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Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria?

Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria
Come si formano le nuvole? Le nuvole di formano quando l’aria, carica di umidità, si raffredda : il vapore acqueo si condensa in goccioline attorno a nuclei di particelle di sale, argille o areosol. Le nuvole continuanoa formarsi ma hanno vita molto breve: da pochi minuti a qualche giorno.

  • Il loro colore dipende dalla luce che colpisce le goccioline di cui sono fatte,
  • Le nuvole sono in continuo movimento e quindi l loro colore è dato dal colore della luce del sole che le attrversa in quel momento in cui le guardiamo.
  • Le nuvole che più spesso vediamo sono di tre tipi: 1) i CIRRI, dal nome latino che significa filamento ( sembrano filamenti ).

Sono nuvole alte e biache, il loro colore è dato dal fatto che sono costituite da cristalli di ghiaccio. I cirri sono in alta quota e vengono sospinti dal vento che cambia loro la forma molto spesso; sono anche le prime nubi ad essere illuminate dal sole e le ultime che vediamo in cielo al tramonto.

Quando i cirri appaiono in banchi isolati e quasi rettilinei non preannunciano il mal tempo, se invece sono posizionati in modo tale che sembrano occupare tutto il cielo si dicono CIRROCUMOLI e preannunciano l’arrivo di brutto tempo.2) I CUMULI sono masse di goccioline dovute all’evaporazione dell’acqua dal terreno per l’aumentare della temperatura.

Sono nuvole che vediamo quando c’è bel tempo, si formano durante la giornata e svaniscono man mano che l’atmosfera si raffredda, verso sera in cielo non le vediamo più. Se già al mattino vediamo i cumuli c’è possibilità di temporali, infatti il proverbio dice: “cumuli al mattino, temporale vicino”.3) I CIRROCUMULI sembrano sfere e sono quasi trasparenti; sono nubi alte e formate da cristalli di ghiaccio.

Come si formano le nuvole in breve?

Cos’è una nuvola e come si forma ©Getty Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Possono essere cirri, cumulinembi, altostrati e non solo: di fatto quello che (pressoché) quotidianamente possiamo osservare se volgiamo gli occhi al è il fantastico spettacolo delle che la natura ci offre in tutta la sua varietà. Ma ogni nuvola ci appare diversa dall’altra principalmente per colore e per forma: ecco in cosa si differenziano le varie nubi e cosa c’è all’origine della loro formazione. Di fatto le nuvole sono masse di minuscole gocce di acqua o cristalli di ghiaccio che, sospesi nell’atmosfera, risultano visibili al nostro sguardo. grazie alla condensazione del vapore acqueo e si dissolvono per evaporazione. In pratica, l’ presente sulla Terra evapora a causa del solare e si trasforma in vapore acqueo che risale nell’atmosfera. Una volta risalito si raffredda e si condensa attorno a particelle di impurità trasformandosi in goccioline di acqua (o cristalli di ghiaccio qualora la temperatura sia particolarmente bassa) che, sospese in aria, formano appunto le nuvole. Come abbiamo detto, le nuvole sono tutte diverse tra loro: possono portare la pioggia oppure no, e ognuna ha un nome a seconda dell’altitudine cui si trova e di quanto è estesa. È quindi possibile tre gruppi di nuvole : quelle alte, quelle medie e quelle basse. L’estensione è orizzontale, ma esiste anche una famiglia di nubi a sviluppo verticale, che si sviluppano cioè in altezza. Fanno parte della famiglia delle nuvole alte i cirri (striscie sottili terminanti con un ricciolo), i cirrostrati (alte e biancastre che danno un aspetto lattiginoso al cielo) e i cirrocumuli (il cosiddetto cielo a pecorelle): la loro formazione avviene tra i 6.000 e i 12.000 metri di quota, sono formati principalmente da cristalli di ghiaccio e non portano precipitazioni. Tuttavia, quando i cirrostrati si formano dopo i cirri, indicano solitamente l’arrivo della pioggia. Nella famiglia delle nubi medie troviamo gli altostrati (distese nuvolose grigie mediamente dense) e gli altocumuli (strati di nuvole grigiobianche vicine tra loro dall’aspetto ondulato): la loro formazione avviene fra i 2.500 e i 6.000 metri di quota, producono neve o pioggia sottile che però evapora prima di giungere al suolo. Le nubi basse sono infine gli strati e i nembostrati, si trovano al di sotto dei 2.000 metri di quota e a seconda delle temperature portano neve o pioggia. Fanno parte della famiglia delle nuvole che si sviluppano in altezza i cumuli, gli stratocumuli e i cumulinembi. La loro particolarità è la modalità di formazione, poiché nascono ed evolvono a seconda dei movimenti ascendenti e discendenti dell’aria. I cumuli sono la classica nube isolata dall’aspetto di panna montata: si formano nei giorni caldi e soleggiati e indicano bel tempo quando la sommità e basi sono bianche e appiattite. Al contrario, cumuli scuri con sommità a cupola preannunciano brutto tempo. Gli stratocumuli sono distesi di masse scure di cumuli legati tra loro da nubi sottili tra le quali si intravvede il cielo. Generalmente non portano pioggia. I cumulinembi si espandono verticalmente fino al massimo a 12 mila metri di quota. Sono le montagne del cielo, sembrano delle gigantesche torri che solitamente hanno la classica sommità dalla forma a incudine, mentre la base è molto scura e orizzontale. Quando sono presenti è il momento di forti e a volte anche tornado. Sky TG24 le breaking news sui principali eventi, Per accettare le notifiche devi dare il consenso.”,”selectBoxes”:,”boxName”:”latestNews”,”message”:”Ricevi le breaking news di Sky TG24″,”analyticsCategory”:”news”}, ],”boxName”:”Spettacolo”,”message”:”Sei appassionato di Spettacolo ? Ricevi le ultime notizie di Cinema, TV, Musica, Moda.”,”analyticsCategory”:”spettacolo”},,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ],”showMore”:”Vedi altre regioni”,”boxName”:”myLocalNews”,”title”:”LE MIE LOCAL NEWS”,”showLess”:”Vedi meno regioni”,”message”:”Seleziona una o più regioni dall\u2019elenco e conferma”,”analyticsCategory”:”locali”}]} id=autoPushNotifications> : Cos’è una nuvola e come si forma

Come si formano le nuvole seconda elementare?

nuvole e nubi

La meteorologia per le scuole elementari

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Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Nuvola nuvoletta, piccola grande e stretta. Di tante forme puoi tu diventare, un uccello, una nave che galleggia in mezzo al mare. Puoi esser rosa, grigia e bianca ma quando sei nera, la pioggia e’ tanta. Fulmini saette tu puoi mandare ma ai bambini piace guardare, le tue forme, rosate e belle, al tramonto prima che arrivan le stelle.A.Santagostini

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spiegazione: lettura svolta con l’aiuto del docente

  • La filastrocca descrive i vari tipi di nuvole chiamate anche nubi.
  • Le nuvole sono formate da tante goccioline sospese nell’aria, invece nelle nuvole fredde da tanti aghi di ghiaccio in sospensione.
  • Le nuvole si formano perche’ l’aria che contiene umidita’ chiamata anche “vapore acqueo” salendo verso il cielo si raffredda e si condensa formando delle goccioline che rimangono sospese nell’aria formando appunto la nuvola.
  • Quando queste goccioline che formano la nuvola trovano nell’aria ancora molta umidita’ e la temperature diminuisce, le goccioline diventano sempre piu’ grosse e pesanti fino a cadere formando la pioggia.
  • Le nuvole hanno in genere un colore bianco perche’ riflettono la luce del sole, sono nere quando sono cariche di acqua.
  • Hanno diverse forme e si trovano anche a diverse altezze dal suolo.
  • Le nuvole sono state classificate in base alla loro forma e anche alla loro altezza.
  • Abbiamo nubi basse (0-2km), nubi ad una media altezza (2-7 km) e nubi molto in alto (5-13 km)
  • Hanno dei nomi strani e in base alla loro classificazione portano il bello o brutto tempo.
  • Classificazione delle nubi
LE NUBI BASSE Stratocumuli. Sono di forma arrotondata, molto grossi, di apparenza morbida. S trati. Uniformi con la base opaca e grigia, sembra che il cielo sia pitturato di cenere Nembostrati, Di aspetto scuro provocano pioggia continua o neve. LE NUBI MEDIE Altocumuli. Sono banchi di nubi formati da tante piccole nubi cumuliformi, in gruppi o file, a volte anche saldate tra loro; il classico cielo a pecorelle (acqua a catinelle!). Altostrati. Di aspetto simili agli strati, ma pi spessi e pi alti, producono a volte pioggia o neve. Il cielo biancastro ricorda una massa lattiginosa. LE NUBI ALTE Cirrostrati. nubi molto alte e sottili, biancastre e quasi trasparenti. Il sole visibile (cos come la luna) con un alone intorno. Cirrocumuli. Sono formati da piccoli fiocchi o batuffoli bianchi disposti in file o gruppi; ricordano agli altocumuli, ma, ovviamente, sono pi alti e sono sempre accompagnati da cirri e da cirrostrati. Cirri. Sono formato da strie biancastre, sottili, quasi trasparenti, molto alte. La forma e’ facile da ricordare, infatti quella di una striscia terminante con un ricciolo ad uncino. Sono formati da cristalli di ghiaccio a causa della temperatura molto bassa alla quale si formano. In genere indicano l’arrivo della pioggia Cumulunembo. Nuvola a cavolfiore che produce temporali

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  • approfondimenti suggeriti: il ciclo dell’acqua
  • concetto di umidit
  • /td> Le filastrocche e i testi sono di proprieta’ di Copyright www.meteorete.it 2001/2005

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    nuvole e nubi

    Che cosa fanno le nuvole nel cielo?

    PERCHÉ LE NUVOLE SONO IMPORTANTI – Certo: le nuvole ci annunciano l’arrivo della pioggia, Ma grazie a recenti scoperte si è capito che queste formazioni di vapore acqueo funzionano da gas serra, come l’anidride carbonica, e per questo motivo gli scienziati le studiano con estrema continuità.

    Come fanno a stare in cielo le nuvole?

