Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Lo ius soli nel mondo: Diritto di cittadinanza incondizionato per tutte le persone nate nel Paese ( ius soli automatico) Diritto di cittadinanza con alcune condizioni ( ius soli temperato) ius soli abolito Ius soli (in lingua latina «diritto basato sull’appartenenza al territorio» ) è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.
Si contrappone allo ius sanguinis (o «diritto del sangue»), che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore, sulla base pertanto della discendenza e non del luogo di nascita. Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni.
Alcuni paesi europei ( Francia, Germania, Irlanda e Regno Unito ) concedono altresì la cittadinanza ius soli, sebbene con alcune condizioni.
Cos’è lo ius soli spiegato semplice?
Lo ‘ius soli’ fa riferimento alla nascita sul ‘suolo’, sul territorio dello Stato e si contrappone, nel novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, allo ‘ius sanguinis’, imperniato invece sull’elemento della discendenza o della filiazione.
Come si diventa cittadini italiani ius soli?
Disciplinato dalla Legge 91/1992 artt.1 comma 1 lett. a) e b) e comma 2, art 2 comma 2, art.4 c.2. La cittadinanza italiana è trasmessa secondo il principio dello ius sanguinis da genitore a figlio. Il principio dello ius soli invece prevede che la cittadinanza sia acquisita per il fatto di essere nati sul territorio dello stato e non è prevista dall’ordinamento italiano eccetto in rari casi (figlio di ignoti, apolidi o impossibilità di trasmissione della cittadinanza dei genitori).
Sono italiani i figli di almeno un genitore italiano, i figli di ignoti o apolidi nati nel territorio della Repubblica, i discendenti di italiani che riescano a dimostrare la catena parentale fino al capostipite cittadino italiano. La discendenza dovrà essere dimostrata tramite gli atti di stato civile (nascita, matrimonio e morte).
La domanda, corredata dalla documentazione, può essere presentata o alla rappresentaza diplomatica italiana nel paese di origine o, se già in Italia, all’ufficio anagrafe del comune dove si risiede. Ai fini dell’iscrizione anagrafica del cittadino straniero discendente da cittadino italiano entrato per un soggiorno di breve periodo (ad es.
turismo/affari), per il quale non è più previsto il rilascio di un permesso di soggiorno, è sufficiente la dichiarazione di presenza, I cittadini stranieri nati in Italia seguono dunque la nazionalità dei propri genitori a meno che non possano seguire la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato di appartenenza.
I figli di cittadini stranieri che nascono in Italia e vi risiedono ininterrottamente fino al compimento della maggiore età possono, entro un anno dal compimento dei 18 anni, dichiarare di voler acquisire la cittadinanza. La domanda va presentata presso l’ufficio anagrafe del comune dove si ha la residenza con la documentazione comprovante la residenza ininterrotta in Italia dalla nascita.Chi viene riconosciuto per via giudiziale figlio di cittadino italiano, se è minorenne acquista la cittadinanza automaticamente e se è maggiorenne entro un anno dalla sentenza deve dichiarare di voler eleggere la cittadinanza italiana.
In che Stati c’è lo ius soli?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Lo ius soli nel mondo: Diritto di cittadinanza incondizionato per tutte le persone nate nel Paese ( ius soli automatico) Diritto di cittadinanza con alcune condizioni ( ius soli temperato) ius soli abolito Ius soli (in lingua latina «diritto basato sull’appartenenza al territorio» ) è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.
- Si contrappone allo ius sanguinis (o «diritto del sangue»), che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore, sulla base pertanto della discendenza e non del luogo di nascita.
- Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni.
Alcuni paesi europei ( Francia, Germania, Irlanda e Regno Unito ) concedono altresì la cittadinanza ius soli, sebbene con alcune condizioni.
Qual è la differenza tra ius sanguinis e ius soli?
