Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2022 Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. Dal 2016 (articolo 1, commi da 152 a 159, della legge n.208 del 2015):
è stata introdotta la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica. Questi utenti, quindi, non potranno più pagare tramite bollettino postale.
Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia dove è presente un apparecchio televisivo. L’importo del canone è pari a 90 euro l’anno. Attenzione: per famiglia anagrafica si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (articolo 4 del D.P.R.n.223/1989) Canone speciale In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà invece ad essere pagato con le modalità tradizionali.
Informativa sul trattamento dei dati personali (art.8, comma 3 del decreto n.94 del 13 maggio 2016) I dati personali raccolti per la fornitura dell’energia elettrica sono utilizzati, in base alla tipologia di cliente domestico residente, anche ai fini dell’individuazione dell’intestatario del canone di abbonamento e del relativo addebito in bolletta, che, in caso di cliente domestico residente, avverrà senza ulteriori verifiche sulla residenza.
Per ogni informazione, è comunque possibile consultare anche il sito www.canone.rai.it
Come si pagherà il canone Rai dal 2023?
Anche nel 2023 l’importo del canone Rai sarà accorpato alle bollette dell’elettricità, La conferma arriva da una nota del ministero dell’Economia e delle finanze (Mef), guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, in cui si legge che ” le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate “.
L’attuale esecutivo non manterrà per ora la parola presa in Europa dal governo dell’ex presidente Mario Draghi, che si era impegnato a rimuovere l’imposta legata al servizio pubblico televisivo dalle bollette, anche alla luce delle critiche ricevute dalla Commissione europea, che aveva definito ” oneri impropri ” i costi del canone, sottolineando il bisogno di eliminarli dalle bollette dell’energia per un principio di concorrenza e trasparenza,
L’impegno del governo era stato confermato nel testo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in cui l’Italia aveva promesso di cancellare l’obbligo per i venditori di elettricità di ” raccogliere tramite bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia “.
Come si pagherà il canone Rai nel 2022?
Come avviene il pagamento del Canone RAI in bolletta? – Il canone televisivo verrà addebitato in bolletta a tutti i clienti titolari di utenza domestica residente di fornitura elettrica. Puoi verificare se la tua utenza è “domestica” sulla seconda pagina della bolletta, nella sezione “Contratto” alla voce “Tipologia cliente”: troverai la dicitura ” domestico residente”,
- L’importo di 90€ verrà suddiviso in 10 rate da 9€ nelle bollette della luce da gennaio a ottobre.
- L’addebito varierà in funzione della frequenza di fatturazione della bolletta di energia elettrica, ovvero: • 9€ sulle bollette mensili; • 18€ sulle bollette bimestrali.
- Per esempio se la tua bolletta ha cadenza bimestrale e viene emessa a febbraio 2022, comprenderà la somma delle prime due rate del canone televisivo (ovvero nei mesi gennaio e febbraio) per un totale di 18€.
Le rate residue verranno inserite nelle bollette successive. Se invece la tua bolletta viene emessa mensilmente, troverai l’addebito di 9€ su ogni bolletta da gennaio a ottobre.
Quando verrà eliminato il canone Rai?
Cosa cambierà nel 2023 – Dal 1° gennaio 2023, il canone Rai dovrà scomparire definitivamente dalla bolletta dell’elettricità, A prevederlo è il Decreto energia dello scorso mese di aprile: questo documento, in estrema sintesi, attua l’impegno che l’allora Governo Draghi aveva preso con l’Unione europea, nel momento in cui veniva approvato il PNRR.
Il canone Rai, a questo punto, dovrà essere svincolato dall’utenza elettrica, che in questo modo diventerà più trasparente e dovrà contenere degli oneri che siano collegati esclusivamente a questo settore di mercato. Questo significa che, dal prossimo anno, l’imposta dovrà essere gestita in totale autonomia.
Nel 2016, quando il canone Rai viene addebitato direttamente in bolletta, si registra un aumento del 41% degli incassi rispetto all’anno precedente, Il timore è che, tornando alle precedenti modalità di riscossione, potrebbe aumentare il tasso di evasione, che oggi come oggi è pari al 3%, mentre nel 2016 aveva toccato quota 27%.
