La percentuale delle assenze è individuata rapportando il numero dei giorni di assenza complessivi al numero dei giorni lavorativi del mese di riferimento, moltiplicato per 100.
Quanto è la percentuale di assenze a scuola?
Validità anno scolastico 2022-2023 per la valutazione degli alunni scuola secondaria I grado
- Comunicazione n.75
- Ai Genitori
- Al Personale docente
- Al sito web dell’istituto
- Validità anno scolastico 2022-2023 per la valutazione degli alunni della scuola secondaria I grado
Visto il DPR n.122/2009 e s.m.i. Vista la Circolare MIUR n.20 del 04/03/2011, prot.n.1483 Visto il D. Lgs.n.62/2017
- Visti i percorsi di studio di questo Istituto scolastico
- Considerato che per determinare il limite minimo di presenze occorre considerare il monte ore annuale
- SI INFORMA
- che il limite massimo di ore di assenza consentito, nel quadro dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno scolastico 2022-2023, è riportato nella seguente tabella:
Scuola secondaria I grado | n. ore settimanali | Monte ore annuale | Numero minimo presenze | Numero massimo assenze |
Tempo normale | 30 | 1200 | 900 ore | 300 ore |
Il calcolo viene effettuato dal 12/09/2022 (data di inizio delle lezioni) al 09/06/2023 (data di termine delle lezioni). Scuola Secondaria I grado: tempo scuola 30 ore
- Il monte ore annuale degli alunni è di 1.200 ore per tutte le classi (calcolo in base al calendario scolastico – delibera n.33 del Consiglio d’Istituto del 26/05/2022).
- Il minimo delle ore di presenza a scuola per assicurare la validità dell’anno scolastico è pari a 3/4 del suddetto orario annuale personalizzato obbligatorio e ammonta a 900 ore per tutte le classi. Al di sotto di tale limite l’alunno non può essere ammesso alla classe successiva.
- Il limite massimo di assenze, come riportato in tabella, è pari ad 1/4 del monte ore annuale, cioè 300 ore (pari a 50 giorni di lezione).
I Docenti effettuano un riscontro della presenza degli alunni per la successiva rendicontazione delle assenze: il docente coordinatore di classe verifica periodicamente il numero delle ore di assenza di ogni alunno in modo da fornire un’ informazione preventiva alle famiglie quando la quantità oraria di assenze accumulate rappresenta un rischio per la validità dell’anno scolastico.
Costituisce assolvimento dell’informativa ai genitori la possibilità che hanno questi ultimi di verificare la situazione relativa alle assenze dei propri figli sul Registro Elettronico. Si precisa che il calcolo viene effettuato a partire dal 12/09/2022 (data di inizio delle lezioni) al 09/06/2023 (data di termine delle lezioni).
La CM n.20 del 04/03/2011 e la Delibera n.2 del Collegio dei Docenti del 01/09/2022 prevedono delle deroghe per i seguenti motivi:
- gravi motivi di salute adeguatamente documentati da strutture sanitarie riconosciute dal SSN; in caso di assenze continuative, superiori ai 5 giorni, tale certificazione dovrà essere consegnata al rientro a scuola
- motivi di salute documentati legati alla emergenza sanitaria da Covid-19, certificati da parte del medico di base / pediatra di libera scelta / medico specialista;
- terapie e/o cure programmate e documentate da strutture sanitarie;
- gravi motivi di famiglia o personali, adeguatamente certificati o dichiarati per iscritto;
- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI, debitamente richieste e certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza.
- Il mancato conseguimento delle ore minime di frequenza comporta l’ESCLUSIONE dallo scrutinio finale e la NON AMMISSIONE alla classe successiva.
- Bari, lì 08/11/2022
- LA DIRIGENTE SCOLASTICA
- Prof.ssa Giuliana Deflorio
: Validità anno scolastico 2022-2023 per la valutazione degli alunni scuola secondaria I grado
Come si fa il calcolo delle ore di assenza?
Quante ore di assenza si possono fare in un anno? Per calcolare le ore massime di assenza permesse nel corso di un anno scolastico, devi partire dal numero di ore che passi a scuola in una settimana.200 giorni di scuola corrispondono a circa 33 settimane.
Quindi basta moltiplicare il numero di ore che fai in una settimana a scuola per 33. E con il risultato ottenuto, si fa una proporzione matematica simile a quella utilizzata per calcolare il numero massimo di giorni di assenza. Un esempio? Se fai 30 ore di lezione a settimana a scuola, in un anno scolastico farai 990 ore.