    Perché le nuvole restano sospese? Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Le nuvole sono delle formazioni fatte di piccolissime particelle d’acqua condensata (0,01 mm di diametro, di solito) oppure, se la temperatura è abbastanza bassa sono composte di micro cristalli di ghiaccio, Queste particelle e questi cristalli restano sospese nell’atmosfera e si spostano seguendo il vento, Piccolissime, leggerissime L’acqua, lo sappiamo, è più pesante dell’aria. Ma quando è frantumata nelle microscopiche particelle di acqua condensata che forma le nubi, galleggia e rimane staccata dal suolo. In realtà queste particelle condensate non restano sospese e ferme ma tendono a cadere, per effetto del proprio peso, come tutte le cose sulla Terra. Normalmente le nuvole sono bianche perché il vapore acqueo di cui sono fatte riflette molto bene la luce che le colpisce. Però se la nube è molto grande e molto densa di particelle di vapore acqueo, la luce verrà dispersa all’interno di queste particelle e il colore della nuvola cambierà: da bianca tenderà a diventare grigia o addirittura blu scuro o nera.

    Quando si formano le nuvole?

    Come si formano le nuvole? – Nell’ atmosfera che avvolge il nostro Pianeta, oltre a diversi composti gassosi quali azoto, ossigeno e anidride carbonica, è presente anche l’acqua, sotto forma di singole molecole di vapore acqueo. Quando però le molecole di vapore diventano troppo numerose l’aria non è più in grado di contenerle: l’atmosfera diventa cioè satura.

    • Il numero di molecole di vapore che può essere contenuto nell’aria è strettamente legato alla sua temperatura e pressione: più è calda l’aria, maggiore è la quantità di vapore che essa può accogliere.
    • L’umidità assoluta indica proprio la quantità di vapore acqueo, in grammi, che è contenuta in un metro cubo d’aria.

    Ma la grandezza che meglio descrive le condizioni dell’atmosfera è l’umidità relativa : definita come il rapporto tra la quantità di vapore effettivamente contenuto nell’aria e la massima quantità di umidità che teoricamente può essere contenuta.

    Ma cosa succede nel momento in cui l’umidità relativa tocca e poi supera il 100%? Ebbene il vapore in eccesso, non trovando più accoglienza in atmosfera, condensa in minuscole goccioline d’acqua che tutte assieme formano la nuvola, In altre parole quando il 100% viene toccato e superato si è in condizioni di sovrasaturazione le molecole di vapore acqueo saranno talmente vicine da unirsi tra loro. Quale meccanismo spinge l’atmosfera fino alla saturazione con la conseguente formazione delle nuvole Esistono due possibilità: si può aumentare il vapore contenuto nell’aria (nubi da umidificazione), oppure diminuire la temperature dell’aria (nubi da raffreddamento) perché, man mano che l’aria si raffredda, diminuisce il suo volume e quindi lo spazio a disposizione delle molecole di vapore, che ad un certo punto si troveranno in condizioni di saturazione.

    Nel primo caso l’aria deve stazionare a lungo o passare su vaste aree ricche di acqua (mari, oceani, foreste). Nel secondo l’aria può raffreddarsi cedendo calore (ad esempio, se a raffreddarsi è l’aria vicino al suolo allora si forma la nebbia) oppure muovendosi verso l’alto (nubi da raffreddamento adiabatico). Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria Il testo è stato preparato da Daniele Izzo e Serena Giacomin, meteorologi di Meteo Expert,27 giugno 2022

    Dove nascono le nuvole?

    Il libro racconta della relazione tra un papà e la figlia, e dell’amicizia tra la bimba e una nuvola. Il papà di Dove nascono le nuvole non è un papà orso o un papà coniglio, è un papà in carne e ossa, umano. Non è un papà di cui si vuol mettere in luce la forza e il senso di protezione verso la figlia.

    Come spiegare ai bambini perché piove?

    Nonna In Fabula In questo progetto educativo vogliamo fare capire ai bimbi cos’è la pioggia e come si origina. Questo mi sembra il periodo migliore per farlo, dato che la pioggia è un fenomeno atmosferico molto presente nella stagione invernale. A volte essa si manifesta nella sua forma più prorompente, causando ingenti danni per il territorio e per l’uomo.

    • Parleremo inoltre delle nuvole.
    • Il filo conduttore di questo progetto sarà la storia “”.
    • Dopo avere letto la storia e averne compreso il contenuto poniamo questa domanda ai bimbi:
    • I bimbi certamente diranno che è acqua che scende dal cielo, ma nessuno di essi ci saprà dire come essa si forma.
    • Per fare capire questo fenomeno atmosferico ai bambini non possiamo assolutamente tenere loro una lezione di scienze, ma dobbiamo spiegare l’argomento in modo pratico, giocando e sperimentando insieme.
    • COME?
    • Facendo insieme a loro un semplice esperimento.
    • COME SI FORMA LA PIOGGIA

    Dopo avere portato la pentola piena d’acqua in ebollizione sul gas della cucina della scuola vediamo che essa sprigiona vapore, una specie di fumo. A questo punto copriamola con un coperchio. Dopo alcuni minuti solleviamo il coperchio.

    1. COSA OSSERVIAMO ?
    2. Il coperchio è pieno di goccioline d’acqua.
    3. PERCHE’
    4. Il vapore che si era formato venendo a contatto con il coperchio freddo si è trasformato nuovamente in acqua.
    5. I bambini resteranno a bocca aperta davanti a questi esperimenti ed i loro apprendimenti saranno senza alcun dubbio facilitati.
    6. Arrivati a questo punto, dobbiamo far comprendere ai bimbi che tante goccioline di vapore acqueo formano una nuvola.
    7. COME SI FORMANO LE NUVOLE

    Ricorriamo nuovamente all’esperimento della pentola d’acqua sul fuoco. Poniamo una pentola piena d’acqua sul gas. Quando va in ebollizione fuoriesce dalla pentola vapore, una specie di fumo. Questo vapore sale nel cielo e trovando una temperatura fredda si condensa e dà origine alle nuvole.

    Identica cosa succede in natura. Quando il sole riscalda con i suoi raggi l’acqua del mare, dei fiumi, dei ruscelli la trasforma in goccioline di vapore. Queste goccioline, salendo in alto nel cielo si uniscono, formando le nuvole. I VARI TIPI DI PIOGGIA La pioggia può cadere sulla terra in modo diverso.

    Essa, a volte, cade piano piano, allora abbiamo la pioggerella.

    • Se cade fitta e ha una breve durata abbiamo l’acquazzone.
    • Se cade con violenza accompagnata da venti forti, lampi e tuoni e, a volte, da grandine abbiamo il temporale.
    • CURIOSITA’
    • Nell’acqua piovana troviamo l’acqua ossigenata che noi usiamo per disinfettare le ferite.
    • QUANDO PIOVE COSA USIAMO?

    Poniamo questa domanda ai bambini. Essi ci diranno senza esitazioni: l’ombrello. QUALI INDUMENTI USIAMO PER PROTEGGERCI DALLA PIOGGIA? Per ripararci dalla pioggia usiamo stivaletti di gomma. Indossiamo impermeabili e cappelli impermeabilizzati che fanno scivolare l’acqua e non ci fanno bagnare.

    1. Esso nasce prima come oggetto per ripararsi dal sole (parasole) e non per proteggersi dalla pioggia.
    2. L’ombrello era conosciuto anche in Egitto.
    3. In Oriente era considerato segno di nobiltà, infatti veniva usato solo dai reali e dignitari di corte.

    Nell’800 il parasole entra nel mondo della moda. Esso, come la borsetta ed il cappello, diventa un accessorio. Il primo parapioggia appare nell’età romana. Esso, per un periodo, scompare e riappare in Italia solo alla fine del 500.

    • PRIMA DELL’INVENZIONE DELL’OMBRELLO COSA USAVA L’UOMO PER RIPARARSI DALLA PIOGGGIA?
    • Egli usava cappuccio e mantello.
    • CONOSCIAMO LE PARTI CHE COMPONGONO L’OMBRELLO
    • Prendiamo un ombrello e lo facciamo osservare ai piccoli da vicino.
    • Dopo di che, vediamo quali sono e come si chiamano le parti che lo compongono.
    • L’ IMPUGNATURA fatta di metallo dorato, avorio, legno, tartaruga, etc.

    ASTA INTERNA che è di legno, qualche volta di ferro. Essa è levigata ed equilibrata per permettere al COLLARE di scorrere liberamente quando si apre e si chiude l’ombrello. BACCHETTE o FORCELLE sono di ferro o acciaio molto flessibile. Esse sono schiacciate e bucate alle due estremità.

    1. La copertura è formata da triangoli uniti insieme in modo tale da dare origine, una volta che viene aperto, ad una forma di callotta sferica.
    2. RACCONTO
    3. L’OMINO DELLA PIOGGIA

    Io conosco l’omino della pioggia. E’ un omino leggero leggero, che abita sulle nuvole, salta da una nuvola all’altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole hanno tanti rubinetti. Quando l’omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l’acqua sulla terra.

    Quando l’omino chiude i rubinetti l’acqua cessa. Ha un gran da fare, l’omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta si stanca. Quando è stanco stanchissimo, si sdraia su una nuvoletta e si addormenta. Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti i rubinetti e continua a piovere.

    Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri lo sveglia. L’omino salta su ed esclama:

    • Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!
    • Guarda in basso e vede i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l’acqua che continua a cadere. Allora comincia a saltare da una nuvola all’altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti. Così la pioggia cessa, le nuvole si lasciano spingere lontano dal vento e muovendosi cullano dolcemente l’omino della pioggia, che così si addormenta di nuovo.
    • Quando si sveglia esclama:
    • – Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!

    Guarda in basso, e vede la terra secca e fumante, senza una goccia d’acqua. Allora corre in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti.

