Fare ampio uso di supporti multimediali, con audio e video a supporto della lezione – In ogni attività e in ogni spiegazione dovrebbe esserci un supporto multimediale che la renda più piacevole e chiara anche per gli alunni che presentano qualche difficoltà e magari non riescono appieno a seguire le lezioni frontali sulla lim.
Quali sono gli strumenti dell inclusione?
Qual è il compito di un docente con alunni DSA? –
Nel caso di alunni con DSA, gli insegnanti hanno il compito di attivare percorsi didattici personalizzati comprensivi delle misure compensative e dispensative e dei criteri di valutazione personalizzati. Quali sono gli strumenti per favorire la didattica inclusiva? Due sono gli strumenti fondamentali: il PEI (Piano Educativo Individualizzato) e il PDP (Piano Didattico Personalizzato). Se sei interessato all’argomento, scopri tutte le : che cosa sono, a chi si rivolgono, quali informazioni contengono, da chi e quando vanno redatti.
: Cosa è la didattica inclusiva e quali sono i suoi principi – Scuola.net
Quali azioni rendono una scuola inclusiva?
-Attività di orientamento con il coinvolgimento attivo delle famiglie. che la formazione delle classi sia effettivamente rispondente alle esigenze di tutti gli alunni. specializzati. Programmare incontri di continuità tra i diversi ordini di scuola.
Cosa sono le metodologie didattiche inclusive?
Ma che cos’è, quindi, una didattica inclusiva? – Una metodologia didattica inclusiva è un modo di insegnare equo e responsabile, che fa capo a tutti i docenti e non soltanto agli insegnanti di sostegno, ed è rivolta a tutti gli alunni, non soltanto agli allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Quali sono le parole chiave per l’inclusione?
Domanda di: Enrica Conte | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5 ( 43 voti ) Crisi; disuguaglianze; diritti negati; trasformazione; interconnessione; cura; comunità; economia della felicità; relazioni; riconoscimento delle emozioni; ecologia dei sentimenti; inclusione; intercultura; diversità come valore; partecipazione; bene comune.
Cosa deve fare un docente per essere inclusivo?
Si sente tanto parlare di inclusività e di docenti inclusivi. Ma chi è veramente il docente inclusivo? – È un docente che è in grado di creare un clima di classe inclusivo dove la diversità è riconosciuta ed accettata; riesce ad adattare gli stili di insegnamento e le proprie metodologie agli alunni che ha di fronte; fa dell’approccio cooperativo uno dei suoi cavalli di battaglia; costruisce lezioni metacognitive; si sforza di trovare punti di contatto tra la programmazione di classe e quella personalizzata/ individualizzata e intesse reti relazionali con la famiglia, la Asl, i centri che hanno in cura gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ecc.
(Saper) valutare la diversità degli alunni ( la diversità è una ricchezza e non un impoverimento della classe)
Sostenere gli alunni (i docenti devono coltivare aspettative alte sul successo scolastico degli alunni)
Lavorare con gli altri (il docente non è una monade, ma deve collaborare con gli altri colleghi)
Aggiornamento professionale continuo ( l’insegnamento è una attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento permanente per tutto l’arco della vita)
L’insegnante, nei confronti di alunni con difficoltà di apprendimento, si può comportare come INSEGNANTE CANOTTO, INSEGNANTE SALVAGENTE, INSEGNANTE TRAMPOLINO. – L’insegnante canotto si sostituisce all’alunno permettendogli di svolgere qualsiasi attività, ma in sostanza non favorisce l’autonomia e la voglia di mettersi in gioco dello studente. – L’insegnante salvagente fa svolgere le attività all’alunno, ma sempre con una guida costante accanto che lo protegge come farebbe un salvagente, senza fargli sperimentare nulla autonomamente. – L’insegnante trampolino aiuta l’alunno a tuffarsi da solo, fornendogli le istruzioni giuste per potersi buttare in autonomia. Gli resta accanto per incitarlo, ma senza sostituirsi. Autrice Dott.ssa Gabriella Nanni
Cosa deve promuovere una didattica inclusiva?
