Insegnare è uno degli impieghi pubblici a cui ambiscono molti laureati e professionisti in cerca di lavoro. Le ragioni sono tante oltre alla stabilità lavorativa e sono legate alla profonda soddisfazione che si prova nel formare bambini e giovani, per prepararli ad affrontare il mondo esterno alla scuola.
Ogni loro progresso e apprendimento è fonte di gratificazione per tutti gli insegnanti ed è proprio questo che lo rende uno dei mestieri più appetibili. D’altra parte, riuscire ad accedere al mondo dell’insegnamento non è semplice, richiede studio, formazione, esperienza e soprattutto il superamento di un concorso pubblico,
Il gran numero di norme e decreti, così come i cambiamenti apportati da ognuno di questi negli anni, spesso rendono questo percorso poco uniforme e generano confusione in chi si approccia per la prima volta a questo mondo. Per cercare di districare i nodi creati da questo clima fatto spesso di “sentito dire”, vediamo di mettere insieme le informazioni disponibili e capire cosa fare per diventare insegnante in Italia.
Titoli di accesso Per diventare insegnante in una scuola pubblica, bisogna innanzitutto possedere il titolo di accesso richiesto dalla legge e corrispondente alla Laurea Magistrale o ad una Laurea del Vecchio ordinamento e possedere i 24 crediti per insegnare, Per poter insegnare in tutte le scuole superiori, infatti, sono richiesti obbligatoriamente la laurea magistrale e il conseguimento dei 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie di insegnamento, da raggiungere sia nel percorso curricolare della formazione universitaria, che dopo la laurea.
Questa è la condizione base per poter accedere alle graduatorie di seconda fascia, utili a ricevere convocazioni per le supplenze a termine, Per passare al ruolo ed essere quindi assunti a tempo indeterminato dalle scuole pubbliche, è necessario superare un concorso abilitante, emanato di regola ogni due anni, che consente l’iscrizione alla graduatoria di I fascia,
- In questa graduatoria, di fatto, sono presenti solo i docenti abilitati e vincitori di concorso, che verranno di volta in volta assegnati alle cattedre libere in ogni provincia, secondo lo scorrimento della graduatoria stessa.
- Per iscriversi alle diverse graduatorie, che siano di II o I fascia, bisogna fare riferimento alle classi di concorso relative alle diverse materie che si possono insegnare sulla base dei titoli d’accesso conseguiti.
Fa eccezione, rispetto a questa procedura, l’accesso alla classe di concorso relativa al sostegno, che prevede invece il conseguimento di una ulteriore specializzazione, definita TFA – Tirocinio Formativo Attivo, Questo percorso dura in media un anno, è accessibile previo superamento di prove di selezione ed è erogato dalle università delle diverse province.
Tale titolo viene considerato abilitante per l’esercizio dell’insegnamento di sostegno agli studenti con Bisogni Educativi Speciali e consente l’iscrizione nella graduatoria di I fascia. Per poter passare al ruolo, anche in questo caso, è necessario superare un concorso pubblico. Quali sono le classi di concorso per le superiori Come già anticipato, per iscriversi alle graduatorie d’accesso all’insegnamento, bisogna fare riferimento a specifiche classi di concorso e relativi titoli d’accesso.
Quali sono quelle riferite all’insegnamento nelle scuole superiori? Di recente sono state aggiunte 11 nuove classi di concorso riservate alle scuole superiori, rispetto a quelle già esistenti e sono, nello specifico le classi A-23, A-35, A-36, A-53, A-55, A-57, A-58, A-59, A-63, A-64, A-65,
Come diventare professore superiori senza laurea?
Inviare la MAD senza laurea: Diploma ITP – Se possiedi un Diploma ITP, l’invio della MAD è estremamente consigliato. Infatti, questo diploma conferisce accesso diretto ad alcune Classi di Concorso: quelle che vanno dalla B01 alla B32. Con il Diploma ITP potrai quindi insegnare la tua materia nelle Scuole Secondarie di II grado.
Quanto è lo stipendio di un insegnante di scuola superiore?
Quanto guadagna un insegnante delle scuole superiori? – Lo stipendio netto mensile di un docente, in funzione del nuovo Ccnl Scuola 2022, sarà quindi compreso tra i 1.403,54 euro netti di inizio carriera e i 2.028,31 euro netti. Per un totale annuo lordo compreso tra i 22.678,52 euro di un insegnante neoassunto e i 35.505,47 euro di un docente con oltre 35 anni di cattedra alle spalle.
Chi non è laureato può insegnare?
