Come funziona il termometro digitale? Pubblicato il: 30 luglio È molto semplice da utilizzare: si accende con un pulsante, si posiziona sotto l’ascella, in bocca o nel retto, e produce un suono nel momento in cui la temperatura è stata misurata, Il dato preciso sarà visualizzabile su un piccolo display posizionato sulla parte frontale del termometro.
Resistenza dei materiali, importante specialmente quando si ha che fare con dei bambini, e se si ha il bisogno di portare il termometro con sé. Economicità : si trovano di diversi tipi e con buon rapporto qualità/prezzo. Facilità e rapidità di lettura della temperatura sul display, utili anche per i più anziani.
Quando aggiungere 0.5 al termometro?
Bisogna tenere presente che, se si sceglie di misurare la febbre a livello rettale, per avere la temperatura reale è necessario sottrarre 0.5°C dal valore finale.
Come si usano i termometri digitali?
Modalità d’uso del Termometro senza mercurio di Artasana –
Prima di iniziare la misurazione accertarsi che il valore indicato dalla colonnina di gallio sia inferiore a 36°C.Posizionare il termometro sul corpo a seconda del tipo di misurazione desiderato (orale, ascellare, rettale).Dopo circa 4 minuti il termometro ha rilevato la temperatura corporea e sarà possibile leggerla. La lettura della temperatura può essere facilitata ruotando leggermente il termometro.Dopo la misurazione liquido indicatore deve essere riportato al di sotto dei 36°C. A tale scopo inserire il termometro nell’apposito supporto presente nell’astuccio avendo cura di spingerlo bene fino in fondo, facendo passare la solo attraverso l’apposito foro. Successivamente impugnare il supporto e procedere con movimenti veloci e ritmici per abbassare il liquido al di sotto della prima tacca numerale. Terminata l’operazione, arretrare accuratamente il termometro al centro del supporto.Pulire il termometro in vetro prima e dopo l’utilizzo.
Cosa vuol dire lo Sul termometro digitale?
‘L’ indica che la temperatura è inferiore a 26 gradi Celsius. ‘H’ indica che la temperatura è superiore a 42 gradi Celsius.
Quanti gradi si tolgono alla temperatura ascellare?
La temperatura rettale umana si aggira normalmente intorno ai 37-37,5°C e tende ad aumentare in relazione alla profondità alla quale viene misurata. E’ pertanto consigliabile rilevare la temperatura rettale ad una profondità standard (di circa 5 cm nell’adulto), specialmente in caso di prove ripetute.
- Una volta inserito, il termometro va mantenuto in sede per almeno due o tre minuti.
- Prima di procedere con la misurazione, comunque, è buona regola che il soggetto sia mantenuto in condizioni di riposo per almeno una mezzoretta.
- Tra tutte, la temperatura rettale è quella meglio rappresentativa della temperatura centrale o basale, mentre i valori rilevati in sede orale ed ascellare risultano rispettivamente inferiori di circa 0,5/1°C.
La temperatura rettale è infatti meno suscettibile alle variazioni dovute a fattori esterni (come la temperatura ambientale), pur essendo comunque soggetta alle tipiche fluttuazioni circadiane (superiore nel tardo pomeriggio), all’attività muscolare, allo stress emotivo e alla fase del ciclo mestruale (aumenta di mezzo grado nel periodo compreso tra l’ ovulazione e l’inizio delle mestruazioni ). Tecniche di misurazione della temperatura rettale
Come funziona il termometro?
Il termometro digitale si utilizza come quello a mercurio, posizionandolo nell’incavo ascellare, in bocca o nell’orifizio anale. Una volta effettuata la rilevazione, grazie a sensori elettronici di calore, il termometro suona e la temperatura corporea viene visualizzata su un display a cristalli liquidi.
Quanto tempo si deve tenere il termometro sotto l’ascella?
La pratica più comune è la rilevazione ascellare : il termometro viene posto sotto l’ascella per un tempo che va dai 3 ai 5 minuti. Nel caso di termometro a mercurio, prima della misurazione va raffreddato.
Quando si scarica il termometro digitale?
– Il termometro si spegne automaticamente dopo circa 10 minuti, in ogni caso per prolungare la durata della batteria è consigliabile spegnerlo dopo l’uso premendo il pulsante.
Come abbassare la temperatura del termometro digitale?
Come far scendere la temperatura del termometro al gallio facilmente in soli 5 secondi – Per riuscire ad azzerare il termometro ecologico in pochi secondi, il segreto è sfruttare la forza centrifuga, che agisce sui corpi in moto circolare ed utilizzata anche dalla lavatrice e dai piccoli elettrodomestici usati per ottenere succhi freschi da frutta e verdure. Prendi un calzino asciutto e pulito, controlla che non sia bucato e poi mettici dentro il termometro, nella sua custodia e con la punta rivolta all’ingiù per evitare eventuali successivi malfunzionamenti dello strumento. Dopo aver accertato di trovarti in un posto spazioso e in cui il movimento rotatorio che andrai a fare non possa essere ostacolato da arredi vari, tieni fermamente il calzino in modo da chiuderne l’apertura con la mano e fallo roteare in senso orizzontale velocemente e con forza per circa 5 secondi. Infine rimetti subito il calzino al suo posto per evitare di lasciarlo in giro e spaiarne la coppia e disinfetta il termometro con un batuffolo inumidito con alcool e aspetta che si sia asciugato prima di riporlo, chiuso nel suo astuccio, in un luogo dalla temperatura compresa tra +42° e -15°.
Se preferisci, puoi abbassare la temperatura del termometro al gallio usando allo stesso modo un sacchetto alimentare da freezer al posto del calzino, ma in tal caso rimuovi più aria possibile dal sacchetto prima di sigillarlo con un nodo stretto e rotearlo piuttosto energicamente per pochi secondi.
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Dove si misura la febbre con il termometro digitale?
B. Il termometro frontale viene posizionato sulla fronte del paziente. Un sensore a infrarossi rileva il valore più alto misurato, mentre un secondo sensore misura la temperatura ambiente.
Cosa vuol dire quando si ha la febbre a 37?
Sebbene una temperatura pari a 37 ° C sia considerata normale, la temperatura corporea varia nel corso della giornata. La temperatura è più bassa la mattina presto e più alta nel tardo pomeriggio, raggiungendo, a volte, i 37,7 ° C. Analogamente, la febbre non rimane a una temperatura costante.
- Talvolta la temperatura raggiunge dei picchi giornalieri per poi tornare alla normalità.
- Questo processo è definito febbre intermittente.
- Oppure, la temperatura varia ma senza tornare a livelli normali.
- Questo processo è definito febbre remittente.
- I medici non ritengono più che l’andamento degli innalzamenti e abbassamenti della febbre sia particolarmente importante per la diagnosi di certi disturbi.
La temperatura corporea si può misurare in diverse aree del corpo. Le sedi più comuni sono la bocca (temperatura orale) e il retto. Altre sedi includono l’orecchio, la fronte e, molto meno preferibile, l’ascella. La temperatura viene generalmente misurata con un termometro digitale.
Sono superiori a 37 ° C nel primo mattino. Sono superiori a 38 °C in qualsiasi momento dopo il primo mattino. Sono superiori alla normale temperatura quotidiana nota di una persona.
La temperatura rettale e auricolare è superiore di 0,6 °C rispetto alla temperatura orale. La temperatura cutanea (ad esempio la fronte) è inferiore di 0,6 °C rispetto alla temperatura orale. Molti soggetti utilizzano genericamente il termine “febbre”, spesso, quando sentono troppo caldo, freddo o sono sudati, senza di fatto avere misurato la loro temperatura corporea.
- In alcuni soggetti (ad esempio le persone molto anziane, i bambini piccoli o le persone con disturbo da abuso di alcol) la capacità di generare febbre è ridotta I sintomi dei pazienti derivano principalmente dalle condizioni causate dalla febbre, piuttosto che dalla febbre stessa.
- Sebbene molti ritengano che la febbre possa essere dannosa, i tipici aumenti temporanei della temperatura corporea che variano da 38 a 40 °C causati dalla maggior parte delle infezioni di breve durata (acute) sono ben tollerati dagli adulti sani.
Comunque, una febbre moderata può essere leggermente pericolosa per gli adulti con disturbi cardiaci o polmonari, dato che la febbre causa un aumento della frequenza cardiaca e respiratoria. La febbre può anche peggiorare lo stato mentale dei soggetti affetti da demenza.
Le sostanze che causano la febbre sono denominate pirogeni e possono provenire dall’interno o dall’esterno del corpo umano. I microrganismi e le sostanze da loro prodotte (come le tossine) sono esempi di pirogeni generati all’esterno del corpo umano (pirogeni esogeni). I pirogeni generati all’interno del corpo umano sono solitamente prodotti da monociti e macrofagi (due tipi di globuli bianchi).
I pirogeni provenienti dall’esterno del corpo possono causare febbre stimolando l’organismo a rilasciare i propri pirogeni o modificando direttamente l’ area cerebrale che controlla la temperatura Febbre, La febbre può essere causata da molte malattie.
