciò che, seconde te, bisognerebbe fare per mettere in pratica le idee espresse nell’articolo. Ecco una dimostrazione:
    • “Durante gli inverni della mia gioventù, quando le giornate erano corte e si usciva infagottati dalla testa ai piedi, mia sorella ed io facevamo spesso una breve passeggiata fino a raggiungere la biblioteca. Trascorrevamo i pomeriggi frequentando corsi di lettura e curiosando tra gli scaffali di quel palazzo storico. Purtroppo, il mese prossimo la biblioteca farà la stessa fine di molti altri edifici della nostra comunità, che adesso hanno chiuso. Per quanto mi riguarda, questa è la goccia che fa traboccare il vaso”.
  2. 2 Usa notazioni di colore, dettagli pittoreschi ed esempi calzanti per mantenere l’attenzione del lettore. I lettori tendono a ricordare i particolari interessanti, piuttosto che i fatti nudi e crudi. Chiaramente il pezzo non deve trascurare l’esposizione dei fatti reali, ma grazie ai dettagli brillanti e affascinanti l’articolo resterà impresso nella mente del lettore.
    • L’articolo sulla biblioteca, ad esempio. potrebbe citare notizie curiose, come il fatto che la biblioteca sia stata fondata da un importante personaggio locale, il quale riteneva che la città avesse bisogno di un luogo in cui riunirsi per leggere e per discutere. Potresti raccontare la storia di un bibliotecario che ha lavorato per sessant’anni in quella biblioteca e che ha letto tutti i libri di narrativa in dotazione.
  3. 3 Spiega ai lettori perché dovrebbero preoccuparsi della notizia. Se i lettori pensano che l’argomento su cui stai scrivendo sia un fatto che non li riguarda, saranno meno propensi a leggere il tuo articolo. Rendilo un fatto personale per loro: spiega come la notizia, e le raccomandazioni che suggerisci, possano influenzare la loro vita. Per esempio:
    • La chiusura della biblioteca significherà non avere più a disposizione oltre 130.000 voci fra libri e film, costringendo gli abitanti della città a viaggiare per più di 50 km per raggiungere la biblioteca e la libreria più vicine o per noleggiare un film. I bambini e gli studenti non potranno più accedere a un servizio molto utile, dato che la scuola spesso li porta in biblioteca per prendere in prestito libri o DVD e per fare ricerche, e via discorrendo.
  4. 4 Fanne una questione personale. Significa che per far passare il messaggio devi parlare in prima persona, aggiungendo esempi tratti dalla tua vita per convincere il lettore. Dalle tue righe deve trasparire tutta la tua umanità, perché il lettore possa immedesimarsi con te, leggendole. Devi apparire come una persona reale che è sinceramente interessata all’argomento e fortemente coinvolta.
    • Per continuare con l’esempio della biblioteca: racconta una storia personale su come il primo libro che tu abbia mai letto da cima a fondo si trovi proprio in quella biblioteca, o sul rapporto di amicizia con l’anziana signora addetta ai prestiti, o su come la biblioteca fosse il tuo rifugio dorato durante la tua infanzia difficile.
  5. 5 Evita di adoperare un linguaggio impersonale o troppo tecnico. Lo scopo del tuo articolo è informare i lettori sull’argomento e invitarli a mobilitarsi per la causa, non soltanto a pensarci su un attimo. Scrivi parlando in prima persona. Ricordati anche che se usi un linguaggio troppo tecnico rischi di spaventare e confondere il lettore o di sembrare pretenzioso.
    • Esempio di linguaggio impersonale: “Si spera che l’amministrazione comunale faccia un passo indietro circa l’intenzione di chiudere la biblioteca”.
    • Esempio di scrittura in prima persona: “Mi auguro che l’amministrazione comunale capisca cosa significa questa meravigliosa biblioteca per la comunità e riconsideri la sua orribile decisione di chiudere questo polo di cultura e di socializzazione”.
  6. 6 Pianifica le tue mosse con largo anticipo e chiedi al direttore della biblioteca se sia possibile organizzare un incontro presso la biblioteca. Scegli la data e l’ora e stampa dei volantini che distribuirai ai tuoi concittadini, invitandoli a discutere del futuro della biblioteca. Puoi anche pensare di invitare un giornalista per registrare l’opinione della gente e un fotografo per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica.
  7. 7 È importante prendere atto che ci sono persone che si oppongono alla tua opinione. Includi nell’articolo anche le voci contrarie: in questo modo il pezzo sembra più attraente e rispettoso (anche se hai la sensazione che la fazione avversa sia costituita da idioti). Riconosci quando i tuoi oppositori fanno ragionamenti corretti e parzialmente condivisibili. Per esempio:
    • A dire il vero, quelli che vogliono chiudere la biblioteca hanno ragione quando affermano che la nostra economia locale sta soffrendo. Le imprese stanno chiudendo ovunque, perché sono calati gli acquisti. Ma pensare che la chiusura della biblioteca risolva il problema dell’economia locale è certamente un’idea sbagliata.
  8. 8 Indica delle possibili soluzioni. Un articolo che si limiti a lanciare invettive e non cerchi delle soluzioni (o almeno indichi dei passi da percorrere verso una possibile soluzione) ha meno probabilità di essere pubblicato di un articolo che individua alternative e soluzioni.
    • Per esempio: se agiamo come una comunità unita, abbiamo ancora una buona chance per salvare la nostra biblioteca. Se organizziamo una raccolta fondi e inoltriamo una petizione, penso che l’amministrazione comunale capirà che deve riconsiderare la chiusura di questa biblioteca storica e molto attiva. Se il Comune prelevasse una parte dei fondi che ha stanziato per la costruzione del nuovo mega-centro commerciale e li destinasse al mantenimento della biblioteca, questo bellissimo punto di riferimento non verrebbe chiuso.