Domanda di: Italo Esposito | Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5 ( 12 voti ) Per candidarsi a ruoli di insegnamento, la laurea non è indispensabile, in quanto può succedere che vengano contattati docenti per ricoprire determinate cattedre per le quali vi è più carenza di insegnanti (come ad esempio matematica) anche se non in possesso di tutti i requisiti.
Cosa fare per iniziare ad insegnare?
Abilitazione all’insegnamento: come si consegue – Il primo passo da compiere per per diventare professore è acquisire una abilitazione all’insegnamento, Il possesso di un titolo che abbia valore abilitante per una specifica classe di concorso, infatti, rappresenta il requisito fondamentale per diventare insegnante.
- Anche in assenza di abilitazione, comunque, è possibile accedere all’insegnamento: un’interessante alternativa per svolgere la professione di insegnante è quella dell’ educazione online,
- Esistono infatti piattaforme che facilitano l’incontro tra studenti ed insegnanti, registrandosi sulle quali è possibile impartire lezioni online nel proprio ambito di specializzazione.
Tra le piattaforme più utilizzate su cui poter insegnare online c’è Preply, che consente di svolgere l’attività anche agli insegnanti non ancora abilitati (è comunque necessario ricevere prima la verifica del proprio profilo sul sito).
Quanti anni di supplenza si passa di ruolo?
Come diventare docente di ruolo – Per diventare docenti di ruolo, è necessario superare il concorso e possedere l’abilitazione, Coloro che superano il concorso e possiedono l’abilitazione vengono assunti a tempo indeterminato e devono svolgere un periodo di formazione e prova in servizio della durata di un anno.
- Devono prestare almeno 180 giorni di servizio effettivo, di cui almeno 120 giorni per le attività didattiche.
- Al termine del percorso annuale, devono superare una prova finale e una valutazione conclusiva da parte del dirigente scolastico.
- Se superano il periodo di prova e formazione, vengono confermati in ruolo, con un vincolo di permanenza nella prima sede di assegnazione per 3 anni, comprensivi dell’anno già svolto.
Coloro che partecipano al concorso senza abilitazione e lo superano vengono assunti per una supplenza annuale, Durante questo periodo, devono acquisire 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale degli insegnanti e successivamente superare un esame finale, costituito da una prova scritta e una lezione simulata.
Quali sono le lauree che abilitano all’insegnamento?
Titoli di accesso – I titoli di accesso all’insegnamento costituiscono il requisito base per accedere all’insegnamento nella scuola italiana. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado i titoli di accesso all’insegnamento permettono l’iscrizione nella terza fascia delle graduatorie d’istituto. SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
- Laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante all’insegnamento – art.6, Legge 169/2008) (titolo abilitante all’insegnamento);
- Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (DM 10 marzo 1997) (titolo abilitante all’insegnamento).
SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO
- Laurea di Vecchio Ordinamento, Laurea Specialistica o Magistrale di Nuovo Ordinamento, Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento DPR 19/2016 e DM 259/2017 ;
- Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici) DPR 19/2016 e DM 259/2017,
PERSONALE EDUCATIVO (per Convitti ed Educandati)
- Laurea in Scienze della formazione primaria a ciclo unico quinquennale
- Laurea in Scienze della formazione primaria per l’indirizzo di scuola primaria (legge 19/11/90, n.341, art.3, comma 2)
- Laurea triennale in Scienze dell’educazione L-19
- Laurea in Scienze pedagogiche
- Laurea Vecchio ordinamento in Scienze dell’educazione, LS/65 e LM/57
- Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002
NOTE:
- In base all’art.5 del DM 259/2017 sono fatti salvi, ai fini dell’accesso alle classi di concorso, i requisiti previsti dalla precedente normativa (DD.MM.n.39 del 30 gennaio 1998, n.22 del 9 febbraio 2005, per A077 DM n.201 del 6 agosto 1999 ) se conseguiti entro la data del 23 febbraio 2016 per il DPR19/2016 e del 9 maggio 2017 per il DM 259/2017.
- Gli esami o CFU richiesti dal DPR 19/2016 possono essere conseguiti durante i corsi di laurea (triennale, specialistica, magistrale), i corsi post-lauream (scuole di specializzazione, master universitari etc.) e corsi singoli universitari.
- I laureati di Vecchio Ordinamento, che devono integrare il loro piano di studi, dovranno sostenere per ciascuna annualità richiesta esami di nuovo ordinamento da 12 CFU, con stessa o simile denominazione e nei corrispondenti SSD-Settori Scientifico Disciplinari previsti per le lauree di Nuovo ordinamento ( SSD – Settori Scientifico Disciplinari ).
