Leggere il COT report con Alpha4Charts – Con Alpha4Chart è possibile consultare il grafico del COT, che tiene conto del ” net long “. In poche parole, per semplificare la lettura del grafico si considera la differenza tra posizioni long e short nel tempo. Analisi del COT Report con Alpha4Charts Ogni linea colorata rappresenta una categoria diversa di trader. Ogni grafico rappresenta il netto delle posizioni (net long) delle tre diverse categorie di trader. Ciò che dobbiamo analizzare da questa immagine è se i trader delle varie categorie stanno aggiungendo o togliendo contratti nelle loro posizioni.
Cos’è il Cot Index?
Che cos’è il CoT Index Report? – Il CoT Index Report rappresenta l’ultimo arrivato nella famiglia di prodotti AGE Italia. Per il suo approccio innovativo sta guadagnando rapidi consensi fra la comunità di investitori italiani, e presto ne sarà rilasciata una versione internazionale, sfruttando un know-how che possiamo definire unico al mondo.
L’oggetto principale del rapporto, pubblicato ogni settimana, è il mercato delle commodities: cereali, carni, coloniali, metalli e fonti di energia. Ma non manca un esame dei future finanziari: valute, indici e bond. Tutte, analizzate sotto la prospettiva del CoT Report, che come noto esprime la posizione sui future americani da parte di tre tipologie di investitori: Commercial (istituzionali), hedge fund e piccoli investitori.
L’aggregazione e l’elaborazione di questi dati fornisce un indubbio vantaggio. Ma non finisce qui: nella prima versione, il CoT Index Report si limitava a fornire un indicatore sintetico (il CoT Index, e più tardi il TD Level) che esprimeva il livello di accumulazione o distribuzione da parte delle “mani forti”.
Anni di studi hanno portato ad un drastico miglioramento dell’approccio: combinando i dati sulla detenzione di posizioni da parte degli hedge fund, con il sentiment di tutti gli operatori (Daily Sentiment Index) e con la performance storica del mercato, si perviene ad un indicatore composito – l’AGE Index – che oscilla da 0 a 100 e fornisce affidabilissimi segnali di acquisto/vendita di lungo periodo.
Ma non basta: il CoT Index Report segnala le inversioni di tendenza di medio periodo per tutte i future esaminati – grazie ad un modello matematico di proprietà di AGE Italia – nonché la stagionalità ad uno e a tre mesi, evidenziando le commodities a più elevata probabilità di crescita.
Chi sono i commercial?
Commercial – I commercial sono i più informati sui prezzi reali e sulle aspettative future di domanda ed offerta che avrà il mercato di una determinata commodity. Generalmente agiscono con molti mesi in anticipo rispetto a dove si aspettano che il prezzo dovrà essere.
Venditori produttori o intermediari di commodity e beni (magazzini dei venditori):
Per un venditore è negativo vedere scendere il prezzo di un prodotto che lui vuole vendere. Perciò essi accumulano posizioni short per fare hedging contro i prezzi in caduta, Quando il venditore reputa che il mercato abbia raggiunto un prezzo sufficientemente alto da poter ricavare un buon profitto, congela tale prezzo entrando short con contratti future.
Compratori di materia prima (consumatori e aziende dell’industria manifatturiera):
Per un compratore di materia prima è negativo vedere salire il prezzo di un prodotto che lui vuole comprare. Perciò essi accumulano posizioni long per fare hedging contro i prezzi in salita, Quando il compratore reputa che il mercato abbia raggiunto un prezzo sufficientemente basso da poterne trarre beneficio, congela tale prezzo entrando long con contratti future. In questo modo se il prezzo del prodotto sale, avrà un beneficio inferiore che sarà compensato dai profitti ottenuti tramite le posizioni long a mercato.
Che funzione svolge la COT?
Le Centrali Operative Territoriali (COT) svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza.
- Le COT sono punti di accesso territoriali, fisici e digitali, che facilitano l’orientamento tra i servizi della rete di offerta sociosanitaria.
- La COT ha la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e socioassistenziali.
- Attraverso l’integrazione dell’assistenza sanitaria domiciliare con interventi di tipo sociale sarà possibile raggiungere la piena autonomia e indipendenza della persona anziana/disabile presso la propria abitazione, riducendo il rischio di ricoveri inappropriati.
Ciò sarà possibile anche grazie all’introduzione di strumenti di telemedicina e telemonitoraggio,
Quando esce il COT?
COT Report: cos’è il Commitments of Traders – Il COT, Commitments of Traders, è un report settimanale rilasciato ogni venerdi dalla CFTC ( Commodity Futures Trading Commission ). Si tratta di un’analisi molto importante poiché rappresenta la sola risorsa pubblica disponibile sulla situazione delle posizioni settimanalmente detenute dai principali attori del mercato, ossia:
Commercial Traders (CT). Sono quei traders che utilizzano i futures come strumento di copertura contro i rischi sul o sui sottostanti di loro interesse. Normalmente sono coinvolti nella produzione o nella lavorazione del sottostante stesso. Non Commercial Traders (NCT). Normalmente si tratta di fondi e hedge fund che utilizzano i futures come strumenti speculativi. Small Traders (ST). Sono coloro che vengono definiti piccolo investitori.
