4 modi per incoraggiare bambini e amministratori a ridurre la plastica a scuola – Mentre il mondo si sta gradualmente rendendo conto degli effetti dannosi della plastica, tutti noi dobbiamo adottare misure attive per ridurre l’uso della plastica. Le nuove generazioni saranno in futuro i custodi del nostro pianeta e quindi dobbiamo insegnare ai bambini gli effetti dannosi della plastica fin dalla tenera età.
In che modo si potrebbe ridurre il consumo di plastica?
Humangest S.p.A. Fonte: Se da un lato l’attenzione all’ecosostenibilità sta cominciando a prendere piede nell’ambiente domestico, dall’altro assistiamo ad un grande spreco di plastica sul luogo di lavoro. Spesso il nostro ufficio diventa una zona franca e ci comportiamo con più incoscienza, come se tra quelle quattro mura le nostre azioni non avessero conseguenze,
Qui la domanda giunge spontanea: come ridurre il consumo di plastica sul lavoro? Ecco qualche consiglio da cui partire. ♻️ NON COMPRARE LE BOTTIGLIETTE D’ACQUA Due bottigliette d’acqua al giorno per ogni lavoratore rappresentano un consumo decisamente troppo alto di plastica. Eppure, esistono davvero tante alternative per evitare l’uso della bottiglia.
Un esempio? Borracce e thermos. A questo scopo, la nostra azienda ha da tempo fornito allo staff della sede legale di Milano e di quella amministrativa di Pescara, delle borracce utili a non inquinare il nostro pianeta. È possibile anche utilizzare le tazze, soprattutto in quegli uffici dotati di erogatore a boccione: in questo modo si eviterà di utilizzare i bicchieri di plastica.
- ️ NON USARE STOVIGLIE DI PLASTICA È vero, le stoviglie usa e getta sono comode, soprattutto quando non abbiamo proprio voglia di lavare i piatti.
- In ufficio, però, è sufficiente portare un set con lo stretto necessario: un cucchiaio, un coltello, una forchetta e un piatto, da tenere in un armadietto o nel cassetto e da lavare in pochi minuti.
♻️ RIDUCI IL CONSUMO DI CIBI CONFEZIONATI All’estero è una pratica comune, in Italia lo era qualche decennio fa anche se ora sta prendendo nuovamente piede: di cosa stiamo parlando? Dello sfuso. Esistono degli alimentari e dei supermercati che consentono di acquistare diversi prodotti sfusi: dalla frutta, alla carne, passando anche per la pasta.
- L’utilizzo di pasti monodose è certamente comodo, ma ha un grave impatto sull’ambiente.
- Per questa ragione, lo sfuso rappresenta una valida alternativa decisamente più ecocompatibile.
- ️ RICICLA LE CARTUCCE Negli uffici, si sa, si stampa molto: i toner e le cartucce delle stampanti rappresentano una grande fonte di spreco della plastica.
Oggi, fortunatamente, è possibile acquistare cartucce in negozi specializzati che consentono il refill. In sostanza, si porta il toner esaurito in uno dei centri che offrono questo servizio e l’inchiostro verrà direttamente caricato sul nostro vecchio prodotto ad un prezzo inferiore rispetto al primo acquisto.
- Meno soldi spesi ma, soprattutto, meno plastica sprecata.
- ️ FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA La raccolta differenziata è il modo migliore per ridurre il consumo di plastica perché permette non solo di diminuirne lo spreco, ma di riciclare quanto gettato.
- Per essere sicuri di consegnare agli enti preposti allo smaltimento un prodotto recuperabile, assicurati di dare una rapida sciacquata agli involucri che stai per buttare.
Per concludere, investire su soluzioni che riducono l’uso e lo spreco di plastica significa rispettare l’ambiente e consegnare alle generazioni future un pianeta più pulito. Come spesso accade, bisogna partire dalle piccole cose: sottili gocce che, unite tra loro, formano un’ondata di ecosostenibilità.
Come riciclare la plastica senza inquinare?