Infettive (le più comuni) Neoplastiche (cancro) Infiammatorie
Una causa infettiva è molto probabile negli adulti che sviluppano una febbre che dura al massimo quattro giorni. Una causa non infettiva provoca più facilmente una febbre che dura per un lungo periodo di tempo o che recidiva. Molti tumori causano febbre.
I disturbi infiammatori che causano febbre includono le patologie delle articolazioni, del tessuto connettivo e dei vasi sanguigni, come l’ artrite reumatoide Artrite reumatoide (AR) L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria in cui le articolazioni, in genere quelle delle mani e dei piedi, sviluppano un’infiammazione, dando luogo a gonfiore, dolore e spesso distruzione.
maggiori informazioni, il lupus eritematoso sistemico Lupus eritematoso sistemico (LES) Il lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria cronica autoimmune del tessuto connettivo che può colpire articolazioni, reni, cute, mucose e pareti dei vasi sanguigni. Possono svilupparsi. maggiori informazioni (lupus) e l’ arterite a cellule giganti Arterite a cellule giganti L’arterite a cellule giganti è un’infiammazione cronica delle grandi e medie arterie di testa, collo e tronco. Le parti comunemente colpite sono le arterie temporali, che scorrono lungo le tempie.
- Maggiori informazioni,
- Inoltre, una febbre isolata e di breve durata (acuta) che si presenti in soggetti affetti da cancro o da altro disturbo infiammatorio conosciuto molto probabilmente ha una causa infettiva.
- Nei soggetti sani, la febbre acuta raramente è il primo sintomo di una malattia cronica.
- Talvolta sono i farmaci a causare la febbre.
Per esempio, gli antibiotici beta-lattamici (come la penicillina Penicilline Le penicilline sono una sottoclasse degli antibiotici chiamati beta-lattamici (antibiotici che hanno una struttura chimica denominata anello beta-lattamico). Anche i carbapenemi, le cefalosporine.
Maggiori informazioni ) e i farmaci sulfamidici possono scatenare la febbre. Tra le sostanze che possono causare una temperatura estremamente alta si annoverano alcune sostanze stupefacenti (come la cocaina Cocaina La cocaina è una sostanza stimolante che crea dipendenza ricavata dalle foglie della pianta della coca.
La cocaina è un forte stimolante che aumenta la vigilanza, provoca euforia e fa sentire. maggiori informazioni, le anfetamine Amfetamine Le anfetamine sono farmaci stimolanti utilizzati per curare determinate condizioni mediche, ma sono anche oggetto di abuso.
Le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano le prestazioni fisiche. maggiori informazioni o la fenciclidina Chetamina e fenciclidina (PCP) La chetamina e la fenciclidina sono farmaci chimicamente simili utilizzati come analgesici, ma talvolta ne viene fatto un uso ricreativo. La chetamina è disponibile in polvere e in formulazione.
maggiori informazioni ), gli anestetici Anestetici I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici. maggiori informazioni e gli antipsicotici Farmaci antipsicotici La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato da perdita del contatto con la realtà (psicosi), allucinazioni (solitamente di tipo uditivo), forte attaccamento a false convinzioni (deliri).
Infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori Infezioni gastrointestinali
La maggior parte delle infezioni gastrointestinali e delle vie respiratorie acute è virale. Alcune condizioni (fattori di rischio) provocano la febbre con maggiore probabilità. Tali fattori includono:
Lo stato di salute della persona L’età del soggetto Certe attività lavorative L’uso di alcune procedure mediche e farmaci L’esposizione a infezioni (ad esempio, attraverso i viaggi o il contatto con persone, animali o insetti infetti)
Solitamente, il medico può diagnosticare la presenza di un’infezione sulla base di una breve anamnesi, di un esame obiettivo e, occasionalmente, con alcuni semplici test, come una radiografia del torace e un’analisi delle urine. Tuttavia, a volte non è facile identificare immediatamente la causa della febbre.
Individuare altri sintomi, come cefalea o tosse: questi sintomi aiutano a ridurre la gamma delle possibili cause. Stabilire se il soggetto è gravemente o cronicamente malato: molte delle possibili infezioni virali acute si risolvono spontaneamente e sono difficili da diagnosticare con precisione (cioè è difficile stabilire esattamente quale virus stia causando l’infezione). Limitando le analisi ai soggetti con patologie gravi o croniche si possono evitare molte ricerche costose, inutili e talvolta improduttive.
Nelle persone affette da febbre acuta, determinati sintomi e caratteristiche possono essere fonte di preoccupazione. Tra questi troviamo:
Cambiamenti della funzione mentale, come lo stato confusionale Cefalea e/o rigidità nucale Macchie rosso-violacee piccole e piatte sulla pelle (petecchie), che indicano emorragie sottocutanee Ipotensione Frequenza cardiaca o respirazione accelerate Respiro affannoso (dispnea) Temperatura superiore a 40 °C o inferiore a 35 °C Recente viaggio in una zona in cui gravi malattie infettive come la malaria sono comuni (endemiche) Recente utilizzo di farmaci che sopprimono il sistema immunitario (immunosoppressori)
In presenza di segnali d’allarme è necessaria un’immediata consultazione medica. Tali soggetti solitamente devono essere sottoposti ad analisi immediate e, spesso, ricoverati in ospedale. I soggetti che non presentano segnali d’allarme dovrebbero consultare il medico se la febbre dura più di 24-48 ore.
- In base all’età, ad altri sintomi e alle patologie note della persona, il medico potrebbe chiedere al paziente di presentarsi per essere visitato o consigliare un trattamento da effettuare a domicilio.
- Di solito, i pazienti dovrebbero consultare il medico se la febbre dura oltre i 3-4 giorni, a prescindere da altri sintomi.
Il medico inizia ponendo al paziente domande sui sintomi e sull’anamnesi. Esegue quindi un esame obiettivo. In base ai risultati dell’esame obiettivo e dell’anamnesi, il medico è spesso in grado di individuare la causa della febbre e gli esami eventualmente necessari.
- Il medico inizia informandosi in merito ai sintomi e alle malattie presenti e precedenti, ai farmaci attualmente assunti, a eventuali trasfusioni, all’esposizione a infezioni, a viaggi recenti, a vaccinazioni, nonché a ricoveri, interventi chirurgici o altre procedure mediche recenti.
- L’andamento della febbre raramente aiuta il medico a formulare una diagnosi.
Tuttavia, una febbre che si ripresenta a giorni alterni oppure ogni tre giorni è tipica della malaria. Il medico considera la malaria una possibile causa soltanto se il paziente ha viaggiato in un’area geografica in cui è diffusa. I viaggi recenti possono fornire chiarimenti sulla causa della febbre, poiché alcune infezioni si verificano solamente in alcune aree.
- Per esempio, la coccidioidomicosi (un’infezione micotica) si verifica quasi esclusivamente nel sud-ovest degli Stati Uniti.
- Anche le esposizioni recenti sono importanti.
- Per esempio, un soggetto che lavori in un’industria di lavorazione della carne corre maggior rischio di sviluppare brucellosi (un’infezione batterica che si diffonde attraverso il contatto con gli animali domestici).
Altri esempi includono acqua o alimenti (come latte e prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, e carne, pesce e molluschi crudi o poco cotti) che possono essere rischiosi, punture di insetti (ad esempio zanzare) e di zecche, pratiche sessuali non protette ed esposizioni professionali o dovute ad attività ricreative (come la caccia, l’escursionismo e gli sport acquatici).
- Il dolore è un indizio importante per individuare la possibile origine della febbre; pertanto il medico chiede di eventuale dolore alle orecchie, alla testa, al collo, ai denti, in gola, nel torace, nell’addome, nel fianco, nel retto, nei muscoli e nelle articolazioni.
- Altri sintomi che aiutano a stabilire la causa della febbre includono congestione e/o secrezione nasale, tosse, diarrea e sintomi delle vie urinarie (frequenza, urgenza e dolore durante la minzione).
La presenza di linfonodi ingrossati o di un eventuale eruzione (con dettagli sul suo aspetto, sulla sua localizzazione e sulla sua comparsa, in relazione ad altri sintomi) può aiutare il medico a individuare una causa. I soggetti affetti da febbri ricorrenti, sudorazione notturna e calo ponderale potrebbero aver contratto un’infezione cronica come la tubercolosi o l’endocardite (un’infezione che interessa il rivestimento del cuore e di solito le valvole cardiache).
Eventuali contatti con soggetti infetti Qualsiasi condizione conosciuta che predisponga all’infezione, come l’infezione da HIV, il diabete, i tumori, il trapianto d’organo, l’anemia falciforme, la presenza di un pacemaker o le patologie delle valvole cardiache, soprattutto se è presente una valvola artificiale Eventuali disturbi noti che predispongono alla febbre senza infezione, come lupus, gotta, sarcoidosi, iperattività della tiroide (ipertiroidismo) o cancro Utilizzo di farmaci che predispongono all’infezione, come farmaci chemioterapici contro il cancro, corticosteroidi o altri medicinali che sopprimono il sistema immunitario Uso di sostanze stupefacenti iniettabili
L’esame obiettivo inizia con la conferma della febbre. La febbre si misura più accuratamente per via rettale, ma spesso viene misurata la temperatura orale o auricolare. La temperatura frontale non è accurata come quella rettale, ma a causa della pandemia di COVID-19, i medici possono misurare la temperatura frontale per controllare la presenza di febbre.
