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Esame Audiometrico Tonale Come Si Legge?

Esame Audiometrico Tonale Come Si Legge
Un audiogramma ha due assi. Sull’asse verticale si leggono il volume e l’intensità dei toni, che vengono misurati in decibel (dB). Più in basso si è sull’asse, più alto è il tono. Sul vertice dell’asse si trova il tono più basso (0 dB).

Quali sono le frequenze gravi?

L’esame dell’udito o audiogramma o esame audiometrico si presenta come un grafico a due colori di non immediata interpretazione, ecco alcuni consigli per poterlo comprendere. Ricordo inoltre che questo è l’esame più frequente che viene fatto da un otorinolaringoiatra.

  1. L’esame è costituito da un grafico dove nell’asse delle ordinate c’è la perdita uditiva espressa in decibel (dB).
  2. In alto viene indicata la perfezione acustica, cioè suoni di intensità di 0 dB e a scendere le varie perdite, normalmente fino a – 120 dB.
  3. Sull’asse delle ascisse sono riportate le varie frequenze.

I suoni si distinguono in base alla frequenza, cioè al numero di vibrazioni al secondo o cicli al secondo. La frequenza si esprime in Hertz (Hz). I suoni gravi, per esempio la voce baritonale, il suono di un tamburo, sono ben diversi dai sibili o dai fischi (suoni acuti).

  1. I suoni gravi o bassi (125 – 250 – 500 Hz) sono sulla sinistra del grafico e gli acuti o alti (3000 – 4000 – 8000 Hz) sono a destra.
  2. Nell’esame audiometrico viene testata la capacità uditiva per le principali frequenze percepibili dall’orecchio umano.
  3. Le frequenze più utilizzate sono 125 – 250 – 500 – 1000 – 2000 – 3000 – 4000 – 8000 Hz.

Svolgimento dell’esame audiometrico. L’esame si svolge facendo sentire un suono per volta ad una intensità adeguata alla persona. Esempio per un giovane si presenta un suono a 1000 Hz a 40 dB e poi lo si riduce progressivamente fino a quando il paziente lo sente.

  1. Si ripete l’operazione per ciascuna frequenza e per ogni orecchio.
  2. Si chiede al paziente di collaborare alzando una mano o premendo un pulsante tutte le volte che percepirà un suono, anche di minima intensità.
  3. E’ importante che il paziente si concentri bene e riconosca ogni piccolo suono.
  4. Le minime soglie di udibilità così riscontrate vengono unite tra loro con una linea.

Il risultato sono due linee, una rossa per l’orecchio destro ed una blu o nera per l’orecchio sinistro. I tracciati audiometrici e loro interpretazione. Con l’esame audiometrico possiamo riconoscere se c’è una perdita uditiva e vedere il suo andamento.

  • Se l’udito è normale la linea avrà un andamento orizzontale e si collocherà sulla parte alta dello schema (vedi linea rossa della figura sottostante).
  • Dalla forma della curva e dal confronto tra via aerea e via ossea distinguiamo tre tipi fondamentali di ipoacusia.
  • Per via aerea o air conduction o conduzione aerea ( CA ) s’intende il suono che arriva alle nostre orecchie attraverso l’aria.

E’ questa la vera soglia uditiva di un paziente. Per via ossea o bone conduction ( BC ) oppure conduzione ossea (CO) intendiamo il suono percepito attraverso un vibratore osseo.1 – ipoacusia di trasmissione, Via ossea normale (CO o VO) e Via aerea abbassata (CA o VA). I tre principali tipi di ipoacusia. Già da questa valutazione è possibile capire dove si trova la malattia che provoca l’ipoacusia. L’esame audiometrico non serve per fare diagnosi di una malattia. E’ questo un concetto logico: le malattie dell’orecchio sono centinaia e non è possibile distinguerle con un tracciato che ha poche variabili.

  1. Per contro l’ esame audiometrico è utilissimo per il medico perché permette di capire dove è localizzato il problema lamentato dal paziente.
  2. In primo luogo se è un disturbo dell’orecchio oppure se ha una sede diversa.
  3. In secondo luogo, quando c’è una malattia dell’orecchio, ci permette una precisa diagnosi di sede (vedi figura precedente).

