L’onda R deve essere positiva in DI. l’onda R deve aumentare progressivamente da V1 a V6 e l’onda S deve ridursi. L’onda Q deve essere piccola: inferiore a 0,04 sec (un quadratino piccolo) e inferiore ad 1/4 dell’onda R successiva, altrimenti può essere segno di un pregresso infarto cardiaco.
Cosa vuol dire ritmo ECG anormale?
Le alterazioni del ritmo cardiaco (aritmie) sono sequenze di battiti cardiaci irregolari, accelerate, rallentate o condotte attraverso il cuore secondo un percorso elettrico anomalo.
La causa più comune di questo tipo di anomalie è rappresentata dalle cardiopatie. A volte il paziente percepisce l’alterazione, ma spesso si accorge solo delle conseguenze che essa comporta, come debolezza o svenimento. La diagnosi si basa sull’elettrocardiogramma (ECG). Il trattamento prevede il ripristino del ritmo cardiaco su frequenze normali e la prevenzione di ulteriori episodi.
Il cuore è un organo muscolare munito di quattro camere strutturate per lavorare in maniera efficace, affidabile e costante per tutto il corso della vita. Le pareti muscolari di ciascuna camera si contraggono regolarmente, pompando il sangue in base alla richiesta dell’organismo e impiegando il minor quantitativo di energia possibile durante ogni contrazione.
La contrazione delle fibre muscolari cardiache viene controllata dagli impulsi elettrici che attraversano il cuore in modo specifico, lungo vie distinte e a velocità controllata. La corrente elettrica che avvia ogni battito cardiaco origina nel pacemaker cardiaco (chiamato nodo del seno o nodo senoatriale), situato sulla sommità della camera cardiaca superiore (atrio destro).
La frequenza di scarica elettrica del pacemaker determina la frequenza cardiaca. Tale frequenza è influenzata da impulsi nervosi e dai livelli di alcuni ormoni in circolo. La frequenza cardiaca viene regolata automaticamente dal sistema nervoso autonomo Sistema nervoso autonomo che è suddiviso in simpatico e parasimpatico.
Epinefrina ( adrenalina ) Norepinefrina (noradrenalina)
Epinefrina e norepinefrina aumentano la frequenza cardiaca. Anche l’ormone tiroideo, prodotto e rilasciato in circolo dalla tiroide, aumenta la frequenza cardiaca. Nell’adulto in condizioni di riposo, la frequenza cardiaca normale è generalmente compresa tra i 60 e i 100 battiti al minuto.
Tuttavia, frequenze più basse possono essere normali nei giovani adulti e nei soggetti in buone condizioni fisiche. La frequenza cardiaca di un soggetto varia normalmente in risposta allo sforzo e a stimoli quali il dolore e la rabbia. Il ritmo cardiaco viene considerato anomalo solo se la frequenza è inadeguatamente accelerata (detta tachicardia), rallentata (detta bradicardia) o irregolare, oppure quando gli impulsi elettrici viaggiano lungo vie anomale.
La corrente elettrica proveniente dal nodo senoatriale dapprima percorre l’atrio destro, quindi il sinistro, provocando la contrazione dei muscoli di queste camere e il passaggio del sangue dagli atri alle cavità inferiori (ventricoli). La corrente elettrica raggiunge quindi il nodo atrioventricolare, localizzato nella parte inferiore della parete tra gli atri vicino ai ventricoli.
Il nodo atrioventricolare offre l’unica connessione elettrica fra gli atri e i ventricoli. Altrimenti, gli atri sono isolati dai ventricoli da tessuto che non conduce elettricità. Il nodo atrioventricolare ritarda la trasmissione della corrente elettrica, in modo tale che gli atri possano contrarsi completamente e i ventricoli possano riempirsi il più possibile, prima che questi ultimi ricevano il segnale di contrarsi.
