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Legge 104/92 Art.3 Comma 3 Cosa Dice?

Legge 104/92 Art.3 Comma 3 Cosa Dice
3 comma 3 della legge 104, il disabile e il familiare ed affine entro il 2° grado hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni al mese da fruire in modalità continuativa o frazionata.

Cosa prevede art 3 comma 3?

3, comma 3 della legge n.104/92. Il disabile lavoratore a cui è stato riconosciuto l’handicap grave ha diritto ad un permesso retribuito di due ore al giorno o, in alternativa, di tre giorni di permesso al mese da fruire in modalità continuativa o frazionata.

Quali sono le più importanti agevolazioni che derivano dal comma 3 art 3 L 104 92?

Legge 104/92 e agevolazioni fiscali Quando esiste una condizione di disabilità certificata, il bambino o ragazzo ha diritto a ricevere contributi economici e altre forme di tutela: anche i familiari o chi ha fiscalmente a carico la persona disabile godono di agevolazioni tra le quali l’IVA al 4%, ridotta rispetto all’aliquota ordinaria del 22%. Legge 104/92 Art.3 Comma 3 Cosa Dice Le tutele e le agevolazioni sono garantite dalla legge 104/92, la legge-quadro per “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti” delle persone che hanno una disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabile o in evoluzione, che causano difficoltà relazionali, sociali e di integrazione.

  1. Il primo passo per ottenere le tutele previste dalla Legge 104 è l’accertamento della condizione di disabilità e quindi di necessità di assistenza e tutela.
  2. L’accertamento avviene con una visita programmata dalla ASL di riferimento che identifica lo stato di gravità e lo indica nel verbale definitivo : i bambini e i ragazzi il cui verbale indica la situazione di gravità con l’articolo 3 e comma 3 della legge 104 hanno le tutele maggiori e accedono con priorità agli interventi pubblici come quelli riabilitativi.

L’Agenzia delle Entrate con il suo sito web sempre aggiornato è il riferimento ufficiale che indica nei dettagli spettante a chi vive una condizione di disabilità certificata. Riassumiamo qui in un elenco schematico le agevolazioni fiscali previste, invitandoti ad approfondire con

  • detrazioni Irpef per i figli a carico, con variazioni dipendenti da età del figlio disabile, numero di figli, reddito fino a 95.000 Euro
  • acquisto di ausili tecnici e informatici (detrazione Irpef del 19% e IVA agevolata al 4%)
  • deducibilità delle spese mediche generiche e di assistenza specifica, personale o familiare
  • veicoli (detrazione Irpef del 19% e IVA agevolata al 4%)
  • esenzione dal bollo auto e dall’imposta sui passaggi di proprietà
  • detrazioni per i cani guida per i non vedenti e per l’interpretariato per i non udenti.

Chi sono i disabili gravi ai sensi della legge 104 1992 art 3 comma 3?

Dispositivo dell’art.3 Legge 104 – 1. persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa di difficolt di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.2.

La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacit complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’et, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravit.

Le situazioni riconosciute di gravit determinano priorit nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.4. La presente legge si applica anche agli stranieri e agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale.

Come viene descritta una persona disabile nella legge quadro n 104 1992 art 3?

Cos’è, cosa prevede e quali sono le agevolazioni di cui alla Legge 104 articolo 3, comma 1? La Legge 5 febbraio 1992 numero 104 denominata ” Legge – quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti ” delle persone con handicap ha tra i suoi obiettivi quello di predisporre una serie di interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale oltre a tutelare giuridicamente ed economicamente i soggetti con disabilità,

Gli stessi principi sono stati ripresi da altri interventi normativi che hanno introdotto, negli anni, una serie di agevolazioni fiscali, concretizzatesi soprattutto nel riconoscimento di particolari detrazioni Irpef (il cui compito è quello di abbattere il carico fiscale) o aliquote IVA ridotte al 4%, in luogo della percentuale ordinaria al 22%.

Per individuare i soggetti aventi diritto ai benefici di legge, l’articolo 3, comma 1 stabilisce che è ” persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione “.

Cosa spetta a chi ha la 104 art 3 comma 1?

La differenza fondamentale tra il riconoscimento del comma 1 o del comma 3 nel verbale di riconoscimento di handicap è legata al riconoscimento o meno per la persona disabile dello stato di gravità Ci capita spesso di ricevere richieste da parte dei nostri navigatori sulle agevolazioni a cui ciascuna persona disabile ha diritto a fronte del riconoscimento della Legge 104, relativamente allo stato di handicap.

