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Secondo La Legge 162 A Che Cosa Hanno Diritto I Disabili?

Secondo La Legge 162 A Che Cosa Hanno Diritto I Disabili
Disabili, cosa prevede la legge 162? La misura a sostegno delle persone con disabilità grave permette tra l’altro di assumere un assistente personale. Il trattamento punta all’indipendenza del paziente. Ma i benefici e i sussidi cambiano da Comune a Comune.

A cosa si ha diritto con la legge 162?

Documentazione necessaria – Ogni Comune pubblica delle specifiche modalità di presentazione con cui poter richiedere i piani personalizzati della Legge 162/98. È necessario quindi consultare le indicazioni del proprio Comune di residenza. In questa guida riporteremo i dettagli dei principali Comuni in Sardegna.

Ente promotore Regione Autonoma Della Sardegna
Titolo contributo Piani Personalizzati di sostegno in favore delle persone con grave disabilità. Legge n.162/1998. Fondo regionale per la non autosufficienza 2021/2022.
Oggetto La Giunta Regionale con  Del.n.50/44 del 28.12.2021, ha autorizzato il finanziamento dei piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con disabilità grave anche per l’anno 2022.
Ambito Territoriale Sardegna
Dotazione Finanziaria 120.740.000 Euro per ciascun anno del triennio 2022-2024
Criteri di valutazione ed erogazione dei fondi   Link pag.1: https://delibere.regione.sardegna.it/protected/58643/0/def/ref/DBR58364/
Quali sono le novità di quest’anno Ogni Comune potrà attivare nuovi piani seguendo l’ordine cronologico delle domande pervenute fino ad esaurimento delle risorse economiche annuali disponibili.  Le persone che non possono presentare domanda entro i termini previsti perché sprovvisti al 31 Marzo 2022 del riconoscimento della disabilità grave ai sensi della Legge 104, art.3 comma, potranno presentare la domanda di attivazione del “Piano Personalizzato” a partire dal 1° Maggio fino al 30 Novembre 2022.
Come si presenta domanda e quali moduli bisogna presentare? ” Modulo domanda L.162/98 – 2022 ” (alcuni Comuni hanno previsto l’invio delle domande con procedura On-Line)   Copia del verbale di riconoscimento della Legge 104/92 art.3 comma 3 ;  ” Scheda Salute”: compilata e firmata dal medico.    ” Scheda Sociale ” compilata in un secondo momento dall’assistente sociale insieme al richiedente o da un tutore presso l’ufficio comunale dei “Servizi Sociali”;    Autocertificazione attestante il reddito ISEE del 2022 della persona beneficiaria del piano, Copia del documento di identità e del codice fiscale del richiedente e della persona con disabilità beneficiaria del piano.; Codice IBAN intestato al beneficiario per le persone che sceglieranno di gestire in autonomia il finanziamento (gestione indiretta)
Quali altri documenti e moduli vengono richiesti? Eventuali certificazioni attestanti condizioni di disabilità, invalidità, condizioni di salute gravi dei familiari appartenenti allo stesso nucleo familiare del richiedente.    Eventuale copia del verbale di invalidità civile;    Eventuale certificazione sanitaria attestante che la disabilità è congenita o sopraggiunta entro il 35° anno di età;  Dichiarazione dei permessi da lavoro fruiti ai sensi della L.104/92;  Decreto di nomina di tutore o amministratore di sostegno; Le persone che già beneficiano della L.162/98 e che intendono mantenere attivo il Piano Personalizzato senza apportare modifiche dovranno nella maggior parte dei casi presentare il certificato ISEE aggiornato del beneficiario. Contatta o vedi il sito del tuo Comune in caso servano informazioni aggiuntive. Per coloro che invece vogliono modificare il Piano a causa di un aggravamento delle condizioni socio-sanitarie, dovranno contattare l’operatore sociale che ha curato la pratica l’anno precedente e inviare i seguenti documenti: Nuova scheda salute compilata e firmata dal medico comprovante l’aggravamento dello stato di salute;  Certificato ISEE aggiornato;  Su richiesta, eventuale aggiornamento della scheda sociale. 
La scadenza per presentare domanda, richiedere una proroga o una modifica dei Piani Personalizzati Ogni Comune prevede diverse modalità di partecipazione e date di scadenza. Abbiamo preparato una guida semplice e intuitiva che raccoglie le principali informazioni utili dei principali Comuni della Sardegna.

Quali sono i diritti dei disabili?

Altri diritti tutelati dalla legge – La normativa prevede anche la copertura dei costi di ricovero presso strutture, con una ripartizione delle spese tra servizio sanitario nazionale e autorità comunali, a seconda dei casi. Per i trasporti non di linea è prevista una compartecipazione dei costi tra famiglia e comune. Le associazioni che difendono i diritti delle persone con disabilità hanno fatto notare come non sempre la cifra che spetta alle famiglie sia simbolica o ragionevolmente bassa e questo, di fatto, comporta la limitazione o negazione di un diritto. Sono previste delle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità e per chi presta loro assistenza, come rende noto l’apposita guida pubblicata ogni anno dall’agenzia delle entrate. Tra le agevolazioni rientrano quelle relative alle autovetture al servizio di persone con disabilità. Il pediatra che ha in cura il minore potrà anche attivare delle cure domiciliari in relazione ai bisogni del paziente, a carico del servizio sanitario nazionale, così come sono a carico del servizio sanitario nazionale protesi, ortesi e ausili che possano aiutare a condurre una vita autonoma e in salute, a fronte di una prescrizione medica specialistica. Le attività di assistenza domiciliare alla persona (che si integra a quella di tipo sanitario) sono, invece, a carico dei comuni. Purtroppo anche in questo ambito si registrano spesso ritardi e inadempienze del servizio sanitario e delle autorità locali.