Se l’ipoacusia è di trasmissione la malattia sarà a carico di orecchio esterno e/o medio e/o della tuba di Eustachio. Se l’ipoacusia è percettiva il danno sarà nella parte nervosa, cioè: coclea e/o nervo acustico. La lettura dell’esame audiometrico ai fini diagnostici va integrata con altri esami: in particolare l’ impedenzometria e i potenziali evocati uditivi. Qui sopra è riportato un tracciato audiometrico normale. Il soggetto sente molto bene su tutte le frequenze. La normalità uditiva si ha fino ai 30 anni, dopo per effetto dell’età si tende a peggiorare progressivamente sulle frequenze acute. Il decadimento sensoriale lo si osserva in modo consistente attorno ai 50 / 60 anni. Nella figura ho riportato un esempio di esame audiometrico con una ipoacusia di trasmissione in orecchio sinistro. In rosso l’orecchio destro e qui è rappresentato un udito nei limiti di norma. In questo caso Via Aerea e Via Ossea sono normali, per evitare di mettere troppi segni sul tracciato molti specialisti usano scrivere VA = VO per indicare l’ugaglianza tra le due soglie, come si può vedere sul lato destro della figura. Qui sopra c’è un esempio delle altre due forme di sordità. L’orecchio destro presenta una ipoacusia percettiva. In questo caso la soglia per via Aerea è unguale a quella per via Ossea. Anzichè ripetere le frecciette a lato è stato scritto VA = VO, L’orecchio sinistro (colore blù) mostra una ipoacusia mista.

  • Si osserva che la via ossea, indicata con le frecciette blu con punta rivolta a sinistra è abbassata rispetto allo 0 – 10 dB della normalità.
  • Il concetto di udito normale.
  • Molti tracciati riportano una indicazione di udito normale, per esempio un freccia.
  • L’udito normale, come molti parametri biologici, è bene metterlo in relazione con l’età del paziente.

Come ho già scritto la normalità non è percepire i suoni a 0 dB, ma anche una percezione di -10 -15 dB è da ritenersi nella norma per un ventenne. Col passare degli anni la capacità uditiva peggiora e in un adulto e a maggior ragione in un anziano perdite di -20 dB sono ancora nei limiti di norma.

  • Il concetto più utilizzato di normalità uditiva è rapportato alla media dei giovani sani, privi di malattie otologiche, di 20 anni.
  • Altro aspetto importante è valutare i primi due terzi del tracciato, cioè da 125 Hz a 3000 Hz.
  • Questo è il cosidetto udito sociale, cioè quello che serve per comprendere la voce di conversazione.
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Un paziente che ha una perdita uditiva percettiva in entrambe le orecchie come quella indicata nel grafico qui sopra per l’orecchio destro è un ipoacusico in grado di sentire perfettamente la voce di conversazione. La seconda parte del tracciato, quella che comprende le frequenze superiori a 3000 Hz, indica sempre suoni ben percepibili dall’orecchio umano, ma meno importanti per la comunicazione sociale.

  • In questa parte sono compresi suoni di strumenti musicali, allarmi, segnali acustici, ecc.
  • L’esame audiometrico è quindi importante perchè valuta tutte le frequenze udibili, comprese quelle poco utilizzate nelle abituali conversazioni e permette di riconoscere segni di sordità anche in coloro che pensano di udire bene.

La prevenzione della sordità è un problema sociale spesso trascurato. L’audiometria è una procedura semplice, indolore, facilmente ripetibile, che ci permette di studiare la capacità uditiva di una persona. Esiste anche una classificazione delle curve audiometriche in rapporto alla loro gravità,

  • Un esame complementare che si associa quasi sempre all’audiometria è l’impedenzometria,
  • Esame audiometrico eventualmente associato all’esame impedenzometrico sono utili per una diagnosi di sede, cioè per localizzare la sede della malattia che ha determinato la perdita uditiva.
  • Questo concetto si applica anche alla diagnosi degli acufeni,

La prima interpretazione è che un acufene sia una alterazione dell’apparato uditivo, pertanto verificare se l’apparato uditivo presenta delle patologie e capire dove sono localizzate è il primo passo per affrontare razionalmente un problema così complesso come quello degli acufeni. Studio medico di otorinolaringoiatria. Al centro la cabina per gli esami audiometrici. Related Posts – bilancio audiometrico e classificazione delle curve audiometriche in relazione alla loro gravità, – fisica del suono: definizioni – esame otoneurologico – presenze del dott.