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  1. 1 Chiudi con un’affermazione forte. Per concludere il tuo pezzo serve un solido paragrafo finale che ribadisca la tua tesi e rimanga impresso nel lettore dopo che ha finito di leggere l’articolo. For example:
    • “La biblioteca della nostra città non è solo un edificio che ospita le brillanti opere di autori provenienti da tutto il mondo, ma è anche un luogo in cui i cittadini si riuniscono per imparare, discutere, apprezzare e trovare ispirazione. Se la libreria, come previsto, dovesse chiudere, perderemmo una splendida testimonianza della storia della nostra città e un punto di riferimento per le menti curiose dei nostri giovani e dei meno giovani”.
  2. 2 Attento alla lunghezza del testo. In linea generale, le frasi e i paragrafi devono essere brevi e scorrevoli. Fai affidamento su frasi dichiarative brevi e semplici, se vuoi ottenere risultati strepitosi con il tuo articolo. Ogni giornale è diverso, ma la maggior parte prevede un tetto massimo di 750 parole che non si può superare negli articoli di opinione e negli editoriali.
    • I quotidiani quasi sempre modificano gli articoli che giungono in redazione, ma di solito mantengono il tono, lo stile e il punto di vista dell’autore. Ciò non significa, tuttavia, che sia possibile inviare un pezzo lungo e contare sulla redazione perché lo riduca a suo piacimento. I giornali spesso cestinano gli articoli che non rispettano il numero di parole specificato.
  3. 3 Non perdere tempo a preoccuparti di quale titolo dare al tuo articolo. Sarà la redazione stessa del giornale a scegliere un titolo per il tuo articolo, a prescindere dal fatto che tu ne abbia indicato uno, ragion per cui non vale la pena scervellarsi per trovare il titolo giusto.
  4. 4 Raccogli i tuoi dati. Dovresti inviare alla redazione anche una tua breve biografia che si colleghi all’argomento di cui parli nell’articolo e che contribuisca ad accrescere la tua credibilità. Dovresti anche aggiungere il numero di telefono, l’indirizzo e-mail e l’indirizzo postale.
    • Esempio di una breve biografia collegata all’articolo sulla biblioteca: Mario Rossi è un lettore accanito, con un master in scrittura creativa e in scienze politiche. Vive e lavora da sempre in questa città.
  5. 5 Invia anche gli elementi grafici che hai a disposizione. Storicamente, le pagine che ospitavano gli articoli di opinione avevano poche immagini. Ora, con i giornali che si trasformano sempre di più in pubblicazioni online, le foto, i video e gli altri contenuti multimediali collegabili con gli articoli di opinione sono ampiamente accettati. Nella tua e-mail iniziale specifica che disponi anche di materiali grafici, quindi scansionali e inviali insieme all’articolo.
  6. 6 Consulta il giornale per sapere come fare per inviare l’articolo. Ogni giornale ha le sue esigenze e linee guida su come si inviano i pezzi e su quali informazioni bisogna allegare. Consulta il sito web del giornale o, se hai una copia cartacea del giornale, vai nella pagina che ospita le opinioni dei lettori e cerca il riquadro con le informazioni su come inviare in redazione gli articoli. Il più delle volte bisogna spedirli a un indirizzo e-mail.
  7. 7 Continua a insistere e a provare. Non scoraggiarti se dal giornale non ricevi alcuna risposta immediata. Trascorsa una settimana dall’invio del tuo articolo, scrivi una nuova e-mail oppure telefona al giornale. I redattori della pagina dedicata agli articoli di opinione sono notoriamente molti impegnati, motivo per cui, se hanno ricevuto la tua lettera in un momento poco opportuno, potrebbe esser loro sfuggita. Telefonando e scrivendo e-mail, inoltre, hai l’opportunità di entrare direttamente in contatto con la redazione, e questo ti dà una chance in più rispetto alla concorrenza. Pubblicità
  • Se lo ritieni appropriato e se il tema di cui ti occupi lo consente, adopera ironia, humour e arguzia.
  • Se l’argomento tocca questioni di portata nazionale o internazionale, invia l’articolo a più quotidiani, non limitarti a uno solo.

