Spiegazione della legge di Proust – Se si vuole preparare in laboratorio del solfuro ferroso (pirite), occorre fare reagire ferro e zolfo nel rapporto di 1 g di ferro per 0,57 g di zolfo. In accordo con la legge di Lavoisier, si otterranno 1,57 g di solfuro ferroso. 1 grammo di ferro reagisce con 0,57 grammi di zolfo. Se vogliamo ottenere una quantità di solfuro ferroso dieci volte maggiore e cioè 15,7 g, bisogna sempre rispettare il rapporto di combinazione (1 : 0,57) tra ferro e zolfo e quindi bisogna mettere a reagire 10 g di ferro con 5,7 g di zolfo: 10 grammi di ferro reagiscono con 5,7 grammi di zolfo. Se invece mettiamo a reagire 10 g di ferro con 8 g di zolfo, una quantità superiore a quella richiesta dal rapporto di combinazione (5,7 g), si otterrà sempre la stessa quantità di solfuro ferroso (15,7 g) ma parte dello zolfo (8 g – 5,7 g = 2,3 g) non reagisce per dare il solfuro ferroso e rimane inalterato alla fine della reazione: Se si fanno reagire 10 g di ferro con 8 grammi di zolfo, quest’ultimo, in eccesso, non reagirà completamente. Allo stesso modo, per ottenere acqua, un composto formato da idrogeno e ossigeno, dobbiamo fare reagire questi due elementi nel rapporto di 1 g di idrogeno contro 8 g di ossigeno.
Qualsiasi eccesso di uno dei due elementi nei confronti di tale rapporto, non reagisce per dare acqua e rimane come reagente in eccesso a fine reazione. Qualche anno più tardi J. Dalton scoprì casi in cui due elementi possono reagire per dare due composti diversi e formulò la legge delle proporzioni multiple o legge di Dalton,
Esercizio #1 Nel cloruro di sodio (sale da cucina) il rapporto di combinazione tra sodio e cloro Na : Cl, è di 0,65 : 1. Calcola la massa in grammi di cloro che si combina con 20 grammi di sodio. Svolgimento dell’esercizio L’esercizio propone il calcolo della massa di cloro che reagisce con 20 grammi di sodio sapendo che sodio e cloro si combinano tra loro, per formare il cloruro di sodio, nel rapporto di 0,65 a 1.
Poiché dal rapporto di combinazione Na : Cl risulta che 0,65 g di sodio si combinano con 1 grammi di cloro, è possibile impostare la seguente proporzione diretta: 0,65 : 1,0 = 20 : X Da cui possiamo ricavare X, ovvero la massa di cloro che si combina con 20 grammi di sodio: X = 20 · 1 / 0,65 = 30,77 g Pertanto la massa di cloro che si combina con 20 grammi di sodio è pari a 30,77 g.
Esercizio #2 Nell’acqua il rapporto di combinazione tra ossigeno e idrogeno O : H, è di 1 : 0,126. Calcola la massa in grammi di ossigeno che si combina con 8 grammi di idrogeno. Svolgimento dell’esercizio Poiché dal rapporto di combinazione O : H risulta che 1 g di ossigeno si combina con 0,126 grammi di idrogeno, è possibile impostare la seguente proporzione diretta: 1 : 0,126 = X : 8 Da cui possiamo ricavare X, ovvero la massa di ossigeno che si combina con 8 grammi di idrogeno; risolvendo la proporzione risulta che: X = 8 · 1 / 0,126 = 63,49 g Pertanto, la massa di ossigeno che si combina con 8 grammi di idrogeno è pari a 63,49 g.
Come si usa la legge di Proust?
La legge di Lavoisier Se, prima e dopo di una reazione chimica in cui non si scambia materia con l’ambiente esterno, dovessimo pesare i reagenti e i prodotti della reazione, ci accorgeremo che la massa rimane invariata. Nelle reazioni in cui si ha svolgimento di gas dovrà essere calcolata anche la massa del gas, e anche in questo ultimo caso la massa risulta equivalente.