- La temperatura ascellare è la meno accurata, pertanto i medici la usano raramente per confermare la febbre.
- Quindi, i medici eseguono un accurato esame obiettivo, dalla testa ai piedi, per cercare la fonte dell’infezione o evidenze della malattia.
- La necessità di effettuare esami dipende da cosa rileva il medico nel corso dell’esame obiettivo e dall’anamnesi.
Comunque, i soggetti sani colpiti da febbre acuta e solo da sintomi generali e vaghi (che, per esempio, provano una sensazione di malessere o indolenzimento) probabilmente hanno contratto una malattia virale che scomparirà senza trattamento. In questi casi, non sono solitamente richieste analisi.
Costituiscono un’eccezione i soggetti in un’area di trasmissione della COVID-19, che sono stati esposti a animali o insetti che trasportano e trasmettono malattie specifiche (chiamati vettori), come i soggetti punti da zecche e quelli che di recente sono stati in un’area geografica in cui è diffusa una particolare patologia (come la malaria).
Altrimenti, se nei soggetti sani vengono riscontrati sintomi che suggeriscono una particolare malattia, potrebbe essere necessario eseguire le analisi. I medici scelgono le analisi in base a tali riscontri. Per esempio, nei soggetti affetti da cefalea e rigidità nucale, si esegue una puntura lombare per verificare la presenza di meningite.
Nei soggetti affetti da tosse e da congestione polmonare, si esegue una radiografia del torace per verificare la presenza di polmonite. Per alcune malattie respiratorie, come COVID-19 o influenza, esistono test molecolari rapidi che possono dare risultati entro pochi minuti o poche ore. Alcuni test rapidi possono essere eseguiti a domicilio o in ambulatorio medico su un campione prelevato con un tampone.
Altri test rapidi per identificare la causa specifica di un’infezione richiedono l’invio di un campione di sangue a un laboratorio. I pazienti maggiormente a rischio di infezione, quelli in gravi condizioni e gli anziani devono essere spesso sottoposti ad analisi anche se i riscontri non suggeriscono alcun disturbo particolare.
Una conta ematica completa (compreso il numero e la proporzione dei diversi tipi di globuli bianchi) Colture delle urine e del sangue Radiografia toracica Analisi delle urine
Un aumento della conta dei globuli bianchi solitamente indica la presenza di infezione. La proporzione dei vari tipi di globuli bianchi (formula leucocitaria) fornisce ulteriori indizi. Per esempio, un aumento dei neutrofili suggerisce un’infezione batterica relativamente nuova.
- Un aumento degli eosinofili suggerisce la presenza di parassiti, per esempio la tenia o i nematodi.
- Inoltre, campioni di sangue, urine e altri fluidi corporei possono essere inviati in laboratorio per far crescere il microrganismo in coltura.
- Si possono eseguire altri esami del sangue per individuare la presenza di anticorpi contro determinati microrganismi.
Si può formulare la diagnosi di febbre di origine sconosciuta quando:
È presente una febbre di almeno 38,3 °C da diverse settimane. Esami diagnostici approfonditi non identificano una causa.
In tali casi, la causa può essere un’infezione cronica non comune (come la tubercolosi Tubercolosi (TB) La tubercolosi è un’infezione cronica contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis, un batterio che si trasmette per via aerea. Di solito interessa i polmoni, ma può colpire quasi. maggiori informazioni, un’ infezione batterica del cuore Endocardite infettiva L’endocardite infettiva è un’infezione del rivestimento del cuore (endocardio) e, in genere, anche delle valvole cardiache. L’endocardite infettiva si sviluppa quando dei batteri entrano nel. maggiori informazioni o un’ infezione da HIV Infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) L’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è un’infezione virale che distrugge progressivamente alcuni globuli bianchi e può causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired. maggiori informazioni, citomegalovirus Infezione da citomegalovirus (CMV) L’infezione da citomegalovirus è una comune infezione da herpesvirus e presenta una vasta sintomatologia; i sintomi possono essere assenti oppure si può sviluppare febbre e affaticamento (come. maggiori informazioni o virus di Epstein-Barr Mononucleosi infettiva Il virus di Epstein-Barr causa molte patologie, tra cui la mononucleosi infettiva. ) oppure qualcosa di diverso da un’infezione, come una malattia del tessuto connettivo (ad esempio il lupus Lupus eritematoso sistemico (LES) Il lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria cronica autoimmune del tessuto connettivo che può colpire articolazioni, reni, cute, mucose e pareti dei vasi sanguigni. Possono svilupparsi. maggiori informazioni o l’ artrite reumatoide Artrite reumatoide (AR) L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria in cui le articolazioni, in genere quelle delle mani e dei piedi, sviluppano un’infiammazione, dando luogo a gonfiore, dolore e spesso distruzione. maggiori informazioni ) o un tumore (ad esempio un linfoma Panoramica sui linfomi I linfomi sono tumori dei linfociti, che si localizzano nel sistema linfatico e negli organi che generano il sangue. I linfomi sono tumori che interessano un tipo specifico di globuli bianchi. maggiori informazioni, un tumore dell’ovaio Tumore dell’ovaio, delle tube di Falloppio e tumore peritoneale primitivo Il tumore ovarico è un tumore delle ovaie. È correlato al tumore delle tube di Falloppio, che si sviluppa nelle tube che collegano le ovaie all’utero, e al tumore peritoneale, un tumore dei.
- Maggiori informazioni o una leucemia Panoramica sulle leucemie Le leucemie sono tumori dei globuli bianchi o delle cellule che diventeranno globuli bianchi.
- I globuli bianchi originano dalle cellule staminali del midollo osseo.
- Talvolta può succedere che.
- Maggiori informazioni ).
- Altre cause comprendono reazioni farmacologiche, formazione di trombi ( trombosi venosa profonda Trombosi venosa profonda (TVP) La trombosi venosa profonda consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) all’interno delle vene profonde, in genere delle gambe.
I coaguli di sangue possono formarsi nelle vene se. maggiori informazioni ), un’infiammazione dei tessuti di alcuni organi ( sarcoidosi Sarcoidosi La sarcoidosi è una malattia caratterizzata da ammassi patologici di cellule infiammatorie (granulomi) in molti organi del corpo. Si sviluppa, generalmente, fra i 20 e i 40 anni di età, più. maggiori informazioni ) e le malattie infiammatorie intestinali Panoramica sulle malattie infiammatorie intestinali (IBD) Le malattie infiammatorie intestinali sono caratterizzate dall’infiammazione dell’intestino, che spesso provoca dolori addominali ricorrenti e diarrea.
I due tipi principali di malattia infiammatoria. maggiori informazioni, Nelle persone anziane, le cause più comuni di FOS sono l’ arterite a cellule giganti Arterite a cellule giganti L’arterite a cellule giganti è un’infiammazione cronica delle grandi e medie arterie di testa, collo e tronco. Le parti comunemente colpite sono le arterie temporali, che scorrono lungo le tempie.
maggiori informazioni, i linfomi Panoramica sui linfomi I linfomi sono tumori dei linfociti, che si localizzano nel sistema linfatico e negli organi che generano il sangue. I linfomi sono tumori che interessano un tipo specifico di globuli bianchi., gli ascessi e la tubercolosi Tubercolosi (TB) La tubercolosi è un’infezione cronica contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis, un batterio che si trasmette per via aerea. Di solito interessa i polmoni, ma può colpire quasi. maggiori informazioni, L’ ecografia Ecografia L’ecografia utilizza onde ad alta frequenza (ultrasuoni) per produrre immagini degli organi interni e di altri tessuti. Un dispositivo chiamato trasduttore converte la corrente elettrica in. maggiori informazioni, la tomografia computerizzata (TC) Tomografia computerizzata (TC) Nella tomografia computerizzata (TC), un tempo nota come tomografia assiale computerizzata (TAC), una sorgente radiogena e il rivelatore di radiazioni ruotano intorno al soggetto. Negli scanner. maggiori informazioni o la risonanza magnetica per immagini (RMI) Risonanza magnetica per immagini (RMI) La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche. maggiori informazioni, soprattutto nelle zone in cui si accusano dei disturbi, possono contribuire a identificare la causa. La scintigrafia Scintigrafia Nella scintigrafia, si utilizzano radionuclidi per produrre immagini. Un radionuclide è la forma radioattiva di un elemento, il che significa che è un atomo instabile che diventa più stabile.
maggiori informazioni, eseguita dopo aver iniettato in una vena globuli bianchi marcati con un isotopo radioattivo, o la tomografia a emissione di positroni Tomografia a emissione di positroni La tomografia a emissione di positroni (Positron Emission Tomography, PET) è un tipo di scintigrafia. Un radionuclide è la forma radioattiva di un elemento, il che significa che è un atomo instabile.
maggiori informazioni (positron emission tomography, PET) può essere utilizzata per individuare le aree di infezione o infiammazione. Se i risultati di questi test continuano a essere negativi, i medici potrebbero prelevare un campione di tessuto dal fegato, dal midollo osseo o da un’altra sede dell’infezione sospetta per eseguire una biopsia.
