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Come Scrivere Un Testo Narrativo Scuola Media?

Come Scrivere Un Testo Narrativo Scuola Media
Per fare un testo narrativo si deve: raccontare fatti ed avvenimenti principali, descrivere vicende e personaggi, riflettere su una situazione o su un personaggio e creare dialoghi tra i personaggi.

Qual è la struttura del testo narrativo?

Il testo narrativo Il testo narrativo racconta una storia, cio una serie di eventi che si svolgono nel tempo e sono incentrati su uno o pi personaggi. Il testo narrativo letterario, poi, racconta una storia che frutto di invenzione, ma presentata ed accettata dal lettore come se fosse veramente accaduta o potesse accadere.

Tale storia, in cui importante non solo la vicenda, ma anche l’elaborazione letteraria attraverso la quale essa prende forma, viene raccontata per il piacere di chi narra, di chi ascolta o legge. Il testo narrativo letterario comprende vari generi, quali il mito, la favola, la fiaba, il racconto e il romanzo: cio tutti quei modelli di testo in cui vi una trama; la narrazione quindi la rappresentazione di eventi reali o immaginari, che si snodano lungo un insieme di situazioni legate tra loro da un rapporto di causa-effetto.

Caratterizza e distingue un testo letterario il fatto che prevale, sulla finalit, lo scopo di svolgere un discorso generale sull’esistenza. Il significato si presenta come “ambiguo”, nel senso che ogni lettore pu dare al testo una valutazione soggettiva, senza per attribuirgli, con obiettivit, n un fine n un significato.

  1. La struttura Il testo narrativo si compone di una struttura-tipo cos articolata: – situazione iniziale – rottura dell’equilibrio iniziale – evoluzione della vicenda in senso positivo o negativo – ricomposizione di un equilibrio diverso da quello iniziale – situazione finale.
  2. Tale struttura si ripete continuamente nell’infinita variet delle storie.

Ogni testo narrativo caratterizzato anche dalla presenza costante di alcuni elementi, senza i quali sarebbe impossibile costruire qualsiasi narrazione; essi sono: la trama, le sequenze, la fabula e l’intreccio, i personaggi, lo spazio e il tempo, il narratore.

La variet dei testi letterari Il testo narrativo letterario si articola in un gran numero di forme, definite storicamente come generi e sottogeneri della narrativa. In particolare, si dividono in: – testi narrativi in versi (poema, poemetto, novella in versi) – testi narrativi in prosa (fiaba, favola, leggenda, racconto, romanzo).

Al di l di tante variet di forme, di contenuti, di vicende e di personaggi, tutti i testi letterari di tipo narrativo sono per riconducibili a strutture comuni che li contraddistinguono e li differenziano dagli altri testi. (Beatrice Volpi, Giuliachiara Gambini, 5 S2)

Che cos’è il testo narrativo prima media?

Il testo narrativo è un testo che racconta una storia, in cui ci sono fatti che accadono nel tempo e nello spazio, personaggi che compiono delle azioni.

Che cosa è lo schema narrativo?

Lo schema narrativo canonico è una rappresentazione della struttura narrativa di base. È un modello a quattro tappe adoperabile nell’analisi di qualsiasi formazione testuale, sia essa un racconto, un discorso, una pubblicità, un comportamento, eccetera.

Come arricchire un testo narrativo?

Per arricchire la narrazione dei fatti inserisci nel testo le sequenze descrittive, cioè parti che descrivono personaggi, luoghi e oggetti. Che cosa dice? Che cosa risponde? Quando scrivi un racconto, fai parlare i personaggi introducendo le sequenze dialogiche, cioè i dialoghi.

Quali sono le 4 parti del testo narrativo?

Il testo narrativo in ambito narrativo è un tipo di genere che serve a raccontare una storia, degli eventi di cui sono protagonisti uno o più personaggi. Il testo narrativo letterario in genere si basa su un racconto inventato organizzato in questi elementi: il narratore, la storia raccontata, i personaggi, il tempo e infine il luogo.

Fabula e intreccio sono degli elementi fondamentali per lo svolgersi del racconto generale e sono rispettivamente gli eventi che si susseguono nella storia nella loro successione di tipo cronologico, l’ intreccio invece è costituito dagli elementi della storia presentati dal narratore che lo sta raccontando.

Il testo narrativo inoltre può anche dividersi per esempio in sequenze. Vi è sempre una situazione iniziale, la rottura dell’equilibrio iniziale, l’evoluzione degli eventi descritti, la ricomposizione dell’equilibrio iniziale e infine la fine del racconto Indice Caratteristiche del testo narrativo Testo narrativo, struttura – Versione di GIANLU001 Testo narrativo, analisi Livelli del testo narrativo – Versione di Davide\skriccolo Fabula e intreccio Distanza Struttura del testo narrativo – Versione di roberta18 Testo narrativo, parti – Versione di MARTA700 Testo narrativo svolto – Versione di lorella92 Racconto in terza persona – Utilizzi e vantaggi

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Come inizia il testo narrativo?