Questo è alla base della legge della conservazione della massa, o legge di Lavoisier, che afferma: Se in una reazione chimica non si scambia materia con l’ambiente esterno, la massa dei prodotti di reazione è uguale alla massa iniziale dei reagenti La legge di Proust Quando facciamo reagire due sostanze, vediamo che se ne mettiamo un eccesso di una l’andamento della reazione non cambia, la massa in eccesso non reagisce e si trova inalterata alla fine della reazione, assieme al prodotto della reazione.
In una reazione del genere non si possono mai trovare tutti e due i reagenti, in quanto l’eccesso si forma dopo che uno dei due è reagito completamente. Quindi il rapporto di combinazione tra due reagenti è costante, che ci sia o non ci sia una quantità eccessiva di uno dei due.
Da queste osservazioni John Proust scrisse una legge che prende il suo nome, la legge di Proust, chiamata anche legge delle proporzioni costanti, L’enunciato è: Quando due sostanze si combinano per formare un composto, le loro masse si combinano in proporzioni definite e costanti La legge di Dalton Alcuni elementi si possono combinare tra loro e dare origine a più di un composto.
Questi composti sono differenti tra loro per numero di atomi della molecola e per le proprietà, Dalton scoprì che le quantità in massa dei due elementi stanno tra loro secondo rapporti espressi da numeri interi, Da questa analisi Dalton arrivò alla legge che porta il suo nome, la legge di Dalton o legge delle proporzioni multiple, che afferma: Le quantità in massa di un elemento che si combinano con la stessa quantità di un altro elemento per formare diversi composti, stanno tra loro in rapporti espressi da numeri interi,
Come verificare la legge di Proust?
Esperimento per dimostrare la legge di Proust – Utilizzeremo una reazione di sintesi: facciamo reagire HCl concentrato e zinco in polvere per ottenere il composto cloruro di zinco. Attenzione: l’acido deve essere maneggiato con cura (utilizzare guanti ed occhiali protettivi).
A cosa serve la legge delle proporzioni definite?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. La legge delle proporzioni definite, è una legge ponderale, enunciata da Joseph Louis Proust nel 1799, è una legge che regola la formazione dei composti chimici a partire dagli elementi che li compongono. Essa recita: ” quando due o più elementi reagiscono per formare un determinato composto, si combinano sempre secondo proporzioni in massa definite e costanti “.
- Ad esempio il carbonato di rame, qualunque fosse la sua origine (naturale o preparato in laboratorio), conteneva rame, carbonio e ossigeno sempre nelle stesse proporzioni.
- Secondo Proust, “.un composto è un prodotto privilegiato al quale la natura ha dato una composizione costante” (composto stechiometrico).
Esistono però delle eccezioni costituite dai cosiddetti composti non stechiometrici,
Che cosa afferma la legge di Proust Zanichelli?
La legge di Proust, o legge delle proporzioni definite enuncia che quando due elementi reagiscono tra loro per formare un composto, il rapporto fra le loro masse è sempre costante.
A cosa serve la legge di Lavoisier?
Legge di Lavoisier o legge della conservazione della massa – Antoine Lavoisier: elaborò un metodo quantitativo di misura attraverso strumenti come bilance e termometri, lavorò con gli stati fisici della materia e diventò uno dei migliori scienziati della chimica,
- Fu arrestato e ghigliottinato perchè era un rivoluzionario francese.
- Legge di Lavoisier o legge della conservazione della massa= la massa delle sostanze prodotte in una reazione chimica è uguale alla massa delle sostanze reagenti.
- La materia non si crea, non si distrugge ma può solo trasformarsi.
- Il ferro al contatto dell’ ossigeno ossida.
Quindi la massa del ferro ossidato sarà dato dalla somma della massa del ferro con quella dell’ossigeno. Questo era un piccolo esempio che dimostra i principi della legge di Lavoisier. Nella legge di Lavoisier si parla di massa perché è una grandezza costante mentre il peso cambia in base al pianeta e non solo, anche a diverse altitudini.