Il campione viene quindi esaminato al microscopio, sottoposto a coltura e analizzato. Il trattamento migliore per la febbre è il trattamento della causa. Poiché la febbre aiuta l’organismo a difendersi contro l’infezione e poiché, di per sé, la febbre non è pericolosa (a meno che non superi i 41 °C), l’utilità di trattare la febbre di routine è, al momento, una questione controversa.
Tuttavia, un soggetto con febbre elevata, in genere, si sente molto meglio se trattato. Inoltre, i soggetti affetti da disturbi cardiaci o polmonari e quelli con demenza sono considerati particolarmente a rischio di complicanze pericolose; in questi pazienti, la febbre dovrebbe essere trattata.
I farmaci utilizzati per diminuire la temperatura corporea sono chiamati antipiretici. Quelli più efficaci e più diffusi sono il paracetamolo e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina, l’ibuprofene e il naprossene. Questi farmaci vengono assunti secondo le indicazioni riportate sull’etichetta del contenitore.
Poiché molti preparati da banco contro il raffreddore o l’influenza contengono paracetamolo, i pazienti devono fare attenzione a non assumere contemporaneamente paracetamolo e uno o più dei suddetti preparati. Altre misure di raffreddamento (ad esempio il raffreddamento effettuato con acqua tiepida nebulizzata e usando coperte refrigeranti) sono necessarie solo se la temperatura è pari o superiore a 41 °C.
Le spugnature con alcol vengono evitate in quanto l’alcol può essere assorbito attraverso la pelle e può avere effetti nocivi. Le persone con infezioni del sangue o parametri vitali anomali (come ipotensione arteriosa e frequenza respiratoria e del polso accelerate) vengono ricoverate in ospedale. La febbre può essere difficile da gestire negli anziani, poiché il loro organismo potrebbe non essere in grado di rispondere come quello delle persone più giovani.
Per esempio, nei soggetti anziani e fragili l’infezione causa febbre con minore frequenza. Anche se si innalza a causa dell’infezione, la temperatura potrebbe comunque risultare inferiore alla definizione standard di febbre, e il grado di febbre potrebbe non corrispondere alla gravità della malattia.
- Analogamente, altri sintomi, come il dolore, potrebbero essere meno evidenti.
- Di frequente, un cambiamento nelle funzioni mentali o una diminuita capacità di svolgere le attività quotidiane rappresenta l’unico sintomo iniziale di una polmonite Polmonite acquisita in ospedale La polmonite acquisita in ospedale è un’infezione polmonare che si sviluppa nei soggetti ricoverati, in genere dopo circa 2 giorni o più dal ricovero.
Molti batteri, virus e anche miceti possono. maggiori informazioni o di un’ infezione delle vie urinarie Panoramica sulle infezioni delle vie urinarie (IVU) Nel soggetto sano, l’urina presente nella vescica è sterile e non contiene batteri né altri microrganismi.
- Il dotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno (uretra) non contiene batteri.
- Maggiori informazioni,
- Comunque, la probabilità che sia presente un’infezione batterica grave è maggiore negli anziani con febbre che nei giovani adulti con febbre.
- Come nei giovani adulti, la causa solitamente è un’infezione delle vie respiratorie o delle vie urinarie.
Le infezioni della pelle e dei tessuti molli sono più comuni nei soggetti anziani. Gli anziani hanno maggiori probabilità di manifestare una forma grave delle infezioni respiratorie virali, come quella da virus dell’ influenza Influenza L’influenza è un’ infezione virale dei polmoni e delle vie aeree causata da uno dei virus influenzali.
- Provoca febbre, secrezione nasale, mal di gola, tosse, cefalea, dolori muscolari (mialgie).
- Maggiori informazioni o della COVID-19 COVID-19 Il COVID-19 è una malattia respiratoria acuta che può essere grave ed è causata da un coronavirus denominato SARS-CoV-2.
- I sintomi del COVID-19 variano significativamente.
Per diagnosticare. maggiori informazioni e da virus respiratorio sinciziale Infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS) e infezione da metapneumovirus umano L’infezione da virus respiratorio sinciziale e l’infezione da metapneumovirus umano (Human metapneumovirus, hMPV) causano infezioni dell’apparato respiratorio superiore e talvolta di quello.
La maggior parte dei casi di febbre che si sviluppano nei soggetti sani è causata da infezioni respiratorie o gastro-intestinali dovute a virus. Solitamente i medici riescono a individuare un’infezione sulla base di una breve anamnesi, di un esame obiettivo e, occasionalmente, con alcuni semplici esami; utilizzano quindi questi risultati, in particolare i sintomi, per stabilire quali altri esami siano necessari. I medici prendono in considerazione i disturbi cronici preesistenti, soprattutto se danneggiano il sistema immunitario, come possibile causa di una febbre che duri a lungo. L’assunzione di paracetamolo o di FANS solitamente abbassa la febbre e migliora le condizioni dei pazienti, anche se, per la maggior parte dei soggetti, il trattamento non è fondamentale. Negli anziani, le infezioni provocano la febbre con minore probabilità e altri sintomi potrebbero essere meno evidenti.
Come si calibra un termometro?
COME CALIBRARE? – Ci sono due metodi: con Ghiaccio (che sappiamo essere a 0 gradi o 32F) o con acqua bollente (212F). A meno che non siate masochisti o che siate ansiosi di provare una bella ustione, vi sconsiglio vivamente il secondo metodo. Qualora il termometro non scendesse a temperatura beh allora e’ ora di comperarne uno nuovo 🙂
- Metodo con ghiaccio:
- 1- RIEMPITE DI CUBETTI DI GHIACCIO UN BICCHIERE
- 2- AGGIUNGETE ACQUA FREDDA, FINO A CIRCA 1/3 DELL’ALTEZZA DEL BICCHIERE
- 3- ASPETTATE QUALCHE MINUTO (DAI 2 AI 5) COSI’ CHE LA TEMPERATURA DELL’ACQUA SI STABILIZZI.
4- INSERITE IL TERMOMETRO AL CENTRO. non deve toccare il fondo o le pareti del bicchiere.5- ASPETTATE UN PAIO DI MINUTI FINCHE’ LA TEMPERATURA SCENDA. Una volta che la lancetta rimane fissa, quello e’ il vosto “reading”. Usando la ghiera, incastrate il termometro e ruotatelo fino a raggiungere i gradi desiderati ( Zero centigradi o 32 Fahrenheit).
- Lasciate qualche secondo ancora che il termometro mostri la corretta temperatura.6-FATTO.
- Siete pronte ! Un’ultima nota importante : alcuni termometri hanno una “fossetta” sul gambo di metallo.
- Essa rappresenta la parte del termometro sensibile alla temperatura.
- Deve essere quindi sommersa in acqua.
- Non troppo difficile vero? Spero che questo tutorial vi aiuti,
Enjoy, and safe cooking!!! : COME CALIBRARE IL TERMOMETRO
Come si chiamano i gradi del termometro?
In fisica, la temperatura è una grandezza scalare che misura lo stato termico di un corpo esteso o un sistema fisico. Una variazione di temperatura registra sempre uno scambio di calore tra due corpi o sistemi. È importante sottolineare che, se vi è un cambiamento di temperatura, è sicuramente in atto uno scambio di calore, mentre sono possibili scambi di calore a temperatura costante, come nelle trasformazioni isoterme, in assenza, cioè, di variazioni della stessa.
L’equilibrio termico Definiamo il contatto termico come un qualsiasi stato, proprio di due o più corpi, in cui può avvenire uno scambio di calore fra gli stessi. Questo può eminentemente avvenire in tre forme: conduzione, convezione e irraggiamento, Diciamo allora che due corpi sono in equilibrio termico tra loro se, posti a contatto termico, tra di essi non avviene scambio di calore,
Se due corpi $A$ e $B$ posti a contatto sono in equilibrio termico, allora la loro temperatura è la stessa : $T_A = T_B$. Se due sistemi non sono in equilibrio termico, essi non hanno la stessa temperatura. Quel che si osserva sperimentalmente è che avviene uno scambio di calore tra i due sistemi, che passa da quello che definiamo essere a temperatura più alta a quello che definiamo essere a temperatura più bassa ; questo scambio dura sino a quando non si raggiunge l’equilibrio termico tra i due sistemi, in cui essi hanno raggiunto la stessa temperatura, detta temperatura di equilibrio,
- Notare che questa è una definizione che segue dall’osservazione sperimentale, ossia si definisce “a temperatura più alta” il corpo dal quale il calore defluisce e “a temperatura più bassa” il corpo che assorbe tale calore,
- Questa definizione ha implicazioni ben più profonde, come si evince dal secondo principio della termodinamica,
Il principio zero della termodinamica La sussistenza dell’equilibrio termico tra più di due sistemi è sancita dal principio zero (o base) della termodinamica : se un corpo $A$ e un corpo $B$ sono in equilibrio termico fra loro e il corpo $B$ e un corpo $C$ sono in equilibrio termico tra loro, allora anche il corpo $A$ e il corpo $C$ sono essi stessi in equilibrio termico tra loro,
- Questo sancisce la proprietà transitiva della temperatura.