La proporzione sarà: 100 : 990 = 75 : x Quindi, per non essere bocciati, dovrete seguire almeno 742,5 ore di lezione, Oppure, calcolando dall’altro punto di vista, potrete saltare al massimo 247,5 ore di lezione (che corrispondono a circa 8 settimane con 30 ore di lezione).
Cosa succede se fai 15 assenze?
Assenze massime: cosa dice la legge? – Avendo parlato del decreto dedicato, vediamo cosa dice all’ articolo 14, comma 7 : “Ai fini della validità degli anni scolastici – compreso l’ultimo anno di corso – per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”, In parole povere, a meno che non siano fornite valide motivazioni che il consiglio di classe possa approvare, ogni studente dovrà frequentare un tetto minimo di tre quarti del totale di ore svolte nel corso dell’anno scolastico.
Quanto contano le assenze?
Da 0 a 8 si attribuisce il punteggio 1 Da 9 a 16 assenze si attribuisce il punteggio 0,75 Da 17 a 24 si attribuisce il punteggio 0,50 Da 25 a 32 assenze si attribuisce il punteggio 0,25 Con numero maggiore di 32 assenze non si attribuisce alcun punteggio.
Cosa succede se fai 20 assenze?
Quale il massimo di assenze alle superiori? – Il limite massimo di assenze, come riportato in tabella, è pari a ¼ del monte ore annuale, cioè 222 ore (pari a 50 giorni di lezione). IN SINTESI: il mancato conseguimento delle ore minime di frequenza comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva.
Quando si può bocciare un alunno?
DEBITI SCOLASTICI E BOCCIATURA – Debiti scolastici e bocciatura: cosa succede se non recuperi un debito — Fonte: getty-images Chi a fine anno ha avuto uno o più debiti scolastici, deve recuperarli con gli esami di riparazione prima dell’ inizio della scuola a settembre, Una volta conclusi i corsi di recupero organizzati dalle scuole, infatti, arriva il momento in cui gli studenti devono affrontare un esame per verificare se effettivamente hanno recuperato il debito o meno.
Con quanti debiti formativi si viene bocciati? Su questo punto occorre essere chiari: non esiste una norma ben precisa ma, in generale, è consuetudine bocciare gli studenti che hanno tre insufficienze gravi. Se non recupero il debito scolastico o prendo due volte il debito nella stessa materia posso essere bocciato? In questo caso, invece, la risposta è più complessa. Cominciamo dal primo caso e chiariamo cosa accade a chi non supera i debiti scolastici.
Quali assenze vanno in deroga?
Salta al contenuto Home / Circolare n.32 – Assenze, validità anno scolastico e deroghe al monte ore A.S.2021/2022 Circ.032 Assenze, validità anno scolastico e deroghe al monte ore A.S.2021-2022 Circolare n.32 Alle studentesse e agli studenti Alle famiglie Alle docenti e ai docenti Al personale di segreteria Al Direttore S.G.A.
MONTE ORE ORDINAMENTALE | LIMITE MASSIMO ORE ASSENZA (25%) | |
LICEO ARTISTICO – Biennio | 1122 ore annue pari a 34 ore settimanali | 280 ore |
LICEO ARTISTICO – Triennio | 1155 ore annue pari a 35 ore settimanali | 289 ore |
ISTITUTO TECNICO | 1056 ore annue pari a 32 ore settimanali | 264 ore |
ISTITUTO PROFESSIONALE |
L’articolo 14, comma 7, del Regolamento (DPR 122/09) prevede che ” le istituzioni scolastiche possano stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite, ” anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.
Nota MI DPIT n.699/2021) La deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati “. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato.
Si ritiene utile puntualizzare che nel conteggio delle ore di assenza saranno considerati anche i ritardi, gli ingressi posticipati e le uscite anticipate. Si precisa che, per alunno che non si avvalga dell’insegnamento dell’IRC con regolare permesso annuale di entrata posticipata/uscita anticipata, concessa sulla base di espressa richiesta risultante agli atti della Scuola, nel conteggio finale non confluiranno le ore di insegnamento RC.
gravi motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure programmate per gravi motivi di salute; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo. Assenze dovute a particolari situazioni di famiglia, attestate da un Ente esterno, che dimostrino la necessità per lo studente di operare come sostegno del proprio nucleo famigliare (es: necessità per uno studente extracomunitario di svolgere una funzione di mediazione linguistica per i propri parenti che parlano soltanto la loro lingua d’origine) Quarantena in caso di contagio Covid o fiduciaria
Si invitano i docenti coordinatori di classe a monitorare costantemente le assenze degli studenti, segnalando al Dirigente scolastico i casi di particolare complessità IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maria Grazia Pisoni
Quanti giorni si va a scuola durante l’anno?