2. Ius sanguinis e ius soli: le differenze – Nel novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, lo Ius Soli – facendo riferimento alla nascita sul suolo/territorio dello Stato – si contrappone allo ” Ius Sanguinis “, incardinato invece sull’elemento della discendenza o della filiazione e, secondo il quale, la cittadinanza viene attribuita tenendo conto di quella dei genitori.
Chi nasce in Australia è cittadino australiano?
Curiosità sulla cittadinanza: una guida per i genitori italiani che vivono in Australia! Curiosità sulla cittadinanza: una guida per i genitori italiani che vivono in Australia! Situazione tipo: vivete in Australia ormai da anni e avete ottenuto il vostro visto permanente.
- Complimenti, maSorpresa! Aspettate un bambino,
- Se state pensando di tornare in Italia e farlo nascere nel vostro Paese d’origine, fermatevi un attimo e leggete qui.
- Come riportato sul sito web del Dipartimento d’Immigrazione i bambini nati al di fuori dell’Australia da genitori non australiani, non possono acquisire la residenza permanente anche se uno o entrambi i genitori ne hanno una.
Vostro figlio è nato comunque al di fuori del territorio australiano? Per far sì che abbia diritto a entrare sono previste pratiche complesse e tempistiche abbastanza lunghe, della durata di un anno e mezzo circa. Quindi, a meno che non vogliate lasciare il vostro bambino all’estero (dai vostri parenti, magari), potreste riscontrare seri problemi nel mantenimento del vostro posto di lavoro down under, considerata la vostra assenza prolungata e l’impossibilità di prevedere la sua durata.
In quel caso dovrete richiedere un Visto Child (subclass 101), la cui domanda va effettuata prima che vostro figlio compia i diciotto anni di età. Per cui, quali sono gli elementi che rendono un bambino un australiano a tutti gli effetti? Semplice: solo i bambini nati in territorio australiano da almeno un genitore australiano (o residente permanente) sono cittadini australiani per diritto di nascita.
E i figli nati all’estero da cittadini australiani? Questi acquisiscono la cittadinanza per diritto di discendenza solo dopo che i genitori hanno registrato la loro nascita all’ambasciata australiana della nazione in cui sono nati. A differenza dei bambini nati in Australia che, come abbiamo detto, acquisiscono automaticamente la cittadinanza se almeno un genitore è residente permanente, quelli nati all’estero non hanno questo diritto.
- Per loro si deve provvedere effettuare una richiesta di residenza attraverso il Visto Child (101).
- Quindi, a parità di status dei genitori, il luogo di nascita di un bambino prefigura scenari diametralmente opposti: da un lato la cittadinanza automatica, dall’altro un iter che si presenta lungo e costoso.
Sì, perché il costo base del visto è di 2.740 dollari, ai quali si aggiungono le spese per i costi delle visite mediche specialistiche e dei certificati. Infine, un’ultima opzione: cosa accade se un bambino nasce in Australia da genitori che si trovano lì con un visto temporaneo ? In quel caso otterrà un visto alle medesime condizioni di mamma e papà, vale a dire un visto temporaneo! Se il bambino trascorrerà almeno dieci anni ininterrotti in Australia, potrà a quel punto fare domanda per ottenere la cittadinanza.
Come vengono chiamati gli italiani in Svizzera?
Italo- svizzeri definisce gli Italiani residenti da molti anni in Svizzera ed i loro discendenti.
Come si perde la cittadinanza svizzera?
Revoca della cittadinanza svizzera – La cittadinanza svizzera può essere revocata a una persona con doppia cittadinanza la cui condotta è di grave pregiudizio agli interessi o alla buona reputazione della Svizzera. La revoca della cittadinanza svizzera è tuttavia presa in considerazione soltanto in casi gravi, ad esempio nel caso di crimini di guerra o terrorismo.
Quanto si pagano le tasse in Svizzera?
Tasse cantonali massime sulle persone fisiche
Cantoni | Aliquota fiscale massima |
---|---|
Ginevra | 44,75% |
Basilea Campagna | 42,17% |
Vaud | 41,50% |
Berna | 41,04% |
Chi nasce all’estero da genitori italiani è cittadino italiano?