Chi è esente dal canone Rai 2022?
Casi di esonero – Sono esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a determinate soglie, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo. Come chiedere l’esonero:
Cosa succede se non si paga il canone?
Se non pago il canone Rai quali conseguenze? – Se non paghi il canone rai ti esponi al rischio di un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. E’ prevista una sanzione che va dai 200€ ai 600€, con il rischio che l’importo verrà iscritto a ruolo e si provvederà alla riscossione coattiva mediante l’Agente della riscossione (Equitalia), che invierà la cartella di pagamento.
Come evitare di pagare gli arretrati del canone Rai?
Esenzione – Hai diritto all’esenzione pagamento del canone RAI se:
Non possiedi un apparecchio tv, che sia tuo o di un tuo familiare. Devi presentare un’autodichiarazione, in cui appunto dichiari all’Agenzia delle Entrate la non detenzione di un apparecchio televisivo. Da questa pagina del sito Agenzia delle Entrate puoi scaricare il modello di autodichiarazione (cambia ogni anno) e reperire tutte le informazioni su corretta compilazione e invio. Hai oltre 75 anni e il tuo reddito + quello del coniuge non supera 8.000 euro lordi annui (e non ci sono altri conviventi familiari con reddito proprio); anche in questo caso puoi scaricare il modello di autodichiarazione dal sito dell’Agenzia delle Entrate, Una volta presentata l’autodichiarazione, vale anche per gli anni successivi, purché chiaramente permangano i requisiti che hanno permesso l’esenzione (ossia et e reddito inferiore a 8.000 euro lordi annui). Se invece perdi i requisiti, devi inviare la dichiarazione di variazione. Sei un diplomatico o un militare straniero. A questa pagina del sito Agenzia delle Entrate trovi il modello per chiedere l’esenzione.
Lo scopo dell’esenzione quindi, è quello di evitare il pagamento a militari e diplomatici, per effetto di accordi internazionali. Nei casi precedenti invece, è quello di aiutare le famiglie in difficoltà, composte da anziani e con un piccolo reddito. Il canone RAI è infatti a tutti gli effetti una tassa di possesso e si cerca di esonerare gli anziani meno abbienti.
Come pagare la bolletta enel senza pagare il canone Rai?
Ho ricevuto la bolletta senza l’addebito del canone RAI. Cosa devo fare? – Ci puoi contattare per assicurarti che il canone venga inserito nella bolletta successiva ma ricordati che usiamo le informazioni che ci fornisce l’Agenzia delle Entrate, Se il canone non è previsto nella bolletta successiva, dovrai versare l’importo dovuto utilizzando il modello F24.
Chi usufruisce della legge 104 deve pagare il canone Rai?
Le persone con invalidità devono pagare il Canone Rai a meno che – Il Canone Rai è un’imposta che si paga annualmente (per ora in 9 rate all’anno ma dal 2023 il metodo sarà diverso) per il possesso di un apparecchio audio televisivo in grado di ricevere il digitale terrestre.
L’importo da corrispondere è di 90 euro, una cifra significativa per una persona che percepisce unicamente un’entrata media di 500 euro per la propria invalidità e che utilizza la televisione come unico contatto con il mondo esterno. Ebbene, la normativa non prevede esenzioni per le persone con invalidità a meno che non siano alloggiate presso una casa di riposo,
Da qui la “scontatezza” della condizione per non pagare il Canone. La TV appartiene all’istituto e non al cittadino. Di conseguenza sottolineare l’ovvio si rivela pressoché inutile. Attenzione, però, ad altri requisiti di esenzione che potrebbero essere riferiti anche ad una persona con Legge 104.
Chi non possiede un televisore deve pagare il canone Rai?
Canone Rai 2022, scadenza il 30 giugno per la domanda di esenzione per il secondo semestre. A chi spetta e quali sono le agevolazioni previste? Dalle regole per gli anziani fino a come richiedere l’esonero, di seguito le istruzioni su chi non paga la tassa di 90 euro.