COT – wheat Fondamentalmente non è molto importante sapere quante posizioni long hanno i fondi o quante posizioni short ci sono nel gruppo dei piccoli investitori. Il vero vantaggio del COT sta nel ricordare i dati per poter creare un grafico dell’andamento delle posizioni long e short. COT – S&P
Chi gestisce una COT?
Tutti gli attori del sistema, personale distrettuale e ospedaliero, possono richiedere l’intervento della COT, ovvero: MMG, PLS e medici di continuità assistenziale, medici specialisti ambulatoriali interni, e altri professionisti sanitari presenti nei servizi aziendali e distrettuali nonché personale delle strutture
Quante centrali operative ci sono in Italia?
Le centrali 118 in Italia – La Centrale Operativa 118, attiva 24 ore su 24, ha l’obiettivo di organizzare e gestire le attività di emergenza – urgenza sanitaria territoriale, assicurando il coordinamento di tutti gli interventi dal momento dell’evento sino all’attivazione della risposta ospedaliera, garantendo il trasporto del paziente all’ospedale più vicino e più idoneo alla gestione della patologia.
In particolare, le funzioni della centrale operativa comprendono: la ricezione delle richieste di soccorso, la valutazione della complessità dell’evento definendone il grado di criticità, l’attivazione, l’intervento e il coordinamento dello stesso anche in collaborazione con gli altri enti di soccorso non sanitario (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia ecc.).
Oltre a definire il grado di criticità e complessità dell’evento accaduto e, conseguentemente, attivare l’intervento più idoneo utilizzando tutte le risorse a disposizione, la centrale operativa fornisce istruzioni telefoniche per l’esecuzione di manovre salvavita a coloro che sono presenti sulla scena.
- Le centrali operative 118 si avvalgono di soluzioni tecnologiche avanzate che garantiscono la sicurezza dei sistemi di ricezione e gestione delle chiamate di soccorso, la geolocalizzazione dell’utente e il controllo in tempo reale della posizione dei mezzi di soccorso a disposizione.
- Le centrali operative 118 dispongono inoltre di sistemi di comunicazione radio e telefonici dedicati indispensabili per la gestione dei soccorsi.
Il bacino di utenza delle Centrali 118 è rapportato alla disponibilità di nuove tecnologie informatiche e telefoniche che permettono di rendere più sicuro e standardizzato il coordinamento degli interventi di soccorso, consentendo di gestire elevati volumi di attività e di attivare funzioni operative integrate ed interagenti a livello regionale.
Soluzioni tecnologiche ed operative garantiscono altresì l’interoperabilità delle Centrali 118 a livello interregionale sia negli interventi in caso di catastrofe/maxiemergenza sia nella gestione delle attività nelle aree di confine. In attuazione al D.M.2 aprile 2015, n.70 (Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera) è in atto una revisione del numero di Centrali 118 attive sul territorio nazionale per rispettare lo standard di riferimento che prevede orientativamente la presenza di una centrale operativa 118 per un bacino di competenza non inferiore a 0,6 milioni di abitanti o almeno una per regione /provincia autonoma.
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Che cosa sono le case di comunità?
Un modello organizzativo che la Regione Emilia-Romagna sta realizzando su tutto il territorio Rafforzare la sanità territoriale: questa è una delle lezioni fondamentali che la pandemia ci lascia in eredità. Una direzione verso cui la nostra Regione già da tempo ha concentrato i propri sforzi, al punto che proprio in Emilia-Romagna sono attive, da tempo, 128 Case della Salute su poco più di 500 presenti a livello nazionale. La Casa della Comunità, quindi, è il modello organizzativo per l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento, luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. Entro il 2030 queste strutture evolveranno per garantire in modo sempre più coordinato ai cittadini:
l’accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socioassistenziale la prevenzione e promozione della salute la presa in carico di persone con problemi di cronicità e di fragilità la valutazione del bisogno della persona e l’accompagnamento alla risposta più appropriata la risposta alla domanda di salute della popolazione e la garanzia della continuità dell’assistenza l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari che prevedono l’integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali
Chi lavora in Centrale Operativa 118?
I PROFILI DI CHI LAVORA AL 118. Il personale impiegato nel Sistema di Emergenza Urgenza, e appartenente al Sistema Sanitario Regionale, è messo a disposizione dalle Aziende Sanitarie (principalmente Aziende Ospedaliere) e viene individuato tra le categorie di medici, infermieri e operatori tecnici.
Che differenza c’è tra urgenza ed EMERGENZA?
L’ EMERGENZA è una condizione che pone il paziente in imminente pericolo di vita e richiede un intervento immediato. L’ URGENZA è una condizione che, in assenza di adeguato trattamento, può diventare critica.
Che differenza c’è tra 112 e 118?
In Italia al momento restano attivi i numeri di emergenza nazionali: il 112 dei Carabinieri, il 113 della Polizia di Stato, il 115 dei Vigili del Fuoco, il 118 per il Soccorso sanitario.