Il possesso della cittadinanza italiana indica l’appartenenza allo Stato italiano e serve per avvalersi dei diritti e rispettare i doveri che da essa derivano. La materia è disciplinata dalla legge n.91 del 5 febbraio 1992. Dal 18 giugno 2015 l’invio on line è l’unica modalità ammessa per la presentazione dell’istanza di cittadinanza italiana per matrimonio e naturalizzazione.
La compilazione e l’inoltro della domanda avviene esclusivamente attraverso il sito web del Ministero dell’Interno, dopo apposita registrazione. Rimangono esclusi dalla procedura telematica i casi di acquisto automatico di cittadinanza, e quelli di acquisto per beneficio di legge per i quali è necessaria una dichiarazione di volontà rivolta all’acquisto della cittadinanza.
In particolare la dichiarazione di volontà è prevista nei seguenti casi: a) il figlio già maggiorenne al momento del riconoscimento o dalla dichiarazione giudiziale di filiazione; b) il figlio di genitori stranieri, nato sul territorio italiano e residente legalmente in Italia interrottamente fino al raggiungimento del 18° anno di età; c) riacquisto della cittadinanza italiana; d) lo straniero o l’apolide, del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita.
Trasmissione automatica della cittadinanza italiana ai figli La famiglia rappresenta il principale canale per la trasmissione della cittadinanza. Il nostro ordinamento, fondato sul principio dello ius sanguinis, focalizza infatti l’attenzione sul legame di sangue e sul diritto di filiazione. Per questo, il minore nato all’estero da genitori italiani è riconosciuto cittadino alla stessa stregua di colui che nasce in Italia da genitori italiani.
Lo stesso vale per il minore nato in una famiglia composta da un genitore italiano e da un genitore straniero. In questo caso, a prescindere ancora dal luogo di nascita, il padre o la madre italiani trasmettono automaticamente la cittadinanza al figlio.
Trasmissione automatica della cittadinanza italiana per nascita in Italia L’attribuzione della cittadinanza per nascita nel territorio italiano da genitori stranieri è previsto solo in due casi particolari: a) se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi; b) se entrambi i genitori non possono trasmettere la propria cittadinanza (poiché il Paese d’origine ad esempio preveda esclusivamente l’acquisto della cittadinanza secondo lo ius soli).
Acquisto per riconoscimento di un figlio naturale o per dichiarazione giudiziale della filiazione Bisogna distinguere due ipotesi a seconda che il figlio del cittadino italiano sia uno straniero minorenne o maggiorenne. Se è minorenne, l’acquisto della cittadinanza italiana è automatico, e retroagisce al momento della nascita.
- Se è maggiorenne, conserva la propria cittadinanza, ma può, entro un anno dal riconoscimento o dalla dichiarazione giudiziale o dalla dichiarazione di efficacia del provvedimento straniero, dichiarare di voler eleggere la cittadinanza determinata dalla filiazione.
- Acquisto per adozione Anche in questo caso bisogna distinguere due ipotesi a seconda che il figlio adottato da cittadino italiano sia minorenne o maggiorenne.
In caso di minore straniero la cittadinanza italiana si acquista di diritto con la trascrizione del provvedimento di adozione nei registri di Stato civile del comune di residenza. Se maggiorenne, può acquistare la cittadinanza italiana per naturalizzazione trascorsi 5 anni di residenza legale in Italia dopo l’adozione.
Acquisto da parte del figlio minore di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana Il figlio minore straniero di chi acquista la cittadinanza italiana, diventa cittadino italiano purché conviva in modo stabile ed effettivo alla data dell’acquisto della cittadinanza italiana da parte del genitore.
L’acquisto della cittadinanza è un automatismo che viene attestato dal Sindaco. In caso in cui l’acquisto si sia perfezionato all’estero sarà il Console competente a trasmettere la relativa attestazione che verrà trascritta nei registri di cittadinanza e annotato sull’atto di nascita del minore.