Per tutte le informazioni generali vi invitiamo a fare riferimento al nostro speciale dedicato alla Legge 104 mentre vediamo ora nel dettaglio di chiarire quali sono le agevolazioni specifiche spettanti a tutti coloro a cui sia stata riconosciuta la Legge 104/92 art.3 comma 1, ovvero nei casi in cui non sia stata riconosciuta la connotazione di gravità.

L’art.3 comma 1, infatti, definisce persona handicappata ” colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione ” e si differenzia dall’art.3 comma 3 perché quest’ultimo specifica che ” Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità “.

  • È abbastanza semplice quindi intuire che il riconoscimento di un comma oppure dell’altro all’interno del verbale d’invalidità dà diritto ad agevolazioni differenti,
  • Riepiloghiamo quindi sinteticamente le agevolazioni per persone disabili con Legge 104 art.3 comma 1.
  • AMMORTIZZATORI SOCIALI Chi rientra nel comma 1 non ha diritto a provvidenze economiche e indennità specifiche che invece sono previste per gli invalidi civili, o per chi presenta certificazione di cecità civile o sordomutismo.

Tuttavia, nella dichiarazione dei redditi è possibile detrarre i contributi previdenziali e assistenziali, sempre nella misura del 19%, che sono stati versati per babysitter e badanti per servizi domestici e assistenza personale e familiare. SPESE MEDICHE E ASSISTENZA SPECIFICA La normativa prevede che possono godere della deduzione delle spese sostenute per prestazioni mediche generiche e per l’assistenza fisica prestata da parte di personale specialistico (anche fisioterapisti), sia persone con handicap sia i diretti interessati che i familiari che li abbiamo a carico fiscalmente.

AGEVOLAZIONI LAVORATIVE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L’art.21 della Legge 104/92 stabilisce che alla persona con handicap (anche senza connotazione di gravità), con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla Legge 10 agosto 1950 n.648, che è stata assunta da enti pubblici come vincitrice di concorso, spetta il diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e precedenza in sede di domanda di trasferimento.

AGEVOLAZIONI SETTORE AUTO Sui veicoli destinati alle persone con disabilità motoria, intellettiva (se titolari di indennità di accompagnamento e con certificato di handicap grave) o sensoriale (sordi e ciechi) sono previste una serie di agevolazioni, differenti a seconda della percentuale d’invalidità, della patologia e del reddito per cui rimandiamo alla pagina dedicata all’interno del nostro speciale Guida alle agevolazioni fiscali disabili,

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Nello specifico di certificati di invalidità con Legge 104/92 art.3 comma 1 queste agevolazioni consistono nell’applicazione dell’IVA al 4% al momento dell’acquisto, nella detraibilità del 19% della spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi e nell’ esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione (IPT, APIET).

ACQUISTO SUSSIDI TECNICI INFORMATICI Le agevolazioni, nel caso in cui al certificato di handicap o invalidità sia associato anche una specifica prescrizione, valgono anche per l’acquisto di sussidi informatici tramite l’applicazione dell’ IVA agevolata,

La spesa potrà essere poi detratta nella dichiarazione dei redditi. Rientrano in questa categoria, per esempio, computer, telefono con vivavoce, sussidi che permettono l’elaborazione grafica o scritta e tutto quello che possa migliorare lo stato di handicap da cui è affetto il disabile per rendere più agevole la sua condizione rapporta alla vita quotidiana.

ACQUISTO/EROGAZIONE AUSILI MEDICI All’acquisto di ausili destinati a persone invalide viene applicata l’ IVA agevolata al 4%, in alcuni casi, inoltre, è possibile detrarre la spesa nella dichiarazione redditi nella misura del 19%. In aggiunta, per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti, dietro specifica prescrizione medica, è prevista l’ erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi e ausili correlate al tipo di minorazione accertata,

Cosa vuol dire portatore di handicap ai sensi dell’art 3 comma 1 l 52 1992 n 104?

Legge 104 art 3 comma 1. A quali agevolazioni ho diritto? Posso usufruire dei tre giorni di permesso? – Infermieristicamente – Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche I dipendenti pubblici e privati hanno diritto a permessi lavorativi a condizione che siano in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (art.3, comma 3, legge 104/1992).

