La riserva di legge è intrinsecamente legata al principio di legalità e si ha laddove una disposizione di rango costituzionale prescrive che la disciplina di una determinata materia (o di un determinato settore) sia riservata a una fonte di rango legislativo, con esclusione delle fonti subordinate.
Nell’ ordinamento italiano, seppur con qualche contrasto dottrinario, la riserva di legge si ritiene soddisfatta non solo da una legge vera e propria, ma anche da uno degli atti ad essa equiparati ( Decreto-legge e Decreto legislativo ). La preferenza per la legge (o gli atti equiparati) si giustifica in base a considerazioni di ordine garantistico: a differenza dei regolamenti governativi, la legge si caratterizza per un procedimento pubblico e dialettico, cui concorre non soltanto la maggioranza politica, ma anche le minoranze parlamentari.
Inoltre, nella democrazia costituzionale la legge (o gli atti equiparati) è soggetta a una serie di controlli diversi e non meno incisivi di quelli che investono le fonti secondarie, posto che essa soggiace al sindacato della Corte costituzionale e su di essa si può richiedere altresì un referendum abrogativo ex art.75 Cost.
- La dottrina suole distinguere tre diverse tipologie di riserva di legge: la riserva di legge assoluta, la riserva di legge relativa e la riserva di legge rinforzata,
- Si parla di riserva di legge assoluta quando la Costituzione (o una legge costituzionale) impone esclusivamente alla legge di disciplinare una materia, con la conseguenza che le sole fonti secondarie ammissibili sono quelle di stretta esecuzione,
Le materie tipiche dove opera la riserva di legge assoluta sono quelle riguardanti i diritti di libertà, come la libertà personale di cui all’art.13 Cost., la libertà di domicilio di cui all’art.14 Cost. ecc. Per riserva di legge relativa si intendono quei casi in cui la Costituzione riserva alla legge la disciplina dei principi della materia, laddove alle fonti secondarie spetterebbe la normativa attuativa e integrativa di essi (secondo la giurisprudenza costituzionale, si avrebbe una riserva di legge relativa agli artt.23 e 97 Cost.).
Che cosa si intende per riserva di legge?
4 Maggio 2021 4 Maggio 2021 0 https://www.treccani.it/enciclopedia/riserva-di-legge/ Riserva di legge La riserva di legge è intrinsecamente legata al principio di legalità e si ha laddove una disposizione di rango costituzionale prescrive che la disciplina di una determinata materia (o di un determinato settore) sia riservata a una fonte di rango legislativo, con esclusione delle fonti subordinate.
- Nell’ordinamento italiano, seppur con qualche contrasto dottrinario, la riserva di legge si ritiene soddisfatta non solo da una legge vera e propria, ma anche da uno degli atti ad essa equiparati ( Decreto-legge e Decreto legislativo ).
- La preferenza per la legge (o gli atti equiparati) si giustifica in base a considerazioni di ordine garantistico: a differenza dei regolamenti governativi, la legge si caratterizza per un procedimento pubblico e dialettico, cui concorre non soltanto la maggioranza politica, ma anche le minoranze parlamentari.
Inoltre, nella democrazia costituzionale la legge (o gli atti equiparati) è soggetta a una serie di controlli diversi e non meno incisivi di quelli che investono le fonti secondarie, posto che essa soggiace al sindacato della Corte costituzionale e su di essa si può richiedere altresì un referendum abrogativo ex art.75 Cost.
La dottrina suole distinguere tre diverse tipologie di riserva di legge: la riserva di legge assoluta, la riserva di legge relativa e la riserva di legge rinforzata, Si parla di riserva di legge assoluta quando la Costituzione (o una legge costituzionale) impone esclusivamente alla legge di disciplinare una materia, con la conseguenza che le sole fonti secondarie ammissibili sono quelle di stretta esecuzione.
Le materie tipiche dove opera la riserva di legge assoluta sono quelle riguardanti i diritti di libertà, come la libertà personale di cui all’art.13 Cost., la libertà di domicilio di cui all’art.14 Cost. ecc. Per riserva di legge relativa si intendono quei casi in cui la Costituzione riserva alla legge la disciplina dei principi della materia, laddove alle fonti secondarie spetterebbe la normativa attuativa e integrativa di essi (secondo la giurisprudenza costituzionale, si avrebbe una riserva di legge relativa agli artt.23 e 97 Cost.).
Quale tra le seguenti disposizioni costituzionali stabilisce una riserva di legge rinforzata?