Quali sono le frequenze che curano?

Chi suona a 432 Hz? Quali sono le frequenze benefiche? Cosa sono ea cosa servono le frequenze del solfeggio armonico? Perché ascoltare musica a 432 Hz? – Sia la frequenza d’amore a 432Hz che quella a 528Hz hanno dimostrato di creare vibrazioni curative per la mente, il corpo e lo spirito, Detto questo, noi come esseri umani cambiamo costantemente e i nostri canali energetici potrebbero aver bisogno di diversi intervalli di note o frequenze.

  1. C’è un’enorme quantità di persone che hanno effetti meravigliosi con musica sintonizzata su 432Hz,
  2. Tuttavia, esiste anche una significativa quantità di persone che hanno miglior risultati con Solfeggio 528 Hz,
  3. Io personalmente, come naturopata, utilizzo I brani a 432Hz e le meditazioni a 528Hz, che sono entrambi accordi della stessa perfetta melodia dell’Universo.

Li utilizzo per me e nel mio lavoro, sono felice di vedere quanti benefici portano agli ascoltatori, Vi incoraggio a provare sia la sintonizzazione a 432Hz che la 528Hz e sentire la differenza nel vostro cuore. Infine, come già detto sono Note della stessa musica celeste 432Hz e 528Hz sono di vitale importanza per la guarigione 432Hz e il sacro Solfeggio (inclusi 528Hz) stanno risuonando insieme in armonia. 432Hz e la frequenza dell’amore sono semplicemente note diverse della stessa musica. Conosco persone che hanno usato 432Hz per molti anni e poi hanno sintonizzato i loro corpi sulle vibrazioni del Solfeggio. Molti altri usano sia l’accordatura a 432Hz sia la musica a 528Hz per risuonare con l’energia divina ogni giorno.

Quali sono i gradi di sordità?

Classificazione in base alla gravità Lieve: soglia audiometrica compresa tra i 20 e i 40 dB. Moderata: compresa tra 41 e 70 dB. Grave: tra 71 e 95 dB. Profonda: soglia audiometrica oltre i 95 dB.

Quanti decibel deve avere un orecchio per sentire?

I risultati del test dell’udito – Quando viene effettuato un test dell’udito, il suono è misurato in due modi principali: volume o livello in Decibel, intonazione o frequenza per verificare se sia alta o bassa e misurata in Hertz, Probabilmente l’audiologo farà riferimento a queste due cose quando spiegherà poi i risultati dei test.

  • Premesso ciò, in genere i test dell’udito sono effettuati in un ambiente silenzioso che è insonorizzato dal rumore esterno.
  • La persona in fase di ascolto dei suoni trasmessi da un audiologo preme un pulsante per segnalare quando ha sentito qualcosa.
  • I risultati del test man mano vengono tracciati su un apposito audiogramma composto da assi cartesiani divisi rispettivamente in verticale per i Decibel e in orizzontale per gli Hertz.

Per quanto riguarda i primi i suoni diventano più forti dall’alto verso il basso, e più morbidi nella parte superiore del grafico. Per i secondi invece la frequenza misurata in Hertz passa da bassa (125Hz) a sinistra a alta (8000Hz) a destra, praticamente molto simile a un pianoforte (note basse a sinistra, più in alto a destra).

Quanti decibel servono per diventare sordi?

Perdita dell’udito moderata: perdita dell’udito da 41 a 60 decibel. Perdita dell’udito grave: perdita dell’udito da 61 a 80 decibel. Perdita dell’udito profonda o sordità : perdita dell’udito di oltre 81 decibel.

Come capire se soffro di ipoacusia?

L’ipoacusia può presentarsi improvvisamente, in seguito all’esposizione a rumori eccessivi o a forti colpi di arma da fuoco, come effetto collaterale di alcuni tipi di farmaci, o a causa di ferite. Sovente essa si instaura gradualmente. Uno dei sintomi più comuni dell’ipoacusia è l’incapacità di udire i suoni acuti, come le voci femminili, o i toni acuti del parlato.