    • E va sempre avanti così. (Gianni Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Editori Riuniti)
    • POESIE- FILASTROCCHE- INDOVINELLI
    • QUANDO PIOVE
    • Quando piove lento,
    • lento,
    • e fa freddo e tira vento,
    • nella casa sta il
    • bambino,
    • nel suo nido
    • l’uccellino,
    • nella cuccia il
    • cagnolino,
    • presso il fuoco il
    • mio gattino.
    • E il ranocchio senza
    • ombrello?
    • Sotto il fungo sta

    bel bello. ( O. Cicogna )

    1. LA POZZANGHERA
    2. E’ una pozzanghera strana.
    3. Vi regna sovrana
    4. una rana
    5. che fa da padrona
    6. ed intona
    7. nel limo sommerso
    8. il suo verso
    9. loquace,
    10. tenace.
    11. E guazza, diguazza nel fondo
    12. che è tutto il suo mondo.
    13. Non è che una povera pozzanghera nera,
    14. ma a sera
    15. laggiù, proprio in quella,

    si specchia sognando una stella. ( L. Fenici Piazza )

    • NUVOLE
    • Nuvole, nuvolette
    • alte nel cielo blu,
    • quando il vento soffia
    • voi viaggiate.
    • Nuvole, nuvolette,
    • dove andate? ( Mamma Serena )
    • LA NUVOLETTA
    • Ho levato gli occhi al cielo
    • ed ho visto un bianco velo
    • una nube piccoletta
    • nel seren tutta soletta.
    • Mi pareva un agnellino,
    • che per fare il birichino
    • fosse uscito dall’ovile,
    • mentre il cane nel canile
    • dolcemente pisolava
    • e il pastore riposava.
    • Ma una nube grossa e nera
    • s’avanzò come una fiera.
    • Era sorta in un istante
    • quella nuvola gigante
    • e in un attimo ( oh, terrore! )
    • fu vicina a quel biancore,

    ed ingorda la mangiò. ( A. Castolidi )

    1. RANOCCHIETTO
    2. Piove!
    3. L’acqua viene bel bello!
    4. Ranocchino non ha l’ombrello.
    5. Voi allora che ne dite,
    6. prenderà la polmonite?
    7. Ma un funghetto che era là
    8. dice: – Vieni, vieni qua.
    9. Così il ranocchino
    10. ha trovato l’ombrellino.
    11. IL TEMPORALE
    12. Il temporale
    13. È una grandissima nuvola scura,
    14. che mette paura.
    15. Il temporale
    16. è il cielo che scoppia in un momento,
    17. e riempie il mondo di spavento.
    18. C’ E’ UN OMBRELLO
    19. C’è un ombrello che cammina
    20. solo solo contro il vento;
    21. dentro il turbine violento
    22. lotta, pencola, s’inchina.
    23. Quattro gambe bagnatissime,
    24. infangate e velocissime,
    25. lo trasportano leggero
    26. come un grosso fungo nero.
    27. Urta un vigile, rimbalza
    28. contro il vento che l’incalza,
    29. poi si gonfia, schiocca, vola

    Ferma! Ferma! Siamo a scuola! E di sotto al grosso ombrello spunta Lina col fratello. (A. Lugli) PIOVE PIOVE DAPPERTUTTO Cielo grigio. Tempo brutto.

    • Piove piove dappertutto.
    • Fan la doccia i fiorellini
    • nelle aiuole dei giardini
    • e, nell’orto il seminato
    • beve l’acqua d’un sol fiato.
    • Io, se piove, non mi cruccio

    Vado a spasso col cappuccio. (L. Colombini Monti)

    1. IL RE DELLA PIOGGIA
    2. Il re della pioggia cammina agitato
    3. si sente un boato
    4. la pioggia va giù.
    5. Veloci girano le nuvolette
    6. stan strette strette
    7. il sol non c’è più.
    8. Un gran temporale
    9. di lampi e di tuoni
    10. fortissimi suoni
    11. li senti anche tu?
    12. Ma il re della pioggia
    13. ormai si è sfogato
    14. riposa beato
    15. sta lì in pancia in su.
    16. Le nuvolette
    17. ora pensano al mare
    18. si lasciano cullare

    il cielo ora è blu. (Lab. Musicale)

    • L’OMBRELLO
    • Quando si dice nascer disgraziati!
    • Da sei mesi desidero un ombrello:
    • finalmente me l’hanno regalato,
    • ma da quel giorno il tempo è sempre bello.
    • E se una volta il tempo è brutto,

    si resta in casa, con l’ombrello asciutto. (L. Schwarz)

    1. PIOVE
    2. Tante nuvole nel cielo,
    3. aria umida e pesante:
    4. piove ormai da molto tempo.
    5. Io non so che cosa fare.
    6. Mando il fiato sopra i vetri.
    7. Con il dito scrivo piano:
    8. Caro sole,
    9. torna presto. (Rosita Corbella- Paciotti)
    10. FILASTROCCA DI GOCCIOLINA
    11. Vieni vieni gocciolina
    12. a riempire la tazzina,
    13. vieni vieni pioggerella
    14. a riempire la scodella,
    15. vieni vieni acquazzone
    16. a riempire il pentolone.
    17. FILASTROCCA DELLA PIOGGIA
    18. La pioggia quando batte alla finestra
    19. io mangio la minestra.
    20. Quando batte sui tetti
    21. io salto sui letti.
    22. Quando batte sulla gronda
    23. io cavalco l’onda.
    24. Quando bagna la via
    25. io corro a casa mia. (Nonna Tina)
    26. INDOVINELLI
    27. Io rimbalzo giù dai tetti
    28. co’ miei mille martelletti
    29. batto ai vetri.
    30. Son noiosa, ma pur servo a qualche cosa,
    31. chè ristoro piante e fiori
    32. e più belli fo i colori.
    33. Scelgo in ciel la nube oscura
    34. e fo l’aria bella e pura. ( la pioggia )

    ,

    • Dita non ho, ma batto ai vetri delle finestre;
    • Scopa non ho, ma lavo
    • bene la via maestra.
    • Son lieta, eppur di me treman fiori e fronde.
    • Uccellino non sono, ma canto nelle gronde,
    • e per andar sui tetti metto gli zoccoletti. (pioggia )
    • Scorro il cielo, lieve lieve.
    • Sono bianca o grigia o greve;
    • l’aria fredda, che dispetto,
    • mi trasforma in rubinetto.
    • Allor acqua manda giù
    • fin che in ciel non ci son più (nuvola)
    • CANTO
    • L’OMBRELLINO
    • Un ombrellino nuovo m’hanno regalato
    • da un me è lì che aspetta d’esser bagnato.
    • Stamane finalmente il tempo è incerto,
    • evviva piove ho l’ombrellino aperto.
    • Sotto l’ombrellino giallo canarino
    • giro per le strade della mia città.
    • Sfoggio l’ombrellino giallo canarino
    • con il cuore pieno di felicità.
    • Trallallera Trallallà
    • Il vento d’improvviso mi strappa l’ombrellino
    • che vola verso l’alto come un palloncino,
    • si ferma in mezzo ai fili della luce
    • lo guardo e piango non so più darmi pace.
    • Sotto l’ombrellino giallo canarino
    • ora i passerotti cantano lassù;
    • sotto l’ombrellino fanno a me l’inchino
    • son riconoscenti non si bagnan più.
    • Trallallera Trallallà
    • Guardo l’ombrellino la cosa mi commuove
    • perché ripara i passeri sui fili quando piove.
    • Trallallera Trallallà
    • DRAMMATIZZAZIONE
    • PERSONAGGI: NARRATORE – FAUSTINO – MAMMA – NONNA LUISA
    • NARRATORE:- Faustino è un bambino di cinque anni ed è stanco di stare a casa perché da più giorni piove.

    FAUSTINO:- Uffa! Uffa! E ancora Uffa! Sono chiuso da più giorni in casa. Piove e la mamma non mi fa uscire. Non mi fa andare nemmeno a scuola perché secondo lei è meglio stare dentro al calduccio per evitare l’influenza. NARRATORE – Ad un certo punto Faustino chiama la mamma.

    1. MAMMA:- Lo sai che sei cagionevole di salute e basta un niente per ammalarti.
    2. NARRATORE: – Intanto arriva nonna Luisa sentendo quel battibecco tra madre e figlio.
    3. Faustino:- Nonna, diglielo tu a mamma che non si può stare sempre dentro.

    NONNA LUISA:- Il bambino ha ragione. Tu, mia cara, scusa se te lo dico, l’hai abituato male. Lo tieni sempre dentro e lo proteggi troppo. I figli non si possono tenere in una campana di vetro perché è peggio. Il fisico si deve abituare a tutto, al caldo e al freddo.

    1. Per mantenersi forti e sani bisogna uscire non solo con il bel tempo, ma anche quando fa freddo e piove.
    2. FAUSTINO: – Nonna, tu sì che sei saggia! Ho sempre sognato di passeggiare sotto la pioggia e di saltare nelle pozzanghere.
    3. Sarà bellissimo ascoltare il rumore della pioggia sull’ombrello.
    4. Mamma, ti prego, fammi fare questa splendida esperienza.

    P:- La mamma si lascia convincere e dà il proprio assenso. MAMMA: Su, vai a mettere l’impermeabile ed il cappello che usciamo. Dimenticavo, prendi pure l’ombrello. P:- Faustino è felicissimo e corre, senza perdere tempo, a prendere tutto ciò che ha detto la mamma.

    1. FAUSTINO:- Mamma, oggi fai di me un bambino felice, anzi felicissimo.
    2. Grazie e grazie anche a te nonna, che hai saputo trovare le parole giuste per convincere la mamma! (Nonna Tina) GIOCHI OMBRELLO APERTO- OMBRELLO CHIUSO Possiamo disegnare con l’aiuto dei piccoli su cartoncini degli ombrelli aperti e chiusi.

    Questi cartoncini si collocano in modo sparso sul pavimento della sezione o del salone o della palestra. Al comando – Ombrellino aperto! I bimbi devono prendere i cartoncini dove sono rappresentati gli ombrellini aperti. Chi sbaglia esce dal gioco.

    • Con tale gioco i bimbi apprendono in modo concreto il concetto “aperto – chiuso”. ((Nonna Tina)
    • Pioggerella- Temporale- Acquazzone
    • Questo gioco si svolge seduti tra i banchi.
    • Al comando: – Pioggerella!
    • I bimbi devono battere piano piano i polpastrelli delle dita sul banco.
    • Al comando: – Acquazzone!
    • I bimbi devono battere il palmo delle mani sui banchi.
    • Al comando: – Temporale!
    • I bimbi, invece, debbono battere i pugni sul banco.
    • Chi non esegue correttamente i comandi esce dal gioco. (Nonna Tina)
    • IL LEPROTTINO
    • Questo che vi proponiamo è un gioco di movimento per sviluppare l’orientamento spaziale, il coordinamento motorio ed il senso della posizione.
    • I bimbi si prendono per mano e formano un cerchio.

    Un bambino rappresenta il leprottino e si pone al centro del cerchio. Un altro bimbo rappresenta il cane e si colloca fuori del cerchio. Tutti i bimbi cantano questa filastrocca: Cosa fai nel bosco o leprottino, o leprottino? Sei malato. Dimmi su perché mai non salti più? Salta, salta o leprottino! Guardati dal cane, leprottino.