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Come si mettono gli articoli?

Gli articoli in italiano – Gli articoli italiani non possono mai essere usati in maniera isolata, ma vanno sempre prima dei nomi (da cui prendono genere e numero). Quando gli articoli accompagnano un nome invariabile* la loro presenza è fondamentale per distinguere genere e numero.

Che cos’è l’articolo di spalla?

spalla in Vocabolario – Treccani spalla s.f. – 1.a. In anatomia umana, il segmento corporeo di unione tra l’arto superiore e il torace, suddivisibile nelle tre regioni: ascellare, deltoidea e scapolare; consta di una impalcatura di sostegno, costituita dalle tre ossa (testa omerale, scapola, clavicola) che concorrono a formare l’articolazione scapolo-omerale, da formazioni muscolari (di cui è parte preminente il deltoide), vascolari, nervose, ecc.: s.

  1. Sinistra, s.
  2. Destra ; l’articolazione, i muscoli della s.
  3. Tenere una s.
  4. Più alta o più bassa dell’altra ; con senso più generico: battere sulla s.
  5. Di uno, per attirare la sua attenzione; mettere una mano sulla s.
  6. Di qualcuno, in segno di protezione o di affettuoso interessamento. Locuz. avv.
  7. Di spalla, con una spalla: colpire il pallone di s.

; in ostetricia, presentazione di s. (del feto), v. presentazione ; a spalla, sulle spalle, a forza di spalle: trasportare un carico a spalla ; alcuni pezzi di artiglieria venivano portati a spalla dagli alpini, Al plur., con valore collettivo e sign.

  1. Generico: l’ampia scollatura lasciava vedere un bel paio di spalle ; avere le s.
  2. Grosse, larghe, tonde, quadrate, spioventi (per i sign. fig., v.
  3. Più avanti); essere forte di spalle ; tenere le s.
  4. Curve ; su con le s.!, dritto con le s.! frasi di esortazione a tenere una posizione eretta; alzare le s.

, stringersi nelle s. (cfr. fare spallucce ), per esprimere noncuranza, oppure poca volontà o impossibilità d’intervenire in un senso o in un altro; lavorare di spalle, farsi largo a spallate e, per estens., con ogni mezzo; buttarsi uno scialle sulle s.

; portare un peso sulle s. ; prendere qualcuno per le s. ; montare sulle s. di un altro,b. Sempre al plur., in espressioni fig.: aver buone s., avere s. robuste, essere in grado di resistere a disagi e difficoltà, poter sostenere il peso di gravi responsabilità; avere le s. larghe, saper far fronte alle proprie responsabilità, o anche agli attacchi, alle critiche ingiuste; avere una pesante responsabilità, un grosso lavoro (e sim.) sulle s.

, dovervi far fronte, doverne risolvere i problemi; avere una famiglia sulle s., dover provvedere a mantenerla; prendersi qualcosa sulle s., prenderne su di sé la responsabilità; avere molti anni sulle s., essere vecchio, o molto vecchio (ma anche: ho ormai 40 anni sulle s.