Che cos’è la pirolisi? – La pirolisi è un metodo che attraverso il calore (temperature comprese tra i 400 e i 650 gradi Celsius) decompone i materiali organici utilizzando una quantità di ossigeno limitata. La pirolisi viene normalmente utilizzata per produrre energia sotto forma di calore, elettricità o combustibili.
Quando viene tolta la plastica?
Stop alla plastica monouso: da domani 14 gennaio 2022 la data che segnerà una nuova rivoluzione. – Stop alla plastica monouso. La nuova direttiva UE “Sup” (Single Use Plastic) del 2019 entrerà in vigore da domani. Sarà l’addio a piatti, bicchieri di plastica, cannucce, Cotton fioc, contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso.
- Le nuove normative europee sulla plastica monouso e sulle confezioni alimentari si inseriscono nell’ambito di un articolato piano d’azione UE per promuovere l’economia circolare in Europa.
- La nuova normativa punta a ridurre drasticamente le emissioni di biossido di carbonio in atmosfera, sfruttare le risorse in modo efficiente e sostenibile e mantenere competitività a livello globale, anzi incrementando ulteriormente le opportunità commerciali.
Il decreto, emesso ha l’intenzione di promuovere la transizione e mira a ridurre l’inquinamento da plastica al fine di creare modelli di business sostenibili, prevedendo multe sostanziose da 2k-25k euro ai trasgressori. stop alla plastica monouso dal 14 gennaio 2022 lancioni group Già da tempo stiamo lavorando a questa transizione, promuovendo e inserendo prodotti sostenibili e riciclabili come i nostri bicchieri di carta o i nostri contenitori per il cibo da asporto,
- Per comprendere al meglio tutte le linee guida del nuovo decreto vi invitiamo a leggere l’articolo di TuttoAmbiente S.p.A,
- Nel mondo ci sono diversi paesi che hanno promosso politiche radicali di plastic free,
- Soprattutto il Costa Rica: il paese centroamericano ha stabilito che eliminerà i materiali plastici dal suo territorio.
Anche il Kenya ha una politica molto restrittiva sulla plastica, che prevede multe e persino il carcere per i trasgressori. Questi paesi dimostrano quanto sia importante prendersi cura del nostro pianeta per non lasciarlo senza risorse per le generazioni future; speriamo che più governi adottino queste stesse iniziative nei loro territori.
Cosa fare per produrre meno rifiuti scuola primaria?
Indice Rifiuti e Riciclaggio RIDUZIONE DEI RIFIUTI Consigli pratici per ridurre la quantità di rifiuti E’ vero il principio per cui “in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, quindi il concetto stesso di rifiuto contiene un contro senso; la natura non rifiuta niente, tutto viene assimilato dal nostro ambiente, spetta a ciascuno di noi fare in modo questo avvenga nella modalità più conveniente.
- E’ necessario cambiare ottica e al posto della pattumiera, cominceremo a vedere dei piccolo deposito di sostanze utili, se non addirittura preziose.
- Ecco, di seguito alcuni consigli per muoverci verso un’educazione sostenibile: – Comprare meno per gettare meno; utilizzare un oggetto il più possibile e quando si rompe, cercare di ripararlo – Comprare mobilio o vestiario nei negozi o mercati dell’usato – Riciclare gli abiti in famiglia e tra gli amici.
Oppure portarli presso le associazioni che raccolgono questi materiali per chi potrebbe ancora riutilizzarli (es. Croce Rossa, Caritas, Mani Tese) – Riutilizzare fogli già scritti su di un lato per ulteriori appunti; le buste di plastica per fare di nuovo la spesa o mettere i rifiuti – Cercare di comprare oggetti resistenti e non usa e getta.
Possibilmente non in plastica: prediligere acquisto di prodotti in vetro o cartone. – Acquistare, se possibile, prodotti in plastica biologica fatta con sostanze vegetali (come il mais) che risultano biodegradabili. – Scegliere prodotti con meno imballaggi. Minore imballaggio equivale a minori rifiuti – Acquistare pile più durevoli con dose minore di mercurio.
Acquistare modelli ricaricabili. – Fare la raccolta differenziata a casa: richiede poco tempo, basta prestare attenzione le prime volte e porre in casa due o tre cestini in modo da differenziare i rifiuti tra quelli di natura organica, carta, plastica e vetro.