- Possiamo riassumere il tutto con la formula $$ T_A = T_B, \ T_B = T_C \ \Longrightarrow \ T_A = T_C $$ Le scale termometriche In base alla sua definizione, potremo misurare la temperatura solo per confronto, e di conseguenza tutte le misurazioni di temperatura saranno indirette, e tutte le temperature misurate saranno riferite a particolari scale di misurazione, dette scale termometriche, le quali fisseranno, ciascuna, una propria temperatura di riferimento rispetto alla quale misurare la temperatura.
Va detto che la misurazione della temperatura è molto delicata, in quanto essa dipende da moltissimi fattori: in generale, una determinata scala termometrica darà misurazioni attendibili solo entro certi limiti e a condizioni ben precise. Le scale termometriche più diffuse sono tre: la scala Celsius, la scala Fahrenheit, e la scala Kelvin,
Esse pongono temperature di riferimento per particolari situazioni, facilmente riproducibili e di carattere sufficientemente universale. La scala Celsius si indica con $\ ^ \text $, pone $0^\circ \text $ al punto di fusione del ghiaccio e $100^\circ \text $ al punto di ebollizione dell’acqua, entrambi a livello del mare (e quindi alla pressione di una atmosfera).
La scala Fahrenheit si indica con $\ ^ \text $, e in questa scala il ghiaccio fonde a $32^ \text $ e l’acqua bolle a $212^ \text $. Eseguendo un’equivalenza delle due scale termometriche, si possono facilmente convertire le temperature dall’una all’altra scala mediante le seguenti equazioni: ##KATEX##\begin T(^ \text ) = \frac \cdot \left( T(^\circ \text ) – 32 \right) \\ T(^ \text ) = \frac T(^\circ \text ) + 32 \end ##KATEX## La scala Kelvin invece è legata allo sviluppo teorico della termodinamica (in particolare al secondo principio della termodinamica e alla definizione di entropia ), e per questo motivo la temperatura misurata in Kelvin si dice temperatura assoluta,
La scala Kelvin è preferibile rispetto alle altre scale termometriche poiché ha maggiori fondamenti teorici; la validità delle formule precedenti, come già accennato, non copre tutto lo spettro delle temperature misurabili, e la trasformazione dall’una all’altra scala, oltre certi limiti, smette di seguire quelle equazioni.
Una temperatura misurata in Kelvin invece risente assai meno di queste aberrazioni. Il grado kelvin (indicato dal simbolo $\text $, senza il “pallino”) è l’unità di misura della temperatura nel sistema internazionale, e un grado kelvin, $1 \text $, viene definito come $\dfrac $ della temperatura a cui è situato il punto triplo dell’acqua (che è una speciale condizione di pressione, temperatura e volume in cui possono coesistere, in equilibrio termico, i tre stati di aggregazione dell’acqua: ghiaccio, acqua e vapore).
- Quindi, il punto triplo dell’acqua si trova alla temperatura di $273,15 \text $; misurando la temperatura di ebollizione dell’acqua alla pressione di un’atmosfera, si ottengono $373,15 \text $: la variazione di temperatura è di $100$ gradi, come nel caso della scala Celsius.
- Quindi scala Celsius e scala Kelvin si equivalgono per quanto riguarda le variazioni di temperatura, ma hanno un diverso punto zero : per passare da gradi Celsius a gradi Kelvin basta aggiungere $273,15$ gradi, e viceversa, per passare da Kelvin a Celsius, bisogna sottrarre $273,15$.
La dilatazione termica Una variazione di temperatura può avere effetti macroscopici su un corpo. Il più evidente di questi effetti è la dilatazione termica : a fronte di una variazione di temperatura $\Delta T$, si verifica sperimentalmente che un corpo subisce una dilatazione delle sue estensioni direttamente proporzionale, entro certi limiti, alla variazione di temperatura,
Il coefficiente di proporzionalità di questa relazione è detto coefficiente di dilatazione termica, ed è proprio di ciascun materiale. Se il corpo si modifica solo in lunghezza, si parla di coefficiente di dilatazione termica lineare, indicato con $\lambda$; se può modificare lunghezza e larghezza di coefficiente di dilatazione termica di superficie, con la lettera $\sigma$; se infine si può dilatare in tutte e e tre le direzioni di coefficiente di dilatazione termica volumetrico $\alpha$.
Se il materiale è isotropo, ossia se la variazione di temperatura che avviene al suo interno si propaga in ogni direzione uniformemente, valgono le relazioni $ \alpha = 3 \lambda; \ \sigma = 2 \lambda; \ 2 \alpha = 3 \sigma $. La misurazione della temperatura: un esempio Supponiamo di voler misurare la temperatura $T_A$ di un corpo $A$ con un termometro $C$.
- Innanzitutto, dobbiamo conoscere lo stato del termometro alla temperatura di riferimento.
- Se supponiamo che il termometro $C$ sia suscettibile a dilatazione termica lineare, con coefficiente $\lambda$, e la temperatura di riferimento è $T_0$, misuriamo la lunghezza $l_0$ che il termometro acquista a tale temperatura.
Sappiamo, come prescritto dalla definizione di coefficiente di dilatazione termica lineare, che la dilatazione della lunghezza del termometro e la variazione di temperatura sono legate dalla formula: $$ l = l_0 \cdot \left(1 + \lambda \ \Delta T \right)$$ Poniamo poi $A$ e $C$ a contatto termico, e registriamo un cambiamento nella temperatura di $C$ per mezzo della sua dilatazione; attendiamo sino a quando questo cambiamento non si verifica più e misuriamo la lunghezza finale $l$ di $C$: a questo punto, $C$ si troverà a una temperatura $T_ }$ la quale, per il principio zero, è uguale alla temperatura del corpo $A$ che si vuole misurare.
Grazie alla definizione del coefficiente di dilatazione termica lineare, possiamo riscrivere la variazione di temperatura $\Delta T = T_ } – T_0 $; vale infatti: $$ \Delta T = \frac \frac \quad \Rightarrow \quad T_ } = T_0 + \frac \frac $$ La temperatura dal punto di vista microsopico Un’ulteriore misurazione della temperatura è fornita dalla teoria cinetica dei gas perfetti, secondo la quale la temperatura di una mole di gas perfetto è proporzionale all’energia cinetica mediamente posseduta da una sua particella : vale infatti la formula $$ T = \frac \frac $$ dove $k$ è la costante di Boltzmann, ed $E_c$ è l’energia cinetica di una particella, definita come $E_c = \frac m \ v^2$, essendo $v$ la velocità della particella.
Solo alla luce di questa equazione comprendiamo che la misura della temperatura rende conto, macroscopicamente, di quantità microscopiche.
Come capire se è febbre da infezione?
Classificazione della febbre – In relazione all’andamento e alla durata delle diverse fasi, si distinguono diversi tipi di febbre.
- Febbre continua : la temperatura corporea raggiunge i 40º e si mantiene pressoché costante durante il periodo del fastigio febbrile. È una forma di febbre tipica delle polmoniti, Solitamente si ha defervescenza rapida con sudorazione profusa.
- Febbre remittente o discontinua : la temperatura corporea durante il periodo del fastigio febbrile va incontro a oscillazioni giornaliere di 2-3 gradi, senza che mai si arrivi però alla defervescenza. È una forma di febbre tipica delle setticemie (infezioni sistemiche gravi) e delle malattie virali, È frequente nella tubercolosi.
- Febbre intermittente : in questa forma si osserva un’alternanza fra periodi di ipertermia e periodi senza febbre nell’arco della stessa giornata. È ciò che accade nelle setticemie, nelle neoplasie e nella febbre iatrogena indotta da farmaci. Oscillazioni che si sviluppano nell’arco di più giorni si osservano invece nella malaria (se il picco di ipertermia si osserva ogni quattro giorni si parla di febbre quartana, se si osserva ogni tre giorni di febbre terzana ), nel linfoma di Hodgkin e in altri linfomi. Una febbre alta (intorno a 40ºC oppure compresa fra 37 e 38°C, in presenza di sudorazione), intermittente e associata a brividi è il sintomo di una febbre settica, originata da un’infezione batterica,
- Febbre ondulante : il periodo febbrile oscilla da 10 a 15 giorni.
- Febbre ricorrente e familiare : febbre mediterranea familiare (FMF), in cui il periodo febbrile oscilla da 3 a 5 giorni.
A seconda della temperatura misurata a livello ascellare, invece, la febbre può essere classificata in:
- Sub-febbre (37-37,5°C)
- Febbricola (37,5-37,9°C)
- Febbre moderata (38-38,9°C)
- Febbre elevata (39-39,9°C)
- Iperpiressia (>40°C)
Cosa vuol dire quando si ha la febbre a 37?
Sebbene una temperatura pari a 37 ° C sia considerata normale, la temperatura corporea varia nel corso della giornata. La temperatura è più bassa la mattina presto e più alta nel tardo pomeriggio, raggiungendo, a volte, i 37,7 ° C. Analogamente, la febbre non rimane a una temperatura costante.
Talvolta la temperatura raggiunge dei picchi giornalieri per poi tornare alla normalità. Questo processo è definito febbre intermittente. Oppure, la temperatura varia ma senza tornare a livelli normali. Questo processo è definito febbre remittente. I medici non ritengono più che l’andamento degli innalzamenti e abbassamenti della febbre sia particolarmente importante per la diagnosi di certi disturbi.