- Prendiamo dell’acqua (1 L) la pesiamo, pesiamo un tot di sale.
- Il sale lo mettiamo dentro l’acqua e pesiamo tutto insieme.
- Se abbiamo fatto tutto corretto il risultato totale sarà acqua+sale.
- Es: Acqua= 1040 g Sale=56 g Acqua+sale=1096 g (questo dimostra che la legge di conservazione di massa è esatta).
Come detto già prima, questa legge fu una vera svolta nella chimica, che fece arrivare a fare numerose importanti scoperte.
A cosa serve il questionario di Proust?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Marcel Proust nel 1900 Il questionario di Proust è una serie di domande volte a conoscere i gusti e le aspirazioni personali di chi vi risponde. Malgrado la denominazione possa indurre a pensare che sia stato creato da Marcel Proust, il grande scrittore francese si limitò a fornire le proprie risposte.
Che cos’è una sostanza pura sulla base della legge di Proust?
Che cos’è una sostanza pura sulla base della legge di Proust? – Una sostanza pura è costituita da un solo tipo di componente; questa composizione uniforme le conferisce proprietà fisiche e chimiche definite, costanti e caratteristiche. L’acqua distillata è una sostanza pura. L’acqua potabile non è una sostanza pura.
Perché i componenti di un miscuglio non seguono la legge di Proust?
I miscugli seguono la legge di Proust? Argomenta la tua risposta con un esempio. I miscugli non seguono la legge di Proust, avendo composizione variabile. Il diverso sapore delle soluzioni zuccherine ne è la dimostrazione.
Quando applicare la legge di Dalton?
Se due elementi chimici si combinano tra loro formando più composti, la massa di un elemento si combina con la massa dell’altro elemento secondo un rapporto tra numeri interi. Il fisico e chimico inglese John Dalton si accorse che gli elementi chimici differenti si combinano tra loro nei composti rispettando delle proporzioni/rapporti della massa espressi sempre con numeri interi.
Come spiegare la legge delle proporzioni multiple?
Definizione – La legge delle proporzioni multiple stabilisce che quando due elementi si combinano per formare due o più composti, tenendo fissa la quantità di uno, le quantità dell’altro stanno tra loro in rapporti esprimibili con numeri piccoli e interi.
Quali sono i 5 punti della teoria atomica di Dalton?
Legge di Dalton e la teoria atomica – Legge di Dalton o legge delle proporzioni multiple e la teoria atomica di Dalton: Dalton intuì che la materia è formata da particelle dette atomi e formulò la sua teoria atomica i cui punti essenziali sono: -Tutta la materia è formata da atomi.
-Gli atomi non si creano, non si distruggono, non si spezzano. (Si possono allontanare le particelle ma non si dividono). -Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono uguali per dimensioni, massa e altre proprietà, -Gli atomi di elementi diversi sono diversi tra di loro per dimensioni, massa e altre proprietà.
-Gli atomi di un elemento non si possono convertire in atomi di un altro elemento. -In un composto gli atomi di diversi elementi sono presenti in proporzioni costanti espressi da numeri interi, -Gli atomi partecipano interi alle reazioni chimiche. E’ importante notare che ogni atomo si differenzia da atomi diversi unicamente per la massa (secondo Dalton).
- Non potrebbe essere altrimenti perché le leggi fisiche su cui lo scienziato si basava riguardavano soltanto le masse delle sostanze.
- Dalton perciò non si espresse circa altre proprietà come il volume o la forma.
- Gli atomi unendosi tra di loro formano i composti, i composti oggi conosciuti sono decine di milioni, nonostante gli atomi siano circa un centinaio.
Questo accade perché gli atomi si possono aggregare in quantità e proporzioni diverse. Ciascuno di essi è descritto mediante una formula.
Come si applica la proprietà delle proporzioni?
Si definisce proporzione l’uguaglianza tra due rapporti (a : b = c : d), con b≠0 e d≠0. In una proporzione, utilizzando le sue proprietà, si può calcolare un termine incognito. Se il termine incognito è un estremo, si moltiplicano tra loro i medi e si divide il risultato per l’altro estremo.