Canone Rai 2022, si avvicina la seconda scadenza dell’anno per fare domanda di esenzione, Chi non ha una TV in casa ha infatti diritto all’ esonero dal canone TV, e sono due le finestre temporali per fare domanda: entro la fine di gennaio l’esonero spetta per tutto l’anno, mentre chi salta il primo appuntamento può fare domanda entro il 30 giugno 2022 e beneficiarne per il secondo semestre.
In linea generale, sono tenuti al pagamento del canone Rai i possessori di un televisore all’interno della propria abitazione o di apparecchi che consentono la ricezione dei canali televisivi. L’importo della tassa annuale di abbonamento alla TV è pari a 90 euro, e viene addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica.
Non tutti però sono obbligati a pagare il canone Rai, e anche nel 2022 restano in vigore specifici esoneri, L’ esenzione dal canone Rai 2022 di abbonamento alla TV spetta inoltre agli anziani con redditi bassi, per i quali i termini da rispettare sono differenti: la prima scadenza era fissata al 30 aprile scorso, mentre la seconda è prevista per il 22 agosto.
Soffermiamoci quindi nel dettaglio sulle regole per fare domanda di esenzione e sulle scadenze da tenere a mente.
Come eliminare il canone in bolletta?
Sono intestatario dell’utenza elettrica nell’abitazione in cui ho la residenza ma non ho alcun apparecchio televisivo. Come faccio a non pagare il canone? – Devi presentare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate. La modulistica e le istruzioni per la compilazione sono disponibili sul sito dell’ Agenzia delle Entrate, nella sezione “CANONE TV – Casi di esonero”.
Potrai presentare la Dichiarazione rispettando i seguenti termini: – Richiesta di esonero per l’intero anno: dal 1° luglio anno precedente al 31 gennaio anno in corso; – Richiesta di esonero per il secondo semestre: dal 1° febbraio al 30 giugno dell’anno in corso. La Dichiarazione di non detenzione ha valore solo per l’anno di riferimento, quindi se non entri in possesso di un televisore dovrai ripresentarla ogni anno.
Se non la presenti, scatterà nuovamente la presunzione di detenzione e ti sarà addebitato il canone nella bolletta elettrica.
Come annullare l’abbonamento Rai sulla bolletta della luce?
Disdetta canone Rai Ecco cosa fare per inviare la disdetta canone Rai 2019, rispettando i tempi e le modalità di trasmissione dell’autocertificazione. Vuoi sapere come disdire canone RAI ? Da quando la Legge di Stabilità ha apportato importanti modifiche e introdotto nuove regole riguardo la riscossione del canone, anche le modalità di disdetta del canone RAI hanno subito delle variazioni.
Secondo quanto stabilito dal Governo Renzi nel 2016, il pagamento del canone RAI avviene direttamente con l’addebito sulla bolletta elettrica Sorgenia, Enel, Eni, di cui è presente la relativa voce nella bolletta luce. L’addebito di 90€ annuali viene richiesto alle famiglie italiane una sola volta all’anno, a prescindere dal numero di case possedute e di apparecchi televisivi delle proprie abitazioni, tramite autocertificazione o dichiarazione sostitutiva in atto notorio.
Se il tuo appartamento è disabitato, la casa è in vendita, le televisioni sono state vendute o rottamate oppure l’intestatario della bolletta è deceduto e devi dichiarare il non possesso della TV, è necessario presentare il modulo disdetta canone RAI, disponibile a tutti i cittadini che ritengono di non versare i contributi per il canone, secondo specifiche modalità.
È possibile inviare la disdetta con autocertificazione o dichiarazione sostitutiva in atto notorio (ossia, una dichiarazione in forma scritta con cui il titolare del contratto si assume la responsabilità di quanto dichiarato) online o per posta, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Il termine entro cui presentare la documentazione scade il 31 gennaio 2020, con validità per tutto l’anno: tuttavia qualora venga superata la soglia limite, l’esonero è valido a partire dal 1° luglio dell’anno di riferimento.
