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Come Ottenere LArt.21 Legge 104?

Come Ottenere LArt.21 Legge 104
Cosa prevedono l’articolo 21 della Legge 104 del 1992 e il CCNI sulla mobilità dei docenti scolastici con invalidità superiore ai due terzi. L’ articolo 21 della Legge 104 del 1992 prevede che la persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 10 agosto 1950, n.648, assunta presso gli enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo, abbia diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.

  1. Il comma 2 dello stesso articolo 21 della Legge 104/1992 prevede che i medesimi soggetti abbiano la precedenza in sede di trasferimento a domanda,
  2. In questo modo la Legge 104/92, che tutela i diritti delle persone disabili, garantisce alcune agevolazioni su scelta e trasferimento di sede per i lavoratori disabili con l’obiettivo di ridurre i disagi per le persone in situazione di difficoltà derivanti dalla lontananza tra domicilio e sede di lavoro.

Tale diritto alla precedenza nel trasferimento ogni anno viene previsto dai CCNI (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo) sulla mobilità dei docenti scolastici, Nel comma 79 del CCNI 2016/2017 si legge ad esempio che: “A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza nell’assegnazione della sede ai sensi dell’articolo 21 e dell’articolo 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n.104.” Per usufruire delle agevolazioni previste dall’art.21 della legge 104/92 è necessario allegare alla domanda di trasferimento due certificazioni distinte, una per l’ handicap (art.3 comma 1 della legge 104) e l’altra per l’ invalidità superiore ai 2/3 (dal 67% al 100%).

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Come si ottiene l’articolo 21 della legge 104?

Agevolazioni lavorative e diritto al lavoro – Congedo per l’assistenza a minori con disabilità La normativa vigente prevede che la lavoratrice madre o il lavoratore padre di un minore con disabilità abbia diritto: Fino ai tre anni: congedo parentale e prolungamento fino a tre anni anche frazionato in ore con indennità 30 % per tutto il periodo di prolungamento oppure a due ore di permesso giornaliero retribuito oppure a tre giorni di permesso mensile retribuito.

Fino ai sei anni: congedo parentale e prolungamento fino a tre anni anche frazionato in ore con indennità 30 % per tutto il periodo di prolungamento oppure a tre giorni di permesso mensile retribuiti. Da sei ai dodici anni: congedo parentale e prolungamento fino a tre anni anche frazionato in ore con indennità 30 % per tutto il periodo di prolungamento oppure a tre giorni di permesso mensile retribuito.

Per l’accesso a questo genere di benefici è strettamente necessaria la certificazione di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104 di cui lei non risulta disporre). Per gli altri minori sono ugualmente previste analoghe agevolazioni ma a condizioni diverse.

Per approfondimenti: Congedi parentali per educazione e assistenza ai figli Permessi lavorativi retribuiti Dopo il compimento del terzo anno di vita i genitori di una persona con handicap grave hanno diritto a tre giorni di permesso mensile retribuito. Analogo beneficio spetta anche ai lavoratori che assistano un familiare con handicap grave (incluse le unioni civili e le convivenze di fatto).

Infine, i lavoratori con handicap grave hanno diritto a due ore di permesso giornaliero o a tre giorni di permesso mensile, retribuiti. Anche in questi casi la condizione primaria è che la persona disabile sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).

  1. Il verbale di cui è in possesso non consente di accedere a questi benefici in quanto non è riconosciuta la connotazione di gravità.
  2. Per approfondimenti: Permessi lavorativi (art.33 L.104/1992) Congedi di due anni retribuiti La normativa vigente prevede la concessione al lavoratore che assista un familiare con grave disabilità la concessione di un congedo retribuito fino a due anni da poter fruire anche in modalità frazionata.
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Tale beneficio spetta al coniuge convivente (incluse le unioni civili), ai genitori, ai figli conviventi, ai fratelli e sorelle conviventi e, in casi eccezionali, ad altri parenti o affini fino al terzo grado se conviventi con la persona disabile. Per l’accesso a tale beneficio è necessario che la persona con disabilità sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (art.3 comma 3, legge 104/1992) di cui lei purtroppo non dispone.

Per approfondimenti: Congedi retribuiti di due anni per assistenza a persone con handicap grave Prepensionamento I lavoratori con invalidità superiore al 74% o sordi hanno diritto a richiedere, per ciascun anno effettivamente lavorato, due mesi di contributi figurativi (fino ad un totale di cinque anni) utili ai fini pensionistici.

Il verbale di cui è in possesso non consente di accedere a questi benefici in quanto evidenzia uno stato di gravità Per approfondimenti: Il prepensionamento dei lavoratori disabili Scelta della sede di lavoro La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio.

  1. Questa disposizione, a causa di quel “ove possibile”, si configura come un interesse legittimo, ma non come un diritto soggettivo insindacabile.
  2. Di fatto, quindi, l’azienda può produrre rifiuto motivandolo con ragioni di organizzazione del lavoro.
  3. In ogni caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).

Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso non consente di accedere a questi benefici in quanto non è riconosciuta la connotazione di gravità. Un’altra disposizione prevede che le persone handicappate “con un grado di invalidità superiore ai due terzi”, nel caso vengano assunte presso gli enti pubblici come vincitori di concorso o ad altro titolo, hanno diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.

  • Anche in questo secondo caso, il verbale di cui è in possesso non consente di accedere a questi benefici.
  • Per approfondimenti: Sede di lavoro: scelta prioritaria e rifiuto al trasferimento Rifiuto al trasferimento La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede.

Diversamente da quanto previsto per la scelta della sede, il rifiuto al trasferimento si configura come un vero e proprio diritto soggettivo. Anche in questo caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).

Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso non consente di accedere a questi benefici in quanto non è riconosciuta la connotazione di gravità. Per approfondimenti: Sede di lavoro: scelta prioritaria e rifiuto al trasferimento Lavoro notturno La normativa vigente prevede che lavoratori che “abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n.104” non possano essere obbligatoriamente adibiti al lavoro notturno.

Per approfondimenti: Lavoro notturno e parenti di persone con disabilità Liste speciali di collocamento Le persone con invalidità accertata superiore al 45% possono iscriversi all’Ufficio del lavoro nelle liste speciali riservate agli invalidi civili.

  1. Per iscriversi a quelle liste è tuttavia necessario sottoporsi ad una visita di accertamento delle capacità lavorative, ulteriore e diversa rispetto all’accertamento dell’invalidità o dell’handicap.
  2. È necessario richiedere, presso la Commissione invalidi presente in ogni Azienda Usl l’accertamento ai fini della Legge 68/1999.

Una volta in possesso di quel certificato è possibile iscriversi alle liste speciali di collocamento. Per approfondimenti: Diritto al lavoro

Cosa dice l’articolo 21 della legge 104 del 92?

Pubblico impiego e diritto di precedenza e scelta delle sedi disponibili – L’art.21 della legge 104 disciplina il diritto di precedenza nell’impiego pubblico. La norma stabilisce che ” la persona handicappata, con un grado di invalidità superiore ai 2/3 già riconosciuta con apposito verbale, o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della Tab.A annessa alla legge 10 Agosto 1950, n.648, assunta presso gli enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo, ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.

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Che percentuale bisogna avere per avere la legge 104?

Qual è la percentuale d’invalidità per avere il diritto di usufruire della legge 104? – Il punteggio necessario per avere diritto alla legge 104 è il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 33,33%.

Come ottenere legge 104 per se stessi?

Come usufruire della 104 di un familiare – Per godere dei permessi previsti dalla legge 104, i lavoratori dipendenti devono inviare una specifica domanda all’INPS e devono essere in possesso dell’attestazione della disabilità grave, propria o del familiare, riconosciuta dall’apposita commissione medica integrata ASL/INPS.

autonomamente dal sito dell’INPS ; tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; con l’aiuto dei patronati e intermediari dell’Istituto,

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Cosa ci deve essere scritto sul verbale per avere l’accompagnamento?

L’indennità di accompagnamento spetta se è riportata l’espressione ‘ con necessità di assistenza continua ‘ oppure ‘con impossibilità a deambulare ‘ o entrambe queste espressioni.

Chi ha la legge 104 deve lavorare vicino casa?

I commi 5 e 6 dell’articolo 33 della Legge 104 prevedono che il genitore o il familiare lavoratore o, ancora, il lavoratore con disabilità titolare della 104, hanno il diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio o a quello in cui vive il familiare da assistere.

A cosa si ha diritto con 104 art 3 comma 1?

Detrazione Irpef – Prevista una detrazione fiscale corrispondente al 19% del costo sostenuto per l’acquisto di mezzi di locomozione, nuovi o usati. La detrazione dev’essere calcolata su una spesa massima di 18.075,99 euro; inoltre spetta una sola volta nel corso di un quadriennio (decorrente dalla data di acquisto).

Chi è invalido al 100 ha diritto alla 104?

Che differenza c’è tra accompagnamento e 104? – Come accennavamo all’inizio, legge 104 e accompagnamento non sono la stessa cosa e non è detto che chi gode dei diritti della prima possa ricevere anche la quota di accompagnamento. Per avere diritto alla legge 104 con accompagnamento, infatti, l’invalidità al 100% non basta, ma bisogna essere anche totalmente non autosufficienti,

  • Questo significa non riuscire a deambulare autonomamente o eseguire gesti di vita quotidiana senza assistenza continua.
  • Tale situazione è molto rara nelle persone di giovane età ed è per questo che spesso quando sentiamo parlare di persone che godono sia della legge 104 che dell’accompagnamento, si ha a che fare con gente anziana.

Scopri di più sull’ accompagnamento anziani,

Cosa deve fare il medico per la 104?

