Inserire articoli dentro la bibliografia – Molte pubblicazioni scientifiche escono prima sulle riviste e dopo sui libri. Ecco come citarli dentro la tesi:
Cognome e nome puntato dell’autore dell’articolo Titolo dell’articolo in corsivo Titolo della rivista tra virgolette e preceduto da “in” (scritto in corsivo) Annualità (indicata con “a.” e in numeri romani) e numero della rivista (indicato con n. e in numeri arabi, in grassetto) Data di pubblicazione Intervallo delle pagine consultate
Un consiglio che ti diamo è sicuramente quello di segnarti da subito queste informazioni, una volta riconsegnata la rivista sarà un problema ritrovare precisamente tutte le indicazioni. Meglio farlo il prima possibile. Gli articoli presi dalla rete invece andranno in sitografia.
- Per questi esiste di solito un parametro specifico di identificazione, il DOI va inserito alla fine della citazione dell’articolo come se fosse di una normale rivista, ecco un esempio: Bar-Isaac, H.
- 2012), “Transparency, career concerns, and incentives for acquiring expertise”, The B.E.
- Journal of Theoretical Economics, 12:1–13, DOI: 10.1515/1935-1704.1796.
Anche se è brutto da vedere aiuta chi vuole cercare la risorsa ad individuarla sul database on line DOI. Dove non è disponibile il DOI si scrive direttamente l’ URL ossia l’indirizzo della pagina.
Come si cita articolo scientifico?
Citazione in nota: Autore, ‘Titolo dell’articolo’, Titolo della rivista numero del volume, n. numero del fascicolo (mese anno): numero della pagina citata, DOI / URL.
Come citare un articolo di un sito nella tesi?
Come citare i dati di un sito internet? –
- La citazione può essere fatta indifferentemente nel corpo del testo (magari con una precisazione inclusa tra parentesi tonde) oppure con una numerazione che richiama le note a fine articolo.
- Ad esempio si può scrivere:
- Come dice Mario Rossi nel suo libro “L’arte di vendere le cose”, edito da Mondadori nel 2013, pagina 14, «la pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare».
- Oppure si può scrivere
«La pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare» (così M. Rossi in “L’arte di vendere le cose”, Mondadori Ed., 2013, pag.14,
- Oppure
- «La pubblicità è l’anima del commercio; per cui, per vendere, devi prima acquistare» (1).
- e poi in nota:
(1) M. Rossi in “L’arte di vendere le cose”, Mondadori Ed., 2013, pag.14. Quando citi una fonte è indifferente se riporti prima il nome dell’autore o prima il titolo dell’articolo. Di solito però si usa operare nel seguente modo: N. e Cognome Autore, Titolo articolo, data di pubblicazione, Nome editore (nome sito web), url.
Come sottomettere un articolo scientifico?
Le sottosezioni devono essere numerate 1.1 (quindi 1.1.1, 1.1.2, ), 1.2, ecc. (l’abstract non è incluso nelle sezioni numerate). Utilizzare questa numerazione anche per i riferimenti incrociati: non basta fare riferimento al ‘testo’ riportandolo tra virgolette. Ad ogni comma può essere attribuito un breve titolo.
Come si citano le fonti nella tesi?
Come citare le fonti bibliografiche: lo stile Chicago – Lo stile Chicago è stato pubblicato da The Chicago Manual of Style ed è usato soprattutto negli studi umanistici. Esistono due variazioni. Chicago A. Si indica la fonte completa in una nota a piè di pagina e nella bibliografia.
Un esempio di Chicago stile A in una nota a piè di pagina è: Nome e Cognome dell’autore, il titolo in corsivo (Luogo di pubblicazione: Casa editrice e anno di pubblicazione ). Come in questo caso: Mario Paolinelli e Eleonora Di Fortunato, Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta (Milano: Hoepli, 2005).
Un esempio dello stile Chicago A nei riferimenti bibliografici è: Cognome, Nome dell’autore, il titolo dell’opera in corsivo. Il luogo di pubblicazione: la Casa editrice e l’anno di pubblicazione, Come nel caso riportato: Paolinelli, Mario e Eleonora Di Fortunato.
- Tradurre per il doppiaggio.
- La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta,
- Milano: Hoepli, 2005.
- Chicago B.
- Si scrive la fonte in forma abbreviata, nel formato autore-data, nel testo stesso e si indica la fonte completa nella bibliografia.
- Chicago B si riporta nel testo seguendo la dicitura: Cognome dell’autore data di pubblicazione, numero di pagina da cui si trae la citazione.
Il tutto tra parentesi, Un esempio di Chicago B nel testo è dunque: Il volume esamina le peculiarità della trasposizione linguistica dell’audiovisivo, la sua origine e il suo potere di condizionamento dei comportamenti, non soltanto linguistici (Paolinelli e Di Fortunato 2005, 22).
Nel riferimento bibliografico Chicago B richiede la dicitura Cognome, Nome (per il secondo autore va bene Nome e Cognome). Anno di pubblicazione. Titolo dell’opera. Luogo di pubblicazione: Casa editrice. Come nell’esempio: Paolinelli, Mario e Eleonora Di Fortunato.2005. Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta,
Milano: Hoepli.
Come si chiama chi scrive un articolo scientifico?
