Inizia descrivendo brevemente le lacune o i punti di forza dell’ articolo, spiegandone i motivi. Nei paragrafi introduttivi includi il nome dell’autore, il titolo dell’ articolo, la rivista su cui è stato pubblicato, la data di pubblicazione e una frase che racchiuda la tesi dell’autore.
Come si fa a scrivere un commento?
Tramite: O2O 27/05/2016 27 maggio 2016, 07:15 Difficoltà: facile I commenti sono una parte importante del blog, in quanto permettono agli studenti e ad altri lettori, di impegnarsi in discussioni, condividere i loro pensieri e connettersi con il blog.
È molto importante trasformare il blog da uno spazio statico ad una comunità interattiva, Le parti importanti del processo di blogging includono: leggere i messaggi di altre persone, commentare i post e scrivere la risposta. È sorprendente come anche solo un paio di osservazioni possono interagire con un pubblico globale (per molti è incredibilmente motivante).
Le discussioni nei commenti sono importanti per l’apprendimento riflessivo. Aia commenti che sfidano o suggeriscono opzioni alternative, incoraggiano a riflettere, rivedere le proprie idee e valutare e rivedere i propri pensieri. Ecco come scrivere un buon commento,
Nel caso in cui si deve commentare un testo, è necessario descrivere brevemente l’autore e l’epoca in cui è stato scritto il racconto o il romanzo. Analizza il titolo e mettilo in rapporto con il testo. Poi scrivi un breve riassunto della vicenda e metti in evidenza i temi della narrazione. Illustra i principali ambienti, distinguendo se sono fantastici o realistici e se la loro descrizione è finalizzata a evidenziare uno stato d’animo, un valore, un’impressione, oppure se è soprattutto oggettiva.
Adesso indica la collocazione nel tempo della narrazione, la durata dei fatti narrati e la loro successione (ordine cronologico, flashback, antefatti ecc.). Parla dei personaggi, spiega chi è il protagonista, quali valori esprime, con quali caratteristiche viene presentato e quali relazioni ha con gli altri personaggi.
Cogli i punti nodali, vale a dire le parti più significative per capire la psicologia dei personaggi e il succedersi dei fatti. Adesso prendi in esame il tipo di linguaggio e lo stile usati dall’autore, espressioni particolarmente significative, presenza di termini dialettali, prevalenza del dialogo, oppure descrizione di azioni, oppure esposizioni di riflessioni e/o sentimenti, uso di particolari tecniche, narrazione in prima o in terza persona ecc.
Chiarisci quale può essere l’intenzione dell’autore, il messaggio che desidera trasmettere. Esprimi infine le tue reazioni o opinioni riguardo al testo e collegalo eventualmente con le tue esperienze personali. In definitiva, sarebbe comunque opportuno che il tuo commento all’opera mantenesse una visione neutrale del soggetto.
Cosa significa commentare un articolo?
Noi abbiamo sempre commentato, tutt’ora continuiamo a farlo, chi su dei social network, chi magari su dei BLOG, come questo di classe per esempio ma non ci siamo mai chiesti realmente cosa possa significare fare un commento nè tanto meno come si possa fare seguondo dei giusti criteri. Se volete a fare dei commenti migliori, oppure siete solo curiosi, provate a seguire la seguente guida: 1 Cosa significa fare un commento? Commentare un testo significa esporre delle osservazioni, personali, sulla struttura, sul contenuto, il suo significato e per finire il linguaggio in cui è scritto.
Infine si può anche esporre una propria valutazione sul brano letto, motivandola.2 Come fare un commento? analiziamo i tre punti principali: (1)ANALISI: riconoscere la struttura del brano, ricostruire il coontesto e il luogo dove si svolge l’azione, individuare personaggi, ambienti e le proprie caratteristiche, tecniche narrative.
