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Cosa Significa Ex Davanti Ad Un Articolo Di Legge?

Cosa Significa Ex Davanti Ad Un Articolo Di Legge
Nel linguaggio burocratico e giuridico, si adopera per indicare da dove proviene una norma o un argomento giuridico : un divieto imposto ex articolo 10 della legge 99.

Cosa vuol dire la sigla ex?

Etimologicamente, la particella ‘ ex ‘ deriva dal latino e significa ‘da’; dunque l’espressione ‘ ex articolo’ significa letteralmente ‘dall’articolo’ e non che la disposizione è stata cancellata, abrogata o sostituita.

Come si legge ex articolo?

In sintesi, quando si parla di un diritto e si dice « ex art. legge n » vuol dire che è possibile trovare l’affermazione di tale diritto in detto articolo e in detta legge. Legge che ovviamente non è « ex » nel senso che è stata sostituita e non vale più, ma anzi che è ancora in vigore.

Che significato ha ex lege?

Ex lege – In forza della legge, secondo la legge – Brocardi.it.

Cosa significa articolo di legge?

L’ articolo, in diritto, è una porzione di testo in cui è suddiviso un atto normativo (costituzione, legge, regolamento ecc.) o, talora, un provvedimento o un contratto.

Che significa Ex in diritto?

Nel linguaggio burocratico e giuridico, si adopera per indicare da dove proviene una norma o un argomento giuridico: un divieto imposto ex articolo 10 della legge 99.

Quando si mette Ex?

Definizione – Nel linguaggio giuridico viene utilizzata anche solo la particella “ex” seguita da un riferimento normativo per indicare che l’atto che si sta redigendo o il provvedimento che si sta adottando trova la sua legittimità in quanto esecutivo di quella norma a cui si riferisce.

Perché si chiama ex?

EX / EX- in “La grammatica italiana”

EX / EX- La forma deriva dalla preposizione latina ex (‘fuori di’) ed è usata in italiano con diverse funzioni. • Come ➔ indica la condizione di chi ha ricoperto in precedenza un ruolo o una carica ufficiale ex direttrice ex rettore ex generale ex sindaca In questi casi è possibile anche la grafia con il trattino, tuttavia minoritaria ex-direttrice ex-sindaca • Sempre con questo significato, ex può essere usato come ➔ in contesti informali e scherzosi il suo ex (= ex fidanzato, ex marito) la sua ex (= ex fidanzata, ex moglie) In italiano questo prefisso è scarsamente produttivo per la formazione di vocaboli nuovi e sopravvive quasi esclusivamente in parole o locuzioni derivate dal latino nella forma ex -, come exema exencefalia e soprattutto nella forma abbreviata e -, come elaborare emettere o nella forma es – o s – nei composti in cui l’elemento iniziale è in latino ex – esclamare estrarre spandere stendere.

: EX / EX- in “La grammatica italiana”

Come si scrive ECS?

ECS (AES) significa Export Control System ed è il nuovo sistema di controllo automatizzato per l’esportazione dall’Unione Europea. L’ECS è stato concepito per coniugare le esigenze di controllo prettamente doganali con quelle più generali di sicurezza.

  1. La dichiarazione doganale viene inviata telematicamente al servizio informatico centrale dell’Agenzia delle Dogane che la verifica, l’accetta, la registra e la rimanda sempre telematicamente all’operatore che l’ha compilata.
  2. Contemporaneamente la stessa informazione viene inviata alla dogana di uscita dall’Unione Europea scelta dall’operatore che stampa un DAE (vedi Modelli doganali più usati).

Il DAE accompagna la spedizione sino alla Dogana di uscita che ne legge il numero (MRN) attraverso il codice a barre e lo scarica. In questo modo è provata l’uscita dall’Unione Europea e la bolletta di esportazione è convalidata ai fini IVA. Questo consente la registrazione della fattura dell’esportatore senza applicazione dell’imposta.

Come si scrive ex alunna?

Un’ ex alunna ci scrive.

Cosa vuol dire Ae?

AE in “Dizionario delle Scienze Fisiche” Dizionario delle Scienze Fisiche (1996) AE AE 〈éi-i o, all’it., a-é〉 Sigla dell’ingl. Automatic Exposure usata nella tecnica fotografica per indicare l’esposizione automatica: v. fotografia: II 715 a. ◆ Nel geomagnetismo, sigla dell’ingl.

Che cosa significa tipetto?

tipo in Vocabolario tipo s.m. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione incisa nel conio e impressa sul tondino o disco della moneta, al dritto e al rovescio.

I tipi monetarî sono svariatissimi: effigi (teste, busti, figure intere in piedi o sedute), stemmi, imprese, figurazioni a carattere religioso, allusive a eventi storici, monumenti, panorami di città, animali naturali o chimerici, piante, ornati, ecc.; da essi derivano solitamente i nomi d’uso popolare per indicare le varie monete.