Quanto dura 1 anno di scuola? – Le lezioni cominciano a metà settembre e terminano a metà giugno: tolte le domeniche, sono 230 giorni. Tolte le vacanze di Natale e Pasqua, santo patrono e festività varie, sono circa 210 giorni.
Come si calcola la percentuale di presenza?
Domanda di: Laerte Testa | Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5 ( 33 voti ) Il tasso percentuale delle presenze è individuato rapportando il totale del numero dei giorni lavorati effettivi al numero dei giorni lavorativi del mese di riferimento, moltiplicato per 100.
Come si calcolano le ore da recuperare a scuola?
Una prassi discutibile –
- L’autonomia delle istituzioni scolastiche ha visto un proliferare di situazioni nelle quali – magari per consentire la “settimana corta”- si procede alla riduzione dell’ora di lezione, prevedendo il recupero solo per i docenti, in molti casi utilizzati per fare supplenze a costo zero.
- Tale prassi è sicuramente contraria alla norma.
- Come si ricordava, infatti, la scuola deve prevedere un impegno orario per allievo, pari a quello previsto nel curriculo.
- Per cui, anche una riduzione oraria di appena cinque minuti, in sei giorni (con sei ore giornaliere) si traduce in tre ore settimanali (per alunno) da recuperare.
- Ovviamente, se la riduzione è di dieci minuti, occorrerà recuperare sei ore a settimana (in pratica, un altro giorno di scuola).
- Poiché per convenzione l’anno scolastico comprende 33 settimane, in questi casi gli alunni dovrebbero recuperare ben 33 giorni (dunque oltre un mese, senza considerare domeniche e giorni festivi).
Come si calcola il tasso di assenteismo?
Quando si parla di assenteismo sul lavoro si intende un’assenza eccessiva dal luogo di lavoro, con o senza valida giustificazione, che può essere causata da: un cattivo clima ambientale, difficoltà lavorative che portano il dipendente a non voler essere presente, comportamenti scorretti da parte del lavoratore.
Esistono molti modi per individuare il fenomeno dell’assenteismo all’interno della propria azienda e trovare ad esso possibili soluzioni. Il datore di lavoro ha il dovere di prevenire l’assenteismo per malattia creando un ambiente sano e sicuro per i lavoratori, che a loro volta devono svolgere le proprie mansioni e gestire le proprie responsabilità.
Se gli sforzi non portano alla risoluzione del problema, il datore di lavoro può anche ricorrere al licenziamento per giusta causa. Questo articolo può essere un utile strumento per la comprensione del fenomeno dell’assenteismo sul lavoro, infatti offre spunti interessanti per l’analisi della situazione e possibili soluzioni da adottare,
L’assenteismo: come calcolarlo Il fenomeno dell’ assenteismo sul lavoro appare sotto diverse forme e può essere sintomo di diverse cause. Un esempio è quello della finta malattia, giustificata da certificati medici falsati. In questo caso il lavoratore starebbe fingendo che la ragione della sua assenza sul luogo di lavoro sia lecita.
Dunque un importante punto di partenza, nel calcolo dell’assenteismo, è quello di considerare i giorni di malattia. È necessario non saltare a conclusioni affrettate e assicurare sempre il rispetto nei confronti del dipendente e la ricerca della realtà dei fatti.
- L’ assenteismo sul lavoro può portare a gravi danni e perdite per le aziende, per questo è importante tenere d’occhio la situazione e avere la possibilità di controllare i comportamenti dei lavoratori.
- Uno dei migliori modi per ottenere questo risultato è avere un sistema di registro degli orari di entrata e uscita dei lavoratori, e un calendario che riporta tutti i giorni di malattia o permesso che vengono sfruttati.