Ecco alcune domande riguardanti l’analisi che ci possono aiutare a dare delle risposte accurate da inserire nei nostri commenti: in che epoca è ambientata la storia? da che cosa lo si capisce? quanto tempo dura la storia? i fatti narrati sono reali, verosimili, inverosimili, surreali? qual è la struttura del racconto? chi è il protagonista della storia? quali sono i personaggi secondari, che ruolo hanno? quali relazioni ci sono tra i personaggi che influiscono nella storia? qualche personaggio ha un’evoluzione nella storia? come sono descritti i luoghi? ci sono momenti in cui la descrizione dell’ambiente ha una connotazione particolare? in quale ordine sono raccontati i fatti? chi è l’autore del racconto? in quale persona è narrato? chi è il narratore? da che punto di vista sono raccontati i fatti? e considerati? predominano gli avvenimenti, le riflessioni o le descrizioni? ci sono punti in cui l’autore esprime la sua opinione personale? ci sono molti dialoghi? funzionano o annoiano? con che registro si esprime l’autore? alto, basso o medio? (2)INTERPRETAZIONE: esporre i significati che il lettore trova nel testo, qual è il tema centrale, quali messaggi trasmette, quali reazioni ed emozioni suscita in chi legge.
Come può essere un commento?
Vedi anche: Significato di commento – Elenco Aggettivi – Frasi con commento
Aggettivi più usati | ||||
lungo | positivo | bello | breve | inutile |
critico | brutto | negativo | noioso | costruttivo |
sarcastico | volgare | inopportuno | esplicativo | corto |
offensivo | ironico | violento | appropriato | utile |
nascosto |
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Commenti sull’elenco «Aggettivi per commento» | sottoscrizione Scrivi un commento I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti “fotocopia” o in maiuscolo. Per inserire un commento effettua il login,
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Come fare un commento critico di un testo?
Osservazioni critiche: essere più precisi/specifici, dimostrare quel che si dice, fornire l’evidenza. Illustrare un concetto generale rendendo più chiaro il suo significato con esempi concreti. Connettori: per esempio, a dimostrazione di. Osservazioni critiche: illustrare più chiaramente, fare esempi.
Come fissare in alto commento?
Come fissare i commenti preferiti in cima a un post di Instagram Instagram introduce i Pinned Comments (immagine: Instagram) Instagram ha implementato una nuova funzionalità che permette ai suoi utenti di fissare i commenti preferiti in cima al post,
Pinned Comments, come la puntina da disegno, consente di fissare virtualmente in testa al thread un massimo di tre commenti per post, Instagram ha iniziato a testare questa opzione a maggio e, visti i feedback positivi, ha pensato di renderla disponibile a livello globale. This content can also be viewed on the site it from.
Agli utenti iOs sarà sufficiente scorrere il commento interessato verso sinistra per accedere ai tasti di moderazione dei commenti, Qui, oltre alle classiche opzioni di risposta, segnalazione ed eliminazione, ci sarà la nuova icona a forma di puntina,
Gli utenti Android possono accedere tenendo premuto il commento interessato: a quel punto l’icona della puntina apparirà in altro a destra. Grazie alla puntina virtuale l’utente potrà scegliere di fissare il commento selezionato in cima, fino a un massimo di tre per ogni post. Quando un utente fisserà in alto un commento, il suo autore riceverà una notifica,
Per Instagram lo strumento deve contribuire all’ azione difensiva contro molestie, abusi e disinformazione che si insidiano nei commenti dei post sul social network. L’obiettivo è di valorizzare le reazioni positive. L’icona a puntina offre un’opzione in più anche a moderatori di pagine pubbliche e ufficiali per valorizzare i commenti dei propri follower.
Perché non posso commentare?
Se la tua possibilità di pubblicare contenuti o commenti in un gruppo o di parteciparvi è stata limitata, potrebbe essere perché: Un amministratore del gruppo ha temporaneamente disattivato la tua possibilità di pubblicare contenuti, commentare o partecipare al gruppo. Gli amministratori, infatti, potrebbero averti sospeso temporaneamente, aver limitato la frequenza con cui puoi commentare o pubblicare contenuti oppure aver limitato i commenti a un post, Facebook ha temporaneamente disattivato la tua possibilità di pubblicare contenuti, commentare o partecipare a un gruppo. Facebook potrebbe anche richiedere agli amministratori del gruppo di approvare i tuoi post. Queste restrizioni potrebbero essere dovute a fattori come le violazioni degli Standard della community, Scopri di più su avvertimenti e restrizioni su Facebook.