L’acquisto della cittadinanza decorre dallo stesso giorno in cui ha acquistato o riacquistato la cittadinanza il genitore. Al compimento del diciottesimo anno, se in possesso di altra cittadinanza, può rinunciare a quella italiana. Acquisto della cittadinanza per nascita e residenza in Italia Il cittadino straniero nato e residente legalmente in Italia senza interruzioni fino ai 18 anni, diviene cittadino italiano se, entro il compimento del diciannovesimo anno, dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana.
Acquisto per matrimonio Il coniuge straniero o apolide di cittadino italiano può acquistare la cittadinanza italiana dopo due anni di residenza legale in Italia oppure, se residente all’estero, dopo tre anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e se non sussiste separazione legale.
- Il termine di tre anni è dimezzato in caso di figli minori o adottati della coppia.
- Riconoscimento per nascita della cittadinanza italiana agli stranieri di ceppo italiano La cittadinanza italiana si trasmette da genitore in figlio, indipendentemente sia dal luogo di nascita, sia dal possesso della cittadinanza del Paese straniero di residenza.
E’ cittadino italiano anche il figlio nato all’estero di un cittadino italiano. In tal caso l’attribuzione della cittadinanza italiana avviene con la trascrizione dell’atto di nascita da parte dell’autorità consolare italiana del luogo dove la nascita è avvenuta.
- Dunque anche il discendente, nato all’estero, di un cittadino italiano, trasferitosi a suo tempo all’estero è cittadino italiano per nascita, purché né lui, né i suoi ascendenti, né l’avo italiano, abbiano mai dichiarato di voler rinunciare alla cittadinanza italiana.
- Se la discendenza di una persona da genitore o avo italiano non risulta nei registri dello stato civile italiano, occorre accertarla e avere la conferma che tutti gli ascendenti abbiano mantenuto e quindi trasmesso la cittadinanza italiana.
L’autorità competente ad effettuare l’accertamento è determinata in base al luogo di residenza: per i residenti all’estero è l’autorità diplomatico-consolare territorialmente competente; per i residenti in Italia è l’Ufficiale di Stato Civile del comune di residenza.
Acquisto agli stranieri di origine italiana Il cittadino straniero con padre o madre o uno degli ascendenti in linea retta fino al II° grado che siano stati cittadini italiani per nascita ed abbiano successivamente perso la cittadinanza italiana, acquista la cittadinanza italiana solo se ricorre una delle seguenti condizioni: a) se presta effettivo servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di voler acquistare la cittadinanza italiana (l’acquisto decorre dal giorno successivo a quello del congedo, si considera “effettivo servizio militare” solo il servizio interamente prestato, anche all’estero, nelle forze Armate o svolgendo un servizio equiparato); b) se assume pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano, anche all’estero, e dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana; c) se, al raggiungimento della maggiore età, è residente legalmente da almeno due anni in Italia e dichiara, entro il compimento del diciannovesimo anno, di voler acquistare la cittadinanza italiana (la residenza legale senza interruzioni deve inoltre permanere dal compimento della maggiore età alla data della dichiarazione di acquisto).
Riacquisto della cittadinanza italiana Chi ha perso la cittadinanza italiana, può riacquistarla nei seguenti casi: a) se presta servizio militare per lo Stato italiano e dichiara preventivamente di volerla riacquistare; b) se assume pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano e dichiara di volerla riacquistare; c) se dichiara di volerla riacquistare e ha stabilito o stabilisce, entro un anno dalla dichiarazione, la residenza in Italia; d) dopo un anno dallo stabilimento della residenza in Italia, salvo espressa rinuncia; e) se, essendogli stata revocata per aver assunto una carica o un impiego o il servizio militare per uno Stato estero e non aver ottemperato all’ordine di abbandonarlo, dichiara di volerla riacquistare e ha stabilito in Italia la residenza da almeno due anni.