COS E’ L’ ELETTROCARDIOGRAMMA E COSA CI DICE | ECG #02 | INFERMIERI online
Dopo aver attraversato il nodo atrioventricolare, la corrente elettrica viaggia lungo il fascio di His, un gruppo di fibre che si dividono in una branca per il ventricolo sinistro e una branca per il ventricolo destro. La corrente elettrica, quindi, si propaga in maniera regolare sulla superficie dei ventricoli, dal basso verso l’alto, stimolando la contrazione dei ventricoli, che spingono il sangue fuori dal cuore.
Come si vede un infarto pregresso?
Come riconoscere un infarto – L’attacco cardiaco presenta in genere una sintomatologia distintiva, riconoscibile già in principio d’infarto, È però necessario tenere a mente che si tratta di sintomi particolarmente soggettivi, che possono essere percepiti in modo totalmente differente da chi ne è affetto.
Fatica, stanchezza o debolezza, con possibili vertigini e capogiri; Nausea e/o vomito, difficoltà a respirare, sudorazione intensa; Malessere generale e persistente, simile all’attacco di panico.
È importante fare una distinzione tra infarto femminile e maschile, poiché i sintomi più conosciuti dell’attacco di cuore spesso non si verificano allo stesso modo nella donna,
Cosa succede quando il cuore non pompa bene?
Con insufficienza cardiaca si intende un disturbo in conseguenza del quale il cuore non è più in grado di soddisfare le esigenze dell’organismo, causando una riduzione del flusso ematico, accumulo (congestione) di sangue nelle vene e nei polmoni e/o altre alterazioni che possono ulteriormente indebolire o irrigidire il cuore.
L’insufficienza cardiaca si sviluppa quando l’azione di contrazione o di rilassamento del cuore è inadeguata, in genere perché il muscolo cardiaco è debole, rigido o presenta entrambe le condizioni. Molte cardiopatie possono dare luogo a insufficienza cardiaca. Nella maggior parte dei casi questa condizione è inizialmente asintomatica, laddove si assiste a un graduale sviluppo di respiro affannoso e affaticamento che si distribuisce nell’arco di giorni o mesi. Possibile accumulo di liquidi nei polmoni, nell’addome o nelle gambe. Il sospetto di insufficienza cardiaca insorge generalmente in base ai sintomi, ma è prassi svolgere una serie di esami, come l’ecocardiogramma (un’ecografia del cuore) per valutare la funzionalità cardiaca. La terapia è incentrata sul trattamento della patologia alla base dell’insufficienza cardiaca, sui cambiamenti da apportare allo stile di vita e sul trattamento dell’insufficienza cardiaca con terapia farmacologica o intervento chirurgico o altro tipo di procedura.
Circa 6,5 milioni di persone negli Stati Uniti sono affette da insufficienza cardiaca e si registrano ogni anno circa 960.000 nuovi casi. In tutto il mondo, questa patologia colpisce circa 26 milioni di individui e diventerà probabilmente più comune, sia perché la vita media si è allungata, sia perché, in alcuni Paesi, certi fattori di rischio per le malattie cardiache (come obesità Obesità L’obesità è l’eccesso di peso corporeo., diabete Diabete mellito (DM) Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio). maggiori informazioni, fumo e ipertensione Ipertensione arteriosa Una pressione arteriosa alta (ipertensione) è una pressione delle arterie persistentemente alta. ) interessano un maggior numero di soggetti. Insufficienza cardiaca non significa che il cuore ha smesso di battere. Significa che il cuore non riesce a stare al passo con il lavoro richiesto per pompare una quantità di sangue sufficiente verso tutte le parti del corpo (carico di lavoro).
il lato destro pompa sangue dalle vene nei polmoni il lato sinistro pompa il sangue dai polmoni nelle arterie al resto del corpo
Il sangue esce dal cuore quando il muscolo cardiaco si contrae (durante la cosiddetta sistole) ed entra nel cuore quando il muscolo cardiaco si rilassa (durante la cosiddetta diastole). L’insufficienza cardiaca si sviluppa quando l’azione di contrazione e di rilassamento del cuore è inadeguata, in genere perché il muscolo cardiaco è debole, rigido o presenta entrambe le condizioni.