- Nelle note della Tab. A relative alle lauree di Nuovo ordinamento viene indicato prima il numero totale di CFU da conseguire e tutti i SSD utili all’accesso, poi il requisito minimo di CFU per ciascun SSD o gruppo di SSD. Nel caso in cui sia previsto un requisito minimo di CFU per un gruppo di SSD (separati da virgola, “e”, “o”) è possibile qualunque ripartizione fra tutti i SSD elencati nel gruppo purché la somma complessiva dei crediti non sia inferiore al totale. Tali crediti possono quindi essere conseguiti, senza limitazioni o vincoli numerici, in uno solo dei settori o parte nell’uno e parte nell’altro.
Esempio :
Codice Classe di concorso | Denominazione | Titoli di accesso | NOTE |
A-54 ex 61/A | Storia dell’arte | LS 4-Architettura e ingegneria edile (5) | (5) Con almeno 24 crediti nei settori scientifico disciplinari L-ART e ICAR di cui 12 in LART/01 o 02, 12 in L-ART/01 o 02 o 03 o 04 e ICAR/13 o 18 o 19 |
Con LS-4 si può accedere alla classe A-54 in uno dei seguenti modi: a) un totale di 12 CFU conseguiti in uno o più dei SSD LART/01 e LART/02 + un totale di 12 CFU conseguiti in uno o più dei SSD L-ART/01, L-ART/02, L-ART/03, L-ART/04, ICAR/13, ICAR/18, ICAR 19; b) 24 CFU in LART/01; c) 24 CFU in LART/02.N.B.: non è obbligatorio conseguire CFU nel settore ICAR |
Quante ore lavora un insegnante di scuola superiore?
Orario giornaliero di un docente: qual è il numero minimo e massimo di ore, tra insegnamento e riunioni? Se è chiaro quante ore settimanali deve svolgere un docente, nulla dice il Contratto sull’orario giornaliero. Come ci si regola in questi casi? Contrattualmente la materia è regolata solo per gli ATA : l’art.51/3 del CCNL/2007 prevede che l’orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore.
- Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto.
- Tale pausa deve essere comunque prevista se l’orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti.
Per il personale docente, invece, è regolato contrattualmente solo l’orario massimo settimanale: l’art.28 comma 5 dispone che l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
Qual è lo stipendio di un bidello?
Quanto guadagna un bidello: lo stipendio netto In generale, il salario medio di un bidello in Italia è di circa 1400 euro netti al mese, ma può variare da un minimo di 1000 euro al mese a un massimo di 1800 euro al mese, per i collaboratori scolastici assunti a tempo indeterminato.
Quanto guadagna un insegnante a 18 ore?
Quanto guadagna un professore con 12 ore? 12 ore: 1.057 euro; 14 ore: 1.208 euro; 16 ore: 1.329 euro; 18 ore: 1.460 euro.
Quante tasse paga un insegnante?
Quanto paga di Irpef un insegnante? – Aliquote irpef.25% per i redditi da € 15.001 a 28.000; 35% per i redditi da € 28.001 a 50.000; 43 per i redditi oltre € 50.000.
Quali sono i diplomi abilitanti per ITP?
Classe di Concorso B16: requisiti – Tra le Classi di Concorso a cui si ha accesso con il Diploma ITP, la B16 è sempre molto discussa. Parliamo innanzitutto dei Laboratori di scienze e tecnologie informatiche, per i quali sono necessarie conoscenze informatiche e di programmazione ben precise.
- Diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere;
- Diploma di Perito aziendale e ragioniere;
- Diploma di Ragioniere e perito commerciale.
Questi titoli non danno accesso alla Classe di Concorso B16 poiché mancano di conoscenze base fondamentali per poter insegnare tale materia. Si ha invece accesso alla Classe di Concorso B16 con questi titoli:
- Diploma di Corrispondente in lingue estere e programmatore;
- Diploma di Istruzione tecnica – settore Economico – indirizzo Amministrazione, finanza e marketing – articolazione Sistemi informativi aziendali;
- Diploma di Istruzione tecnica – settore Tecnologico – Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni – articolazione Informatica;
- Diploma di Istruzione tecnica – settore Tecnologico – Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni – articolazione Telecomunicazioni;
- Diploma di Perito aziendale, ragioniere e programmatore;
- Diploma di Perito industriale per l’informatica;
- Diploma di Ragioniere perito commerciale e programmatore.
Cosa serve per insegnare alle scuole?
Per insegnare serve la laurea magistrale o vecchio ordinamento – Iniziamo dicendo che per diventare insegnante serve almeno una laurea magistrale o vecchio ordinamento, sebbene nella scuola dell’infanzia e primaria, così come per alcuni insegnamenti tecnico pratici, è possibile insegnare soltanto con il diploma,