    Finita di recitare la filastrocca, il leprottino scappa all’interno o all’esterno del cerchio ed il cane cerca di acchiapparlo. I bambini che formano il cerchio alzano in alto le braccia per farlo passare più facilmente. Se il cane non lo riesce a prendere dopo un certo tempo allora verrà sostituito da un compagno.

    DANZA DELLA PIOGGIA I bambini si siedono in cerchio con le gambe incrociate come gli indiani. Dopo di che, si alzano e danzando invocano il dio della pioggia. Essi possono muoversi seguendo un ritmo cadenzato in 3 tempi; in cui i primi due sono per i passi e il terzo per il saltello che dovrà cadere una volta sul piede destro e un’altra volta su quello sinistro.

    1. I bimbi danzano intonando questo canto:
    2. Vola cornacchia vola
    3. portaci la pioggia quaggiù
    4. l’erba non cresce più
    5. la terra tutta muore
    6. dio della pioggia
    7. ascolta la nera cornacchia
    8. abbiamo bisogno dell’acqua
    9. per tutta la tribù.
    10. TUONO- LAMPO

    I bimbi, disposti liberamente, al comando: – Tuono! Devono imitare il rumore del tuono battendo i pugni sul tavolo o battendo dei legnetti.

    • Al comando: – Lampo!
    • Essi devono imitare il lampo aprendo e chiudendo le mani, portandole in alto.
    • Chi sbaglia comando esce dal gioco. (Nonna Tina)
    • ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
    • OMBRELLINO DI CARTA CON LE PIEGATURE
    • Possiamo realizzare un ombrellino con le piegature.
    • Gli esercizi di piegatura sono importanti perché sviluppano nei bambini la manualità, il senso tattile e il movimento della mano.
    • OCCORRENTE:
    • CARTA CRESPA O CARTA VELINA O CARTONCINO COLORATO
    • 1 STUZZICADENTI
    • FORBICE
    • COMPASSO
    • CARTONCINO
    • COLLA
    • ESECUZIONE
    • Prima di tutto facciamo la struttura interna dell’ombrellino (costituita da 8 bacchette) con del cartoncino.
    • Dopo di che, prendiamo della carta velina del colore che desideriamo e con un compasso tracciamo un cerchio (la misura del raggio la stabiliremo noi in base alla grandezza che vogliamo dare all’ombrellino).

    Tagliamo il cerchio e pieghiamolo a metà per 3 volte. Otterremo 8 pieghe. In ognuna di queste pieghe dobbiamo incollare una bacchetta. Infiliamo poi nella struttura uno stuzzicadenti ed incolliamovi sopra il cerchio piegato più volte. Dopo di che incolliamo il puntale.

    1. Quest’ultimo tipo di ombrellino lo possono benissimo realizzare i bambini più piccoli.
    2. CARTELLONE MURALE PER RAPPRESENTARE COME SI ORIGINA LA PIOGGIA
    3. Dopo che i bimbi hanno compreso, in modo pratico, come si originano la pioggia e le nuvole potranno rappresentare quanto appreso, realizzando un cartellone murale.
    4. Nella sua realizzazione cerchiamo di coinvolgere tutti i bimbi.
    5. COSTRUIAMO UNA NUVOLA

    Prendiamo un cartoncino e diamogli la forma di una nuvola. Ogni bimbo disegna e colora una goccia d’acqua. La ritaglia e l’incolla nella nuvola. In alternativa, la goccia si può realizzare con la plastilina.

    • I bimbi con questa attività comprendono che una nuvola è formata da tante goccioline di vapore acqueo.
    • COSTRUIAMO CON LA PLASTILINA
    • I bimbi per esercitare la manualità e dare libero sfogo alla loro creatività possono realizzare degli ombrellini colorati, dei bimbi con l’ombrellino e delle gocce di pioggia utilizzando la plastilina o la cera pongo.
    • CARTELLONE MURALE CON TUTTI GLI OGGETTI CHE SI USANO QUANDO PIOVE
    • I bimbi possono realizzare un cartellone murale con tutti gli oggetti che si usano quando piove (impermeabile, stivaletti, cappello impermeabilizzato, etc).
    • Questi oggetti possono essere disegnati e colorati dai bambini stessi o possiamo ritagliarli da riviste o giornali.
    • RAPPRESENTAZIONE GRAFICO- PITTORICA DELLA PIOGGIA DOPO AVERE OSSERVATO UN DIPINTO O DELLE FOTOGRAFIE
    • Facciamo osservare ai bambini un dipinto che rappresenti la pioggia o una o più fotografie ( un paesaggio sotto la pioggia, una città, etc) dopo di che lasciamo che i bambini rappresentino la pioggia in base al loro vedere e sentire.
    • Ecco come una bambina di 5 anni ha rappresentato la pioggia, dopo aver osservato alcuni dipinti e fotografie sul tema:
    • SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO

    : Nonna In Fabula

    Che cosa sono le nuvole definizione?

    nube in Vocabolario nube s.f. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera per condensazione o sublimazione del vapor d’acqua contenuto nell’aria, quando questa ne diviene soprasatura per raffreddamento (è parola del linguaggio scient.

    o letter., sostituita per lo più, nell’uso pop., da nuvola ): n, bianche, grigie, livide, nere ; un ammasso di nubi ; cielo coperto, fosco di nubi ; il vento spinge, spazza, fa volare le n,; l’aura era soave, E ‘l ciel qual è se nulla n, il vela (Petrarca). Più in partic., in geofisica: n, stratificate, aventi considerevole estensione orizzontale e prodotte da lenti moti ascensionali dell’aria; n,

    convettive (cumuli, cumulonembi), di grande estensione verticale, prodotte da rapidi movimenti ascensionali di masse d’aria calda e umida; n, alte, quasi completamente formate da cristallini di ghiaccio, in forme diverse quali cirri, cirrostrati, cirrocumuli, tra i 6000 e i 12.000 m di altezza; n,

    medie, costituite da goccioline d’acqua, in forma di altostrati o altocumuli, tra i 6000 e i 2000 m di altezza; n, basse (strati, stratocumuli, nembostrati), al di sotto dei 3000 m di altezza; n, orografiche, prodotte dall’ascesa dell’aria lungo i pendii dei rilievi montuosi; n, nottilucenti : v. nottilucente,2.

    estens.a. Ammasso di vapori diversi dal vapor d’acqua o di vapori misti a materiali solidi: n, ardente, in vulcanologia, miscela di gas e di materiali lavici e piroclastici solidi e allo stato fuso, che fuoriesce nella fase esplosiva di un’eruzione vulcanica e che, a temperature di 800-900 °C, rotola lungo i fianchi del vulcano; n,

    Vulcanica, ammasso di ceneri e polveri vulcaniche lanciate nell’atmosfera e spesso circolanti a lungo, ad altezze anche notevoli. In chimica, n, ionica, insieme di ioni che circondano uno ione in soluzione e che, rispetto a quest’ultimo, hanno in prevalenza segno opposto. In astronomia, n, cosmica, denominazione generica sia delle nebulose oscure propriam.

    dette sia delle masse di materia cosmica assorbente (idrogeno, calcio, sodio, ecc.), di estrema tenuità, che riempiono vaste regioni dello spazio internebulare; n, stellari, agglomerati apparenti di stelle, di forma irregolare e di varia estensione; n,

    molecolari, vastissime regioni dense e fredde della Galassia, composte prevalentemente da idrogeno molecolare con presenza di altre molecole anche complesse, ove si ritiene avvengano i processi di formazione di nuove stelle, e che sono tra gli oggetti di massa maggiore (fino all’equivalente di 500.000 masse solari) individuati nella Galassia; n,

    di Magellano o magellaniche : v. magellanico,N, radioattive, denominazione corrente di masse d’aria inglobanti prodotti radioattivi di esplosioni nucleari atmosferiche, oppure provenienti da fughe di materiali radioattivi, animate da moti simili a quelli delle nubi ordinarie.b.

    • Nell’uso com.
    • Sempre come forma meno pop.
    • Di nuvola ), di cosa che abbia comunque aspetto e densità di nube: una n,
    • Di fumo, di gas, di polvere ; una n,
    • Di moscerini ; nubi di cavallette ; n,
    • Di fiori, di coriandoli scendevano giù dai balconi,3. fig.a.
    • Cosa o condizione che offusca il potere visivo, o impedisce alla mente una chiara e piena conoscenza di qualche cosa: al tremendo colpo, una n,

    gli calò sugli occhi, e venne meno ; i fatti sono tuttora avvolti da una n, di mistero ; tutti miei prieghi Ti porgo, Perché tu ogne n, li disleghi Di sua mortalità (Dante), gli sciolga cioè ogni impedimento alla visione di Dio che gli deriva dalla sua condizione di mortale.b.

    Fatto o situazione che rattrista, che turba la serenità dell’animo o la normalità dei rapporti: una felicità, uno stato idilliaco senza nubi ; n, passeggere, dissapori di breve durata tra persone che si vogliono bene: hanno avuto un bisticcio, ma si è trattato di una n. passeggera ; c’era all’orizzonte qualche n,

    che minacciava la pace tra i due popoli, Anche, espressione del volto che rivela il tormento, la mancanza di serenità interiore: una lieve n, di tristezza (o di preoccupazione ) gli velò la fronte ; c’era nei suoi occhi una n, di mestizia, ◆ Dim. nubècola (v.

    Come si formano le nuvole bianche?

    0148. Vorrei sapere perché vi sono nuvole chiare e nuvole molto scure I fattori che determinano il colore delle nuvole sono essenzialmente tre: la loro consistenza ovvero il loro spessore, la direzione di provenienza della luce del sole ovvero le zone ombre che si generano e infine le condizioni atmosferiche.

    1. Alcune nubi di piccolo spessore sono trasparenti alla luce, altre sono opache.
    2. La trasparenza è una indicazione di pochi elementi condensati, l’opacità caratterizza una nube molto spessa ed una struttura fibrosa legata a cristalli finissimi.
    3. Le nubi che osserviamo nel cielo sono costituite da minuscole gocce d’acqua o da cristalli di ghiaccio della dimensione da 1 a 100 micron che si formano per condensazione.