Cosa significa fare una riflessione su un testo?
ANALISI E COMMENTO DI UN TESTO LETTERARIO IN PROSA Analizzare e commentare un brano letterario in prosa significa non solo comprendere a fondo il testo in ogni sua parte, ma anche i messaggi, approfondirne i temi, esprimere opinioni ed elaborare fondati giudizi critici. IL LAVORO PRELIMINARE Occorre innanzitutto: – suddividere il brano in sequenze – sintetizzarle brevemente – definire la funzione (che può essere obiettiva, narrativa, riflessiva, lirica, espositiva, dialogica, argomentativa) NOTABENE * Le sequenze descrittiva sono unità appositamente formulate da chi narra per descrivete in modo dettagliato un luogo, una persona, un animale, un fenomeno, uno stato d’animo. Esse rallentano l’azione, in quanto al loro intemo non accadono eventi. * Le sequenze narrative sono imperniate sull’azione, quindi fanno procedere la narrazione (al contrario delle sequenze descrittive). * Le sequenze riflessive riportano commenti, giudizi o riflessioni del narratore o dei personaggi della storia, Anche queste sequenze, come quelle descrittive, determinano un arresto della narrazione e, come quelle, si possono definire statiche. * Le sequenze liriche sono caratterizzate da un linguaggio proprio della poesia, ricco di immagini e di figure retoriche (es. “Addio ai monti” nei Promessi Sposi). * Le sequenze espositive forniscono, in modo chiaro e preciso, informazioni e spiegazioni necessario per comprendere una situazione. * Le sequenze dialogiche consistono nei dialoghi dei personaggi, riportati sotto forma di discorso duetto. * Le sequenze argomentative si hanno quando il narratore o i personaggi enunciano una loro precisa posizione per giustificare il proprio pensiero o per convincere il proprio interlocutore. Ciò avviene attraverso la formulazione di una tesi sostenuta con argomenti considerati validi e convincenti per giungere ad una solida conclusione. Si procede poi a: > Sottolineare i passaggi e le informazioni più significative, ossia – tempi, luoghi, personaggi, eventi principali se si tratta di un testo narrativo – argomento, tesi se si tratta di un testo argomentativi -informazioni principali e idea centrale se si tratta di un testo espositivo Analizziamo singolarmente i vari punti: I TEMPÌ L’analisi del tempo concerne il periodo storico in cui si svolge la vicenda, deducibile da precise informazioni fornite dal narratore o individuabile mediante elementi intemi al testo (oggetti, abitudini, stili di vite, ecc.) Può, tuttavia, accadere che, per scelta dello stesso autore, il tempo rimanga indeterminato. Di solito una narrazione comporta un’estensione temporale diversa rispetto a quella dei fatti raccontati: l’arco di tempo reale degli avvenimenti (tempo della storia = durata reale), cioè, non corrisponde al tempo che gli avvenimenti hanno sulla pagina (tempo del racconto = durata della narrazione). L’autore può dilatare il tempo del discorso con lunghe descrizioni o accelerarlo. Vediamo in che modo: a) utilizzando la digressione il narratore fornisce al lettore notizie aggiuntive di contorno su fatti, eventi storici o personaggi non strettamente legati allo sviluppo della vicenda (es. la digressione su Gertrude nei Promessi Sposi). b) ricorrendo al sommario il narratore vuole accelerare il ritmo del racconto sintetizzando certi avvenimenti sui quali non ritiene necessario soffermarsi. c) con l’eclissi il narratore decide di omettere completamente un’intera serie di eventi perché non li ritiene importanti ai fini della comprensione della vicenda. L’eclissi abbrevia il tempo del racconto., accelerandone il ritmo in modo ancor più marcato del sommario. I LUOGHI La descrizione dei luoghi, sia interni che esterni, consente al lettore di definire l’ambiente in cui si svolge la vicenda: – se un racconto è ambientato in una foresta tropicale, l’atmosfera ci predispone ad assistere ad una vicenda avventurosa – se è ambientato in un lugubre castello, ci attendiamo una storia ricca di mistero – a volte il luogo acquisisce un valore fortemente simbolico: nel “Giorno” (Panni) prevalgono gli spazi chiusi perché l’autore vuole dare al lettore il senso di un mondo