Sarebbe meglio aiutiarsi con i colori differenti a seconda della tipologia di rifiuto(giallo per la carta, verde per il vetro.). – Portare i materiali usati, già separati, presso le stazioni ecologiche e le piattaforme – Riutilizzare gli scarti organici come compost verde per il giardino. Si possono acquistare le compostiere da giardino in negozi per giardinaggio e casalinghi.
E’ utile ricordare che chi produce compost può ricevere uno sconto sulla T.I.A (ex TARSU), ovvero tassa sui rifiuti, Esistono vari manuali sul compostaggio reperibili presso associazioni ambientaliste o enti che si occupano di riciclaggio. Informazioni al riguardo si trovano anche su internet.
Altri consigli di massima: – In ufficio e a casa: non stampare se non è strettamente necessario. – Le cartucce esaurite di stampanti e fotocopiatrici possono essere ricaricate nuovamente – Molto importante riciclare l’alluminio che non è biodegradabile ed è raro e costoso da produrre. Ricordiamo infine che un acquisto, per essere sostenibile, deve: – essere necessario – essere durevole – essere fatto con materiale riciclato – avere poco imballaggio – essere possibilmente di seconda mano – essere un prodotto biologico – favorire il risparmio energetico – essere prodotto localmente – essere prodotto senza sfruttamento dei lavoratori – essere un prodotto “equo e solidale” Incentivi: Tra gli incentivi, in alcuni contesti territoriali, sono previsti sconti per le famiglie che praticano compostaggio domestico, ossia la raccolta differenziata dei rifiuti organici (ortaggi e frutta, avanzi di cucina, tagli di erba o potature di piante, ecc.) utilizzandoli per produrre compost da usare come concime.
Consigli pratici per ridurre consumo di carta: Consigli utili per usare meno carta ❖ Riusare il foglio stampato su un solo lato per uso personale prima di gettarlo ❖ Usare etichette adesive per i fax invece che fogli interi ❖ Fotocopiare su due lati ❖ Impiegare buste per spedizioni senza finestra di cellophane torna alla HOME torna a INDICE RIFIUTI e RICICLAGGIO
Quali sono i comportamenti ecologici?
Fare la raccolta differenziata, spegnere le luci, spostarsi in bicicletta sono tutti piccoli accorgimenti e azioni quotidiane che se integrati nella vita quotidiana delle persone possono fare tanto, contribuendo alla salvaguardia del Pianeta.
Quali iniziative ci sono per ridurre il consumo di plastica in Italia?
Nasce #StayPlasticLess, la nuova iniziativa ambientale lanciata da LifeGate e Best Western Italia per ridurre la plastica in alberghi e hotel e proteggere i mari. Nasce il progetto StayPlasticLess, un’iniziativa ambientale di LifeGate in collaborazione con Best Western Italia, che ha l’obiettivo di ridurre l’uso e il consumo di plastica nelle strutture del network in tutto il paese © Frank McKenna/Unsplash Scegliere bottiglie riutilizzabili, comprare prodotti sfusi, optare per materiali più durevoli e sostenibili. I sacchetti di plastica sono una grande minaccia per la fauna marina © Ben Mierement, NOAA NOS Spesso questa scelta spetta alla struttura che ci ospita per le nostre vacanze, weekend fuori porta o viaggi di lavoro. E, seppur a tutti piaccia essere coccolati fin dal primo passo entrando in camera con prodotti di cortesia – dalle bibite al cibo fino all’igiene personale – questi rischiano di non risultare l’opzione più sostenibile per il Pianeta perché presentati nella forma ritenuta convenzionalmente più personale e igienica: monodose e monouso,
Perché dobbiamo ridurre il consumo di plastica?
Perché ridurre la plastica Il vero problema è costituito dalle microplastiche: la plastica infatti è un materiale non biodegradabile. Con l’usura del tempo, ogni pezzo di plastica si disintegra in micro-particelle che possono essere ingerite da tutti gli organismi, entrando così in circolo nella catena alimentare.