Come si misura l’udito?

Esistono due tipologie: l’audiometria tonale e l’audiometria vocale. L’audiometria tonale viene eseguita valutando la percezione del suono per via aerea ossia con delle cuffie e il paziente segnala la soglia minima di udibilità.

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Quanto costa un esame audiometrico tonale?

Il costo dell’esame audiometrico tonale varia da un minimo di 20 € a un massimo 270 € ; possiamo dire che il costo medio si aggira intorno a 70 €.

A quale frequenza vibra il corpo umano?

Domanda di: Claudia Caruso | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5 ( 49 voti ) Perché la frequenza del corpo umano è importante Ha così potuto affermare che il corpo umano sano risuona a una frequenza di 62-68 MHz e che le malattie iniziano quando questa frequenza scende a 58 MHz.

Qual e la frequenza del corpo umano?

Il corpo umano genera frequenze elettromagnetiche che viaggiano alla velocità della luce sfruttando la capacità di trasmissione elettromagnetica dell’acqua biologica corporea. Le frequenze umane operano nell’intervallo tra 0,1 Hz e 160 Hz.

Quali sono le frequenze del cervello?

ritmi cerebrali in “Dizionario di Medicina” ritmi cerebrali Tipi di onde elettriche prodotte dal cervello tanto in condizioni di riposo quanto in risposta a stimoli di varia natura. Ciascun tipo di onda (alfa, beta, theta e delta), registrabile sullo scalpo per mezzo di un elettroencefalografo (➔ elettroencefalografia), corrisponde a un certo intervallo di frequenze e caratterizza un particolare stato fisiologico e funzionale del cervello.

Le onde alfa (8÷13 Hz) sono caratteristiche in condizioni di veglia e di riposo mentale, ma non nel sonno, dove sono assenti (fatta eccezione per lo stadio REM). Si distinguono in alfa lento (8÷9 Hz), intermedio (9÷11,5 Hz) e rapido (11,5÷13 Hz), con voltaggio medio di 40÷50 μV. Quando un soggetto è sottoposto a un’attività cerebrale maggiore, si registra la presenza del ritmo beta, distinto in beta lento (13,5÷18 Hz) e beta rapido (18,5 ÷30 Hz), e con un voltaggio di ca.10÷15 μV.

Le onde beta prevalgono in un soggetto a occhi aperti, ma anche in stati di allerta e nel sonno REM. Il ritmo theta è dominante nel neonato e può rappresentare tensioni emotive: si distingue in theta lento (4÷6 Hz) e theta rapido (6÷7,5 Hz), e ha un voltaggio medio di 100 μV.

  • Infine, le onde delta presentano una frequenza inferiore a 4 Hz e un voltaggio medio di 150 μV.
  • Questo tipo di onda, normale nel bambino, non è presente in condizioni fisiologiche nello stato di veglia nell’età adulta, e compare nell’anestesia generale e in alcune patologie del cervello (nelle lezioni cerebrali, nelle encefalopatie, nelle epilessie), oppure in condizioni dismetaboliche.

Inoltre, le onde delta sono caratteristiche del sonno non-REM (sonno a onde lente). : ritmi cerebrali in “Dizionario di Medicina”

Quando la sordità è grave?

Classificazione dei gradi di sordità – Il Bureau International d’Audiophonologie, ha distinto la sordità in quattro differenti gradi in relazione alla gravità della perdita dell’udito misurata in Decibel (dB), Secondo questa suddivisione, la sordità si divide in lieve, moderata, grave e profonda.

Nella sordità lieve, la soglia uditiva è compresa tra 20 e 40 dB, In questa fascia, non si riescono a percepire i suoni di basso volume, come i sussurri. La sordità media o moderata ha come soglia uditiva quella compresa tra i 40 e 70 dB, Chi rientra in questa categoria, di solito non riesce a percepire perfettamente i suoni di una conversazione di un volume normale.

Nella sordità grave, la soglia uditiva è compresa tra 70 e 95 dB, In questo caso, la persona che ha questo deficit percepisce solo alcuni suoni delle parole, anche se pronunciate ad alta intensità. La sordità profonda è quella con una soglia uditiva uguale o superiore ai 90 dB,

Quando non si capiscono le parole?