1) PRIMO PASSO (certificazione per domanda 104/92) –

  1. Si deve fare stilare un apposito certificato da parte di un medico di fiducia; è un certificato che il medico, accreditato presso l’INPS come medico certificatore, compila direttamente sul sito dell’INPS accedendo tramite il proprio SPID.
  2. Il medico indica, oltre ai dati anagrafici del richiedente, l’anamnesi, cioè la storia delle patologie, la diagnosi e ulteriori informazioni.
  3. In genere i medici di Medicina Generale convenzionati con il SSN sono in possesso delle credenziali di accesso all’INPS come medico certificatore, ma comunque il richiedente può rivolgersi ad altro medico di sua fiducia, naturalmente in possesso delle credenziali di accesso.
  4. Attenzione, nel certificato che il medico compila deve essere barrata la casella “HANDICAP” e NON quella “disabilità” che invece viene flaggata per la richiesta della scheda funzionale per i soggetti invalidi in misura uguale o superiore al 46% che desiderano godere dei benefici delle legge 68/99, cioè l’iscrizione nelle liste di collocamento come persona disabile.
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casella da flaggare in caso di domanda per riconoscimento di legge 104/92 – soggetto con handicap Preciso che un’unico certificato può essere usato per presentare varie istanze di accertamento, quindi, oltre a quello per la legge 104/92, contemporaneamente anche quella per invalidità civile, biffando la casella “INVALIDITA”, quella per la sordità prelinguale, biffando la casella “SORDITA'”, quella per la cecità, biffando la casella “CECITA'”, quella per la sordocecità bifando la casella “SORDOCECITA'” ed infine quella per la disabilità al fine di inserimento nelle liste di collocamento come persona disabile biffando la casella “DISABILITA'”.

    • se sussistono i requisiti per la concessione di indennità di accompagnamento barrando le caselle “non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompgnatore” e/o non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”, in realtà non indispensabile se si tratta di una domanda esclusivamente per il riconoscimento dell’Handicap;
    • se si tratta di patologia di competenza ANFASS, cioè una patologia dello sviluppo cognitivo, ma non solo (comunque è possibile aprire una pagina con l’elenco delle patologie di competenza ANFASS);
    • si si tratta di una patologia che può rientrare nell’ambito delle sindromi autistiche;
    • se il soggetto ha una patologia oncologica in atto e in questo modo con la possibilità di accelerare l’iter;
    • se le infermità sono state provocate da evento con responsabilità di terzi:
    • se sussistono condizioni che rendono pericoloso il trasporto presso la sede della visita di accertamento (quindi si richiede visita domiciliare);

Inviato il certificato, il medico ne stampa una copia, assieme ad un “attestato di trasmissione del certificato”, e la consegna alla persona. Il certificato per il riconoscimento di soggetto con handicap, ai sensi della legge 104/92 è un certificato che deve essere pagato al medico che lo redige, anche se è il proprio medico di medicina generale e anche se si hanno esenzioni dal ticket.

Un caso particolare è quello di coloro che oggettivamente non possono recarsi a visita in quanto il trasporto non è possibile oppure è pericoloso, In questo caso il medico biffa una apposita casella dichiarando che sussistono condizioni di salute che rendono pericoloso il trasporto. Peraltro, se questa condizione insorge dopo l’effettuazione della domanda e prima della data prevista per la visita, è possibile, da parte di un medico certificatore redigere un nuovo certificato on-line chiamato “certificato integrativo” in cui il medico certifica ciò.

In questo caso la visita di accertamento dell’handicap verrà effettuata a domicilio.

Quanto tempo ci vuole per sapere se la domanda di accompagnamento è stata accettata?

Ebbene i tempi di attesa per ricevere l’indennità di accompagnamento non sono stati definiti nei dettagli dall’INPS, ma in genere si aggirano tra i 2 e i 4 mesi, con punte che a volte possono raggiungere anche i 6 mesi (180 giorni).

Chi è titolare di indennità di accompagnamento può uscire da solo?

Visto il suo carattere di permanenza, quindi, possiamo subito rispondere che no, chi ha l’accompagnamento perché è stato capace di deambulare senza un accompagnatore, non può uscire da solo.

Quando viene rilasciato il verbale di accertamento della condizione di disabilità quale documento deve essere redatto?

Dopo l’entrata a regime della nuova normativa, il Pei verrà redatto dal Glo sui nuovi modelli allegati al Dm 182/2020, in via provvisoria entro giugno e in via definitiva, di norma, non oltre il mese di ottobre; l’aggiornamento è effettuato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni.

Chi ha la legge 104 deve lavorare vicino casa?

I commi 5 e 6 dell’articolo 33 della Legge 104 prevedono che il genitore o il familiare lavoratore o, ancora, il lavoratore con disabilità titolare della 104, hanno il diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio o a quello in cui vive il familiare da assistere.

Come si fa a capire se è stato riconosciuto l’accompagnamento?

Come capire se l’Inps ha accettato la domanda di accompagnamento? – Per sapere se la domanda di invalidità sarà accettata dall’Inps, sarà sufficiente ritirare la raccomandata con il verbale della visita medica. Nel verbale sarà specificato il grado di invalidità riconosciuta e quindi l’esito positivo o negativo della richiesta.