Il complesso del tipo e della leggenda è detto impronta.b. Nell’arte della stampa (per lo più al plur.), ciascuno dei caratteri mobili (v. carattere, n.1 c ): un’opera stampata con i t. bodoniani, o per i t. di Aldo Manuzio ; t. tondi, romani, gotici ; i t.

sono un po’ logori. In senso collettivo, la serie dei caratteri di un determinato stile o disegno: i corsivi del tipo Bembo.2.a. Modello, esemplare; in partic., impianto, apparecchio, ecc., che si prende come campione, come esempio nella produzione di altri, i quali devono ripeterne le caratteristiche essenziali; in questo senso anche con valore appositivo: un impianto t.

di termosifone, di altoforno, ecc.; un appartamento t., di cooperative o di costruzioni di edifici in serie. Con sign. più astratto, nelle locuz. essere, considerare, rappresentare (e sim.) il t. di, : quella greca è stata a lungo ritenuta il t. della bellezza ideale ; il sillogismo può essere considerato il t.

  1. Per eccellenza ) del ragionamento astratto.
  2. Nelle scienze statistiche, il campione singolo che presenta le caratteristiche medie di una moltitudine di oggetti; anche con questo sign.
  3. È frequente l’uso appositivo: il reddito, le spese mensili di una famiglia tipo.b.
  4. Schema ideale al quale può condursi per astrazione una moltitudine di oggetti, aventi caratteri comuni: t.
See also:  Cosa Asserisce La Terza Legge Di Newton Della Dinamica?

costituzionale, in medicina, e t. psicologico, in psicologia, ciascuna delle categorie in cui si possono raggruppare gli individui, a seconda delle loro caratteristiche morfologiche ( t. longilineo o longitipo, t. brachilineo o brachitipo, ecc.) o psichiche ( t.

  1. Estroverso o introverso, ecc.).c.
  2. In partic., nella sociologia weberiana, tipo ideale o, raram., idealtipo (calco del ted.
  3. Idealtypus ), locuz.
  4. Che indica una costruzione mentale, uno strumento di cui lo storico si serve per operare una riduzione del molteplice empirico e che, isolando il fenomeno culturale che costituisce l’oggetto d’indagine da tutto ciò che è puramente accidentale, consente di rintracciarne la spiegazione causale e di renderlo intelligibile: t.

ideale di capitalismo, t. ideali di autoritarismo, ecc.3.a. Insieme di oggetti, elementi, individui conformi a un determinato schema o modello, aventi caratteri simili che li accomunano tra loro e insieme li distinguono da altri. Nel linguaggio corrente, riferito soprattutto a oggetti o beni d’uso e prodotti commerciali (spesso con lo stesso uso e sign.

di genere, qualità, specie ): abiti da uomo d’ogni t. e misura, scarpe di t. sportivo, mobili di tutti i t. ; un t. di fotocopiatrice molto diffuso ; case d’abitazione di t. economico o signorile ; lavorazioni di t. artigianale o industriale ; lanciare sul mercato un nuovo t. di autovettura ; produrre un t.

unico, e prodotti di t. unico.b. Per estens., nell’uso fam., sul t. di,, del t. di,, conforme o simile a: mi piacerebbe una villetta del t. di questa ; vorrei una giacca sul t. di quella che è esposta in vetrina ; con ulteriore estens., in frasi ellittiche, per indicare somiglianza, analogia di situazioni: tendo a perdere la pazienza, tipo quando qualcuno arriva in ritardo ; alle volte non sono stato abbastanza paziente con mio fratello, t.

Quando mi chiedeva di aiutarlo per i compiti (Enrico Brizzi); anche per indicare somiglianza solo apparente: un portafoglio t. pelle, una carta da parati t. stoffa.c. In linguistica, schema, modulo, soprattutto sintattico, secondo il quale possono essere costruiti numerosi sintagmi o frasi simili, e che di solito viene esemplificato attraverso una frase tipo caratteristica: il t.

«vota socialista» ; il t. «quel mattacchione di Giorgio» ; il t. «donna è bello», ecc.d. Nella costruzione navale, specie e categoria del naviglio, determinata in base alle caratteristiche di costruzione, di forma, di apparato motore e d’impiego.4. Con usi e sign.

  • Proprî in varie scienze e discipline: a.
  • In zoologia e botanica, una delle principali categorie sistematiche che, nel sistema gerarchico di classificazione, è situata immediatamente sotto il regno o il sottoregno.b.
  • Con altro sign., in botanica sistematica, il termine con cui si indica la pianta secca o altro elemento figurativo che costituisce, in maniera permanente, il modello di riferimento per il nome di un taxon: per es., il tipo di una data specie è l’esemplare scelto, dall’autore che ha descritto e denominato la specie, quale tipico esempio della specie, e che come tale viene conservato in erbario.c.
See also:  Cosa Dice La Legge Di Hooke?