Quando si applicano le proprietà delle proporzioni?
Le proporzioni godono di diverse proprietà : Prodotto: il prodotto dei medi è uguale a quello degli estremi. Inversione: la proporzione non cambia se invertiamo i medi con gli estremi. Permutazione degli estremi: scambiando tra loro i due estremi la proporzione è rispettata.
Come si trovano le proporzioni?
Diciamo che le quantità A, B, C e D (in quest’ordine) sono in proporzione tra loro se vale la seguente uguaglianza: A : B = C : D A : B = C : D A:B=C:DSe le quattro quantità sono in proporzione, si può anche dire che ‘ A sta a B come C sta a D’, il che è una dicitura più precisa, e quindi preferibile, poiché tiene
Come si calcola la percentuale di un elemento?
Percentuale del volume – La concentrazione percentuale volume/volume (% v/v) di una soluzione corrisponde ai millilitri (ml) di soluto sciolti in cento millilitri di soluzione. Operativamente la composizione percentuale in volume è data dal rapporto fra i volumi in ml del soluto e della soluzione moltiplicato per cento, da cui la formula: v/v% = (volume soluto/volume soluzione) * 100.
Potete constatare che si tratta di una grandezza adimensionale, in quanto al numeratore e al denominatore compaiono le stesse unità di misura. Essa viene utilizzata, in particolare, quando si deve esprimere la concentrazione di soluzioni liquide o gassose. La percentuale del volume (vol / vol% o v / v%) deve essere utilizzata ogni volta che una soluzione viene preparata miscelando soluzioni liquide pure.
In particolare, è utile quando entra in gioco la miscibilità come nel caso del volume e dell’alcol. I reagenti acquosi di base e di acidi vengono solitamente descritti utilizzando la percentuale in peso (w / w%). Un esempio è l’acido cloridrico concentrato, che è al 37% di HCl in peso / peso.
Come si fa il bilanciamento di una reazione chimica?
Bilanciamento delle equazioni chimiche – Una equazione chimica deve essere bilanciata: bisogna cioè fare in modo che il numero e tipo di atomi presenti a sinistra sia esattamente uguale al numero e tipo di atomi presenti a destra dell’equazione di reazione. Bisogna partire da due importanti considerazioni:
I legami tra gli atomi nei reagenti sono riarrangiati per formare nuovi composti. Nessuno degli atomi scompare così come nessun nuovo atomo è generato.
Per bilanciare una reazione, le formule chimiche di reagenti e prodotti devono essere moltiplicate per i fattori numerici che consentono di far comparire a destra e sinistra dell’equazione lo stesso numero di atomi. Il bilanciamento di una reazione consiste quindi nel determinare questi fattori numerici, che sono definiti coefficienti stechiometrici, Equazione chimica non bilanciata Equazione chimica bilanciata con i coefficienti stechiometrici evidenziati in rosso
Come verificare la legge di Lavoisier?
Richiami teorici: – Nel 1775 Antoine Lavoisier con i suoi esperimenti osservò che ” in una reazione chimica che avvenga in un sistema chiuso la massa delle sostanze reagenti è uguale alla massa dei prodotti di reazione “. Quanto enunciato è detta, appunto, legge di Lavoisier o legge della conservazione della massa,
Qual è la legge di conservazione della massa?
La legge di Lavoisier, di Proust e di Dalton. La teoria atomica della materia All’inizio del XVIII secolo l’idea di atomo esistente in Occidente era ancora legata alla teoria dei filosofi-scienziati greci Leucippo e (V-IV secolo aC), i quali definirono l’atomo come unità indivisibile della materia,
- La parola atomo, infatti, vuol dire letteralmente “non divisibile”.
- Gli studi sulla naturale, compiuti all’inizio del ‘900 principalmente da H.Becquerel e da Maria e Pierre Curie, misero in luce il fatto che il nucleo atomico, in questi fenomeni, si “spezza” spontaneamente.