Inoltre, in caso sia già stata presentata la disdetta nel 2019, questa deve essere inviata nuovamente per il 2020. La dichiarazione sostituiva canone rai 2019 è la modalità di esenzione dal pagamento del canone che può essere effettuata tramite posta oppure online.
Applicazione online Agenzia delle Entrate : direttamente attraverso l’applicazione web, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con le credenziali Entratel oppure Fisconline rilasciate dalla stessa Agenzia. Intermediari abilitati : CAF, commercialisti o consulenti del lavoro, sono obbligati a consegnare al dichiarante copia della ricevuta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, a consegnare agli atti l’autocertificazione originale sottoscritta dall’interessato e la delega alla trasmissione. La ricevuta rilasciata in modalità telematica dall’Agenzia delle Entrate attesta la data di presentazione dell’autocertificazione. Raccomandata all’Agenzia delle Entrate : la trasmissione del modulo via posta è da effettuare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. In questo caso, per la data di presentazione fa fede il timbro postale. Con l’invio tramite raccomandata, all’autocertificazione va assolutamente allegata copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Secondo quanto stabilito dalla riforma del 2016, i cittadini hanno diritto all’esonero dal pagamento del canone RAI inviando un’ e-mail all’Agenzia delle Entrate la disdetta canone rai con allegata autocertificazione o dichiarazione sostitutiva in atto notorio, nei seguenti casi:
Seconda casa di proprietà, per le quali i gestori del servizio di energia elettrica non possono addebitare ai proprietari degli immobili il canone RAI in bolletta. Diversamente, il consumatore dovrà inviare un’autocertificazione indicando la ragione per cui la tassa non è dovuta; Utenza luce intestata a un diverso familiare ; Cessione degli apparecchi TV ; Perdita degli apparecchi TV per rottamazione, furto o incendio; Morte del titolare dell’abbonamento RAI; Appartamento in affitto con l’utenza di energia elettrica intestata al proprietario dell’abitazione, ma con la disponibilità della TV solamente degli affittuari; Soggetto di almeno 75 anni e un reddito, comprensivo di quello del coniuge, non superiore a euro 6.713 l’anno.
Cosa fare per non pagare il canone rai se non possiedo televisore ? Nel caso di non detenzione di apparecchi TV nella propria abitazione, la legge prevede la possibilità di inviare una dichiarazione di non possesso TV all’Agenzia delle Entrate, seguendo le modalità sopra indicate.
- Si ricorda che il cittadino, in qualità di unico responsabile dell’autocertificazione, in caso di dichiarazioni mendaci, rischia una denuncia penale all’autorità giudiziaria e una pesante sanzione, oltre naturalmente alla perdita di tutti i vantaggi ottenuti con l’autocertificazione stessa.
- Per finire ricordiamo che la Legge di Stabilità 2016 ha definitivamente abrogata la procedura del suggellamento, vale a dire l’apposizione dei sigilli agli apparecchi TV.
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- Le informazioni possono essere verificate e approfondite sul sito web dell’Autorità di regolazione http://www.arera.it.
Prima di sottoscrivere un’offerta si invita a leggere attentamente le condizioni contrattuali ed economiche delle singole offerte commerciali per verificarne l’attualità e la convenienza in relazione alle proprie personali esigenze. : Disdetta canone Rai
Come scorporare il canone Rai dalla bolletta?
Come pagare la bolletta Enel senza pagare il canone Rai
Come pagare la bolletta Enel senza pagare il canone Rai
Chi ritiene di non dover pagare deve muoversi in anticipo effettuando una (secondo il modello qui sotto riportato); l’autocertificazione andrà spedita, con raccomandata a.r., all’Agenzia delle Entrate di Torino (in alternativa si può decidere di consegnarla a mani presso l’Ufficio delle Entrate più vicino al luogo della propria residenza).