    Il vapore acqueo che risale nell’atmosfera si raffredda e, in presenza di impurità, quali particelle di polvere o piccoli cristalli di sale marino, si condensa in minuscole gocce d’acqua o, talvolta in cristalli di ghiaccio. Le nuvole se colpite direttamente dalla luce sono in genere sempre bianche.

    Quando osserviamo delle nubi scure ci troviamo dalla parte opposta a quella colpita dal sole e in presenza di nubi spesse e dense. La luce è assorbita e non raggiunge la parete opposta: insomma osserviamo una zona in ombra. Lo possiamo constatare quando viaggiamo in aereo; non appena il veicolo passa la coltre di nubi e possiamo osservare la parte esposta al sole, quello che ci era apparso dal basso -e mentre la stavamo attraversando- un ammasso grigio, talvolta scuro e minaccioso, ci appare ora come un mare di candida ovatta.

    Le nubi molto sottili illuminate dalla luce del sole ci appaiono bianche in trasparenza. Al momento del tramonto invece, le nubi ancora illuminate direttamente dal sole, specialmente quelle sottili e stratificate, prendono una colorazione arancio. Infatti, al tramonto i raggi solari sono radenti agli strati più alti dell’atmosfera, la radiazione di frequenza vicina al violetto non penetra più l’atmosfera, al contrario della radiazione vicina al rosso.

    Perché le nuvole hanno colori diversi?

    Da cosa deriva il colore delle nuvole? – Le nuvole non smettono di affascinarci con le loro forme varie e i colori che sfoggiano, a seconda del momento della giornata e delle condizioni meteo. Da cosa derivano questi colori? Dobbiamo sapere che le nuvole sono formate da minuscole goccioline d’acqua condensata o microscopici cristalli di ghiaccio. La luce solare entra al loro interno e viene riflessa e diffusa; da essa dipende quindi il colore che percepiamo nelle nuvole.

    Come si forma la pioggia nelle nuvole?

    Le nubi, la nebbia, la rugiada, la brina, la pioggia, la neve e la grandine sono importanti fenomeni meteorologici dovuti ai cambiamenti di stato dell’acqua presente nell’atmosfera in seguito a variazioni di temperatura e di pressione. Le nubi sono formate da vapore acqueo che, salendo in quota, incontra una pressione atmosferica minore e tende ad espandersi, si raffredda e si condensa.

    1. Esse si trovano nella troposfera e si muovono continuamente, assumendo forme diverse per effetto del vento.
    2. Possono essere bianche, grigie o nerastre.
    3. Le nubi, infine, possono avere sviluppo orizzontale e allora prendono nome di strati ; oppure sviluppo verticale e allora sono chiamate cumuli,
    4. Se hanno aspetto “sfilacciato” sono dette cirri,

    Pioggia : si forma quando, all’interno di una nube, il vapore acqueo si condensa in goccioline che si incontrano e si fondono dando origine a gocce di maggiori dimensioni. Queste, essendo pesanti, vincono la resistenza dell’aria e cadono al suolo. La quantità di pioggia che cade in un certo luogo viene misurata con il pluviometro,

    1. Grandine : so forma quando le gocce di pioggia sono spinte da forti correnti verso l’alto, dove solidificano, e poi verso il basso dove fondono in parte.
    2. A ogni salita o discesa si forma un nuovo strato di ghiaccio e il chicco aumenta di dimensioni.
    3. I chicchi di grandine hanno forma sferica e dimensioni variabili, da quelle di un chicco di riso a quelle di un uovo.

    Neve : si ha quando in una nube molto fredda (sotto la temperatura di 0°C) il vapore si trasforma in cristalli, che si aggregano formando fiochi di dimensione anche notevoli. Rugiada : è dovuta alla condensazione del vapore acqueo su foglie, fiori, rami.; si forma durante la stagione calda nelle ultime ore della notte, quando il vapore acqueo incontra corpi più freddi dell’aria.

    Perché le nuvole non cadono a terra?

    Perché le goccioline di acqua che le compongono sono sostenute da correnti ascensionali e la forza di gravità non è sufficiente a farle cadere.

    Come si chiama un cielo senza nuvole?

    Seréno agg. e s.m.

    Cosa c’è sopra le nuvole?

    Siamo abituati a pensare all’atmosfera come all’ambiente che ospita le nuvole, responsabile di belle giornate di sole come di terribili acquazzoni. In realtà c’è molto di più: infatti l’atmosfera si estende ben al di là delle sue regioni più vicine alla crosta, occupando uno spazio che può arrivare fino a centinaia di migliaia di chilometri dalla superficie terrestre.

    Di Lucilla Alfonsi I fenomeni meteorologici sono associati alla cosiddetta “bassa atmosfera”, estesa fino a circa 20 km dalla superficie. E cosa c’è nell’atmosfera superiore? Una delle regioni atmosferiche più interessanti dal punto di vista scientifico risiede tra circa 50 e 1000 chilometri dalla superficie e si chiama ionosfera,

    Il nome deriva dal fatto che in questa regione dell’atmosfera sono presenti ioni. Questo è dovuto principalmente all’azione del Sole che ionizza i componenti atmosferici, vale a dire instaura un processo in virtù del quale un atomo o un gruppo atomico acquistano una carica elettrica passando dalla neutralità allo stato di ione, positivo o negativo. Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria L’azione del Sole produce la ionizzazione dell’alta atmosfera nel lato giorno. Durante la notte solo la parte più’ alta della ionosfera (Regione F) sopravvive alla mancanza di radiazione solare. E’ grazie a questa caratteristica che la ionosfera possiede proprietà elettromagnetiche, cioè proprietà di interazione con campi elettrici e magnetici.

    Un classico esempio è offerto dall’interazione con il campo magnetico terrestre. Storicamente, però, la ionosfera viene associata alle sue proprietà di interazione con le onde elettromagnetiche utilizzate nei tradizionali sistemi di radiocollegamento. Fu proprio grazie a questa caratteristica che Guglielmo Marconi riuscì a stabilire il primo collegamento radio transatlantico senza l’uso di alcun cavo (ciò che ora si definisce wireless!).

    Attraverso esperimenti successivi sempre più ambiziosi, infatti, Marconi alle 12.30 del 12 dicembre del 1901 riuscì a mettere in comunicazione St.John di Terranova, in Canada, con Poldhu in Cornovaglia, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico a oltre 3.000 chilometri di distanza! Il collegamento fu possibile grazie alle proprietà della ionosfera di riflessione delle onde radio. Come Si Formano Le Nuvole Scuola Primaria La comunicazione senza fili per riflessione ionosferica Sembra tutto piuttosto semplice, tuttavia le “giuste” frequenze non sono così facilmente individuabili perché la ionosfera è un mezzo fortemente variabile sia nello spazio, che nel tempo. Ma cosa varia in particolare? A variare è il numero degli elettroni liberi e il moto degli stessi.

    1. Questo comporta la necessità una pianificazione delle “giuste” frequenze.
    2. Per esempio, se vogliamo stabilire un radiocollegamento durante il giorno o durante la notte tra la stessa coppia di trasmittente e ricevente, le frequenze che dovremo utilizzare saranno diverse.
    3. Perché? Vi ricordate qual è il motore che produce gli elettroni liberi? Giusto: il Sole ! E quindi se il radiocollegamento deve essere stabilito durante il giorno la ionosfera, essendo più ricca di elettroni, rifletterà certe frequenze.

    Mentre se stiamo pianificando un radiocollegamento notturno dovremo tener conto di una ionosfera più povera di elettroni, utilizzando frequenze più basse. Ma la ionosfera è sensibile anche alla latitudine e alla stagione in cui ci si trova ad operare il collegamento.

    Come si riempiono le nuvole di acqua?

    Condensazione e Precipitazione: dal cielo l’acqua ritorna alla terra – Abbiamo lasciato la nostra acqua in forma di vapore che sale in cielo. Man mano che il vapore acqueo sale, trasportato dalle correnti d’aria, trova temperature sempre più basse che favoriscono la formazione di gocce d’acqua che si ingrossano e si aggregano in nuvole,

    Questo è il fenomeno della condensazione attraverso il quale il vapore acqueo si trasforma in gocce di acqua in forma liquida, Le correnti di aria mantengono le gocce d’acqua in sospensione nel cielo e le fanno viaggiare aggregate nelle nuvole. Le goccioline d’acqua però continuano ad aumentare di peso, facendo ingrossare le nuvole che diventano sempre più dense e pesanti,

    A questo punto si verifica il fenomeno della precipitazione: le gocce di acqua aggregate nelle nuvole ricadono sulla Terra sotto forma di precipitazioni atmosferiche, ovvero pioggia, neve o grandine, Quando la temperatura sulla superficie terrestre è maggiore di 0° C cade la pioggia e se invece è minore di 0° C cade la neve,

    La grandine infine si forma se le gocce d’acqua vengono risospinte in alto mentre precipitano. Ritornando in alto congelano tra le nuvole continuando però a ingrossarsi fino a cadere come chicchi di grandine, In seguito alla precipitazione l’acqua ritorna nei mari, negli oceani, nei laghi o nei fiumi ma cade anche sulla terra, sulle montagne e sui ghiacciai da cui inizia pian piano a scorrere.

    Ma dove va?

    Perché viene a piovere?

    Gocce d’acqua troppo grandi per restare sospese – Le nuvole sono composte da milioni di minuscole gocce d’acqua tenute sospese in aria da correnti ascensionali. Quando le gocce d’acqua diventano troppo grandi per essere mantenute sospese cadono dando origine alla pioggia. Ci sono altri eventi atmosferici che possono originare una pioggia come lo scontro tra fronti caldi e freddi, i cicloni tropicali e i monsoni, oppure artificialmente attraverso l’inseminazione delle nuvole.

    Come si chiama vedere forme nelle nuvole?

    Ti è mai capitato di vedere nuvole che ricordano oggetti o hai mai visto un volto nel tuo toast? La pareidolia è un fenomeno psicologico che porta le persone a vedere strutture ordinate e forme familiari in immagini casuali.

    A cosa somigliano le nuvole?