In biologia, t. selvatico, il genotipo o fenotipo di un dato organismo, così come si trova in natura; in condizioni controllate può essere mantenuto, per es., in allevamenti di laboratorio.d. In zootecnia, la struttura dell’animale intesa come rapporto tra i diametri longitudinali e i diametri trasversali del corpo, per cui si distinguono animali di t.

  • Longilineo o dolicomorfo, di t.
  • Brevilineo o brachimorfo, e di t.
  • Mediolineo o mesomorfo.e.
  • In logica matematica, teoria dei t.
  • Quella elaborata a diverse riprese e con diverse denominazioni ( teoria dei t.
  • Logici, teoria dei t.
  • Ramificati, teoria semplificata dei t.
  • O teoria dei t.
  • Semplici ) dal filosofo inglese B.

Russell, allo scopo di evitare le contraddizioni della teoria intuitiva degli insiemi (in partic., quelle che nascono dall’uso di definizioni predicative : v. impredicativo ); si basa sul principio che la relazione di appartenenza tra un elemento e un insieme deve essere regolata da una classificazione, in tipi gerarchicamente distinti delle variabili ( tipo 0, quello delle variabili che servono a designare gli elementi dell’universo base del discorso; tipo 1, quello delle variabili che stanno per insiemi di elementi dell’universo base; tipo 2, quello delle variabili che denotano insiemi di insiemi; e così via): perché un insieme possa essere elemento di un altro insieme, il primo deve essere del tipo immediatamente precedente a quello del secondo (per es., se a è una variabile di tipo 1 e b una variabile di tipo 2, è lecito scrivere a ∈ b, mentre la scrittura b ∈ a è senz’altro scorretta).f.

  • Nel diritto, t.
  • Contrattuale, schema di negozio giuridico che, in partic., può avere valenza legale se disciplinato dalla legge, o sociale se strutturato dalla consuetudine o dalla prassi: il sistema giuridico italiano lascia libere le parti di aderire a tipi negoziali prefissati o di crearne di nuovi.5.

Personaggio reale o figura ideale di opere letterarie, teatrali, cinematografiche o anche figurative, in cui sono rappresentati con particolare evidenza, e quasi esaltati, gli aspetti, i comportamenti, le manifestazioni peculiari di un determinato carattere o di una qualità determinata, così da divenirne quasi il simbolo o l’astrazione: nel personaggio di Tartuffe, Molière ha incarnato il t.

  • Dell’ipocrita ; il t.
  • Alfieriano dell’eroe, del tiranno ; nella scultura greca, Venere e Apollo idealizzano il t.
  • Della bellezza femminile e maschile ; anche riferito a persone della vita reale: quel tuo amico mi sembra il t.
  • Del perfetto imbecille ; e con uso più generico, che dal sign.
  • Di personaggio caratteristico e singolare scende a quello più neutro di individuo: un t.

allegro, curioso, divertente, un t. strano (fam. scherz., con sign. sim., un t. da spiaggia ); ma sai che sei un bel t.! ; anche assol., in frasi di tono esclam.: è proprio un t.!, ma guarda che t.!, di persona che si distingue per qualche singolarità fisica o morale.

In senso positivo, è un t., soprattutto di donna che nell’aspetto fisico, nell’eleganza del vestire e nel portamento dimostra originalità e personalità; è il mio t., di persona che corrisponde ai proprî gusti; non è il mio t,, non mi piace, non fa per me; fare t,, avere caratteristiche particolari di originalità, tali da attirare l’attenzione, da affascinare.

Talvolta, nell’uso fam., serve a indicare una persona qualsiasi che non si determina altrimenti: è venuto un t. a cercarti ; e con connotazione marcatamente negativa: è un t. che non mi piace ; mi pare un t. poco raccomandabile.6. Nell’esegesi biblica, persona, fatto o oggetto dell’Antico Testamento che, secondo il senso tipico, ne rappresenta altra del Nuovo Testamento: Adamo è il t.

  1. Di Cristo (v.
  2. Tipico 1 ).  Dim.
  3. Tipétto, tipino, solo riferiti a persona (di sesso maschile o femminile), tipo strano, originale e stravagante (ma spesso anche, se detto di donna giovane, in senso positivo e ammirativo per il temperamento, la fermezza di carattere, o per l’aspetto fisico): è un tipetto ; che tipino, quella ragazza ; pegg.

tipàccio, sempre riferito a persona, tipo strano e poco raccomandabile, cattivo soggetto: è un tipaccio, quello: cerca di starne alla larga. : tipo in Vocabolario

Cosa viene dopo il comma?