Oltre ad aiutare nel monitoraggio dell’assenteismo, questo sistema può supportare la gestione della distribuzione dei compiti, Se i dipendenti hanno mansioni intercambiabili, sarà più semplice poter gestire il carico in modo equo e corretto. Questo punto è fondamentale per tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore e evitare situazioni di eccessivo stress, infortuni e nascita di problematiche sociali all’interno dell’ambiente lavorativo. ” loading=”lazy” src=”https://res.cloudinary.com/dvzi7iq88/image/upload/dpr_auto,f_auto,h_250,q_auto,w_500/v1/magazine/images/Img-da-inserire-nel-corpo-dell%27articolo-Non-ridimensionare-o-cambiare-proporzioni%2834%29″ width=”943″ heigth=”250″> Ecco come si calcola la media dell’assenteismo sul lavoro in maniera semplice. L’obiettivo è quello di trovare la percentuale di ore di assenza sulla base del netto delle ore lavorate. Dunque bisogna prima calcolare le ore di lavoro mensili di tutti i dipendenti. Ad esempio, con 10 dipendenti a tempo pieno si avranno 8 ore al giorno x 20 giorni x 10 dipendenti, quindi un totale di 1600 ore. É necessario poi trovare il numero di ore di assenza totali, sommate tra tutti i dipendenti, che potrebbero essere ad esempio 1 giorno al mese per ogni dipendente, quindi 80 ore. In questo modo trovare la percentuale è semplice: basta dividere le ore di assenza per le ore totali e moltiplicarle per 100. Viene così 80:1600*100 = 5%. Si tenga presente che questa percentuale è una media: rappresenta solo un indice per analizzare la situazione dell’azienda e non una prova diretta di assenteismo. Altri dati possono essere interessanti per aggiungere alcune considerazioni. Ad esempio si potrebbe fare un calcolo in percentuale delle motivazioni delle assenze per rispondere alle seguenti domande: quanto spesso si verifica l’assenteismo per malattia? Quante volte i lavoratori restano a casa per ragioni personali o responsabilità familiari? Quante assenze sono sospette? Con assenze sospette si possono considerare i giorni di malattia adiacenti ai giorni di riposo, oppure quelli coincidenti ripetutamente con specifici eventi aziendali. Molti di questi parametri possono cambiare in base alla struttura dell’azienda, alle mansioni dei lavoratori e all’attività lavorativa in sé. Inoltre può essere utile avere dei report delle assenze divise per lavoratori per individuare coloro che superano una certa soglia e possono rientrare nella definizione di assenteisti. Il foglio: calcolo assenteismo Excel Rimane fondamentale monitorare regolarmente la situazione per individuare le problematiche prima che siano eccessivamente dannose per la produttività. Per questo, può essere utile poter sfruttare il sistema di calcolo sul nostro foglio calcolo assenteismo excel. Grazie a uno schema preimpostato da compilare regolarmente può essere più semplice accorgersi prontamente di situazioni di assenteismo ed analizzare più a fondo le possibili cause. Infatti l’azienda può portare in atto diverse azioni per prevenire l’ assenteismo per malattia o risolvere eventuali situazioni che si possono creare all’interno dell’ambiente lavorativo. Ecco perché conoscere tutte le possibili cause dell’assenteismo è un passaggio fondamentale per il datore di lavoro attento alla salute dei lavoratori. if(window.innerWidth ” loading=”lazy” src=”https://res.cloudinary.com/dvzi7iq88/image/upload/dpr_auto,f_auto,h_250,q_auto,w_500/v1/magazine/images/Img-da-inserire-nel-corpo-dell%27articolo-Non-ridimensionare-o-cambiare-proporzioni%2835%29″ width=”943″ heigth=”250″> Le cause dell’assenteismo sul lavoro e le soluzioni I motivi per cui si presentano fenomeni di assenteismo per malattia possono essere molteplici. La responsabilità del datore di lavoro è quella di non sottovalutare i possibili elementi scatenanti. Il dialogo aperto e produttivo con i lavoratori può essere un ottimo strumento per aiutare la comprensione delle dinamiche del personale. Le cause dell ‘assenteismo sul lavoro possono essere psicologiche, sociali o legate ad impedimenti fisici. In quest’ultimo caso la malattia è l’esempio più importante e deve essere sempre legata alla presenza di certificati medici reali, Se la malattia si presenta in maniera troppo assidua, si potrebbe essere di fronte a casi di malattia professionale, o a conseguenze da stress lavoro-correlato, Spesso infatti lo stress ha importanti effetti sulla salute fisica del lavoratore, come problemi muscolo scheletrici o significativa carenza di energia. L’ambiente lavorativo e sociale può avere un’influenza davvero importante sull’aspetto psicologico del lavoratore. Infatti se esistono cattivi rapporti di lavoro o se il lavoratore