Articoli di review – Copertina di una rivista scientifica specialistica per review di tossicologia Mentre gli articoli originali sono frutto di una ricerca che porta a una nuova scoperta o in generale a un risultato originale, gli articoli di review sono articoli, che partendo dall’analisi di più articoli di un medesimo argomento, effettuano una revisione, una riconsiderazione o una schematizzazione di tutte le conoscenze, risultati e dimostrazioni riguardanti il dato argomento.
Cosa scrivere nella discussione di un articolo scientifico?
Come scrivere la discussione e la conclusione La discussione rappresenta la sezione più complessa da definire, e allo stesso tempo può risultare la più complicata da scrivere. Molti articoli vengono rifiutati dai giornali proprio per l’impostazione errata della discussione, anche se i dati dei risultati dovessero essere interessati.
Analizzare criticamente i results, mettendo in luce i principi sottostanti e le tendenze che accomunano parte o tutti i results; è diverso dal semplice ricapitolare i risultati, cosa che non serve e non va fatta. Evidenziare eventuali eccezioni alle generalizzazioni fatte nel punto precedente, punti di forza, limitazioni dello studio e punti insoluti ; in questo modo aiuterai i lettori del paper ma anche gli editors. Mai cercare di coprire qualcosa di negativo, che tanto i reviewer troveranno e ti segnaleranno. Analizzare i results e l’interpretazione fornita nel primo punto alla luce della letteratura scientifica esistente, soprattutto review aggiornate sull’argomento. Potenziali i mplicazioni teoriche e applicazioni pratiche del lavoro; osa ma non troppo. Concludere in modo chiaro e conciso, sempre facendo riferimento alle evidenze in letteratura ed emerse dal lavoro.
Rapporto tra introduzione e discussione Come i metodi e i risultati rappresentano due sezioni strettamente correlate tra di loro, così anche la discussione e l’introduzione devono funzionare come una coppia. Nell’introduzione dello studio, in maniera perlomeno implicita, dovrebbero essere riportati i quesiti a cui si cerca di dare una risposta.
- La discussione deve tentare di rispondere a quei quesiti, alla luce dei risultati.
- Una discussione che non da risposta in maniera esplicita agli interrogativi posti nell’introduzione rappresenta un pessimo modo per concludere lo studio.
- Se nell’introduzione lo stile implica di partire dal generale per focalizzarsi sul particolare, nella discussione funziona esattamente all’opposto; nella discussione si parte da un’analisi dettagliata dei main findings dello studio per poi partire da questi per trarre conclusioni generali, facendo riferimento agli studi sull’argomento pubblicati fino a quel momento, accennando a implicazioni teoriche e pratiche delle conclusioni tratte e, infine, identificando quesiti ancora irrisolti sul tema per futuri sviluppi della ricerca.
Lo scopo di questa sezione è valorizzare il proprio lavoro. Deve essere impostata come un climax, che non deve per forza arrivare a conclusioni galattiche, ma semplicemente mettere in luce la piccola area di ricerca che si è voluto esplorare, evitando di far pensare “e allora?” al lettore che ha appena finito di leggere il paper, lasciandolo con un senso di incompletezza del nostro lavoro.
Quale deve essere lo stile di una discussione? Dallo stile quasi “asettico” dei results nel riportare oggettivamente i risultati degli articoli inclusi, si passa alla discussione, in cui ci si può ritagliare uno spazio per analizzare criticamente gli articoli inclusi, evidenziando loro determinati aspetti e tendenze che accomunano i risultati emersi, mantenendo il giusto equilibrio per evitare di osare troppo nell’interpretazione o di effettuare una mera ricapitolazione della sezione precedente.
La discussione è il momento in cui bisogna tirare le somme del paper: per non oscurare la forza dei risultati ottenuti bisogna evitare di far perdere il lettore in paragrafi troppo lunghi o in interpretazioni inadeguate. Bisogna quindi evitare di essere verbosi, preferendo la prima persona ed evitando costrutti e locuzioni inutili.
Se si tratta di una tesi di ricerca (sperimentale), che ha previsto una ricerca empirica, la discussione avrà un’impostazione molto simile a quella di un articolo scientifico. La differenza tra tesi e articolo scientifico è che una tesi di laurea ha una lunghezza maggiore perciò dovrà essere riportato un quadro sintetico dei risultati cui si è pervenuti e non sarà necessario ripeterli tutti visto che sono stati approfonditi ampiamente all’interno dei capitoli. Sarà opportuno selezionare e mettere in rilievo i risultati più importanti e argomentare. Nel caso di una tesi descrittiva o “compilativa”, in cui si dovranno quindi esporre concetti di tipo teorico, sarà necessario inserire nella conclusione della tesi un riepilogo schematico delle informazioni riportate nell’elaborato. Mettere in rilievo i punti importanti, spunti di riflessione ed eventuali problemi emersi. Fondamentale è cercare di mettere in relazione un proprio pensiero con le soluzioni a cui si è giunto, cercando di rendere meno asettica la conclusione.
Cosa si intende per articolo scientifico?
Che cos ‘ è un articolo scientifico Un articolo scientifico, o pubblicazione scientifica (scientific paper), è un documento scritto e pubblicato all’interno di una rivista scientifica e che raccoglie i risultati di un ‘indagine.