Un testo narrativo si deve iniziare con un’introduzione in cui bisogna presentare un evento iniziale, ovvero la vicenda principale da cui si deve costruire tutta la storia.

Quali sono le sequenze di un testo?

Che cos’è un testo narrativo – Un testo narrativo è l’insieme di più sequenze. Si distinguono 4 tipi di sequenze : le sequenze narrative, sequenze descrittive, sequenze riflessive e le sequenze dialogiche.

Quali sono i principali testi narrativi?

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Il testo narrativo è un tipo di testo in cui un narratore racconta una storia. I testi narrativi caratterizzano generi diversi, alcuni di carattere spiccatamente letterario, altri meno: tra i primi, romanzi, racconti, fiabe, novelle, poemi epici ; tra i secondi, la cronaca giornalistica, la corrispondenza degli inviati speciali, le cronache storiche, le biografie e le autobiografie, le relazioni di viaggio, le memorie giudiziarie, gli aneddoti,

Chi sono i personaggi di un testo narrativo?

I personaggi La presentazione del personaggio può essere: – DIRETTA (il narratore o il personaggio ce lo presenta con le caratteristiche); – INDIRETTA (il narratore non lo presenta: è il lettore che lo interpreta da come agisce). I ruoli li possiamo classificare in: – PRINCIPALI (i personaggi hanno un ruolo importante, tengono in piedi la storia e hanno un peso notevole); – SECONDARI (i personaggi appaiono ogni tanto, portano avanti la storia ma non sono fondamentali); – COMPARSE (non hanno un ruolo fondamentale e specifico).

Quante sono le sequenze?

Quante sono le sequenze? – Si distinguono 4 tipi di sequenze: le sequenze narrative, sequenze descrittive, sequenze riflessive e le sequenze dialogiche.

Quali sono le 3 tecniche principali dell intreccio?

Domanda di: Albino Fiore | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5 ( 65 voti ) Struttura dell’intreccio: ellissi, prolessi e analessiLa struttura dell’intreccio può essere arricchita dall’uso di ellissi, prolessi e analessi, che creano buchi, balzi in avanti o all’indietro nell’arco temporale.

Come si fa a dividere in sequenze?

Che cosa sono le sequenze – Le sequenze rappresentano le unità narrative minime in cui qualsiasi testo narrativo può essere suddiviso, Ogni sequenza è una porzione di testo che sviluppa un argomento, ed è autonoma. In altre parole, la sequenza è un insieme di frasi e proposizioni con un senso logico.

  1. Le frasi contenute in una sequenza esprimono, nel complesso, fatti e avvenimenti fra loro collegati.
  2. Le sequenze sono parti di un racconto che, anche se isolate dal resto del testo, continuano ad avere un senso compiuto.
  3. Pertanto, una sequenza deve raccontare o trasmettere qualcosa,
  4. A volte, lo stacco della sequenza da quella precedente e da quella successiva, può coincidere con il punto e a capo.
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Tuttavia, bisogna fare attenzione, in quanto questa non è una regola che vale sempre. Per ulteriori approfondimenti su cosa sono le sequenze vedi anche qua

Come si capisce chi è il protagonista?

Il sistema dei personaggi – Il sistema dei personaggi, invece, analizza i sistemi di relazioni presenti tra essi. Quando, perciò, si analizzano si devono considerare i ruoli ricoperti e la loro importanza all’interno della storia. Secondo il secondo caso i personaggi si possono definire: -Principali; -Secondari; -Comparse.

I personaggi principali sono quelli intorno alla quale ruota la vicenda. Spesso su questo piano viene posto anche l’antagonista, che perciò, viene considerato importante e necessario come il protagonista per il procedimento del romanzo. Esempi sono: Renzo e Lucia (Promessi sposi), Jekyll e Hyde (Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr.

Hyde). I personaggi secondari sono i personaggi che appaiono meno dei protagonisti, ma sono necessari per lo sviluppo dei fatti. Sono considerati personaggi secondari anche quelli che compaiono una sola volta, ma stravolgono l’intera storia con una rivelazione, oppure in altri modi.

  • Un personaggio secondario è l’avvocato Utterson sempre de “lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde”.
  • Le comparse sono i personaggi che rimangono sullo sfondo tutto il tempo e non hanno un ruolo ben precisato, ma servono solamente a definire le caratteristiche di un luogo o di una vicenda.
  • Esempi di questa categoria sono la folla nei Promessi Sposi e i Proci, i cui nomi vengono elencati nell’ Odissea (infatti solo pochi di essi sono veramente importanti).

I ruoli che i personaggi possono ricoprire sono: – protagonista/coprotagonista; – antagonista; – aiutante; – oppositore; – oggetto del desiderio; – destinatario; – destinatario. Il protagonista è il personaggio intorno al quale ruota l’intera vicenda, che viene ostacolato dall’antagonista.