Strategie didattiche inclusive: obiettivi e destinatari – La didattica inclusiva va a beneficio di tutti gli studenti, non soltanto quelli con DSA e BES, per i quali le strategie didattiche inclusive, inserite nel PEI e PDP, devono essere sempre prese in considerazione.
valorizzare stili di apprendimento differenti, sfruttando i punti di forza degli studenti favorire la partecipazione dell’intera classe, rispetto alle tradizionali lezioni frontali sviluppare l’autostima degli alunni e la fiducia nelle loro capacità facilitare l’apprendimento, rendendolo interattivo e coinvolgente mantenere alta la motivazione di ciascun alunno creare opportunità di dialogo e collaborazione
Quindi, i destinatari della didattica inclusiva sono tutti gli studenti, con particolare attenzione a quelli con bisogni educativi speciali. Tuttavia, le strategie didattiche inclusive per DSA, come l’apprendimento cooperativo o l’uso di tecnologie didattiche, possono essere utili anche agli altri alunni.
Cosa ostacola l’inclusione a scuola?
Domanda di: Dr. Irene Barone | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5 ( 15 voti ) Il “debito di funzionamento” ostacola l’inclusione. Il carattere meccanico di questo criterio sottintende uno standard di “normalità” a cui gli alunni devono rispondere e secondo cui viene stabilità l’entità del debito.
Quando una classe e inclusiva?
Una classe inclusiva è –
Rispettosa: nessun bambino viene escluso o marginalizzato. Tutti i bambini, indipendentemente dalla classe sociale, il genere, l’etnia e le proprie capacità, vengono inclusi in aula. Fondamentale è il fatto che tutti i bambini vengono trattati in maniera eguale: con assoluto rispetto. Bambino-centrica: gli insegnanti penseranno in maniera personalizzata alle attività da svolgere, rispettando così i bisogni del singolo bambino. Ad esempio, questi ultimi potranno proporre diversi metodi d’insegnamento per chi impara meglio leggendo, scrivendo, disegnando, guardando etc. Il tutto coinvolgendo i bambini al massimo; chiedendo di esprimere le proprie opinioni, sensazioni e stati emotivi provati durante le attività. Salutare: il bambino deve sentirsi a proprio agio all’interno della classe e dell’intera scuola. Questo significa che i servizi igienici sono accessibili a tutti e gli insegnanti si impegnano a integrare dei laboratori e delle lezioni sulle corrette pratiche igienico sanitarie. Non esistono barriere architettoniche e mentali in una classe inclusiva. Protettiva: ogni bambino è protetto da abusi e violenze, verbali e fisiche. Tutti sono incoraggiati a proteggere il prossimo. Non sono ammesse punizioni corporali e verbali. Per raggiungere tutto ciò verrà creato un codice di condotta per i rapporti tra insegnanti e studenti. Famigliare: famigliare perché i genitori vengono inclusi nel processo educativo. Questo avviene attraverso singoli colloqui che prendono in considerazione non solo l’andamento scolastico ma anche lo stato emotivo e di salute dei loro figli. I genitori e le comunità vengono incluse in attività scolastiche aperte a tutti.
Come sancito, infatti, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ribadito dalla (CRC), l’ educazione è un diritto fondamentale, da garantirsi in funzione delle capacità e bisogni di ciascun bambino, senza che nessuno sia escluso a causa delle sue caratteristiche personali.
- La CRC, così come altri trattati internazionali specifici per alcuni gruppi quali donne, minoranze e persone con disabilità, sancisce infatti il diritto alla non-discriminazione e la necessità di tutela di tale diritto da parte degli Stati aderenti.
- Educazione ed educazione inclusiva sono dunque tematiche che devono essere affrontate dai Governi e dalle comunità attraverso un approccio universale e basato sui diritti, che assicuri a tutti i bambini reali opportunità di apprendimento e sviluppo.
: Le 5 caratteristiche di una classe inclusiva | Save the Children Italia
Chi accompagna gli alunni in classe?
I docenti sono obbligati ad accompagnare i propri alunni nelle uscite didattiche e nei viaggi di istruzione: normativa in merito.
Cosa deve includere un piano di inclusione?
PIANO INCLUSIONE – D.Lgs.66/2017 – Il Piano per l’Inclusione è redatto da ciascuna scuola nell’ambito della definizione del Piano triennale dell’offerta formativa. D efinisce e contiene le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse disponibili, compreso l’uso complessivo delle misure di sostegno sulla base dei singoli PEI di ogni alunno.
il superamento delle barriere; l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento; progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.
Il Piano per l’inclusione è attuato nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili. Si allega il Piano Inclusione (ex PAI) a.s.2020-2021,