Tipologie – Nel nostro ordinamento si distinguono diverse tipologie di riserva di legge, Vi è, in primis, la riserva di legge ordinaria che si distingue a sua volta in:
riserva di legge assoluta, la quale prevede che la materia dev’essere disciplinata interamente dalla legge ordinaria. Un esempio di tale riserva è l’art.13 della Cost. “La libertà personale”: ” La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge “. riserva di legge relativa prevede invece che una fattispecie sia disciplinata dai principi che sono stabiliti dalla legge, riducendo la discrezionalità dell’esecutivo, che potrà intervenire dettando la disciplina di dettaglio con i propri regolamenti. riserva di legge rinforzata ossia riserve di legge assolute o relative per cui la Costituzione pone dei limiti alla discrezionalità del legislatore, prestabilendo dei contenuti che tale legge deve possedere. Ad esempio tale tipologia di riserva di legge rinforzata è contenuta nell’art.16 Cost. ” Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente per qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza, ” riserva di legge formale richiede invece che l’attività normativa sia compiuta dal solo Parlamento, escludendo gli atti aventi forza di legge. Le disposizioni coperte da riserva di legge formale infatti sono quelle “coperte” da riserva di assemblea,
Quelle sinora elencate, sono le tipologie più diffuse, da ricordare sono anche:
La riserva di legge a favore dei regolamenti parlamentari, i quali sono un complesso di norme che rappresentano l’espressione concreta dell’autonomia normativa e organizzativa di ciascuna Camera. Essi stabiliscono lo svolgimento dei lavori dell’Assemblea, le procedure di decisione, l’esercizio delle varie funzioni e i rapporti con il Governo. Sotto lo Statuto Albertino, i regolamenti parlamentari non erano considerati fonti del diritto, atti in grado, cioè di innovare l’ordinamento giuridico bensì regole prodotte e applicate solo all’interno delle Camere, da considerarsi quindi come “interna corporis”, ossia meri atti interni dell’organo. La riserva di giurisdizione consiste nel principio secondo il quale per determinate materie (specialmente quelle riguardanti le restrizioni della libertà) debba intervenire l’autorità giudiziaria e non magari qualsiasi altra autorità. Esempio di riserva di giurisdizione è previsto, come anche abbiamo visto poc’anzi, dall’art.13 della Costituzione, il quale al secondo comma prevede che ” In casi eccezionali di necessità e urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e se, questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.”,
Chi emana la riserva di legge?
Il principio di riserva di legge in generale – La riserva di legge, inserita nella Costituzione, prevede che la disciplina di una determinata materia sia regolata dalla legge primaria e non da fonti di tipo secondario. La riserva di legge ha una funzione di garanzia e vuole assicurare che in materie particolarmente delicate, come nel caso dei diritti fondamentali del cittadino, le decisioni vengano prese dall’organo più rappresentativo del potere sovrano cioè dal parlamento come previsto dall’articolo 70 della Costituzione.
Il principio di riserva di legge penale è un tipo di riserva di legge assoluta ed esprime il divieto di punire una determinata condotta in assenza di una legge preesistente che la configuri come reato ex (art.25 comma 2 C.) La funzione della riserva di legge è garantistica, e vuole garantire che in materia penale le norme vengano emanate dall’organo più rappresentativo, cioè il Parlamento.
La riserva di legge deve essere intesa come riserva di legge assoluta anche se in alcuni casi l’apporto da parte di una fonte normativa secondaria è ammessa, per questo preferisce classificarla come riserva di legge assoluta. È ammessa quando si limita a specificare dal lato tecnico elementi contemplati dalla legge, quando viene richiamata dalla legge (il rinvio però deve essere fisso o recettizio,non è ammesso il rinvio mobile).
- Non è ammesso che la legge consenta alla fonte secondaria di scegliere i comportamenti punibili tra quelli disciplinati dalla legge stessa.
- Rientrano nel concetto di legge la legge formale ordinaria, cioè quell’atto normativo emanato dal parlamento ai sensi degli articoli 70-74 della Costituzione e la legge costituzionale emanata in base al procedimento previsto dall’articolo 138 della Costituzione.
Il principio della riserva di legge nel diritto penale è posto a garanzia delle libertà individuali delle persone e si concretizza nella necessità che il precetto e la sanzione che formano oggetto della fattispecie incriminatrice siano individuati dalla legge.
La riserva di legge non è relativa esclusivamente ai provvedimenti normativi licenziati dal Parlamento ma anche agli atti aventi forza di legge, come i decreti legislativi e i decreti legge, anche se, su questi, i presupposti di necessità e di urgenza che ne costituiscono il fondamento, non si accordano con la necessità di ponderazione delle scelte di criminalizzazione delle condotte umane.