Cittadinanza italiana per naturalizzazione Lo straniero può fare richiesta di cittadinanza italiana per naturalizzazione dopo aver risieduto stabilmente e legalmente nel territorio italiano. La residenza legale in Italia deve essere ininterrotta per almeno: – 3 anni per i discendenti di ex cittadini italiani per nascita fino al II° grado e per gli stranieri nati sul territorio italiano; – 4 anni per i cittadini di uno Stato U.E.; – 5 anni per gli stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani e per il figlio maggiorenne legittimo del naturalizzato – 5 anni per gli apolidi e per i rifugiati; – 10 anni per cittadini di uno Stato NON U.E; Non è richiesto alcun periodo di residenza in Italia per gli stranieri che hanno prestato servizio alle dipendenze dello Stato per un periodo di almeno 5 anni, anche all’estero.
A partire dal 18 giugno 2015 le domande possono essere esclusivamente inviate tramite modalità telematica. L’ITAL assiste i cittadini stranieri nell’invio della domanda on line per la richiesta della cittadinanza per naturalizzazione fornendo consulenza e assistenza anche nella preparazione della documentazione necessaria.
Come si chiama chi non ha la cittadinanza italiana?
Apolidia per perdita o revoca della cittadinanza italiana Un cittadino italiano può perdere la cittadinanza e divenire apolide, se non ne possiede altre, in alcuni casi (legge n.91/1992): rinuncia alla cittadinanza.
Chi nasce in Germania e cittadino tedesco?
Dal 1º gennaio 2000 anche i figli di stranieri che nascono in Germania acquisiscono automaticamente la cittadinanza, purché almeno un genitore risieda abitualmente e legalmente nel Paese da almeno otto anni e goda del diritto di soggiorno a tempo indeterminato.
Cosa si intende per ius?
Parola latina (« diritto ») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici. Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, si indicavano come iura i passi delle opere dei grandi giuristi del passato, al fine di distinguerli dalle leges, che erano invece le costituzioni imperiali,
Che cosa si intende per ius sanguinis?
ius sanguinis in Vocabolario ius sanguinis loc.s.le m. Principio del diritto per cui un individuo ha la cittadinanza di uno Stato se uno dei propri genitori o entrambi ne sono in possesso. ◆ Se in Argentina vige infatti lo «ius soli» e nascervi è sufficiente per diventarne a tutti gli effetti cittadini, il nostro diritto riconosce lo «ius sanguinis»: chi è figlio di italiani lo è a sua volta.
- Carla Reschia, Stampa, 29 agosto 1989, p.2, Alessandria e Provincia) • “Mi fanno un po’ sorridere questi quiz improvvisati di italianità che si fanno nelle questure: se si vuole essere rigorosi, e verificare lo stato di integrazione dei richiedenti, allora i criteri devono essere seri.
- Ecco perché la nuova legge propone la concessione della cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia dopo un ciclo di studi.
Lo ius sanguinis aveva un senso quando si voleva proteggere gli italiani che emigravano all’estero, ma la società è cambiata ed è arrivata l’ora di adeguarci”. (Cristina Giudici, Foglio.it, 24 ottobre 2009, Articoli) • La cittadinanza italiana è oggi basata principalmente sul cosiddetto ius sanguinis (diritto di sangue), in base al quale il figlio nato da padre italiano o da madre italiana è italiano.
- Niente ius soli, dunque, ovvero il diritto di cittadinanza acquisito per il semplice fatto di essere nati in Italia, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori.
- Giornale.it, 22 novembre 2011, Politica) • Ancora nel nostro paese si è italiani per diritto di sangue: “ius sanguinis”.
Anche chi è nato in terra italiana quindi, resta straniero. Chi gioca, va a scuola, cresce con i bimbi italiani non è italiano. (Giovanna Casadio, Repubblica, 24 gennaio 2017, p.15, Interni). Dal lat. giuridico ius sanguinis (‘diritto basato sui legami di sangue’).