    M_2.1 – Curioso come una nuvola ​ Un altro tipo di nubi abbastanza rare, che però forse ti sarà capitato di osservare durante una gita in montagna, sono le nubi lenticolari, Come dice il loro stesso nome, si tratta di nuvole dall’aspetto molto simile a quello di una lente: proprio a causa delle forti correnti che scorrono ad alta quota, la nube non ha la possibilità di svilupparsi in altezza e assume così una forma piatta e allungata, che ricorda vagamente quella di un disco spaziale, come fosse fermo per una breve sosta proprio sulla cima della montagna. ​ E che dire poi delle nubi mammatus ? Si tratta di nuvole che possono formarsi nella fase di esaurimento di un temporale, ovvero quando il cumulonembo che lo ha generato assume la caratteristica forma a incudine. Su tale incudine, sono presenti enormi quantità di cristalli di ghiaccio che, se cadendo verso il basso incontrano aria molto secca, possono passare direttamente dallo stato solito a quello di vapore. Le nubi accompagnano gran parte delle tue giornate. Alcune somigliano a candidi batuffoli di cotone nel cielo azzurro, altre sono così spesse e dense da impedirti addirittura, a volte, di vedere il cielo. Hai ormai imparato a distinguerle e a dare loro un nome, sulla base della forma e dell’altezza a cui si trovano in atmosfera, ovvero a stabilire a quale dei 10 ordini definiti dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale appartengano.

    Ogni ordine è però, a sua volta, suddiviso in una serie di specie e le specie in una serie di varietà: ciò significa che in realtà i tipi di nuvole che puoi osservare nel cielo sono tantissimi e alcuni sono talmente particolari e curiosi da sembrare quasi finti Non ci credi? Hai mai sentito parlare, ad esempio, delle nubi tubolari o ‘a rullo’ ? No, non si tratta del misterioso potere di qualche nuovo supereroe, ma di nuvole allungate e assai rare, che possono formarsi in particolari condizioni, soprattutto in prossimità di zone costiere, per effetto del sollevamento e successivo raffreddamento dell’aria umida prodotto dalle correnti associate ad un temporale; si tratta di nubi enormi, che possono essere spesse fino a 2 km e lunghe talvolta fino a 1000 km, ovvero all’incirca quanto la distanza tra Milano e Lecce! Le nubi accompagnano gran parte delle tue giornate.

    Alcune somigliano a candidi batuffoli di cotone nel cielo azzurro, altre sono così spesse e dense da impedirti addirittura, a volte, di vedere il cielo. Hai ormai imparato a distinguerle e a dare loro un nome, sulla base della forma e dell’altezza a cui si trovano in atmosfera, ovvero a stabilire a quale dei 10 ordini definiti dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale appartengano.

    Come si formano le nuvole bianche?

    0148. Vorrei sapere perché vi sono nuvole chiare e nuvole molto scure I fattori che determinano il colore delle nuvole sono essenzialmente tre: la loro consistenza ovvero il loro spessore, la direzione di provenienza della luce del sole ovvero le zone ombre che si generano e infine le condizioni atmosferiche.

    • Alcune nubi di piccolo spessore sono trasparenti alla luce, altre sono opache.
    • La trasparenza è una indicazione di pochi elementi condensati, l’opacità caratterizza una nube molto spessa ed una struttura fibrosa legata a cristalli finissimi.
    • Le nubi che osserviamo nel cielo sono costituite da minuscole gocce d’acqua o da cristalli di ghiaccio della dimensione da 1 a 100 micron che si formano per condensazione.

    Il vapore acqueo che risale nell’atmosfera si raffredda e, in presenza di impurità, quali particelle di polvere o piccoli cristalli di sale marino, si condensa in minuscole gocce d’acqua o, talvolta in cristalli di ghiaccio. Le nuvole se colpite direttamente dalla luce sono in genere sempre bianche.

    1. Quando osserviamo delle nubi scure ci troviamo dalla parte opposta a quella colpita dal sole e in presenza di nubi spesse e dense.
    2. La luce è assorbita e non raggiunge la parete opposta: insomma osserviamo una zona in ombra.
    3. Lo possiamo constatare quando viaggiamo in aereo; non appena il veicolo passa la coltre di nubi e possiamo osservare la parte esposta al sole, quello che ci era apparso dal basso -e mentre la stavamo attraversando- un ammasso grigio, talvolta scuro e minaccioso, ci appare ora come un mare di candida ovatta.

    Le nubi molto sottili illuminate dalla luce del sole ci appaiono bianche in trasparenza. Al momento del tramonto invece, le nubi ancora illuminate direttamente dal sole, specialmente quelle sottili e stratificate, prendono una colorazione arancio. Infatti, al tramonto i raggi solari sono radenti agli strati più alti dell’atmosfera, la radiazione di frequenza vicina al violetto non penetra più l’atmosfera, al contrario della radiazione vicina al rosso.

    Che cosa sono le nuvole definizione?

    nube in Vocabolario – Treccani nube s.f. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera per condensazione o sublimazione del vapor d’acqua contenuto nell’aria, quando questa ne diviene soprasatura per raffreddamento (è parola del linguaggio scient.

    • O letter., sostituita per lo più, nell’uso pop., da nuvola ): n,
    • Bianche, grigie, livide, nere ; un ammasso di nubi ; cielo coperto, fosco di nubi ; il vento spinge, spazza, fa volare le n,; l’aura era soave, E ‘l ciel qual è se nulla n,
    • Il vela (Petrarca).
    • Più in partic., in geofisica: n,
    • Stratificate, aventi considerevole estensione orizzontale e prodotte da lenti moti ascensionali dell’aria; n,

    convettive (cumuli, cumulonembi), di grande estensione verticale, prodotte da rapidi movimenti ascensionali di masse d’aria calda e umida; n, alte, quasi completamente formate da cristallini di ghiaccio, in forme diverse quali cirri, cirrostrati, cirrocumuli, tra i 6000 e i 12.000 m di altezza; n,

    1. Medie, costituite da goccioline d’acqua, in forma di altostrati o altocumuli, tra i 6000 e i 2000 m di altezza; n,
    2. Basse (strati, stratocumuli, nembostrati), al di sotto dei 3000 m di altezza; n,
    3. Orografiche, prodotte dall’ascesa dell’aria lungo i pendii dei rilievi montuosi; n,
    4. Nottilucenti : v.
    5. Nottilucente,2.

    estens.a. Ammasso di vapori diversi dal vapor d’acqua o di vapori misti a materiali solidi: n, ardente, in vulcanologia, miscela di gas e di materiali lavici e piroclastici solidi e allo stato fuso, che fuoriesce nella fase esplosiva di un’eruzione vulcanica e che, a temperature di 800-900 °C, rotola lungo i fianchi del vulcano; n,

    Vulcanica, ammasso di ceneri e polveri vulcaniche lanciate nell’atmosfera e spesso circolanti a lungo, ad altezze anche notevoli. In chimica, n, ionica, insieme di ioni che circondano uno ione in soluzione e che, rispetto a quest’ultimo, hanno in prevalenza segno opposto. In astronomia, n, cosmica, denominazione generica sia delle nebulose oscure propriam.

    dette sia delle masse di materia cosmica assorbente (idrogeno, calcio, sodio, ecc.), di estrema tenuità, che riempiono vaste regioni dello spazio internebulare; n, stellari, agglomerati apparenti di stelle, di forma irregolare e di varia estensione; n,

    molecolari, vastissime regioni dense e fredde della Galassia, composte prevalentemente da idrogeno molecolare con presenza di altre molecole anche complesse, ove si ritiene avvengano i processi di formazione di nuove stelle, e che sono tra gli oggetti di massa maggiore (fino all’equivalente di 500.000 masse solari) individuati nella Galassia; n,

    di Magellano o magellaniche : v. magellanico,N, radioattive, denominazione corrente di masse d’aria inglobanti prodotti radioattivi di esplosioni nucleari atmosferiche, oppure provenienti da fughe di materiali radioattivi, animate da moti simili a quelli delle nubi ordinarie.b.

    1. Nell’uso com.
    2. Sempre come forma meno pop.
    3. Di nuvola ), di cosa che abbia comunque aspetto e densità di nube: una n,
    4. Di fumo, di gas, di polvere ; una n,
    5. Di moscerini ; nubi di cavallette ; n,
    6. Di fiori, di coriandoli scendevano giù dai balconi,3. fig.a.
    7. Cosa o condizione che offusca il potere visivo, o impedisce alla mente una chiara e piena conoscenza di qualche cosa: al tremendo colpo, una n,

    gli calò sugli occhi, e venne meno ; i fatti sono tuttora avvolti da una n, di mistero ; tutti miei prieghi Ti porgo, Perché tu ogne n, li disleghi Di sua mortalità (Dante), gli sciolga cioè ogni impedimento alla visione di Dio che gli deriva dalla sua condizione di mortale.b.

    • Fatto o situazione che rattrista, che turba la serenità dell’animo o la normalità dei rapporti: una felicità, uno stato idilliaco senza nubi ; n,
    • Passeggere, dissapori di breve durata tra persone che si vogliono bene: hanno avuto un bisticcio, ma si è trattato di una n.
    • Passeggera ; c’era all’orizzonte qualche n,

    che minacciava la pace tra i due popoli, Anche, espressione del volto che rivela il tormento, la mancanza di serenità interiore: una lieve n, di tristezza (o di preoccupazione ) gli velò la fronte ; c’era nei suoi occhi una n, di mestizia, ◆ Dim. nubècola (v.

    Come spiegare ai bambini perché piove?

    Nonna In Fabula In questo progetto educativo vogliamo fare capire ai bimbi cos’è la pioggia e come si origina. Questo mi sembra il periodo migliore per farlo, dato che la pioggia è un fenomeno atmosferico molto presente nella stagione invernale. A volte essa si manifesta nella sua forma più prorompente, causando ingenti danni per il territorio e per l’uomo.

    • Parleremo inoltre delle nuvole.
    • Il filo conduttore di questo progetto sarà la storia “”.
    • Dopo avere letto la storia e averne compreso il contenuto poniamo questa domanda ai bimbi:
    • I bimbi certamente diranno che è acqua che scende dal cielo, ma nessuno di essi ci saprà dire come essa si forma.
    • Per fare capire questo fenomeno atmosferico ai bambini non possiamo assolutamente tenere loro una lezione di scienze, ma dobbiamo spiegare l’argomento in modo pratico, giocando e sperimentando insieme.
    • COME?
    • Facendo insieme a loro un semplice esperimento.
    • COME SI FORMA LA PIOGGIA

    Dopo avere portato la pentola piena d’acqua in ebollizione sul gas della cucina della scuola vediamo che essa sprigiona vapore, una specie di fumo. A questo punto copriamola con un coperchio. Dopo alcuni minuti solleviamo il coperchio.