  • Questi permessi lavorativi, previsti dall’articolo 33 della legge 104/1992, non vengono concessi nel caso il lavoratore abbia ottenuto il solo riconoscimento dell’handicap senza connotazione di gravità (art.3, comma 1, legge 104/1992).
  • È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabi­lizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavo­rativa e tale da determinare un processo di svan­taggio sociale o di emarginazione”.

Legge 104 art.3 comma 1, quali agevolazioni si possono chiedere? Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di veicoli Per quanto riguarda l’acquisto dell’auto da parte di un soggetto disabile, la normativa prevede 4 tipologie di benefici, tra loro cumulabili:detrazione Irpef pari al 19% del costo del veicolo ( in pratica, se il costo del veicolo è pari a 10mila euro, si possono togliere 1.900 euro dalle imposte); la detrazione, che va indicata nella dichiarazione dei redditi, può essere effettuata in un’unica soluzione o in 4 quote; la spesa massima consentita è di 18.075,99 euro;-pagamento dell’Iva sull’acquisto del veicolo in misura ridotta, pari al 4%;-esenzione dal bollo auto (si tratta di un’esenzione perpetua, non limitata alle prime annualità);-esonero dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.Gli incentivi sono validi non solo per le autovetture, ma anche per alcuni autoveicoli specifici e per il trasporto promiscuo, autocaravan, motocarrozzette, motoveicoli per il trasporto promiscuo e specifici.

  • Oltreché per l’acquisto, i benefici possono essere fruiti anche per la riparazione.
  • Non tutti i disabili possono usufruire, però, di queste agevolazioni, ma solo le seguenti categorie: -sordi e non vedenti ;-portatori di handicap grave secondo la Legge 104, qualora si tratti di disabili psichici o mentali titolari d’indennità di accompagnamento, o di disabili affetti da -pluriamputazioni, o con capacità di deambulazione notevolmente limitata;-soggetti disabili con capacità motorie ridotte o assenti.

Le spese possono essere detratte anche dal familiare che ha fiscalmente a carico il disabile(il reddito annuo, perché il familiare sia considerato fiscalmente a carico, non deve superare 2.840,51 euro).

  • Deduzione dal reddito delle spese mediche generiche e di assistenza specifica
  • Detrazione dall’Irpef delle spese sanitarie per i disabili
  • Detrazione dall’Irpef dei costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Un altro beneficio, valido sia per i disabili che per i familiari che li abbiano a carico, è l’integrale deduzione dal reddito dei seguenti costi:-spese mediche generiche (come, ad esempio, l’acquisto di medicinali);-spese di assistenza specifica. Rientrano nella categoria l’assistenza infermieristica e riabilitativa, le prestazioni fornite dal personale in possesso della qualifica di OSS, addetti all’assistenza di base, coordinatori delle attività assistenziali di nucleo, educatori professionali, addetti all’attività di animazione e di terapia occupazionale.Beneficiano di una detrazione del 19% dall’Irpef:-le spese mediche specialistiche sostenute per il disabile;-l’acquisto di mezzi d’ausilio alla deambulazione;-l’acquisto di poltrone per inabili e minorati, di apparecchi correttivi e di ulteriori ausili specifici.L’eventuale adattamento di un ascensore, la costruzione di rampe e l’abbattimento di barriere architettoniche in genere, se a favore di un disabile beneficiano della detrazione dall’Irpef pari al 36% dei costi.

Dato che, però, l’attuale bonus per gli interventi di ristrutturazione è più alto (attualmente si ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50% dei costi di ristrutturazione, sino a un tetto massimo di 96mila euro) la detrazione al 36% può essere richiesta soltanto sull’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata già domandata l’agevolazione per ristrutturazione edilizia.

Anche in questo caso, la detraibilità è valida per il parente che ha in carico il disabile, o, in alternativa, per il soggetto stesso. Detrazione Irpef dei costi di assistenza per i soggetti non autosufficienti I soggetti non autosufficienti, se la condizione risulta da un’apposita certificazione medica ed a prescindere dal possesso di handicap, possono detrarre dall’Irpef il 19% delle spese per l’assistenza, sino ad un massimo di 2.100 euro l’anno, se il reddito annuo non supera 40mila euro.