- Già alla fine degli anni ’30 del secolo scorso si ottenne invece la rottura artificiale dell’atomo, o fissione nucleare, in seguito principalmente agli esperimenti di E.Walton, J.
Cockcroft (fissione del nucleo del Litio,1932) e di Enrico Fermi (fissione del nucleo dell’ Uranio,1934). Oggi sappiamo che l’atomo può essere suddiviso in particelle infinitamente piccole: le principali sono protoni, neutroni, elettroni. I chimici però si sono avvicinati progressivamente a queste conoscenze, e già tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, tre scienziati in particolare (Lavoisier, Proust e Dalton) hanno permesso di formulare la teoria atomica, che implica il fatto che la materia sia discontinua, cioè formata da particelle “discrete” e non divisibili all’infinito.
- L’apparente contraddizione sta nel fatto che solo nelle reazioni nucleari naturali e artificiali si ha la rottura degli atomi, altrimenti gli atomi passano “interi” nelle trasformazioni anche chimiche della materia.
- Le seguenti tre leggi valgono sempre e per tutte le reazioni chimiche.
- Antoine-Laurent Lavoisier nel 1789 formula la legge di conservazione della massa :
in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti deve essere uguale alla somma delle masse dei prodotti.
La legge può essere espressa anche in questa maniera:
nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Questa frase non è per nulla scontata, anzi ha delle implicazioni importantissime che sottolineano come la materia sia in grado di trasformarsi in forme nuove all’interno di un continuo divenire. Le scoperte moderne stabiliscono un’equivalenza tra materia ed energia e portano a comprendere come l’energia dell’universo sia costante, e che essa semplicemente cambia la forma in cui “esiste”.
all’interno di un composto le masse di ogni elemento sono definite secondo rapporti costanti e definiti.
Ciò è valido per qualunque stato di aggregazione della materia nella quale la sostanza si trova. Per esempio se l’elemento X si trova in rapporto di 1:0,6 con l’elemento Y in un certo composto, vuol dire che per 1g di X nel composto ci sono 0,6g di Y.
Quando due elementi si combinano fra loro secondo diversi rapporti di massa, le diverse quantità di uno che si combinano con la medesima quantità dell’altro hanno tra loro rapporti rappresentabili con numeri interi, generalmente piccoli
- Un esempio è dato dalla reazione fra carbonio e ossigeno (combustione) che permette di ottenere due molecole dalle proprietà profondamente differenti, uno tossico e l’altro no.
- 1g C + 1,33g O → 2,33g CO (monossido di carbonio)
- 1g C + 2,66g O → 3,66g CO 2 (biossido di carbonio o anidride carbonica)
- L’ossigeno utilizzato per le due reazioni ha il seguente rapporto 1,33g : 2,66g = 1 : 2, ovvero numeri piccoli ed interi.
Queste leggi hanno permesso di formulare la teoria atomica, che introduce l’idea di come un elemento non possa trasformarsi in un altro. È evidente come, al tempo della formulazione, non si conoscessero ancora nel dettaglio gli elementi radioattivi né processi come la fissione e la fusione nucleare che “vanno oltre”, arricchendo e completando la teoria atomica.
Come si calcola il rapporto tra le masse?
Come SI calcola la percentuale in massa di un elemento? – Composizione percentuale di un composto
A Si calcola la massa molare (di 1 mole) del composto.B Si determina la massa in grammi di ciascun elemento in 1 mole del composto.C Si divide la massa in grammi di ciascun elemento per la massa molare del composto. Il valore ottenuto si moltiplica per cento (percentuale).
Quanto azoto si combina con 32 grammi di ossigeno?
Masse di azoto e ossigeno in tale composto. ossigeno. Con 32 g O2 si combinano 28 g N2.
Che cos’è una sostanza pura sulla base della legge di Proust?