nobiliare morto, privo di energie vitali, chiuso nel suo spazio inviolabile fino all’asfissia. I PERSONAGGI Costituiscono un elemento fondamentale del racconto. Si distinguono in base al molo svolto nella vicenda tra: protagonista -> la figura principale al eentro dell’azione antagonista -> colui che frappone ostacoli, crea difficoltà al protagonista aiutante -> colui che agevola il protagonista o l’antagonista oggetto -> la figura del personaggio oggetto dell’interesse del protagonista Il narratore costruisce un personaggio mediante tratti che ne delineano i contorni e ne costituiscono la fisionomia. > fisica: sesso, aspetto fisico, abbigliamento, ecc. > psicologica: carattere, indole > comportamentale: abitudini, rapporti con gli altri, modo di muoversi, di parlare > socio – economica: lavoro svolto, cultura, tipo di vita, aspirazioni > ideologica: l’insieme di valori e idee in cui il personaggio si riconosce Esistono due differenti tipologie di personaggi: 1) personaggi statici: sono quelli che durante lo sviluppo delle vicende mantengono inalterate le loro caratteristiche e non subiscono trasformazioni (es. Don Abbondio) 2) personaggi dinamici: sono capaci di accentuata evoluzione psicologica che conduce a sostanziali trasformazioni della personalità (es. Renzo matura e diventa più attento e responsabile alla conclusione della vicenda) LE TECNICHE NARRATIVE Sono costituite dalle scelte linguistiche e stilistiche. L’analisi delle tecniche narrative comporte l’esame accurato di alcune componenti: NARRATORE PAROLE E PENSIERI DEI PERSONAGGI REGISTRI STRUTTURA DEI PERIODI 1. NARRATORE La narrazione non è necessariamente condotta dall’autore stesso del romanzo o del racconto: chi espone la storia può essere il protagonista della vicenda, un altro personaggio o un narratore fuori campo che ci fa conoscere gli eventi senza prendervi parte. Occorre individuare la tipologia e il punto di vista: a) Tipologia Narratore interno: il narratore può essere costituito dal protagonista della vicenda oppure da un’altra persona che vi partecipa o è solo testimone dei fatti. Si esprime alla prima persona singolare. Un esempio di narratore interno è il personaggio Mattìa Pascal di Pirandello Narratore esterno: racconta i fatti, le parole, i pensieri dei personaggi rimanendo al di fuori della storia ed esprimendosi alla terza persona singolate. E’ pura voce narrante e, come tale, può presentare la storia in modo aggettivo (se non interviene nella narrazione) o soggettivo (se inserisce nella narrazione commenti,valutazioni e giudizi). Un esempio di narratore esterno è costituito dalla voce narrante che racconta le vicende della guerra di Troia (Iliade). Può accadere che durante il racconto il narratore iniziale, che definiremo di primo grado, ceda la funzione del narratore ad un’altra voce narrante, che chiameremo narratore, di secondo grado (a sua volta interno o esterno). b) Punto di viste o focalizzazione E’ l’angolazione con cui il narratore racconta la vicenda. Ne esistono di tre tipi: Focalizzazione esterna E’ il punto di vista di un narratore esterno che non si lascia coinvolgere nella narrazione,ma si limita a registrare solo ciò che vede in un determinato luogo o momento, senza esprimere giudizi. Tecnica impiegata nei romanzi polizieschi, nei romanzi veristi o neorealisti, ove l’autore si eclissa per lasciare parlare i fatti. Focalizzazione interna. E’ il punto di viste di un narratore interno che presenta la vicenda in base alla sua particolare ottica, secondo una prospettiva parziale e soggettiva. Un esempio: Zeno Cosini protagonista de ” La coscienza di Zeno ” (Svevo). Focalizzazione zero. Si ha quando il racconto è condotto da un narratore onnisciente, il quale tutto sa e conosce(anche i pensieri e i sentimenti dei personaggi), tutto vede e tutto giudica della vicenda che espone. Un esempio: la narrazione nei Promessi Sposi è condotta secondo tale prospettiva.2. PAROLE E PENSIERI DEI PERSONAGGI Variano in base al punto di vista. > Se il narratore è onnisciente prevale il discorso indiretto (di solito introdotto da verbi quali pensare, dire, affermare, chiedere. es. Ha detto che era stanca). > Se si