  1. Telefonia cellulare
  2. Telefonia fissa
  3. Acquisto di pc e sussidi informatici
  4. Erogazione di ausili
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Agevolazioni delle per le tariffe d’internet e telefonia per gli utenti non vedenti e non udenti. Le compagnie telefoniche operanti in Italia hanno attivato, secondo gli obblighi della delibera, nuove e vantaggiose offerte per questa categoria.La normativa attuale prevede che agli anziani e alle persone disabili, venga riconosciuta una riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento.

L’accesso a tale beneficio è limitato dalle soglie di reddito, tranne per le persone sordomute che sono esentate del canone mensile a prescindere da limiti reddituali.Sono previsti degli incentivi per l’acquisto di mezzi tecnici ed informatici a beneficio dei portatori di handicap grave secondo la Legge 104.Le apparecchiature devono essere atte a facilitare la comunicazione, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione ed alla cultura.Sono agevolabili, ad esempio, computer, modem, fax, telefoni con vivavoce, tablet, etc.I benefici consistono, nel dettaglio:in una detrazione dei costi dall’Irpef pari al 19%;nell’applicazione dell’Iva agevolata al 4%.Dietro specifica prescrizione medica, per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti è prevista l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi ed ausili correlate al tipo di minorazione accertata.

Esenzione Ticket Il riconoscimento di una invalidità garantisce il diritto all’esenzione ticket per alcune o per tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale garantite dal servizio sanitario nazionale.
L’esenzione per invalidità è riconosciuta dalla Azienda Sanitaria Locale di residenza, sulla base della certificazione che documenta lo stato di invalidità.Lo stato e il grado di invalidità devono essere accertate dalla competente Commissione medica dell’ Azienda sanitaria locale di residenza dell’assistito.L’esenzione per invalidità non include le prestazioni farmaceutiche (per informazioni in materia di compartecipazione al costo sui farmaci di fascia A, introdotta da norme regionali, è necessario rivolgersi alla propria Asl).

Che differenza c’è tra legge 104 comma 1 e comma 3?

Tutti sono a conoscenza delle agevolazioni per i soggetti affetti da disabilità. La maggior parte però fa riferimento ad una disabilità che rientra nella cerchia della legge 104 articolo 3 comma 3, senza sapere che si può accedere a diverse agevolazioni anche se il comma a cui ci si riferisce è l’1.

Quanti punti di invalidità ci vogliono per la legge 104?

Che grado di invalidità per ottenere la 104? – Il punteggio necessario per avere diritto alla è il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 33,33%. Tuttavia, sebbene tale requisito sia necessario, esso non è comunque sufficiente. Per godere dei diritti e delle agevolazioni di questa normativa, infatti, bisogna sia avere un handicap riconosciuto, sia sostenere e superare la visita dell’ INPS per il riconoscimento dello status di invalido.

Come ottenere la legge 104 art 3 comma 3?

Legge 104, cosa prevede il comma 3 dell’art 3: permessi e agevolazioni 09 dic 2022 – 12:18 ©IPA/Fotogramma La legge 104 è la normativa nazionale di riferimento sull’assistenza, l’integrazione e i diritti dei disabili affetti da handicap, che regola tra le altre cose anche il diritto all’assegno di accompagnamento nonché i permessi dal lavoro retribuiti per assistenza ai familiari.

Come si fa a capire se si è ottenuta la legge 104?

COME SI ACCERTA L’HANDICAP? L’accertamento dell’handicap di una persona avviene attraverso un esame effettuato da un’apposita commissione medica presente in ogni Asl. È quanto indicato nell’articolo 4 della legge 104 /92.

Cosa prevede la legge 104 92?

Cosa prevede la legge 104/92 – Con l’entrata in vigore della legge 104/92, meglio definita “legge quadro sulla disabilità”, si è fatto un considerevole passo avanti per garantire il pieno rispetto della dignità umana. Dei diritti di libertà e autonomia della persona disabile e per promuoverne la piena integrazione.

Nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. Il testo della legge 104/92 ha riempito un vuoto normativo di rilevante importanza sociale. Ha in qualche modo rivoluzionato il modo di intendere la disabilità. Già la sua caratteristica di ” legge quadro ” lascia chiaramente intendere che il suo ambito di intervento debba essere molto ampio.