    1. COSA OSSERVIAMO ?
    2. Il coperchio è pieno di goccioline d’acqua.
    3. PERCHE’
    4. Il vapore che si era formato venendo a contatto con il coperchio freddo si è trasformato nuovamente in acqua.
    5. I bambini resteranno a bocca aperta davanti a questi esperimenti ed i loro apprendimenti saranno senza alcun dubbio facilitati.
    6. Arrivati a questo punto, dobbiamo far comprendere ai bimbi che tante goccioline di vapore acqueo formano una nuvola.
    7. COME SI FORMANO LE NUVOLE

    Ricorriamo nuovamente all’esperimento della pentola d’acqua sul fuoco. Poniamo una pentola piena d’acqua sul gas. Quando va in ebollizione fuoriesce dalla pentola vapore, una specie di fumo. Questo vapore sale nel cielo e trovando una temperatura fredda si condensa e dà origine alle nuvole.

    Identica cosa succede in natura. Quando il sole riscalda con i suoi raggi l’acqua del mare, dei fiumi, dei ruscelli la trasforma in goccioline di vapore. Queste goccioline, salendo in alto nel cielo si uniscono, formando le nuvole. I VARI TIPI DI PIOGGIA La pioggia può cadere sulla terra in modo diverso.

    Essa, a volte, cade piano piano, allora abbiamo la pioggerella.

    • Se cade fitta e ha una breve durata abbiamo l’acquazzone.
    • Se cade con violenza accompagnata da venti forti, lampi e tuoni e, a volte, da grandine abbiamo il temporale.
    • CURIOSITA’
    • Nell’acqua piovana troviamo l’acqua ossigenata che noi usiamo per disinfettare le ferite.
    • QUANDO PIOVE COSA USIAMO?

    Poniamo questa domanda ai bambini. Essi ci diranno senza esitazioni: l’ombrello. QUALI INDUMENTI USIAMO PER PROTEGGERCI DALLA PIOGGIA? Per ripararci dalla pioggia usiamo stivaletti di gomma. Indossiamo impermeabili e cappelli impermeabilizzati che fanno scivolare l’acqua e non ci fanno bagnare.

    1. Esso nasce prima come oggetto per ripararsi dal sole (parasole) e non per proteggersi dalla pioggia.
    2. L’ombrello era conosciuto anche in Egitto.
    3. In Oriente era considerato segno di nobiltà, infatti veniva usato solo dai reali e dignitari di corte.

    Nell’800 il parasole entra nel mondo della moda. Esso, come la borsetta ed il cappello, diventa un accessorio. Il primo parapioggia appare nell’età romana. Esso, per un periodo, scompare e riappare in Italia solo alla fine del 500.

    • PRIMA DELL’INVENZIONE DELL’OMBRELLO COSA USAVA L’UOMO PER RIPARARSI DALLA PIOGGGIA?
    • Egli usava cappuccio e mantello.
    • CONOSCIAMO LE PARTI CHE COMPONGONO L’OMBRELLO
    • Prendiamo un ombrello e lo facciamo osservare ai piccoli da vicino.
    • Dopo di che, vediamo quali sono e come si chiamano le parti che lo compongono.
    • L’ IMPUGNATURA fatta di metallo dorato, avorio, legno, tartaruga, etc.

    ASTA INTERNA che è di legno, qualche volta di ferro. Essa è levigata ed equilibrata per permettere al COLLARE di scorrere liberamente quando si apre e si chiude l’ombrello. BACCHETTE o FORCELLE sono di ferro o acciaio molto flessibile. Esse sono schiacciate e bucate alle due estremità.

    1. La copertura è formata da triangoli uniti insieme in modo tale da dare origine, una volta che viene aperto, ad una forma di callotta sferica.
    2. RACCONTO
    3. L’OMINO DELLA PIOGGIA

    Io conosco l’omino della pioggia. E’ un omino leggero leggero, che abita sulle nuvole, salta da una nuvola all’altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole hanno tanti rubinetti. Quando l’omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l’acqua sulla terra.

    Quando l’omino chiude i rubinetti l’acqua cessa. Ha un gran da fare, l’omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta si stanca. Quando è stanco stanchissimo, si sdraia su una nuvoletta e si addormenta. Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti i rubinetti e continua a piovere.

    Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri lo sveglia. L’omino salta su ed esclama:

    • Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!
    • Guarda in basso e vede i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l’acqua che continua a cadere. Allora comincia a saltare da una nuvola all’altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti. Così la pioggia cessa, le nuvole si lasciano spingere lontano dal vento e muovendosi cullano dolcemente l’omino della pioggia, che così si addormenta di nuovo.
    • Quando si sveglia esclama:
    • – Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!

    Guarda in basso, e vede la terra secca e fumante, senza una goccia d’acqua. Allora corre in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti.

    • E va sempre avanti così. (Gianni Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Editori Riuniti)
    • POESIE- FILASTROCCHE- INDOVINELLI
    • QUANDO PIOVE
    • Quando piove lento,
    • lento,
    • e fa freddo e tira vento,
    • nella casa sta il
    • bambino,
    • nel suo nido
    • l’uccellino,
    • nella cuccia il
    • cagnolino,
    • presso il fuoco il
    • mio gattino.
    • E il ranocchio senza
    • ombrello?
    • Sotto il fungo sta

    bel bello. ( O. Cicogna )

    1. LA POZZANGHERA
    2. E’ una pozzanghera strana.
    3. Vi regna sovrana
    4. una rana
    5. che fa da padrona
    6. ed intona
    7. nel limo sommerso
    8. il suo verso
    9. loquace,
    10. tenace.
    11. E guazza, diguazza nel fondo
    12. che è tutto il suo mondo.
    13. Non è che una povera pozzanghera nera,
    14. ma a sera
    15. laggiù, proprio in quella,

    si specchia sognando una stella. ( L. Fenici Piazza )

    • NUVOLE
    • Nuvole, nuvolette
    • alte nel cielo blu,
    • quando il vento soffia
    • voi viaggiate.
    • Nuvole, nuvolette,
    • dove andate? ( Mamma Serena )
    • LA NUVOLETTA
    • Ho levato gli occhi al cielo
    • ed ho visto un bianco velo
    • una nube piccoletta
    • nel seren tutta soletta.
    • Mi pareva un agnellino,
    • che per fare il birichino
    • fosse uscito dall’ovile,
    • mentre il cane nel canile
    • dolcemente pisolava
    • e il pastore riposava.
    • Ma una nube grossa e nera
    • s’avanzò come una fiera.
    • Era sorta in un istante
    • quella nuvola gigante
    • e in un attimo ( oh, terrore! )
    • fu vicina a quel biancore,

    ed ingorda la mangiò. ( A. Castolidi )

    1. RANOCCHIETTO
    2. Piove!
    3. L’acqua viene bel bello!
    4. Ranocchino non ha l’ombrello.
    5. Voi allora che ne dite,
    6. prenderà la polmonite?
    7. Ma un funghetto che era là
    8. dice: – Vieni, vieni qua.
    9. Così il ranocchino
    10. ha trovato l’ombrellino.
    11. IL TEMPORALE
    12. Il temporale
    13. È una grandissima nuvola scura,
    14. che mette paura.
    15. Il temporale
    16. è il cielo che scoppia in un momento,
    17. e riempie il mondo di spavento.
    18. C’ E’ UN OMBRELLO
    19. C’è un ombrello che cammina
    20. solo solo contro il vento;
    21. dentro il turbine violento
    22. lotta, pencola, s’inchina.
    23. Quattro gambe bagnatissime,
    24. infangate e velocissime,
    25. lo trasportano leggero
    26. come un grosso fungo nero.
    27. Urta un vigile, rimbalza
    28. contro il vento che l’incalza,
    29. poi si gonfia, schiocca, vola

    Ferma! Ferma! Siamo a scuola! E di sotto al grosso ombrello spunta Lina col fratello. (A. Lugli) PIOVE PIOVE DAPPERTUTTO Cielo grigio. Tempo brutto.

    • Piove piove dappertutto.
    • Fan la doccia i fiorellini
    • nelle aiuole dei giardini
    • e, nell’orto il seminato
    • beve l’acqua d’un sol fiato.
    • Io, se piove, non mi cruccio

    Vado a spasso col cappuccio. (L. Colombini Monti)

    1. IL RE DELLA PIOGGIA
    2. Il re della pioggia cammina agitato
    3. si sente un boato
    4. la pioggia va giù.
    5. Veloci girano le nuvolette
    6. stan strette strette
    7. il sol non c’è più.
    8. Un gran temporale
    9. di lampi e di tuoni
    10. fortissimi suoni
    11. li senti anche tu?
    12. Ma il re della pioggia
    13. ormai si è sfogato
    14. riposa beato
    15. sta lì in pancia in su.
    16. Le nuvolette
    17. ora pensano al mare
    18. si lasciano cullare

    il cielo ora è blu. (Lab. Musicale)

    • L’OMBRELLO
    • Quando si dice nascer disgraziati!
    • Da sei mesi desidero un ombrello:
    • finalmente me l’hanno regalato,
    • ma da quel giorno il tempo è sempre bello.
    • E se una volta il tempo è brutto,

    si resta in casa, con l’ombrello asciutto. (L. Schwarz)

    1. PIOVE
    2. Tante nuvole nel cielo,
    3. aria umida e pesante:
    4. piove ormai da molto tempo.
    5. Io non so che cosa fare.
    6. Mando il fiato sopra i vetri.
    7. Con il dito scrivo piano:
    8. Caro sole,
    9. torna presto. (Rosita Corbella- Paciotti)
    10. FILASTROCCA DI GOCCIOLINA
    11. Vieni vieni gocciolina
    12. a riempire la tazzina,
    13. vieni vieni pioggerella
    14. a riempire la scodella,
    15. vieni vieni acquazzone
    16. a riempire il pentolone.
    17. FILASTROCCA DELLA PIOGGIA
    18. La pioggia quando batte alla finestra
    19. io mangio la minestra.
    20. Quando batte sui tetti
    21. io salto sui letti.
    22. Quando batte sulla gronda
    23. io cavalco l’onda.
    24. Quando bagna la via
    25. io corro a casa mia. (Nonna Tina)
    26. INDOVINELLI
    27. Io rimbalzo giù dai tetti
    28. co’ miei mille martelletti
    29. batto ai vetri.
    30. Son noiosa, ma pur servo a qualche cosa,
    31. chè ristoro piante e fiori
    32. e più belli fo i colori.
    33. Scelgo in ciel la nube oscura
    34. e fo l’aria bella e pura. ( la pioggia )