Chiarisci i concetti essenziali su questo e altri argomenti con il “Compendio di diritto penale – parte generale” di Michele Rossetti, a cura di Marco Zincani
Dove vanno scritte le riserve?
Le riserve nel codice degli appalti pubblici – Introdotto quanto sopra, possiamo cercare di sintetizzare come le riserve debbano essere formulate con le modalità indicate dalla legge e dai regolamenti. Ovvero, dovranno essere esposte per iscritto nei documenti contabili dell’appalto, e devono essere tempestive rispetto ai fatti che si contestano (a pena di decadenza).
Ancora, è necessario esporre le ragioni di ciascuna riserva, così come gli importi di compenso cui l’appaltatore ritiene di aver diritto. Con tale normativa è evidente come il legislatore desideri conseguire molteplici obiettivi di “equilibrio” degli interessi. In particolar modo, vorrà indurre l’amministrazione a effettuare una tempestiva verifica delle contestazioni e, contemporaneamente, permettere alla stessa di tenere sotto costante monitoraggio la spesa dell’appalto.
Inoltre, la norma sembra essere ispirata dalla volontà di consentire altre determinazioni dell’amministrazione, come ad esempio la risoluzione unilaterale del contratto nel caso di un notevole superamento dell’importo stanziato.
Quali sono gli articoli della Costituzione che non si possono modificare?
PRINCIPI COSTITUZIONALI E REVISIONE COSTITUZIONALE – Secondo la maggior parte della dottrina e secondo la stessa corte Costituzionale, le norme della Costituzione contenenti i principi fondamentali, e in modo particolari, gli articoli da 1 a 5, non sarebbero modificabili mediante leggi di revisione costituzionale di cui all’art.138.
Qual è la differenza tra legalità in senso formale e legalità in senso materiale?
Il principio di legalità nel diritto amministrativo Stai studiando per un esame o un concorso? Ti sei imbattuto nel principio di legalità nel diritto amministrativo e cerchi una guida chiara ed esplicativa dell’argomento? Sei nel posto giusto!
- Il principio di legalità nel diritto amministrativo: cos’è
- Il principio di legalità è uno dei più importanti principi di diritto presenti nel nostro ordinamento ed è uno degli argomenti più gettonati quando si affronta l’ esame di diritto amministrativo,
- Perché è tanto importante?
- Tale principio consente di capire sia come è organizzata la pubblica amministrazione che il modo in cui essa agisce ed è per questo che è necessario conoscerne il significato.
- Allora eccovi alcune considerazioni su questo principio che potrete utilizzare in sede di esame.
- Significato del principio di legalità
- In generale, diciamo che il principio di legalità attiene alla << supremazia>> della legge rispetto ai poteri pubblici presenti nell’ordinamento : anche la pubblica amministrazione, che esercita il potere esecutivo, è sottoposta alla legge.
La prima cosa da sapere è che il principio di legalità ha più significati. Vediamo quali. Innanzitutto, tale principio comporta che gli atti dei pubblici poteri non possono contenere disposizioni in contrasto con la legge (cd. supremazia della legge ).
- Importante è poi la distinzione tra legalità in senso formale e legalità in senso sostanziale : legalità in senso formale significa che gli atti dei pubblici poteri devono essere autorizzati dalla legge; legalità in senso sostanziale, invece, significa che gli atti dei pubblici poteri devono essere disciplinati compiutamente dalla legge,
- Si può dire che con riferimento alla pubblica amministrazione il principio di legalità comporta che questa può esercitare solo i poteri che le vengono attribuiti espressamente dalla legge e cioè che l’azione amministrativa deve trovare il proprio fondamento nella legge,
- Principio di legalità e riserva di legge
- Si tratta di due principi diversi, anche se spesso sono confusi.
- Mentre il principio di legalità comporta che la pubblica amministrazione può agire solo se “autorizzata” da una norma di legge, si ha riserva di legge quando una norma costituzionale attribuisce alla legge la disciplina di una determinata materia, escludendo che il Governo adotti regolamenti (fonte secondaria).
- Il principio della riserva di legge quindi riguarda l’individuazione della fonte normativa che deve disciplinare una determinata materia.
- Si distinguono riserve assolute, che escludono completamente la possibilità di regolare certe materie con fonti di grado secondario, riservando tale disciplina alla legge o ad atti aventi forza di legge, e riserve relative, in base alle quali l’intervento della legge è previsto solo per definire le caratteristiche fondamentali della disciplina, lasciando spazio alle fonti secondarie di intervenire per definirla compiutamente.