Di conseguenza, insorge il rischio che il sangue fuoriesca in quantità inadeguate e che si accumuli nei tessuti, dando luogo a congestione. Questa è la ragione per cui si parla anche di insufficienza cardiaca congestizia. Il ristagno del sangue diretto al lato sinistro del cuore provoca una congestione polmonare, con conseguente difficoltà respiratoria.
Il ristagno del sangue diretto al lato destro del cuore causa congestione e un accumulo di liquido in altre parti del corpo, come gli arti inferiori e il fegato. Di solito, l’insufficienza cardiaca interessa, in qualche modo, entrambe le sezioni cardiache.
- Tuttavia, un lato può essere colpito più dell’altro.
- In alcuni casi, l’insufficienza cardiaca può essere definita come insufficienza cardiaca destra o insufficienza cardiaca sinistra,
- Nell’insufficienza cardiaca il cuore può non pompare sangue sufficiente per soddisfare la richiesta dell’organismo di sostanze nutritive e ossigeno trasportate dal sangue.
Di conseguenza, i muscoli delle braccia e delle gambe si possono stancare più rapidamente e può verificarsi insufficienza renale. I reni filtrano i liquidi e i prodotti di scarto del sangue nelle urine, ma, quando il cuore non riesce a pompare in misura adeguata, subentra una disfunzione renale e la perdita della capacità da parte dei reni di rimuovere dal sangue i liquidi in eccesso.
- Di conseguenza, la quantità di liquidi in circolo aumenta e il carico di lavoro per il cuore in insufficienza aumenta, creando un circolo vizioso.
- L’insufficienza cardiaca, pertanto, si aggrava ulteriormente.
- I tipi di insufficienza cardiaca sono classificati in base alla frazione di eiezione (EF), ossia la percentuale di sangue pompata fuori dal cuore ad ogni battito, una misura di quanto efficacemente pompa il cuore.
Un ventricolo sinistro normale espelle circa il 55-60% del sangue in esso contenuto. Nell’ insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF – talvolta detta insufficienza cardiaca sistolica):
il cuore si contrae con meno vigore e pompa fuori una percentuale inferiore del sangue che gli viene restituito. Di conseguenza, rimane nel cuore una quantità di sangue maggiore. Il sangue si accumula quindi nei polmoni, nelle vene o in entrambe le sedi.
Nell’ insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF – talvolta detta insufficienza cardiaca diastolica):
il cuore è rigido e non si rilassa normalmente dopo la contrazione, aspetto che ne compromette la capacità di riempirsi di sangue. Il cuore si contrae normalmente, dunque è in grado di pompare una porzione normale di sangue fuori dai ventricoli, ma la quantità totale pompata con ogni contrazione può essere inferiore. A volte, quando irrigidito, il cuore compensa la scarsa capacità di riempimento pompando una percentuale ancora superiore di sangue rispetto alla norma. Come nell’insufficienza sistolica, tuttavia, alla fine il sangue che ritorna al cuore si accumula nei polmoni o nelle vene.
L’ insufficienza cardiaca con frazione di eiezione lievemente ridotta (HFmrEF) è un concetto più recente che include soggetti la cui frazione di eiezione è a valori intermedi tra quelli di frazione di eiezione conservata e ridotta.
Come inizia lo scompenso cardiaco?
Scompenso cardiaco: sintomi – I sintomi dello scompenso cardiaco (affanno, specie durante sforzo o quando ci si sdraia, stanchezza, accelerazione del battito cardiaco, gonfiore alle gambe o all’addome) possono essere sottovalutati sia dai pazienti sia dai medici, o essere attribuiti a malattie respiratorie, a disturbi digestivi, o allo stress.