Risorse sull’argomento L’afasia è la perdita parziale o completa della capacità di esprimersi o comprendere parole scritte o verbali. È causata da un danno alle aree del cervello che controllano il linguaggio.

Le persone possono avere difficoltà a leggere, a scrivere, a parlare, a capire o a ripetere il linguaggio. Il medico può solitamente identificare il problema facendo domande al paziente. Vengono eseguiti esami di diagnostica per immagini, come TC o RMI. La logoterapia può aiutare molti pazienti che soffrono di afasia.

Nei soggetti destrorsi e in circa due terzi delle persone mancine, la funzione del linguaggio viene controllata dalla metà sinistra del cervello (emisfero cerebrale sinistro). Nell’altro terzo delle persone mancine, la maggioranza della funzione del linguaggio è controllata dalla metà destra.

Parte del lobo frontale sinistro chiamata area di Broca Parte del lobo temporale sinistro chiamata area di Wernicke Parte posteriore inferiore del lobo parietale sinistro (vicino all’area di Wernicke) Le connessioni fra queste aree

Una lesione a una parte qualsiasi di queste aree interferisce con almeno alcuni aspetti della funzione del linguaggio. Solitamente la scrittura e il linguaggio vengono colpiti in modo simile. L’afasia deriva solitamente da disturbi che non provocano danno progressivo, come i seguenti: In questi casi, l’afasia non continua a peggiorare nel tempo.

Ma se è causata da un disturbo progressivo (come un tumore cerebrale che si estende), può peggiorare progressivamente. Man mano che il tumore si ingrossa, può esercitare maggiore pressione su aree del cervello che controllano la funzione del linguaggio, compromettendo ulteriormente la capacità di esprimere o comprendere il linguaggio.

Alcuni tipi di demenza possono anche causare afasia che peggiora progressivamente. Le persone che soffrono di afasia hanno difficoltà di espressione o di comprensione del linguaggio. Ma la natura e il livello della difficoltà possono variare. Le sue diverse forme rivelano la natura complessa della funzione del linguaggio.

Afasia di Wernicke (recettiva): se l’area di Wernicke è danneggiata, le persone hanno difficoltà a capire il linguaggio parlato e scritto. Solitamente parlano in modo fluido e a un ritmo naturale, ma le frasi escono come serie di parole confuse (a volte chiamata insalata di parole). Potrebbero non sapere che stanno dicendo incoerenze. La maggior parte delle persone colpite, inoltre, non è in grado di leggere parole. Scrivono come parlano: in modo fluente, ma incomprensibile. Afasia di Broca (espressiva): se l’area di Broca è danneggiata, le persone possono il più delle volte capire il significato delle parole e sapere come vogliono rispondere. Tuttavia, hanno difficoltà a trovare i termini per esprimerlo. Le parole escono in modo forzato, lento e con grande fatica, a volte interrotte da imprecazioni, ma quanto detto ha senso per il soggetto. Mancano anche i normali ritmi ed enfasi dell’eloquio. Hanno problemi a ripetere frasi. La maggior parte delle persone colpite, inoltre, non è in grado di scrivere parole.

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Quali sono le frequenze libere?

Domanda di: Adriano Donati | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5 ( 8 voti ) Nella gamma 863 – 890 MHz troviamo una porzione di frequenze di norma libere, o al massimo impegnate da qualche trasmissione dati e da qualche portante priva di modulazione. Da 891 a 930 MHz circa iniziano le trasmissioni vocali, spesso connesse a telefoni cordless domestici omologati.

Quali sono le frequenze dei bassi?

Il rumore strutturale o “solidale” è quello che viene trasmesso attraverso le strutture di un edificio, di una macchina, di un impianto, ecc. Questo rumore da irradiazione viene propagato per via aerea. Le basse frequenze sonore sono quelle che di solito vengono attenuate meno nell’aria e che quindi si trasmettono meglio attraverso le strutture.

Quali sono i suoni alti?