non ha gli strumenti adeguati per lavorare in modo efficiente, allora facilmente potrà manifestare disagi, espressi con la mancanza di motivazione e di interesse. Avere a cuore la salute del lavoratore significa anche occuparsi di questi aspetti. La demotivazione si può anche individuare nel casi del cosiddetto assenteismo tattico (Sentenza 18678 del 2014 della Corte di Cassazione), durante il quale il lavoratore non si presenta sul luogo di lavoro nei giorni adiacenti a quelli di riposo o di ferie. In questo modo si arriva alla rottura della fiducia con il datore di lavoro e si può generare un danno a livello produttivo se il caso si ripete più volte al mese. In alcuni casi l’assenteismo potrebbe essere legato alla presenza di un secondo impiego del lavoratore, il quale in maniera illecita porta avanti più professioni, magari per la necessità di una remunerazione aggiuntiva o interessi personali in altri ambiti. Questo comportamento è considerato come grave. Se il dipendente ha lavorato presso dei concorrenti, può anche essere licenziato per giusta causa, secondo il principio di violazione dell’obbligo di fedeltà. Il licenziamento per giusta causa Se il problema dell’assenteismo è ingestibile, il datore di lavoro può ricorrere al licenziamento per giusta causa, Il suo diritto è quello di potersi difendere da comportamenti scorretti o dannosi da parte del lavoratore, la cui assenza inficia sulla produttività. Con questa opzione si ottiene un licenziamento senza preavviso, che permette di interrompere immediatamente il rapporto lavorativo. Per accedere a questa possibilità è necessario però dimostrare la legittimità della scelta. Avviare delle indagini sulle motivazioni dell’assenza del lavoratore è necessario per proteggere la sua salute. Infatti se le assenze sono frequenti ma giustificate, non si può applicare il licenziamento per giusta causa, Le indagini sono a carico del datore di lavoro che deve appoggiarsi a legali specializzati in questo tipo di situazioni. Esistono sempre dei supervisori che hanno il compito di garantire che le indagini siano valide, corrette e imparziali. La legge italiana prevede una serie di specifiche veramente importanti per tutelare sia il lavoratore che il datore di lavoro eventualmente danneggiato. Cosa si intende per assenza dal lavoro? L’assenza dal lavoro è ogni richiesta di giorni di riposo, di permesso o di malattia ed è un importantissimo diritto del lavoratore. Affinchè l’assenza dal lavoro sia lecita, è necessario che il lavoratore segua le corrette procedure e avvisi il datore di lavoro in maniera tempestiva, ad esempio fornendo un certificato medico in caso di malattia. La collaborazione e la comunicazione tra il lavoratore e il datore di lavoro, anche nel caso di necessità personali, sono fondamentali per garantire i diritti e gli interessi di ambo le parti. if(window.innerWidth ” loading=”lazy” src=”https://res.cloudinary.com/dvzi7iq88/image/upload/dpr_auto,f_auto,h_250,q_auto,w_500/v1/magazine/images/Img-da-inserire-nel-corpo-dell%27articolo-Non-ridimensionare-o-cambiare-proporzioni%2836%29″ width=”943″ heigth=”250″> Come ridurre l’assenteismo in azienda? Per ridurre il fenomeno dell’assenteismo in azienda è importante capire le cause da cui esso deriva e quindi applicare misure valide per risolverlo, Se ad esempio l’assenteismo è causato da un eccessivo stress, sarà necessario trovare soluzioni utili ad alleggerire il carico di lavoro o fornire dei benefit che possano garantire la salute del lavoratore. Quando si parla di assenteismo? Si parla di assenteismo quando un lavoratore abusa del suo diritto di riposo o malattia. Il fenomeno può causare importanti danni alla produttività dell’azienda e alla serenità del clima aziendale. Il datore di lavoro ha la responsabilità di monitorare le attività dei lavoratori per prevenire e curare i casi di assenteismo. Spesso la radice del fenomeno può essere legata a problematiche di distribuzione dei compiti o a cattivi rapporti nell’ambiente lavorativo. In questi casi allora è possibile trovare delle soluzioni e cercare di diminuire il fenomeno dell’assenteismo, FREE EBOOK Come calcolare l’Assenteismo sul Lavoro
Quanto contano le assenze?
Da 0 a 8 si attribuisce il punteggio 1 Da 9 a 16 assenze si attribuisce il punteggio 0,75 Da 17 a 24 si attribuisce il punteggio 0,50 Da 25 a 32 assenze si attribuisce il punteggio 0,25 Con numero maggiore di 32 assenze non si attribuisce alcun punteggio.
Come calcolare la di assenze?
La percentuale delle assenze è individuata rapportando il numero dei giorni di assenza complessivi al numero dei giorni lavorativi del mese di riferimento, moltiplicato per 100.