La temperatura corporea si può misurare in diverse aree del corpo. Le sedi più comuni sono la bocca (temperatura orale) e il retto. Altre sedi includono l’orecchio, la fronte e, molto meno preferibile, l’ascella. La temperatura viene generalmente misurata con un termometro digitale.
Sono superiori a 37 ° C nel primo mattino. Sono superiori a 38 °C in qualsiasi momento dopo il primo mattino. Sono superiori alla normale temperatura quotidiana nota di una persona.
La temperatura rettale e auricolare è superiore di 0,6 °C rispetto alla temperatura orale. La temperatura cutanea (ad esempio la fronte) è inferiore di 0,6 °C rispetto alla temperatura orale. Molti soggetti utilizzano genericamente il termine “febbre”, spesso, quando sentono troppo caldo, freddo o sono sudati, senza di fatto avere misurato la loro temperatura corporea.
In alcuni soggetti (ad esempio le persone molto anziane, i bambini piccoli o le persone con disturbo da abuso di alcol) la capacità di generare febbre è ridotta I sintomi dei pazienti derivano principalmente dalle condizioni causate dalla febbre, piuttosto che dalla febbre stessa. Sebbene molti ritengano che la febbre possa essere dannosa, i tipici aumenti temporanei della temperatura corporea che variano da 38 a 40 °C causati dalla maggior parte delle infezioni di breve durata (acute) sono ben tollerati dagli adulti sani.
Comunque, una febbre moderata può essere leggermente pericolosa per gli adulti con disturbi cardiaci o polmonari, dato che la febbre causa un aumento della frequenza cardiaca e respiratoria. La febbre può anche peggiorare lo stato mentale dei soggetti affetti da demenza.
Le sostanze che causano la febbre sono denominate pirogeni e possono provenire dall’interno o dall’esterno del corpo umano. I microrganismi e le sostanze da loro prodotte (come le tossine) sono esempi di pirogeni generati all’esterno del corpo umano (pirogeni esogeni). I pirogeni generati all’interno del corpo umano sono solitamente prodotti da monociti e macrofagi (due tipi di globuli bianchi).
I pirogeni provenienti dall’esterno del corpo possono causare febbre stimolando l’organismo a rilasciare i propri pirogeni o modificando direttamente l’ area cerebrale che controlla la temperatura Febbre, La febbre può essere causata da molte malattie.
Infettive (le più comuni) Neoplastiche (cancro) Infiammatorie
Una causa infettiva è molto probabile negli adulti che sviluppano una febbre che dura al massimo quattro giorni. Una causa non infettiva provoca più facilmente una febbre che dura per un lungo periodo di tempo o che recidiva. Molti tumori causano febbre.
I disturbi infiammatori che causano febbre includono le patologie delle articolazioni, del tessuto connettivo e dei vasi sanguigni, come l’ artrite reumatoide Artrite reumatoide (AR) L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria in cui le articolazioni, in genere quelle delle mani e dei piedi, sviluppano un’infiammazione, dando luogo a gonfiore, dolore e spesso distruzione.
maggiori informazioni, il lupus eritematoso sistemico Lupus eritematoso sistemico (LES) Il lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria cronica autoimmune del tessuto connettivo che può colpire articolazioni, reni, cute, mucose e pareti dei vasi sanguigni. Possono svilupparsi. maggiori informazioni (lupus) e l’ arterite a cellule giganti Arterite a cellule giganti L’arterite a cellule giganti è un’infiammazione cronica delle grandi e medie arterie di testa, collo e tronco. Le parti comunemente colpite sono le arterie temporali, che scorrono lungo le tempie.
maggiori informazioni, Inoltre, una febbre isolata e di breve durata (acuta) che si presenti in soggetti affetti da cancro o da altro disturbo infiammatorio conosciuto molto probabilmente ha una causa infettiva. Nei soggetti sani, la febbre acuta raramente è il primo sintomo di una malattia cronica. Talvolta sono i farmaci a causare la febbre.
Per esempio, gli antibiotici beta-lattamici (come la penicillina Penicilline Le penicilline sono una sottoclasse degli antibiotici chiamati beta-lattamici (antibiotici che hanno una struttura chimica denominata anello beta-lattamico). Anche i carbapenemi, le cefalosporine.
maggiori informazioni ) e i farmaci sulfamidici possono scatenare la febbre. Tra le sostanze che possono causare una temperatura estremamente alta si annoverano alcune sostanze stupefacenti (come la cocaina Cocaina La cocaina è una sostanza stimolante che crea dipendenza ricavata dalle foglie della pianta della coca.
La cocaina è un forte stimolante che aumenta la vigilanza, provoca euforia e fa sentire. maggiori informazioni, le anfetamine Amfetamine Le anfetamine sono farmaci stimolanti utilizzati per curare determinate condizioni mediche, ma sono anche oggetto di abuso.
- Le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano le prestazioni fisiche.
- Maggiori informazioni o la fenciclidina Chetamina e fenciclidina (PCP) La chetamina e la fenciclidina sono farmaci chimicamente simili utilizzati come analgesici, ma talvolta ne viene fatto un uso ricreativo.
- La chetamina è disponibile in polvere e in formulazione.
maggiori informazioni ), gli anestetici Anestetici I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici. maggiori informazioni e gli antipsicotici Farmaci antipsicotici La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato da perdita del contatto con la realtà (psicosi), allucinazioni (solitamente di tipo uditivo), forte attaccamento a false convinzioni (deliri).
Infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori Infezioni gastrointestinali
La maggior parte delle infezioni gastrointestinali e delle vie respiratorie acute è virale. Alcune condizioni (fattori di rischio) provocano la febbre con maggiore probabilità. Tali fattori includono:
Lo stato di salute della persona L’età del soggetto Certe attività lavorative L’uso di alcune procedure mediche e farmaci L’esposizione a infezioni (ad esempio, attraverso i viaggi o il contatto con persone, animali o insetti infetti)
Solitamente, il medico può diagnosticare la presenza di un’infezione sulla base di una breve anamnesi, di un esame obiettivo e, occasionalmente, con alcuni semplici test, come una radiografia del torace e un’analisi delle urine. Tuttavia, a volte non è facile identificare immediatamente la causa della febbre.
Individuare altri sintomi, come cefalea o tosse: questi sintomi aiutano a ridurre la gamma delle possibili cause. Stabilire se il soggetto è gravemente o cronicamente malato: molte delle possibili infezioni virali acute si risolvono spontaneamente e sono difficili da diagnosticare con precisione (cioè è difficile stabilire esattamente quale virus stia causando l’infezione). Limitando le analisi ai soggetti con patologie gravi o croniche si possono evitare molte ricerche costose, inutili e talvolta improduttive.
Nelle persone affette da febbre acuta, determinati sintomi e caratteristiche possono essere fonte di preoccupazione. Tra questi troviamo:
Cambiamenti della funzione mentale, come lo stato confusionale Cefalea e/o rigidità nucale Macchie rosso-violacee piccole e piatte sulla pelle (petecchie), che indicano emorragie sottocutanee Ipotensione Frequenza cardiaca o respirazione accelerate Respiro affannoso (dispnea) Temperatura superiore a 40 °C o inferiore a 35 °C Recente viaggio in una zona in cui gravi malattie infettive come la malaria sono comuni (endemiche) Recente utilizzo di farmaci che sopprimono il sistema immunitario (immunosoppressori)
In presenza di segnali d’allarme è necessaria un’immediata consultazione medica. Tali soggetti solitamente devono essere sottoposti ad analisi immediate e, spesso, ricoverati in ospedale. I soggetti che non presentano segnali d’allarme dovrebbero consultare il medico se la febbre dura più di 24-48 ore.
- In base all’età, ad altri sintomi e alle patologie note della persona, il medico potrebbe chiedere al paziente di presentarsi per essere visitato o consigliare un trattamento da effettuare a domicilio.
- Di solito, i pazienti dovrebbero consultare il medico se la febbre dura oltre i 3-4 giorni, a prescindere da altri sintomi.
Il medico inizia ponendo al paziente domande sui sintomi e sull’anamnesi. Esegue quindi un esame obiettivo. In base ai risultati dell’esame obiettivo e dell’anamnesi, il medico è spesso in grado di individuare la causa della febbre e gli esami eventualmente necessari.
Il medico inizia informandosi in merito ai sintomi e alle malattie presenti e precedenti, ai farmaci attualmente assunti, a eventuali trasfusioni, all’esposizione a infezioni, a viaggi recenti, a vaccinazioni, nonché a ricoveri, interventi chirurgici o altre procedure mediche recenti. L’andamento della febbre raramente aiuta il medico a formulare una diagnosi.
Tuttavia, una febbre che si ripresenta a giorni alterni oppure ogni tre giorni è tipica della malaria. Il medico considera la malaria una possibile causa soltanto se il paziente ha viaggiato in un’area geografica in cui è diffusa. I viaggi recenti possono fornire chiarimenti sulla causa della febbre, poiché alcune infezioni si verificano solamente in alcune aree.