I suoni spiegati ai bambini. Conoscere i suoni Cari bambini, questo articolo è dedicato a voi! Qui di solito scriviamo articoli con paroloni scientifici e parliamo di sordità che è una cosa che interessa i vostri nonni che non ci sentono più tanto bene, ma imparare a conoscere i suoni è importante a tutte le età, anche per voi bambini per prendersi cura del proprio orecchio e sentirci bene anche quando diventerete grandi. La vista è il senso principale che ti permette di vedere tutto quello che ti sta attorno: i colori, le cose, le persone, le città, i monumenti, la natura e che ti permette di leggere, di scrivere e di disegnare. Ma anche l’ udito è molto importante. Senza l’udito non potresti sentire le voci dei tuoi amici, della mamma, del papà, non potresti ascoltare la musica e non potresti nemmeno parlare.

  • Altezza (alti e bassi)
  • Intensità (forti e deboli)
  • Durata (lunghi e brevi)
  • Timbro

I suoni alti sono quelli più acuti, come un fischio o il cinguettio degli uccelli. Il suoni bassi sono quelli più gravi, come il borbottio di una pentola di fagioli, o il muggito di una mucca. Si dice anche che i suoni alti sono quelli che hanno una frequenza più alta e i suoni bassi hanno una frequenza più bassa. La frequenza si misura in Hertz (Hz), Se dobbiamo disegnare un suono lo immaginiamo come delle onde (come quelle del mare) che viaggiano nell’aria per arrivare al nostro orecchio. La frequenza dei suoni (quindi il loro essere suoni bassi o suoni alti) è data dal numero di onde che in un secondo arrivano all’orecchio.

Più onde al secondo ci sono più è alta la frequenza e il suono è più acuto. Meno onde al secondo ci sono più è bassa la frequenza e quindi il suono è più grave. I suoni lunghi sono quelli che hanno una durata maggiore, come il suono di una sirena, I suoni brevi sono quelli che hanno una durata maggiore, come un solo battito delle mani,

In base all’ intensità del suono possiamo distinguere i suon forti dai suoni deboli. Si può dire che l’intensità rappresenta il volume dei suoni. I suoni forti sono quelli che danno più fastidio, che fanno più rumore, come un aereo o un martello pneumatico,

  1. I suoni deboli invece sono quelli che sentiamo appena, come il fruscio del vento o delle parole sussurrate all’orecchio Riconoscere l’ intensità dei suoni (cioè se sono forti o sono deboli) è molto importante,
  2. I suoni forti possono essere molto pericolosi per l’orecchio.
  3. Perché se ascolti la musica a tutto volume o passi tanto tempo in ambienti molto rumorosi, potresti avere problemi all’udito e non sentire più bene.

L’intensità dei suoni si misura in decibel (dB) ed esiste un limite oltre il quale i rumori sono pericolosi. Questo limite è quello dei 90 dB. Quindi devi stare attento a non ascoltare suoni oltre i 90 decibel per tanto tempo. Ecco qui un esempio di alcuni suoni e dei loro decibel. Il timbro ti permettere di distinguere un suono da un altro e distinguere la sua sorgente. Possiamo riconoscere il suono di un pianoforte o di un violino, dal loro timbro anche senza vederli. Oppure possiamo riconoscere al telefono la voce di un amico o del nonno anche se non si presentano. Ora facciamo qualche gioco per conoscere i suoni:

Stampa le foto e sotto ogni foto scrivi se è un rumore forte o un rumore debole

Battito d’ali di una farfalla, Cavalli al galoppo, Rullo di tamburi,
Fruscio del vento, Rumore di una cascata, Asciugacapelli,
Rumore di una motocicletta, Un bicchiere che si rompe, Cortile durante la ricreazione,
Lavatrice, Frullatore, Traffico in città,

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  • Prendi un bel foglio, dividilo in due con una riga e da una parte disegna un ambiente rumoroso e dall’altra un ambiente silenzioso
  • Disegna un ambiente rumoroso Disegna un ambiente silenzioso

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  • Riconosci i suoni gravi da quelli acuti. I suoni gravi vanno in cantina, quelli acuti vanno in soffitta
  • Cosa significa non sentire le frequenze alte?

    Ipoacusia alte frequenze: ne soffre un anziano su due L’ ipoacusia alle alte frequenze indica una perdita dell’udito che comporta serie difficoltà nel sentire i suoni con una frequenza che va dai 2000 in su, ossia ai toni acuti, È tipicamente l’ipoacusia che riguarda le persone anziane, altrimenti detta presbiacusia,