Si parla di coprotagonista quando i protagonisti sono più di uno. L’antagonista è il personaggio che cerca di intralciare lo svolgimento della storia in ogni modo possibile, ricorrendo anche a metodi meschini e violenti. L’aiutante è colui che aiuta il protagonista nello svolgere la vicenda. L’oppositore è il ruolo opposto a quello dell’aiutante, aiuta, perciò, l’antagonista.

L’oggetto del desiderio è quello che il protagonista vuole. A volte può anche essere una cosa non concreta, come un sentimento (come l’amore), oppure un’idea(come la libertà) che sembra non poter venire messa in pratica. Esso, a volte, può terminare in mano non al protagonista, ma ad un altro personaggio.

Quali sono i tempi del testo narrativo?

Ogni narrazione si svolge in un determinato tempo e spazio. Il tempo della storia corrisponde all’epoca in cui si sono svolti i fatti narrati, la durata della storia indica il tempo che i fatti hanno impiegato per svolgersi, il tempo della narrazione indica il momento in cui i fatti vengono narrati.

  1. Il narratore crea il tempo della durata della storia rendendo alcune parti più brevi e soffermandosi su altre.
  2. Il cambiamento tra tempo della storia e tempo del racconto avviene tramite alcuni meccanismi narrativi: il sommario (un riassunto di quel che succede), l’analisi (ci si sofferma su alcuni momenti), l’ellissi (si tralasciano interi periodi) e la digressione (la narrazione s’interrompe in favore di una descrizione o di un discorso più ampio).
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Lo spazio nel quale è ambientato il racconto (siano luoghi reali, realistici o fantastici) ha una funzione narrativa quando ha un ruolo nell’azione mentre ha una funzione simbolica se viene utilizzato per esprimere un concetto importante per la storia o per uno dei personaggi.

Quali sono i tipi di testi narrativi?

Tra i generi narrativi si possono citare la fiaba, la novella, il romanzo, il racconto, il poema epico, la cronaca giornalistica, la cronaca storica, la memoria giudiziaria, l’aneddoto, il resoconto di viaggi, ecc.

Quali sono le sequenze di un testo?

Che cos’è un testo narrativo – Un testo narrativo è l’insieme di più sequenze. Si distinguono 4 tipi di sequenze : le sequenze narrative, sequenze descrittive, sequenze riflessive e le sequenze dialogiche.

Quali sono i tipi di sequenze?

Sequenze: tipologie ed esempi – In base al loro contenuto le sequenze possono essere distinte in: narrative, descrittive, riflessive e dialogiche. Le sequenze narrative sono quelle in cui accade qualcosa. Il narratore ci racconta qualcosa e gli eventi procedono.

Quindi, c’è uno sviluppo dell’azione, le frasi sono brevi e ci sono molti verbi che rendono il ritmo incalzante. Nelle sequenze descrittive la narrazione si interrompe per lasciare il posto alla descrizione di un paesaggio, di un ambiente, di un oggetto o di un personaggio. Si forniscono molti particolari, non c’è azione, ma un elevato uso di aggettivi,

Nelle sequenze riflessive la narrazione si interrompe per lasciare il posto a riflessioni, commenti o spiegazioni. Vengono riportano i pensieri e le idee, di un personaggio. Nelle sequenze dialogiche, infine, il protagonista o altri personaggi della storia dialogano fra loro.

Questa è una classificazione abbastanza rigida. Tuttavia, è necessario sottolineare che nella realtà dei fatti possiamo trovare all’interno dei testi, delle sequenze che possiamo definire miste (cioè sequenze che sono sia narrative che descrittive, oppure sia dialogiche che narrative). Per esempio, all’interno di una sequenza narrativa ci possono essere dei piccoli tocchi descrittivi, oppure all’interno di una sequenza dialogica ci può essere qualche breve intermezzo narrativo e così via.

È molto più facile, quindi, trovarsi di fronte a delle sequenze miste. Ciò che conta, comunque, è la caratteristica che prevale in una sequenza per poterla definire narrativa, dialogica, descrittiva o riflessiva. Inoltre, le sequenze possono essere raggruppate in base all’argomento in macrosequenze o scomposte al loro interno in microsequenze.

  • Esempio di sequenza narrativa: Bill fece ritorno dopo un’ora e raccontò che i lupi li seguivano sparpagliati.
  • Mentre parlavano, videro un lupo avanzare, fiutando la loro pista.
  • I due uomini ammutolirono.
  • Esempio di sequenza descrittiva: Il castello era infinitamente vecchio e orribile.
  • Gremito di corridori neri, culminava in soffitti così alti che l’occhio doveva fermarsi alle ombre e alle ragnatele.

Non c’era mai luce, al punto che avevo l’abitudine di accendere candele per avere sollievo; fuori non c’era sole perché i tremendi alberi erano più alti delle torri accessibili. Esempio di sequenza riflessiva: Com’è che non avevo paura? Capii che la mia paura era timida, per uscire allo scoperto aveva bisogno di stare da sola. Come Scrivere Un Testo Narrativo Scuola Media