Le integrazioni e le modifiche successivamente intervenute hanno certamente accresciuto l’efficacia delle disposizioni previste nel testo originario della legge 104. Definendo i diritti e dettando le linee guida, per assistenza e tutela delle persone con handicap, va a coprire quasi interamente tutti gli aspetti relativi al mondo della disabilità.

La legge 104/92 prescrive che vengano superati gli impedimenti derivanti dall’handicap creando le condizioni affinché la persona disabile possa raggiungere la massima autonomia possibile, gli vengano garantiti la partecipazione alla vita della collettività e la completa realizzazione dei suoi diritti.

A ogni persona affetta da minorazioni invalidanti si devono assicurare i servizi e le prestazioni di prevenzione, le cure e la riabilitazione nonché un’adeguata tutela giuridica ed economica. La legge 104 prescrive inoltre che si debbano prevedere e strutturare tutti quei servizi necessari a prevenire e superare situazioni di disagio sociale della persona con handicap.

Qual è la percentuale di invalidità per ottenere la 104?

Che differenza c’è tra accompagnamento e 104? – Come accennavamo all’inizio, legge 104 e accompagnamento non sono la stessa cosa e non è detto che chi gode dei diritti della prima possa ricevere anche la quota di accompagnamento. Per avere diritto alla legge 104 con accompagnamento, infatti, l’invalidità al 100% non basta, ma bisogna essere anche totalmente non autosufficienti,

  1. Questo significa non riuscire a deambulare autonomamente o eseguire gesti di vita quotidiana senza assistenza continua.
  2. Tale situazione è molto rara nelle persone di giovane età ed è per questo che spesso quando sentiamo parlare di persone che godono sia della legge 104 che dell’accompagnamento, si ha a che fare con gente anziana.

Scopri di più sull’.

Cosa vuol dire portatore di handicap ai sensi dell’art 3 comma 1 l 52 1992 n 104?

Legge 104 art 3 comma 1. A quali agevolazioni ho diritto? Posso usufruire dei tre giorni di permesso? – Infermieristicamente – Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche I dipendenti pubblici e privati hanno diritto a permessi lavorativi a condizione che siano in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (art.3, comma 3, legge 104/1992).

  • Questi permessi lavorativi, previsti dall’articolo 33 della legge 104/1992, non vengono concessi nel caso il lavoratore abbia ottenuto il solo riconoscimento dell’handicap senza connotazione di gravità (art.3, comma 1, legge 104/1992).
  • È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabi­lizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavo­rativa e tale da determinare un processo di svan­taggio sociale o di emarginazione”.
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Legge 104 art.3 comma 1, quali agevolazioni si possono chiedere? Agevolazione Legge 104 per l’acquisto di veicoli Per quanto riguarda l’acquisto dell’auto da parte di un soggetto disabile, la normativa prevede 4 tipologie di benefici, tra loro cumulabili:detrazione Irpef pari al 19% del costo del veicolo ( in pratica, se il costo del veicolo è pari a 10mila euro, si possono togliere 1.900 euro dalle imposte); la detrazione, che va indicata nella dichiarazione dei redditi, può essere effettuata in un’unica soluzione o in 4 quote; la spesa massima consentita è di 18.075,99 euro;-pagamento dell’Iva sull’acquisto del veicolo in misura ridotta, pari al 4%;-esenzione dal bollo auto (si tratta di un’esenzione perpetua, non limitata alle prime annualità);-esonero dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.Gli incentivi sono validi non solo per le autovetture, ma anche per alcuni autoveicoli specifici e per il trasporto promiscuo, autocaravan, motocarrozzette, motoveicoli per il trasporto promiscuo e specifici.

  • Oltreché per l’acquisto, i benefici possono essere fruiti anche per la riparazione.
  • Non tutti i disabili possono usufruire, però, di queste agevolazioni, ma solo le seguenti categorie: -sordi e non vedenti ;-portatori di handicap grave secondo la Legge 104, qualora si tratti di disabili psichici o mentali titolari d’indennità di accompagnamento, o di disabili affetti da -pluriamputazioni, o con capacità di deambulazione notevolmente limitata;-soggetti disabili con capacità motorie ridotte o assenti.

Le spese possono essere detratte anche dal familiare che ha fiscalmente a carico il disabile(il reddito annuo, perché il familiare sia considerato fiscalmente a carico, non deve superare 2.840,51 euro).