soggetto titolare di esenzione dal pagamento del Canone Rai (persona con almeno 75 anni di età e un reddito, sommato a quello del proprio coniuge, non superiore a 6.713,98 euro annui, non convivente con altri soggetti); versamento già eseguito dall’altro coniuge attraverso il bollettino postale tradizionale; casa data in affitto, la cui utenza della luce sia rimasta intestata al titolare dell’immobile, ma la disponibilità del televisore è solo degli inquilini; immobile privo di televisione; seconda casa: in verità, in questi casi, il problema non dovrebbe porsi perché il canone Rai – secondo le previsioni della legge di Stabilità 2016 – sarà addebitato solo sulle abitazioni principali adibite a residenza del nucleo familiare. Restano, quindi, escluse le ulteriori abitazioni (case al mare, in montagna, immobili a uso investimento, ottenuti in eredità, ecc.) per le quali, già a monte, la società erogatrice del servizio elettrico dovrà evitare l’addebito del canone (probabilmente, già in sede di stipula del contratto dovrà essere effettuata apposita comunicazione circa l’uso dell’immobile). Questo perché la normativa sul canone Rai prevede che lo stesso debba essere pagato una sola volta per nucleo familiare, a prescindere dal numero di apparecchi televisivi o di immobili posseduti. In ogni caso, qualora si dovessero presentare eventuali disguidi e il contribuente dovese trovarsi addebitato il Canone sulla bolletta della luce della seconda casa, sarà bene che proceda per come qui di seguito spiegheremo; altre cause che potrebbero anche consistere nella stessa volontà, del contribuente, di sottrarsi all’imposizione fiscale, ferme restando tutte le conseguenze previste dalla legge.
Chi non paga il Canone Rai non potrà subire l’interruzione della fornitura del servizio elettrico : insomma non si taglia la luce all’evasore. Il contribuente, pertanto, resta libero di scegliere di pagare la bolletta della luce decurtando dalla stessa l’importo dovuto a titolo di Canone Rai. Se, tuttavia, l’imposta sulla TV è dovuta, le conseguenze saranno le seguenti:
accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, eventualmente previo controllo da parte della Guardia di Finanza; irrogazione di una sanzione pari a cinque volte il canone stesso; in caso di ulteriore inadempimento, l’importo viene iscritto a ruolo e la riscossione affidata a Equitalia, che potrà procedere attraverso le vie ordinarie come, ad esempio, previa notifica della cartella di pagamento, con l’iscrizione del fermo auto.
Nel caso in cui il contribuente non sia tenuto a versare il Canone Rai per una delle ragioni appena esposte sarà comunque meglio che ne informi – come si diceva in apertura – l’Agenzia delle Entrate inviando una autocertificazione secondo il modello che riproduciamo qui di seguito.
DICHIARA di non avere il possesso di alcuna televisione con riferimento all’utenza di energia elettrica di cui al contratto n. stipulato in data con la società relativo all’immobile sito in via (cap) (prov) oppure: che l’utenza di energia elettrica di cui al contratto n. stipulato in data con la società relativo all’immobile sito in via (cap) (prov) si riferisce a : – immobile adibito a seconda casa – residenza estiva – immobile dato in locazione e che, pertanto, non è dovuto alcun canone Rai, essendo lo stesso già collegato al contratto n. stipulato in data con la società relativo all’immobile sito in via (cap) (prov)
: Come pagare la bolletta Enel senza pagare il canone Rai
Chi controlla se hai la TV in casa?
Conseguenza per mancato pagamento canone Rai – L’Agenzia delle Entrate interviene dunque con il recupero delle imposte non versate e con l’applicazione di una multa. In aggiunta, nei casi in cui sia stata inviata una falsa dichiarazione di non detenzione, si riceverebbe anche una denuncia per reato di false dichiarazioni, I controlli sugli arretrati del canone Rai non pagati possono avvenire:
- tramite controlli a campione;
- nei casi in cui siano sorti dubbi sulla veridicità di alcune dichiarazioni sostitutive ricevute.
Ovviamente, l’unico modo per avere la certezza che chi ha inviato una dichiarazione di non detenzione in realtà abbia un televisore in casa consiste in una verifica da parte della Guardia di Finanza nell’abitazione dello stesso. Questo tipo di controllo può avvenire soltanto con l’autorizzazione del procuratore della Repubblica.
Quando presentare Esenzione canone Rai 2023?