Che cos’è una sostanza pura sulla base della legge di Proust? – Una sostanza pura è costituita da un solo tipo di componente; questa composizione uniforme le conferisce proprietà fisiche e chimiche definite, costanti e caratteristiche. L’acqua distillata è una sostanza pura. L’acqua potabile non è una sostanza pura.
Cosa dice la legge della conservazione della massa?
La legge di Lavoisier, di Proust e di Dalton. La teoria atomica della materia All’inizio del XVIII secolo l’idea di atomo esistente in Occidente era ancora legata alla teoria dei filosofi-scienziati greci Leucippo e (V-IV secolo aC), i quali definirono l’atomo come unità indivisibile della materia,
- La parola atomo, infatti, vuol dire letteralmente “non divisibile”.
- Gli studi sulla naturale, compiuti all’inizio del ‘900 principalmente da H.Becquerel e da Maria e Pierre Curie, misero in luce il fatto che il nucleo atomico, in questi fenomeni, si “spezza” spontaneamente.
- Già alla fine degli anni ’30 del secolo scorso si ottenne invece la rottura artificiale dell’atomo, o fissione nucleare, in seguito principalmente agli esperimenti di E.Walton, J.
Cockcroft (fissione del nucleo del Litio,1932) e di Enrico Fermi (fissione del nucleo dell’ Uranio,1934). Oggi sappiamo che l’atomo può essere suddiviso in particelle infinitamente piccole: le principali sono protoni, neutroni, elettroni. I chimici però si sono avvicinati progressivamente a queste conoscenze, e già tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, tre scienziati in particolare (Lavoisier, Proust e Dalton) hanno permesso di formulare la teoria atomica, che implica il fatto che la materia sia discontinua, cioè formata da particelle “discrete” e non divisibili all’infinito.
- L’apparente contraddizione sta nel fatto che solo nelle reazioni nucleari naturali e artificiali si ha la rottura degli atomi, altrimenti gli atomi passano “interi” nelle trasformazioni anche chimiche della materia.
- Le seguenti tre leggi valgono sempre e per tutte le reazioni chimiche.
- Antoine-Laurent Lavoisier nel 1789 formula la legge di conservazione della massa :
in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti deve essere uguale alla somma delle masse dei prodotti.
La legge può essere espressa anche in questa maniera:
nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Questa frase non è per nulla scontata, anzi ha delle implicazioni importantissime che sottolineano come la materia sia in grado di trasformarsi in forme nuove all’interno di un continuo divenire. Le scoperte moderne stabiliscono un’equivalenza tra materia ed energia e portano a comprendere come l’energia dell’universo sia costante, e che essa semplicemente cambia la forma in cui “esiste”.
all’interno di un composto le masse di ogni elemento sono definite secondo rapporti costanti e definiti.
Ciò è valido per qualunque stato di aggregazione della materia nella quale la sostanza si trova. Per esempio se l’elemento X si trova in rapporto di 1:0,6 con l’elemento Y in un certo composto, vuol dire che per 1g di X nel composto ci sono 0,6g di Y.
Quando due elementi si combinano fra loro secondo diversi rapporti di massa, le diverse quantità di uno che si combinano con la medesima quantità dell’altro hanno tra loro rapporti rappresentabili con numeri interi, generalmente piccoli
- Un esempio è dato dalla reazione fra carbonio e ossigeno (combustione) che permette di ottenere due molecole dalle proprietà profondamente differenti, uno tossico e l’altro no.
- 1g C + 1,33g O → 2,33g CO (monossido di carbonio)
- 1g C + 2,66g O → 3,66g CO 2 (biossido di carbonio o anidride carbonica)
- L’ossigeno utilizzato per le due reazioni ha il seguente rapporto 1,33g : 2,66g = 1 : 2, ovvero numeri piccoli ed interi.
Queste leggi hanno permesso di formulare la teoria atomica, che introduce l’idea di come un elemento non possa trasformarsi in un altro. È evidente come, al tempo della formulazione, non si conoscessero ancora nel dettaglio gli elementi radioattivi né processi come la fissione e la fusione nucleare che “vanno oltre”, arricchendo e completando la teoria atomica.