    ,

    • Dita non ho, ma batto ai vetri delle finestre;
    • Scopa non ho, ma lavo
    • bene la via maestra.
    • Son lieta, eppur di me treman fiori e fronde.
    • Uccellino non sono, ma canto nelle gronde,
    • e per andar sui tetti metto gli zoccoletti. (pioggia )
    • Scorro il cielo, lieve lieve.
    • Sono bianca o grigia o greve;
    • l’aria fredda, che dispetto,
    • mi trasforma in rubinetto.
    • Allor acqua manda giù
    • fin che in ciel non ci son più (nuvola)
    • CANTO
    • L’OMBRELLINO
    • Un ombrellino nuovo m’hanno regalato
    • da un me è lì che aspetta d’esser bagnato.
    • Stamane finalmente il tempo è incerto,
    • evviva piove ho l’ombrellino aperto.
    • Sotto l’ombrellino giallo canarino
    • giro per le strade della mia città.
    • Sfoggio l’ombrellino giallo canarino
    • con il cuore pieno di felicità.
    • Trallallera Trallallà
    • Il vento d’improvviso mi strappa l’ombrellino
    • che vola verso l’alto come un palloncino,
    • si ferma in mezzo ai fili della luce
    • lo guardo e piango non so più darmi pace.
    • Sotto l’ombrellino giallo canarino
    • ora i passerotti cantano lassù;
    • sotto l’ombrellino fanno a me l’inchino
    • son riconoscenti non si bagnan più.
    • Trallallera Trallallà
    • Guardo l’ombrellino la cosa mi commuove
    • perché ripara i passeri sui fili quando piove.
    • Trallallera Trallallà
    • DRAMMATIZZAZIONE
    • PERSONAGGI: NARRATORE – FAUSTINO – MAMMA – NONNA LUISA
    • NARRATORE:- Faustino è un bambino di cinque anni ed è stanco di stare a casa perché da più giorni piove.

    FAUSTINO:- Uffa! Uffa! E ancora Uffa! Sono chiuso da più giorni in casa. Piove e la mamma non mi fa uscire. Non mi fa andare nemmeno a scuola perché secondo lei è meglio stare dentro al calduccio per evitare l’influenza. NARRATORE – Ad un certo punto Faustino chiama la mamma.

    1. MAMMA:- Lo sai che sei cagionevole di salute e basta un niente per ammalarti.
    2. NARRATORE: – Intanto arriva nonna Luisa sentendo quel battibecco tra madre e figlio.
    3. Faustino:- Nonna, diglielo tu a mamma che non si può stare sempre dentro.

    NONNA LUISA:- Il bambino ha ragione. Tu, mia cara, scusa se te lo dico, l’hai abituato male. Lo tieni sempre dentro e lo proteggi troppo. I figli non si possono tenere in una campana di vetro perché è peggio. Il fisico si deve abituare a tutto, al caldo e al freddo.

    Per mantenersi forti e sani bisogna uscire non solo con il bel tempo, ma anche quando fa freddo e piove. FAUSTINO: – Nonna, tu sì che sei saggia! Ho sempre sognato di passeggiare sotto la pioggia e di saltare nelle pozzanghere. Sarà bellissimo ascoltare il rumore della pioggia sull’ombrello. Mamma, ti prego, fammi fare questa splendida esperienza.

    P:- La mamma si lascia convincere e dà il proprio assenso. MAMMA: Su, vai a mettere l’impermeabile ed il cappello che usciamo. Dimenticavo, prendi pure l’ombrello. P:- Faustino è felicissimo e corre, senza perdere tempo, a prendere tutto ciò che ha detto la mamma.

    FAUSTINO:- Mamma, oggi fai di me un bambino felice, anzi felicissimo. Grazie e grazie anche a te nonna, che hai saputo trovare le parole giuste per convincere la mamma! (Nonna Tina) GIOCHI OMBRELLO APERTO- OMBRELLO CHIUSO Possiamo disegnare con l’aiuto dei piccoli su cartoncini degli ombrelli aperti e chiusi.

    Questi cartoncini si collocano in modo sparso sul pavimento della sezione o del salone o della palestra. Al comando – Ombrellino aperto! I bimbi devono prendere i cartoncini dove sono rappresentati gli ombrellini aperti. Chi sbaglia esce dal gioco.

    • Con tale gioco i bimbi apprendono in modo concreto il concetto “aperto – chiuso”. ((Nonna Tina)
    • Pioggerella- Temporale- Acquazzone
    • Questo gioco si svolge seduti tra i banchi.
    • Al comando: – Pioggerella!
    • I bimbi devono battere piano piano i polpastrelli delle dita sul banco.
    • Al comando: – Acquazzone!
    • I bimbi devono battere il palmo delle mani sui banchi.
    • Al comando: – Temporale!
    • I bimbi, invece, debbono battere i pugni sul banco.
    • Chi non esegue correttamente i comandi esce dal gioco. (Nonna Tina)
    • IL LEPROTTINO
    • Questo che vi proponiamo è un gioco di movimento per sviluppare l’orientamento spaziale, il coordinamento motorio ed il senso della posizione.
    • I bimbi si prendono per mano e formano un cerchio.

    Un bambino rappresenta il leprottino e si pone al centro del cerchio. Un altro bimbo rappresenta il cane e si colloca fuori del cerchio. Tutti i bimbi cantano questa filastrocca: Cosa fai nel bosco o leprottino, o leprottino? Sei malato. Dimmi su perché mai non salti più? Salta, salta o leprottino! Guardati dal cane, leprottino.

    Finita di recitare la filastrocca, il leprottino scappa all’interno o all’esterno del cerchio ed il cane cerca di acchiapparlo. I bambini che formano il cerchio alzano in alto le braccia per farlo passare più facilmente. Se il cane non lo riesce a prendere dopo un certo tempo allora verrà sostituito da un compagno.

    DANZA DELLA PIOGGIA I bambini si siedono in cerchio con le gambe incrociate come gli indiani. Dopo di che, si alzano e danzando invocano il dio della pioggia. Essi possono muoversi seguendo un ritmo cadenzato in 3 tempi; in cui i primi due sono per i passi e il terzo per il saltello che dovrà cadere una volta sul piede destro e un’altra volta su quello sinistro.

    1. I bimbi danzano intonando questo canto:
    2. Vola cornacchia vola
    3. portaci la pioggia quaggiù
    4. l’erba non cresce più
    5. la terra tutta muore
    6. dio della pioggia
    7. ascolta la nera cornacchia
    8. abbiamo bisogno dell’acqua
    9. per tutta la tribù.
    10. TUONO- LAMPO

    I bimbi, disposti liberamente, al comando: – Tuono! Devono imitare il rumore del tuono battendo i pugni sul tavolo o battendo dei legnetti.

    • Al comando: – Lampo!
    • Essi devono imitare il lampo aprendo e chiudendo le mani, portandole in alto.
    • Chi sbaglia comando esce dal gioco. (Nonna Tina)
    • ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
    • OMBRELLINO DI CARTA CON LE PIEGATURE
    • Possiamo realizzare un ombrellino con le piegature.
    • Gli esercizi di piegatura sono importanti perché sviluppano nei bambini la manualità, il senso tattile e il movimento della mano.
    • OCCORRENTE:
    • CARTA CRESPA O CARTA VELINA O CARTONCINO COLORATO
    • 1 STUZZICADENTI
    • FORBICE
    • COMPASSO
    • CARTONCINO
    • COLLA
    • ESECUZIONE
    • Prima di tutto facciamo la struttura interna dell’ombrellino (costituita da 8 bacchette) con del cartoncino.
    • Dopo di che, prendiamo della carta velina del colore che desideriamo e con un compasso tracciamo un cerchio (la misura del raggio la stabiliremo noi in base alla grandezza che vogliamo dare all’ombrellino).

    Tagliamo il cerchio e pieghiamolo a metà per 3 volte. Otterremo 8 pieghe. In ognuna di queste pieghe dobbiamo incollare una bacchetta. Infiliamo poi nella struttura uno stuzzicadenti ed incolliamovi sopra il cerchio piegato più volte. Dopo di che incolliamo il puntale.

    1. Quest’ultimo tipo di ombrellino lo possono benissimo realizzare i bambini più piccoli.
    2. CARTELLONE MURALE PER RAPPRESENTARE COME SI ORIGINA LA PIOGGIA
    3. Dopo che i bimbi hanno compreso, in modo pratico, come si originano la pioggia e le nuvole potranno rappresentare quanto appreso, realizzando un cartellone murale.
    4. Nella sua realizzazione cerchiamo di coinvolgere tutti i bimbi.
    5. COSTRUIAMO UNA NUVOLA

    Prendiamo un cartoncino e diamogli la forma di una nuvola. Ogni bimbo disegna e colora una goccia d’acqua. La ritaglia e l’incolla nella nuvola. In alternativa, la goccia si può realizzare con la plastilina.

    • I bimbi con questa attività comprendono che una nuvola è formata da tante goccioline di vapore acqueo.
    • COSTRUIAMO CON LA PLASTILINA
    • I bimbi per esercitare la manualità e dare libero sfogo alla loro creatività possono realizzare degli ombrellini colorati, dei bimbi con l’ombrellino e delle gocce di pioggia utilizzando la plastilina o la cera pongo.
    • CARTELLONE MURALE CON TUTTI GLI OGGETTI CHE SI USANO QUANDO PIOVE
    • I bimbi possono realizzare un cartellone murale con tutti gli oggetti che si usano quando piove (impermeabile, stivaletti, cappello impermeabilizzato, etc).
    • Questi oggetti possono essere disegnati e colorati dai bambini stessi o possiamo ritagliarli da riviste o giornali.
    • RAPPRESENTAZIONE GRAFICO- PITTORICA DELLA PIOGGIA DOPO AVERE OSSERVATO UN DIPINTO O DELLE FOTOGRAFIE
    • Facciamo osservare ai bambini un dipinto che rappresenti la pioggia o una o più fotografie ( un paesaggio sotto la pioggia, una città, etc) dopo di che lasciamo che i bambini rappresentino la pioggia in base al loro vedere e sentire.
    • Ecco come una bambina di 5 anni ha rappresentato la pioggia, dopo aver osservato alcuni dipinti e fotografie sul tema:
    • SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO

    : Nonna In Fabula