7. Partizioni interne degli articoli. – a) Ogni articolo si divide soltanto in commi. Il comma termina con il punto a capo. b) Tutti gli atti legislativi sono redatti con i commi numerati. c) In uno stesso articolo, i commi sono contrassegnati con i numeri cardinali, seguiti dal punto.

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D) Il comma unico di un articolo è contrassegnato con il numero cardinale «1». e) Ogni comma può suddividersi in periodi, cioè in frasi sintatticamente complete che terminano con il punto, senza andare a capo. Si va a capo soltanto alla fine del comma. Le uniche eccezioni ammissibili sono: la suddivisione del comma in lettere anzichè in periodi; il comma che reca una «novella».

Nei riferimenti normativi l’espressione «periodo» è impiegata esclusivamente con riferimento a frasi che terminano con il punto. L’espressione «capoverso» è utilizzata esclusivamente in presenza di «novelle», secondo quanto previsto al numero 9, lettera f ).

f) Quando il comma si suddivide in lettere (seguite dalla parentesi), si va a capo dopo i due punti con cui termina la parte introduttiva del comma stesso (denominata «alinea»), nonchè alla fine di ogni lettera; non si va a capo all’interno di una lettera, a meno che questa, a sua volta, non si suddivida in numeri, nel qual caso si va a capo sia dopo l’alinea della lettera sia alla fine di ogni numero.

Qualora si renda necessario introdurre una ulteriore ripartizione all’interno del numero, si fa ricorso alla suddivisione: 1.1, 1.2, 1.3, eccetera. Al termine di una partizione in lettere o numeri non è ammesso l’inserimento di un periodo autonomo rispetto alla lettera o al numero prima di passare al comma o alla lettera successivi.

  1. G ) Le lettere utilizzabili all’interno di un comma sono quelle dell’alfabeto italiano (non quindi le lettere j, k, w, x, y).
  2. Se le lettere dell’alfabeto non sono sufficienti ad esaurire la elencazione, si prosegue a lettere raddoppiate (aa ), bb ), cc )) e, se occorre, triplicate (aaa ), bbb ), ccc )), e così via.

h ) L’impiego dei numeri cardinali seguiti dalla parentesi, per contrassegnare le suddivisioni interne ad un comma, è consentito soltanto all’interno di una suddivisione in lettere, non in alternativa a questa. i ) L’impiego di trattini o di altri segni per contraddistinguere partizioni interne di un comma diverse dai periodi, dalle lettere e dai numeri non è consentito.

Cosa vuol dire efficacia ex nunc?

L’espressione ex nunc è adoperata come sinonimo di non retroattivit à, per indicare che un dato atto giuridico esplica i suoi effetti solo dal momento in cui viene posto in essere.

Come si scrive ex marito?

Ex – marito : definizioni, etimologia e citazioni nel Vocabolario Treccani.

Chi è il legislatore?

legislatóre in Vocabolario legislatore legislatóre s.m. (f. – trice, non com.), – Chi fa, chi emana le leggi: Solone fu un grande l,; secondo l’intenzione del l, (uno dei criterî in base ai quali deve essere effettuata l’interpretazione della legge).

Che cosa significa la sigla in italiano?

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. La sigla è la lettera iniziale di una parola o l’insieme delle lettere iniziali delle parole che compongono una denominazione, utilizzata per comodità come abbreviazione, specialmente riferita a un’associazione, un’azienda o un ente.

Come si abbrevia for example?

E.g. is an abbreviation that means ‘for example ‘.

Come si scrive EXS marito?

Ex – marito : definizioni, etimologia e citazioni nel Vocabolario Treccani.

Come si scrive ECS?

ECS (AES) significa Export Control System ed è il nuovo sistema di controllo automatizzato per l’esportazione dall’Unione Europea. L’ECS è stato concepito per coniugare le esigenze di controllo prettamente doganali con quelle più generali di sicurezza.

  • La dichiarazione doganale viene inviata telematicamente al servizio informatico centrale dell’Agenzia delle Dogane che la verifica, l’accetta, la registra e la rimanda sempre telematicamente all’operatore che l’ha compilata.
  • Contemporaneamente la stessa informazione viene inviata alla dogana di uscita dall’Unione Europea scelta dall’operatore che stampa un DAE (vedi Modelli doganali più usati).

Il DAE accompagna la spedizione sino alla Dogana di uscita che ne legge il numero (MRN) attraverso il codice a barre e lo scarica. In questo modo è provata l’uscita dall’Unione Europea e la bolletta di esportazione è convalidata ai fini IVA. Questo consente la registrazione della fattura dell’esportatore senza applicazione dell’imposta.