ha la focalizzazione esterna prevale il discorso diretto: in pratica l’autore cede la parola ai personaggi (es. Ha detto:”Sono stanca”). Il discorso diretto può avere varie forme: Dialogo: scambio di battute tra due o più personaggi Soliloquio: un personaggio paria tra sé e sé in prima persona Flusso di coscienza: il narratore riporta i pensieri cosi come si presentano nel loro Ubero e casuale fluire nella mente del personaggio. > Se si ha la fecalizzazione interna prevale il discorso indiretto libero: oso di forme proprie del discorso indiretto con omissione dei verbi reggenti, come diceva, pensava che. (es. Malpelo fu colto da una tal paura di veder comparire fra la rena anche il piede nudo del babbo, che non volle mai più darvi un colpo di zappa; gliela dessero a lui sul capo, la zappa).3. REGISTRI Se l’autore usa vocaboli vari, citazioni colte, una sintassi molto studiata e riccamente elaborata, usa un registro aulico e solenne. Se il lessico è studiato ma sobrio, senza ricercatezze, la sintassi è elegante ma senza eccessi il registro è formale. Se la scelta lessicale è precisa ma non particolarmente studiata, la sintassi corretta, ma l’autore si astiene da qualunque eleganza il registro è medio. Se i vocaboli sono generici, la sintassi è semplificata o tipica del parlato e talora si avvale di espressioni gergali o dialettali il registro è colloquiale.4. STRUTTURA DEI PERIODI Il modo di costruire le frasi costituisce un elemento fondamentale dello sole di un autore e influisce sul ritmo narrativo. Se la sintassi è semplice, scarna e il periodo strutturato su frasi per lo più brevi, indipendenti accostate tra di loro da una virgola o da una congiunzione si ha la coordinazione o paratassi. Essa contribuisce a determinare un ritmo narrativo stringato, veloce, talora addirittura concitato o affannoso. Se invece la sintassi è elaborata e presente frasi lunghe e complesse, costituite da proposizioni principali dalle quali dipendono varie proposizioni secondarie si ha la subordinazione o ipotassi. Tale modalità espressiva, che la nostra lingua ha ereditato direttamente dalla prosa latina, contribuisce a determinare un ritmo narrativo più lento. INQUADRAMENTO STORICO – LETTERARIO Può riguardare – L’inserimento dell’autore e della sua opera in una particolare corrente letteraria. – La sua contestualizzazione storica – confronto con la produzione di altri autori noti – L’analisi di ideologie, correnti politiche e letterarie contemporanee estranee o opposte a quelle dell’autore. APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI Sono rielaborazioni che si basano su elementi evidenziati nella precedente fase di lavoro, come ad esempio l’analisi specifica di un motivo ricorrente nella produzione letteraria di un autore. Le riflessioni consistono nell’apporto critico personale relativo al brano in esame. Non è sufficiente riportare i propri sentimenti e le emozioni suscitate dal testo, ma occorre sostenerti con opportune argomentazioni. Si può anche essere invitati ad esprimere: – Giudizi sull’ideologia e sui valori desumibili dal testo – Confronti tra personaggi – Confronti tra la vicenda narrate e altri aventi analoghi reali o fittizi, passati o presenti, raccontati dallo stesso o da altri autori. Questo settore richiede competenze non solo letterarie, ma anche di carattere storico o di attualità, oltre che una buona capacità di giudicare i fatti. – Commenti sulle tecniche stilistiche e sulle modalità espressive
Come si scrive un commento di un film?
Come scrivere la recensione –
Iniziare con una frase che riassuma il film : la prima frase della recensione dovrebbe invogliare i lettori a vedere (o non vedere) il film, in quanto ciò che essi vogliono è sapere se ne valga la pena oppure no. Proseguire citando il regista, il cast e il produttore, e valutando il loro contributo alla riuscita o meno del film. Fornire un breve riassunto della trama, dando abbastanza informazioni al lettore per poter capire i riferimenti che si faranno nel resto della recensione, ma senza svelarla completamente, Fornire la propria valutazione complessiva del film, che può essere un voto, un numero di stelline ecc.