- ll principio di legalità e la Costituzione
Nella Costituzione il principio di legalità non è espresso in modo preciso e chiaro ma è richiamato implicitamente in numerose norme. Quello che ci interessa è il modo in cui tale principio opera nei confronti della pubblica amministrazione. Partiamo dall’ art.97 della Costituzione.
Tale norma afferma che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Si tratta di una riserva relativa di legge che è riguarda sia l’ organizzazione che l’ azione della P.A. Anche altre norme della Costituzione fanno riferimento al principio di legalità con riferimento alla pubblica amministrazione.
Ad esempio, gli articoli 24 e 113 che prevedono il sindacato giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione, quando il destinatario dell’atto voglia lamentare davanti al giudice la violazione della norma di legge attributiva del potere, o l’ art.42 che, con riferimento al potere espropriativo della P.A., stabilisce che la proprietà privata può essere espropriata (quindi sottratta al titolare) per motivi di interesse generale nei casi previsti dalla legge e salvo,
Il principio di legalità e l’azione amministrativa Quanto stabilito nella Costituzione trova attuazione, in particolare, nella L.241/1990, legge generale sul procedimento amministrativo, che è una delle leggi più importanti del diritto amministrativo perché disciplina lo svolgimento dell’azione amministrativa e individua i suoi principi.
In particolare, l’ art.1 stabilisce che l’ attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge, Questo significa che l’azione della pubblica amministrazione deve sempre essere finalizzata a raggiungere i fini stabiliti dal legislatore, che sono comuni a tutta la collettività dei cittadini e perciò sono detti pubblici,
Un’applicazione di tale principio è data dai caratteri della tipicità e nominatività dei provvedimenti amministrativi (che sono il modo più importante in cui si manifesta l’azione amministrativa), per i quali a nessuna autorità amministrativa è consentito di porre in essere provvedimenti amministrativi che non siano previsti dalla legge.
Hai bisogno di altre spiegazioni semplici e quiz di diritto amministrativo? Qui puoi trovare, e gli, Inoltre, sul nostro troverai una serie di consigli su come superare l’esame di diritto amministrativo. : Il principio di legalità nel diritto amministrativo
Quanto dura una legge?
Glossario – Atto con valore di legge adottato dal Governo in attuazione di una legge delega del Parlamento che ne stabilisce materia, limiti, principi e termini. Il decreto legislativo, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, viene emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
- Entra in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione.
- Atto con valore di legge adottato dal Governo nei casi straordinari di necessità e urgenza, che viene emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
- Entra in vigore il giorno stesso o il giorno successivo alla pubblicazione.
Il decreto legge deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia sin dall’inizio. Le Camere, tuttavia, possono regolare con una legge i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto legge. Atti normativi di rango immediatamente inferiore alla legge, che sono emanati con decreto del Presidente della Repubblica, adottati previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
Cosa dice l’articolo 77 della Costituzione?
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni,
Quanto destinare a riserva legale?
Quanto si accantona a riserva legale – Chiarita la definizione e la finalità, capiamo meglio da dove arrivano questi soldi accantonati dalle aziende. La legge italiana fa obbligo alle società di capitali di creare un fondo di riserva, prelevando dagli utili di ogni esercizio una quota non inferiore al ventesimo degli utili stessi sino al raggiungimento del quinto sul capitale sociale.
Da ciò si deduce che si considera pacificamente disponibile la parte di riserva legale eccedente il quinto del capitale sociale. A fare chiarezza sull’argomento ci pensa l’art.2430 del Codice Civile, che, a proposto della riserva legale, recita: Dagli utili netti annuali deve essere dedotta una somma corrispondente almeno alla ventesima parte di essi per costituire una riserva, fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.
La riserva deve essere reintegrata a norma del comma precedente se viene diminuita per qualsiasi ragione. Pertanto, laddove siano stati prodotti utili d’esercizio, è necessario accantonare una loro quota indisponibile alle seguenti condizioni:
- 1/20 dell’utile di esercizio (al netto delle imposte)
- riserva legale fino ad 1/5 del capitale sociale
Cosa vuol dire partecipare con riserva?
Che cos’è un "elenco di riserva"? – I candidati che superano le prove di un concorso per funzionari permanenti sono iscritti in un elenco di riserva dal quale le istituzioni attingeranno in funzione delle loro esigenze. Il concorso non serve quindi ad occupare un determinato posto, bensì a costituire un elenco di riserva per le future assunzioni.