- Per esempio, la coccidioidomicosi (un’infezione micotica) si verifica quasi esclusivamente nel sud-ovest degli Stati Uniti.
- Anche le esposizioni recenti sono importanti.
- Per esempio, un soggetto che lavori in un’industria di lavorazione della carne corre maggior rischio di sviluppare brucellosi (un’infezione batterica che si diffonde attraverso il contatto con gli animali domestici).
Altri esempi includono acqua o alimenti (come latte e prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, e carne, pesce e molluschi crudi o poco cotti) che possono essere rischiosi, punture di insetti (ad esempio zanzare) e di zecche, pratiche sessuali non protette ed esposizioni professionali o dovute ad attività ricreative (come la caccia, l’escursionismo e gli sport acquatici).
Il dolore è un indizio importante per individuare la possibile origine della febbre; pertanto il medico chiede di eventuale dolore alle orecchie, alla testa, al collo, ai denti, in gola, nel torace, nell’addome, nel fianco, nel retto, nei muscoli e nelle articolazioni. Altri sintomi che aiutano a stabilire la causa della febbre includono congestione e/o secrezione nasale, tosse, diarrea e sintomi delle vie urinarie (frequenza, urgenza e dolore durante la minzione).
La presenza di linfonodi ingrossati o di un eventuale eruzione (con dettagli sul suo aspetto, sulla sua localizzazione e sulla sua comparsa, in relazione ad altri sintomi) può aiutare il medico a individuare una causa. I soggetti affetti da febbri ricorrenti, sudorazione notturna e calo ponderale potrebbero aver contratto un’infezione cronica come la tubercolosi o l’endocardite (un’infezione che interessa il rivestimento del cuore e di solito le valvole cardiache).
Eventuali contatti con soggetti infetti Qualsiasi condizione conosciuta che predisponga all’infezione, come l’infezione da HIV, il diabete, i tumori, il trapianto d’organo, l’anemia falciforme, la presenza di un pacemaker o le patologie delle valvole cardiache, soprattutto se è presente una valvola artificiale Eventuali disturbi noti che predispongono alla febbre senza infezione, come lupus, gotta, sarcoidosi, iperattività della tiroide (ipertiroidismo) o cancro Utilizzo di farmaci che predispongono all’infezione, come farmaci chemioterapici contro il cancro, corticosteroidi o altri medicinali che sopprimono il sistema immunitario Uso di sostanze stupefacenti iniettabili
L’esame obiettivo inizia con la conferma della febbre. La febbre si misura più accuratamente per via rettale, ma spesso viene misurata la temperatura orale o auricolare. La temperatura frontale non è accurata come quella rettale, ma a causa della pandemia di COVID-19, i medici possono misurare la temperatura frontale per controllare la presenza di febbre.
La temperatura ascellare è la meno accurata, pertanto i medici la usano raramente per confermare la febbre. Quindi, i medici eseguono un accurato esame obiettivo, dalla testa ai piedi, per cercare la fonte dell’infezione o evidenze della malattia. La necessità di effettuare esami dipende da cosa rileva il medico nel corso dell’esame obiettivo e dall’anamnesi.
Comunque, i soggetti sani colpiti da febbre acuta e solo da sintomi generali e vaghi (che, per esempio, provano una sensazione di malessere o indolenzimento) probabilmente hanno contratto una malattia virale che scomparirà senza trattamento. In questi casi, non sono solitamente richieste analisi.
Costituiscono un’eccezione i soggetti in un’area di trasmissione della COVID-19, che sono stati esposti a animali o insetti che trasportano e trasmettono malattie specifiche (chiamati vettori), come i soggetti punti da zecche e quelli che di recente sono stati in un’area geografica in cui è diffusa una particolare patologia (come la malaria).
Altrimenti, se nei soggetti sani vengono riscontrati sintomi che suggeriscono una particolare malattia, potrebbe essere necessario eseguire le analisi. I medici scelgono le analisi in base a tali riscontri. Per esempio, nei soggetti affetti da cefalea e rigidità nucale, si esegue una puntura lombare per verificare la presenza di meningite.
Nei soggetti affetti da tosse e da congestione polmonare, si esegue una radiografia del torace per verificare la presenza di polmonite. Per alcune malattie respiratorie, come COVID-19 o influenza, esistono test molecolari rapidi che possono dare risultati entro pochi minuti o poche ore. Alcuni test rapidi possono essere eseguiti a domicilio o in ambulatorio medico su un campione prelevato con un tampone.
Altri test rapidi per identificare la causa specifica di un’infezione richiedono l’invio di un campione di sangue a un laboratorio. I pazienti maggiormente a rischio di infezione, quelli in gravi condizioni e gli anziani devono essere spesso sottoposti ad analisi anche se i riscontri non suggeriscono alcun disturbo particolare.
Una conta ematica completa (compreso il numero e la proporzione dei diversi tipi di globuli bianchi) Colture delle urine e del sangue Radiografia toracica Analisi delle urine
Un aumento della conta dei globuli bianchi solitamente indica la presenza di infezione. La proporzione dei vari tipi di globuli bianchi (formula leucocitaria) fornisce ulteriori indizi. Per esempio, un aumento dei neutrofili suggerisce un’infezione batterica relativamente nuova.
- Un aumento degli eosinofili suggerisce la presenza di parassiti, per esempio la tenia o i nematodi.
- Inoltre, campioni di sangue, urine e altri fluidi corporei possono essere inviati in laboratorio per far crescere il microrganismo in coltura.
- Si possono eseguire altri esami del sangue per individuare la presenza di anticorpi contro determinati microrganismi.
Si può formulare la diagnosi di febbre di origine sconosciuta quando:
È presente una febbre di almeno 38,3 °C da diverse settimane. Esami diagnostici approfonditi non identificano una causa.
In tali casi, la causa può essere un’infezione cronica non comune (come la tubercolosi Tubercolosi (TB) La tubercolosi è un’infezione cronica contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis, un batterio che si trasmette per via aerea. Di solito interessa i polmoni, ma può colpire quasi. maggiori informazioni, un’ infezione batterica del cuore Endocardite infettiva L’endocardite infettiva è un’infezione del rivestimento del cuore (endocardio) e, in genere, anche delle valvole cardiache. L’endocardite infettiva si sviluppa quando dei batteri entrano nel. maggiori informazioni o un’ infezione da HIV Infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) L’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è un’infezione virale che distrugge progressivamente alcuni globuli bianchi e può causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired. maggiori informazioni, citomegalovirus Infezione da citomegalovirus (CMV) L’infezione da citomegalovirus è una comune infezione da herpesvirus e presenta una vasta sintomatologia; i sintomi possono essere assenti oppure si può sviluppare febbre e affaticamento (come. maggiori informazioni o virus di Epstein-Barr Mononucleosi infettiva Il virus di Epstein-Barr causa molte patologie, tra cui la mononucleosi infettiva. ) oppure qualcosa di diverso da un’infezione, come una malattia del tessuto connettivo (ad esempio il lupus Lupus eritematoso sistemico (LES) Il lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria cronica autoimmune del tessuto connettivo che può colpire articolazioni, reni, cute, mucose e pareti dei vasi sanguigni. Possono svilupparsi. maggiori informazioni o l’ artrite reumatoide Artrite reumatoide (AR) L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria in cui le articolazioni, in genere quelle delle mani e dei piedi, sviluppano un’infiammazione, dando luogo a gonfiore, dolore e spesso distruzione. maggiori informazioni ) o un tumore (ad esempio un linfoma Panoramica sui linfomi I linfomi sono tumori dei linfociti, che si localizzano nel sistema linfatico e negli organi che generano il sangue. I linfomi sono tumori che interessano un tipo specifico di globuli bianchi. maggiori informazioni, un tumore dell’ovaio Tumore dell’ovaio, delle tube di Falloppio e tumore peritoneale primitivo Il tumore ovarico è un tumore delle ovaie. È correlato al tumore delle tube di Falloppio, che si sviluppa nelle tube che collegano le ovaie all’utero, e al tumore peritoneale, un tumore dei.
maggiori informazioni o una leucemia Panoramica sulle leucemie Le leucemie sono tumori dei globuli bianchi o delle cellule che diventeranno globuli bianchi. I globuli bianchi originano dalle cellule staminali del midollo osseo. Talvolta può succedere che. maggiori informazioni ). Altre cause comprendono reazioni farmacologiche, formazione di trombi ( trombosi venosa profonda Trombosi venosa profonda (TVP) La trombosi venosa profonda consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) all’interno delle vene profonde, in genere delle gambe.
I coaguli di sangue possono formarsi nelle vene se. maggiori informazioni ), un’infiammazione dei tessuti di alcuni organi ( sarcoidosi Sarcoidosi La sarcoidosi è una malattia caratterizzata da ammassi patologici di cellule infiammatorie (granulomi) in molti organi del corpo. Si sviluppa, generalmente, fra i 20 e i 40 anni di età, più. maggiori informazioni ) e le malattie infiammatorie intestinali Panoramica sulle malattie infiammatorie intestinali (IBD) Le malattie infiammatorie intestinali sono caratterizzate dall’infiammazione dell’intestino, che spesso provoca dolori addominali ricorrenti e diarrea.