E non sono più un giovanotto ); gravare le s. ( a qualcuno ), recargli fastidio, dolore e sim. ( quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Dante); vivere, campare, mangiare alle s. di qualcuno, a sue spese, pesando economicamente su di lui.c. Al plur., per estens. e anche con sign.

fig., dorso, schiena: voltare le s. a qualcuno, voltargli la schiena, per andarsene o per mostrare di volersi occupare d’altro, talvolta con intenzione di offesa; voltare le s. alla fortuna, perdere una buona occasione; dare le s. a qualcuno, voltargli la schiena e ant., fuggire ( Quand’Anibàl co’ suoi diede le spalle, Dante); scusate le s.

  1. Espressione di cortesia che si rivolge alla persona a cui, sedendo, si volta la schiena; mettere qualcuno con le s.
  2. Al muro, nell’impossibilità di sfuggire, di sottrarsi alle proprie responsabilità, o anche solo di difendersi; buttarsi, gettarsi qualche cosa dietro le s.
  3. Non pensarci più, non preoccuparsene più; ridere, parlar male, sparlare alle s,

(o dietro le s.) di qualcuno, quando non è presente e non può sentire; volgere le s. al nemico, fuggire; per antifrasi, accarezzare le s. a qualcuno, bastonarlo, picchiarlo duramente.d. Sempre al plur., con riferimento a un esercito, la parte dello schieramento opposta alla fronte; proteggere le s.

  • Guardarsi le s.
  • Dagli attacchi nemici (o da insidie, anche di un avversario); avere il nemico alle s.
  • Assalire, prendere il nemico alle s.
  • Incalzare il nemico alle spalle,e.
  • Per metonimia del n.1 a, la parte di un indumento che copre le spalle: le s.
  • Del cappotto ti sono troppo larghe ; metti un po’ d’imbottitura sotto la s.

sinistra ; si è macchiata la s. della camicetta,2.a. Nei vertebrati tetrapodi, la regione che comprende la parte superiore dell’arto anteriore e la parte adiacente del dorso: un cavallo forte di spalle,b. In macelleria, taglio di carne bovina, parte del quarto anteriore, che si presta a varie preparazioni.

  • Per estens., con riferimento ad altri animali: mangiare una s.
  • Di lepre, di cinghiale ; prosciutto di spalla (o assol.
  • Spalla ), fatto con gli arti anteriori del maiale; salame di spalla (e più spesso assol.
  • Spalla ), tipo di salame fatto con la spalla del maiale, specialità del Parmense.3. fig.
  • La parte più alta di una struttura, di un oggetto e sim., o anche ciascuno degli angoli in cui l’oggetto termina superiormente.

In partic.: a. Sommità di un monte, di una collina: poi ch’i’ fui al pié d’un colle giunto, Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de’ raggi del pianeta (Dante).b. In geografia fisica, ognuno dei due ripiani che limitano ai lati le valli glaciali.c.

Nella tecnica delle costruzioni civili, ognuno dei due piedritti su cui s’impostano le estremità di un ponte o di un’analoga struttura, la cui funzione statica consiste sia nel sostenere la struttura dell’opera sia nel contenere la spinta dei terrapieni verso i due imbocchi del ponte stesso.d.S. dell’argine, la scarpata rivolta verso la campagna, in genere con pendenza da 2/3 a 1/2.e.

Nella tecnica delle fortificazioni, in passato, la parte anteriore del fianco di un bastione, quando il fianco, anziché rettilineo in pianta, era alquanto arretrato nella parte interna per conseguire maggior protezione.f. Nella costruzione navale, il termine indicava un tempo la parte poppiera di una galea, a poppavia del palamento, mentre oggi indica, in partic., la parte della pala del timone a poppavia del suo asse di rotazione.g.

In tipografia, la parte della testa del carattere tipografico non occupata dal rilievo dell’ occhio ; si distingue una s. superiore e una s. inferiore, che sono rispettivam. la superficie compresa tra il lato posteriore della spalla e il limite superiore dell’occhio, e la superficie compresa tra il lato anteriore della spalla e il limite inferiore del rilievo; si chiamano inoltre s.

sinistra e s. destra le distanze che intercorrono tra il limite sinistro dell’occhio e la parete sinistra del fusto, e rispettivam. la distanza tra il limite destro dell’occhio e la parete destra del fusto.h. Nel linguaggio giornalistico, articolo di s,

(o semplicem. spalla ), l’articolo stampato nell’angolo superiore destro della prima pagina in posizione simmetrica rispetto all’articolo di fondo.4. In alpinismo, contrafforte pianeggiante addossato a una parete, o al massiccio di un monte, prima della sua parte terminale: la s. del Cervino,5.a. Nel gioco del pallone elastico, il giocatore che sta fra i terzini e il battitore quando la squadra esegue la battuta, e vicino alla linea di fondo quando la squadra è in difesa.b.