Esenzione Canone Rai 2023: cosa ti serve per inviarla – Per prima cosa, se vuoi chiedere l’ Esenzione dal Canone Rai per tutto l’anno 2023 dovrai inviare il modulo per la Dichiarazione Sostitutiva all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2023. Viste le novità in corso ti consigliamo di precorrere i tempi. Per farlo sono due le caratteristiche che ti rendono compatibile:
devi aver compiuto 75 anni e avere un reddito annuo, tuo e del coniuge, non superiore complessivamente a 8.000 euro, Ovviamente, come specificato sul sito dell’Agenzia, senza conviventi titolari di un reddito proprio, fatta eccezione di collaboratori domestici, colf e badanti, che non siano in possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del Canone TV;non devi detenere alcun apparecchio televisivo se sei intestatario di un contratto di energia elettrica residenziale. Attenzione, perché anche i componenti della famiglia anagrafica non devono detenere un apparecchio televisivo.
Nel primo caso, dovrai compilare il modello per la da inviare debitamente compilato all’Agenzia delle Entrate tramite gli indirizzi indicati sul modulo stesso. Nel secondo caso, si potrà, : Canone Rai: tutto ciò che devi sapere sulla ESENZIONE 2023
Come si dovrà pagare il canone Rai?
L’importo del canone TV è di 90 euro l’anno.
Il pagamento avviene mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento ( vedi esempi di compilazione F24 ). Il modello F24 deve essere utilizzato per il pagamento del canone anche da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale (vedi elenco allegato al decreto del 13 maggio 2016, n.94). Con addebito sulla pensione : per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione, è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini, titolari di abbonamento alla televisione, con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro. Le modalità di presentazione della domanda sono stabilite da ciascun ente, che provvederà poi a comunicare al pensionato l’esito della domanda e, in caso affermativo, a certificare successivamente che l’intero importo dovuto per il canone di abbonamento alla televisione è stato pagato.
Pagamento del canone TV da parte dei non residenti in Italia e non titolari di un conto aperto presso Poste Italiane o presso una filiale di una banca situata in Italia I contribuenti che, pur residenti all’estero, sono detentori di un apparecchio televisivo in abitazioni a loro disposizione in Italia e che non sono titolari di un conto aperto presso Poste Italiane o presso una filiale di una banca situata in Italia, possono eseguire il versamento del canone TV mediante bonifico in euro in favore del bilancio dello Stato utilizzando le seguenti coordinate: Nella causale del versamento occorre indicare le seguenti informazioni:
codice fiscale del contribuente codice tributo (TVRI in caso di rinnovo dell’abbonamento televisivo, TVNA per i nuovi abbonati) anno di riferimento (nel formato: AAAA).
Come cambia canone Rai?
Stando agli aggiornamenti di fine dicembre 2021, risulta confermato il Canone Rai in bolletta luce nel 2022 per le prime 10 mensilità dell’anno. La suddivisione dei 90€ annui di canone, infatti, avviene in quote da 9€ ciascuna, risparmiando quindi le bollette di novembre e dicembre.
Chi usufruisce della legge 104 deve pagare il canone Rai?
Le persone con invalidità devono pagare il Canone Rai a meno che – Il Canone Rai è un’imposta che si paga annualmente (per ora in 9 rate all’anno ma dal 2023 il metodo sarà diverso) per il possesso di un apparecchio audio televisivo in grado di ricevere il digitale terrestre.
L’importo da corrispondere è di 90 euro, una cifra significativa per una persona che percepisce unicamente un’entrata media di 500 euro per la propria invalidità e che utilizza la televisione come unico contatto con il mondo esterno. Ebbene, la normativa non prevede esenzioni per le persone con invalidità a meno che non siano alloggiate presso una casa di riposo,
Da qui la “scontatezza” della condizione per non pagare il Canone. La TV appartiene all’istituto e non al cittadino. Di conseguenza sottolineare l’ovvio si rivela pressoché inutile. Attenzione, però, ad altri requisiti di esenzione che potrebbero essere riferiti anche ad una persona con Legge 104.