I due tipi principali di malattia infiammatoria. maggiori informazioni, Nelle persone anziane, le cause più comuni di FOS sono l’ arterite a cellule giganti Arterite a cellule giganti L’arterite a cellule giganti è un’infiammazione cronica delle grandi e medie arterie di testa, collo e tronco. Le parti comunemente colpite sono le arterie temporali, che scorrono lungo le tempie.
maggiori informazioni, i linfomi Panoramica sui linfomi I linfomi sono tumori dei linfociti, che si localizzano nel sistema linfatico e negli organi che generano il sangue. I linfomi sono tumori che interessano un tipo specifico di globuli bianchi., gli ascessi e la tubercolosi Tubercolosi (TB) La tubercolosi è un’infezione cronica contagiosa causata da Mycobacterium tuberculosis, un batterio che si trasmette per via aerea. Di solito interessa i polmoni, ma può colpire quasi. maggiori informazioni, L’ ecografia Ecografia L’ecografia utilizza onde ad alta frequenza (ultrasuoni) per produrre immagini degli organi interni e di altri tessuti. Un dispositivo chiamato trasduttore converte la corrente elettrica in. maggiori informazioni, la tomografia computerizzata (TC) Tomografia computerizzata (TC) Nella tomografia computerizzata (TC), un tempo nota come tomografia assiale computerizzata (TAC), una sorgente radiogena e il rivelatore di radiazioni ruotano intorno al soggetto. Negli scanner. maggiori informazioni o la risonanza magnetica per immagini (RMI) Risonanza magnetica per immagini (RMI) La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche. maggiori informazioni, soprattutto nelle zone in cui si accusano dei disturbi, possono contribuire a identificare la causa. La scintigrafia Scintigrafia Nella scintigrafia, si utilizzano radionuclidi per produrre immagini. Un radionuclide è la forma radioattiva di un elemento, il che significa che è un atomo instabile che diventa più stabile.
maggiori informazioni, eseguita dopo aver iniettato in una vena globuli bianchi marcati con un isotopo radioattivo, o la tomografia a emissione di positroni Tomografia a emissione di positroni La tomografia a emissione di positroni (Positron Emission Tomography, PET) è un tipo di scintigrafia. Un radionuclide è la forma radioattiva di un elemento, il che significa che è un atomo instabile.
maggiori informazioni (positron emission tomography, PET) può essere utilizzata per individuare le aree di infezione o infiammazione. Se i risultati di questi test continuano a essere negativi, i medici potrebbero prelevare un campione di tessuto dal fegato, dal midollo osseo o da un’altra sede dell’infezione sospetta per eseguire una biopsia.
Il campione viene quindi esaminato al microscopio, sottoposto a coltura e analizzato. Il trattamento migliore per la febbre è il trattamento della causa. Poiché la febbre aiuta l’organismo a difendersi contro l’infezione e poiché, di per sé, la febbre non è pericolosa (a meno che non superi i 41 °C), l’utilità di trattare la febbre di routine è, al momento, una questione controversa.
Tuttavia, un soggetto con febbre elevata, in genere, si sente molto meglio se trattato. Inoltre, i soggetti affetti da disturbi cardiaci o polmonari e quelli con demenza sono considerati particolarmente a rischio di complicanze pericolose; in questi pazienti, la febbre dovrebbe essere trattata.
I farmaci utilizzati per diminuire la temperatura corporea sono chiamati antipiretici. Quelli più efficaci e più diffusi sono il paracetamolo e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina, l’ibuprofene e il naprossene. Questi farmaci vengono assunti secondo le indicazioni riportate sull’etichetta del contenitore.
Poiché molti preparati da banco contro il raffreddore o l’influenza contengono paracetamolo, i pazienti devono fare attenzione a non assumere contemporaneamente paracetamolo e uno o più dei suddetti preparati. Altre misure di raffreddamento (ad esempio il raffreddamento effettuato con acqua tiepida nebulizzata e usando coperte refrigeranti) sono necessarie solo se la temperatura è pari o superiore a 41 °C.
Le spugnature con alcol vengono evitate in quanto l’alcol può essere assorbito attraverso la pelle e può avere effetti nocivi. Le persone con infezioni del sangue o parametri vitali anomali (come ipotensione arteriosa e frequenza respiratoria e del polso accelerate) vengono ricoverate in ospedale. La febbre può essere difficile da gestire negli anziani, poiché il loro organismo potrebbe non essere in grado di rispondere come quello delle persone più giovani.
Per esempio, nei soggetti anziani e fragili l’infezione causa febbre con minore frequenza. Anche se si innalza a causa dell’infezione, la temperatura potrebbe comunque risultare inferiore alla definizione standard di febbre, e il grado di febbre potrebbe non corrispondere alla gravità della malattia.
Analogamente, altri sintomi, come il dolore, potrebbero essere meno evidenti. Di frequente, un cambiamento nelle funzioni mentali o una diminuita capacità di svolgere le attività quotidiane rappresenta l’unico sintomo iniziale di una polmonite Polmonite acquisita in ospedale La polmonite acquisita in ospedale è un’infezione polmonare che si sviluppa nei soggetti ricoverati, in genere dopo circa 2 giorni o più dal ricovero.
Molti batteri, virus e anche miceti possono. maggiori informazioni o di un’ infezione delle vie urinarie Panoramica sulle infezioni delle vie urinarie (IVU) Nel soggetto sano, l’urina presente nella vescica è sterile e non contiene batteri né altri microrganismi.
- Il dotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno (uretra) non contiene batteri.
- Maggiori informazioni,
- Comunque, la probabilità che sia presente un’infezione batterica grave è maggiore negli anziani con febbre che nei giovani adulti con febbre.
- Come nei giovani adulti, la causa solitamente è un’infezione delle vie respiratorie o delle vie urinarie.
Le infezioni della pelle e dei tessuti molli sono più comuni nei soggetti anziani. Gli anziani hanno maggiori probabilità di manifestare una forma grave delle infezioni respiratorie virali, come quella da virus dell’ influenza Influenza L’influenza è un’ infezione virale dei polmoni e delle vie aeree causata da uno dei virus influenzali.
- Provoca febbre, secrezione nasale, mal di gola, tosse, cefalea, dolori muscolari (mialgie).
- Maggiori informazioni o della COVID-19 COVID-19 Il COVID-19 è una malattia respiratoria acuta che può essere grave ed è causata da un coronavirus denominato SARS-CoV-2.
- I sintomi del COVID-19 variano significativamente.
Per diagnosticare. maggiori informazioni e da virus respiratorio sinciziale Infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS) e infezione da metapneumovirus umano L’infezione da virus respiratorio sinciziale e l’infezione da metapneumovirus umano (Human metapneumovirus, hMPV) causano infezioni dell’apparato respiratorio superiore e talvolta di quello.
La maggior parte dei casi di febbre che si sviluppano nei soggetti sani è causata da infezioni respiratorie o gastro-intestinali dovute a virus. Solitamente i medici riescono a individuare un’infezione sulla base di una breve anamnesi, di un esame obiettivo e, occasionalmente, con alcuni semplici esami; utilizzano quindi questi risultati, in particolare i sintomi, per stabilire quali altri esami siano necessari. I medici prendono in considerazione i disturbi cronici preesistenti, soprattutto se danneggiano il sistema immunitario, come possibile causa di una febbre che duri a lungo. L’assunzione di paracetamolo o di FANS solitamente abbassa la febbre e migliora le condizioni dei pazienti, anche se, per la maggior parte dei soggetti, il trattamento non è fondamentale. Negli anziani, le infezioni provocano la febbre con minore probabilità e altri sintomi potrebbero essere meno evidenti.
Quanti gradi togliere dalla temperatura inguinale?
Quale tipo di termometro? – Vi sconsigliamo di investire una cinquantina di euro per l’acquisto di uno strumento elettronico che vi regalerà solo ansie (termometri a infrarossi e simili): spendetene quattro o cinque per comprare un termometro digitale a bulbo, l’unico rimasto che funzioni quasi come quello a mercurio.
Come passare da una scala di temperatura all’altra?
SCALE DI TEMPERATURA: SCALA KELVIN – La scala termometrica assoluta o Kelvin, in onore del fisico scozzese W. Kelvin (1824-1907), si basa sull’esistenza dello zero assoluto, ovvero sull’esistenza di una temperatura al di sotto della quale non è possibile andare (da ciò deriva il termine assoluta attribuito alla scala). Fonte: redazione Passare da una scala all’altra è quindi semplice. Lo zero centigrado corrisponde, per esempio, a 273,15 K. La differenza fra le scale consiste, in pratica, solo in una differenza sul livello dello zero. Esiste inoltre un’altra scala detta scala Réaumur che però ormai è inutilizzata. Vai nella pagina degli esercizi per un problema di esempio sulle scale termometriche,
Quanti battiti al minuto quando si ha la febbre?
Si accelerano l’attività muscolare e il ricambio di ossigeno. In alcuni casi, si avverte mal di testa, si suda, il viso si arrossa, il respiro diventa più rapido. Il cuore lavora più velocemente, aumentando i suoi battiti ( 8-10 in più al minuto per ogni grado in più di temperatura ).