Nel tamburello, il giocatore che sta a fianco e alle spalle del battitore.6.a. Nel gergo teatrale, chi, in uno spettacolo o una scena comica, sostiene il comico principale e gli fornisce lo spunto per dire le sue battute. Per estens., in senso fig., essere la s.

Di uno, fare la s, (o da s.) a uno, affiancarlo in un’impresa, anche riprovevole, fornendogli aiuto e sostegno.b. Nell’orchestra, violino di s. (o assol. spalla ), v. violino,c. ant. Appoggio, aiuto, nella locuz. dare spalla (cfr. spalleggiare ). ◆ Dim. spallétta (v.), dim. e spreg. spallùccia, (v.); accr., pop., spallóna ; pegg.

spallàccia,V. inoltre, per sign. particolari, spallina, spalletta, spallone, : spalla in Vocabolario – Treccani

Chi scrive l’articolo di fondo?

Un articolo di fondo, anche chiamato fondo o editoriale è l’articolo scritto dal direttore responsabile, o editorialista ed è il pezzo giornalistico in cui vengono interpretati a fatti più importanti della giornata.

Quali sono i verbi di opinione?

I verbi di opinione e dubbio (come credere, pensare, ritenere, supporre, avere l’impressione, ipotizzare, immaginare, non sapere, non essere sicuro ) richiedono l’uso del congiuntivo nella frase subordinata.

Come dire in my opinion?

In my opinion I think that I would say that I consider / find / believe / suppose / presume / assume that

Come si fa una riflessione critica?

Osservazioni critiche: essere più precisi/specifici, dimostrare quel che si dice, fornire l’evidenza. Illustrare un concetto generale rendendo più chiaro il suo significato con esempi concreti. Connettori: per esempio, a dimostrazione di. Osservazioni critiche: illustrare più chiaramente, fare esempi.

Quali sono gli articoli esempio?

Che cos’ l’articolo – L’ articolo la parte variabile del discorso che precede sempre il sostantivo, con il quale concorda in genere e numero. All’interno del sistema grammaticale, l’articolo un morfema, ovvero un’unit minima ed elementare di significato, e a ccompagna sempre il nome o un’altra parte del discorso che assume la stessa funzione del sostantivo all’interno della frase.

articoli determinativi ( il, lo, la, i, gli, le ); articoli indeterminativi ( un, uno, una ); articoli partitivi ( del, dello, della, dei, degli, delle ).

Il tipo, il genere e il numero degli articoli, essendo una parte variabile del discorso, vengono sempre specificati durante lo svolgimento dell’analisi grammaticale, LEGGI ANCHE: Come si fa l’analisi di una poesia

Quando non si usa l’articolo?

Uso dell’articolo determinativo

  • Cari lettori e lettrici, oggi vi propongo di ripassare attentamente le forme e gli usi dell’articolo determinativo,
  • Buon Intercultura blog a tutti!
  • Prof. Anna
  • L’ articolo determinativo precede il nome che di solito è già conosciuto da chi ascolta, concordandosi nel genere e nel numero,
  • ARTICOLO DETERMINATIVO MASCHILE
singolare plurale uso
il libro i libri davanti a consonante
lo studente gli studenti davanti a gn, ps, pn, z, x, y, s + consonante
l’ amico gli amici davanti a vocale

ARTICOLO DETERMINATIVO FEMMINILE

singolare plurale uso
la sedia le sedie davanti a consonante
l’ amica le amiche davanti a vocale