  • Deduzione dal reddito delle spese mediche generiche e di assistenza specifica
  • Detrazione dall’Irpef delle spese sanitarie per i disabili
  • Detrazione dall’Irpef dei costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Un altro beneficio, valido sia per i disabili che per i familiari che li abbiano a carico, è l’integrale deduzione dal reddito dei seguenti costi:-spese mediche generiche (come, ad esempio, l’acquisto di medicinali);-spese di assistenza specifica. Rientrano nella categoria l’assistenza infermieristica e riabilitativa, le prestazioni fornite dal personale in possesso della qualifica di OSS, addetti all’assistenza di base, coordinatori delle attività assistenziali di nucleo, educatori professionali, addetti all’attività di animazione e di terapia occupazionale.Beneficiano di una detrazione del 19% dall’Irpef:-le spese mediche specialistiche sostenute per il disabile;-l’acquisto di mezzi d’ausilio alla deambulazione;-l’acquisto di poltrone per inabili e minorati, di apparecchi correttivi e di ulteriori ausili specifici.L’eventuale adattamento di un ascensore, la costruzione di rampe e l’abbattimento di barriere architettoniche in genere, se a favore di un disabile beneficiano della detrazione dall’Irpef pari al 36% dei costi.

Dato che, però, l’attuale bonus per gli interventi di ristrutturazione è più alto (attualmente si ha diritto a una detrazione Irpef pari al 50% dei costi di ristrutturazione, sino a un tetto massimo di 96mila euro) la detrazione al 36% può essere richiesta soltanto sull’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata già domandata l’agevolazione per ristrutturazione edilizia.

Anche in questo caso, la detraibilità è valida per il parente che ha in carico il disabile, o, in alternativa, per il soggetto stesso. Detrazione Irpef dei costi di assistenza per i soggetti non autosufficienti I soggetti non autosufficienti, se la condizione risulta da un’apposita certificazione medica ed a prescindere dal possesso di handicap, possono detrarre dall’Irpef il 19% delle spese per l’assistenza, sino ad un massimo di 2.100 euro l’anno, se il reddito annuo non supera 40mila euro.

  1. Telefonia cellulare
  2. Telefonia fissa
  3. Acquisto di pc e sussidi informatici
  4. Erogazione di ausili

Agevolazioni delle per le tariffe d’internet e telefonia per gli utenti non vedenti e non udenti. Le compagnie telefoniche operanti in Italia hanno attivato, secondo gli obblighi della delibera, nuove e vantaggiose offerte per questa categoria.La normativa attuale prevede che agli anziani e alle persone disabili, venga riconosciuta una riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento.

L’accesso a tale beneficio è limitato dalle soglie di reddito, tranne per le persone sordomute che sono esentate del canone mensile a prescindere da limiti reddituali.Sono previsti degli incentivi per l’acquisto di mezzi tecnici ed informatici a beneficio dei portatori di handicap grave secondo la Legge 104.Le apparecchiature devono essere atte a facilitare la comunicazione, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione ed alla cultura.Sono agevolabili, ad esempio, computer, modem, fax, telefoni con vivavoce, tablet, etc.I benefici consistono, nel dettaglio:in una detrazione dei costi dall’Irpef pari al 19%;nell’applicazione dell’Iva agevolata al 4%.Dietro specifica prescrizione medica, per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti è prevista l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi ed ausili correlate al tipo di minorazione accertata.

Esenzione Ticket Il riconoscimento di una invalidità garantisce il diritto all’esenzione ticket per alcune o per tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale garantite dal servizio sanitario nazionale.
L’esenzione per invalidità è riconosciuta dalla Azienda Sanitaria Locale di residenza, sulla base della certificazione che documenta lo stato di invalidità.Lo stato e il grado di invalidità devono essere accertate dalla competente Commissione medica dell’ Azienda sanitaria locale di residenza dell’assistito.L’esenzione per invalidità non include le prestazioni farmaceutiche (per informazioni in materia di compartecipazione al costo sui farmaci di fascia A, introdotta da norme regionali, è necessario rivolgersi alla propria Asl).

Che differenza c’è tra legge 104 comma 1 e comma 3?

Tutti sono a conoscenza delle agevolazioni per i soggetti affetti da disabilità. La maggior parte però fa riferimento ad una disabilità che rientra nella cerchia della legge 104 articolo 3 comma 3, senza sapere che si può accedere a diverse agevolazioni anche se il comma a cui ci si riferisce è l’1.