La recensione trasmette un parere personale, per cui è fondamentale essere onesti circa gli aspetti positivi e negativi del film e basare la valutazione sulla efficacia complessiva.
Chiudere con una frase ad effetto, che sancisca definitivamente il proprio giudizio e il consiglio che ne scaturisce verso chi deve ancora vedere il film.
Una volta terminata la recensione, occorre rileggerla più volte, assicurandosi che sia completa, comprensibile e interessante. Correggere eventuali errori grammaticali e controllare nuovamente l’accuratezza delle informazioni, un aspetto da non sottovalutare se non si vuole perdere credibilità.
Cosa vuol dire fissa il post in alto?
Quando fissi un post in alto: Il post verrà spostato nella parte superiore del diario della tua Pagina. verrà visualizzato sul post.
Come si scrivono le conclusioni di un articolo?
CONCLUSIONE TESI DI LAUREA: COME SCRIVERLA – La conclusione deve essere chiara e sintetica, Affinché sia efficace, deve esistere un ordine, un procedimento logico nelle idee esposte. In particolare, occorre richiamare il metodo di ragionamento seguito nel lavoro, riportando i risultati più importanti che sono emersi.
Come scrivere le conclusioni di un articolo?
Qual è la conclusione? – La conclusione è un punto dell’articolo che ribadisce l’argomento o l’idea centrale dell’articolo e ne riassume i punti chiave, Deve lasciare il lettore con spunti di riflessione, per questo la conclusione deve essere breve e puntuale.
Come fare la conclusione di un articolo?
Domanda di: Dr. Cecco Amato | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5 ( 12 voti ) Per chiudere un articolo puoi usare un paragrafo che riassume le idee del tuo lavoro, invitare i lettori a lasciare un commento o un’e-mail con le domande, includere un elenco di risorse per aiutare i lettori a scoprire ulteriori informazioni.
Cosa vuol dire fare un commento di una poesia?
Le fasi del lavoro per commentare una poesia. – Fare il commento di una poesia significa comprendere il messaggio del testo ed esprimere per iscritto una interpretazione complessiva, che consideri sia il significato (ciò che il poeta comunica) sia il significante (la struttura e la forma del testo).
Corrisponde alla fase successiva a quella della parafrasi, risolte le difficoltà di lessico e di costruzione delle frasi, si analizzano le parole-chiave e le aree del significato, le figure retoriche, il verso, la strofa e le rime. Introduzione. Per poter procedere nel lavoro bisogna, per prima cosa, fare un’introduzione, cioè, indicare l’autore, l’opera complessiva di cui fa parte il componimento e, se si conoscono, le circostanze in cui il testo è stato scritto.
Successivamente bisogna approfondire la raccolata delle informazioni sul mondo interiore del poeta e sulle esperienze di vita cui il testo allude e poi specificare l’argomento generale. Analisi del significato. Dopo aver completato l’introduzione bisogna individuare, attraverso le parole-chiave e le aree di significato cui fanno riferimento, gli argomenti proposti e il messaggio che il poeta vuole trasmettere.
Le parole.chiave sono i termini ripetuti più volte, anche in forma variata, o di significato affine e per questo utili per riassumere il tema centrale della poesia. Per identificarle occorre prestare attenzione alle immagini (descrizioni dei luoghi o persone), ai fatti (azioni o eventi), alle sensazioni (visive, uditive, tattili e/o olfattive) e agli stati d’animo espressi nella poesia.
Successivamente bisogna mettere in evidenza le figure retoriche di significato, cioè le espressioni figurate che conferiscono ai versi un valore diverso da quello letterale (similitudine, metafora, analogia.), e di ordine delle parole (climax, anticlimax, anafora e inversione).
Analisi del significante. Dopo aver completato i precedenti campi bisogna precisare la struttura del testo dal punto di vista formale: la misura dei versi e la struttura delle strofe. Successivamente bisogna individuare le corrispondenze di suoni, le caratteristiche foniche generali e il ritmo della lirica.
Come ultimo punto bisogna specificare la relazione fra specificato e significante.