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  • L’articolo determinativo si usa :
  • – per indicare oggetti o persone specifici :
  • Qu esta è la macchina che ho comprato.
  • – con gli aggettivi e i pronomi possessivi :
  • Il mio lavoro mi piace.
  • – con i nomi astratti o di significato generale, compresi i colori :
  • L ‘amore non ha età.
  • Mi piace il bianco.
  • – con le parti del corpo e i vestiti :
  • Mi lavo i capelli quasi tutti i giorni.
  • Mettiti la giacca!
  • – con le date, se non sono precedute dal giorno della settimana :
  • Oggi è il 26 Novembre.
  • Oggi è giovedì 26 Novembre.
  • – con valore temporale :
  • Sono le quattro e un quarto.
  • La mattina vado a scuola.
  • – con i giorni della settimana per indicare azioni ripetute e abituali :
  • Il martedì e il giovedì vado in palestra.
  • – nelle descrizioni fisiche, con il verbo avere :
  • Marco ha i capelli neri.
  • – con i titoli di rango o professoni seguiti da un nome :
  • La regina Maria Antonietta morì nel 1793.
  • Il Dottor Rossi è un ottimo chirurgo.
  • – con la maggior parte dei nomi geografici (ma NON con i nomi di città), tranne quando -in- o -di- precedono nomi geografici femminili singolari :
  • L ‘Italia è una penisola.
  • Vado a vivere in Italia.
  • – con i nomi di lingue, può NON essere usato dopo i verbi parlare, insegnare, studiare e dopo -in- o -di –,
  • Capisco lo spagnolo, ma non l ‘italiano.
  • Alex parla italiano abbastanza bene.
  • Non so scrivere in inglese.
  • – a volte con i nomi di persone famose :
  • Il Botticelli dipinse la Nascita di Venere.
  • – può essere usato davanti ai nomi propri femminili, soprattutto nel lessico familiare-affettivo :
  • La Laura viene con noi stasera.
  • L’articolo determinativo NON si usa :
  • – con gli aggettivi possessivi davanti a nomi di parentela singolari, non modificati (sorellina, fratellino, cuginetto etc.) :
  • Mia sorella ha 20 anni.
  • La mia sorellina ha 20 anni.
  • – nelle descrizioni e nelle numerazioni :
  • In città ci sono negozi, bar, ristoranti, teatri e cinema.
  • – con i nomi di città, salvo alcune eccezioni come La Spezia, L’ Aquila, L’Avana, Il Cairo, L’Aia, La Mecca :
  • Roma è una città molto antica.
  • Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde. : Uso dell’articolo determinativo

    Che giornale è l’opinione?

    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

    L’Opinione delle Libertà
    Stato Italia
    Lingua italiano
    Periodicità settimanale (1976-1993) quotidiano (1993-2012) giornale online (dal 2012)
    Genere stampa nazionale
    Fondazione 1976
    Inserti e allegati
    • Speciale Ambiente (lunedì)
    • Punto.it
    Sede Circonvallazione Clodia 76/a, Roma
    Editore Amici de L’Opinione
    Direttore Andrea Mancia
    Condirettore Paolo Pillitteri
    Redattore capo Stefano Cece
    Sito web www.opinione.it/
    Modifica dati su Wikidata · Manuale

    L’Opinione delle Libertà (meglio conosciuto come L’Opinione ) è un giornale online di orientamento liberale con sede a Roma, Fondato nel 1976 come settimanale ufficiale del Partito Liberale Italiano, con la direzione di Arturo Diaconale il giornale è diventato quotidiano dal 14 dicembre 1993, per poi cessare le pubblicazioni cartacee nel 2012, proseguendo solo on-line ed in pdf.

    Cosa si intende con il termine opinione?

    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Il termine opinione (dal latino opinio, -onis ; in greco antico δόξα, dòxa ) genericamente esprime la convinzione che una o più persone si formano nei confronti di specifici fatti in assenza di precisi elementi di certezza assoluta per stabilirne la sicura verità,

    Cosa vuol dire gli articoli?

    Conosci l’uso degli articoli, gli elementi fondamentali della lingua italiana? Ripassali con Focus Junior! – Gli articoli sono parti della frase che precedono i nomi e servono per indicare il genere (maschile o femminile) e il numero (plurale o singolare) dell’elemento cui si riferiscono.

    • ES: IL maestro prese UNA matita e la passò a Marco.
    • Come ben si può vedere però, gli articoli non sono tutti uguali, ma si distinguono in determinativi e indeterminativi.
    • Vediamo le differenze ARTICOLI DETERMINATIVI Precisano (determinano, appunto) con esattezza i nomi comuni a cui ci si sta riferendo.

    Se ad esempio scriviamo “la rosa”, non stiamo parlando di una rosa qualsiasi, ma proprio di quella rosa, come se ce l’avessimo davanti! Essi sono: Maschile Femminile Singolare: IL, LO, L’ LA, L’ Plurale: I, GLI LE Es: L’ amore ( maschile ) è IL sentimento più bello che ci sia.