Quante ore danno con la 162?

assistenza domiciliare legge 162/98 Domiciliando PROGETTO SOCIO-ASSISTENZIALE PER L’ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER PORTATORI DI HANDICAP GRAVE – LEGGE N.162 Art.1, comma 1, lettera c) del 21/05/1998, Misure di sostegno anno 2000 per persone con handicap grave.

  • E’ risultato che le singole famiglie si sono rivelate non più nelle condizioni di provvedere autonomamente ai bisogni socio-educativi dei propri congiunti affetti da minorazioni psichiche e/o fisiche, ma principalmente di sostenere i problemi legati all’assistenza materiale nei riguardi di quelli affetti da handicaps di paricolare gravità.
  • Oltre agli ostacoli costituiti dalla condizione sociale, in forza delle quale le persone portatrici di handicap non riescono a vivere in modo vero ed integrale il ruolo di membri della società, portatori di diritti oltre che di doveri, per effetto dei forti pregiudizi che incontrano nel loro porsi in rapporto agli altri, in quanto vengono giudicate, a causa delle loro minorazioni, come “diverse” e, di conseguenza, non pienamente accettate, esistono oggettive difficoltà di carattere economico e di struttura familiare a causa delle quali troppo spesso a queste persone viene pregiudicata un’assistenza soddisfacente sul piano della qualità e della quantità delle prestazioni.
  • Ritenendo un obbligo moralmente imprescindibile quello di garantire condizioni di pari dignità ed autonomia, nonché il rispetto dei diritti di partecipazione alla vita della collettività, per le persone affette da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali, attraverso il perseguimento del loro recupero soprattutto sociale, l’Amministrazione su proposta di questo Assessorato, ha istituito nel 1996 il centro socio-educativo “INSIEME”, finalizzato alla rimozione delle cause invalidanti la piena integrazione sociale e al miglioramento della vita di relazione per quei ragazzi e adolescenti temporaneamente o permanentemente handicappati o, più semplicemente, svantaggiati, attraverso una serie di interventi a carattere socio-psico-pedagogico ed attività extra scolastiche svolte in locali comunali, adeguatamente attrezzati, complementari all’azione educativa della scuola, volte a sviluppare le potenzialità creative e socio-comunitarie e a superare ogni forma di emarginazione e di esclusione sociale.
  • Successivamente, al fine di facilitare l’accesso scolastico degli alunni disabili, è stato istituito nel 1997 il servizio di trasporto scolastico e l’anno seguente il servizio di assistenza materiale presso le scuole a favore di soggetti in condizione di handicap più gravi.
  • Infine, per incentivare la frequenza ai cicli di terapie riabilitative presso i centri ubicati fuori del territorio comunale che erogano tali prestazioni in regime di convenzione don il SSN, viene disposta la liquidazione di un contributo forfetario per ciascuna delle terapie seguite a titolo di concorso spese.
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Sulla scorta dell’esperienza maturata ed in seguito alle richieste avanzate dai familiari dei cittadini disabili, allo scopo di garantire completezza agli interventi di recupero ed integrazione elencati in premessa e attualmente erogati, onde migliorare il livello di qualità ed ampliare la sfera dei servizi comunali a favore delle persone portatrici di handicap, è emersa l’urgente necessità di attivare nel territorio comunale anche il servizio di assistenza domiciliare e aiuto personale a favore dei portatori di handicap di particolare gravità, così come previsti per l’anno 2000 dalla legge 162/98, art.1, comma 1, lettera c), così come analiticamente specificato nell’allegato progetto.

FINALITA’: Il servizio di assistenza domiciliare materiale e di aiuto alla persona che si’intende erogare si caratterizza come quell’insieme di interventi diretti ai cittadini che, per particolari deficit psichici-sensoriali-motori che ne pregiudicano la completa autosufficienza, non siano in grado, di garantire il pieno soddisfacimento delle esigenze personali e domestiche al fine di salvaguardarne l’autonomia e la permanenza all’interno del proprio nucleo familiare o nella propria residenza abituale.

Essa consiste in prestazioni d’aiuto erogate al domicilio degli utenti per il governo della casa e per il soddisfacimento dei bisogni essenziali della persona e, ove necessario, per consentire l’accesso ai servizi territoriali. Con tali prestazoni si vuole: a) ampliare la sfera delle iniziative e degli interventi socio-assistenziali a favore delle persone con deficit gravi; b) consentire alle persone servite di restare nel prioprio domicilio, nel nucleo familiare e nel proprio contesto sociale, garantendogli una migl9ore qualità della vita; c) promuiovere o conservare le capacità più o meono ampie di autonomia dell’utente; d) sostenere i familiari che assistono il proprio congiuinto al domicilio; e) ridurre o allontanre nel tampo la necessità del ricovero in struttura residenziale, consentendo inoltre anche di eviotare ricoveri ospedallieri impropri;

  1. 1) DURATA TEMPORALE DELL’INTERVENTO
  2. Gli obiettivi indicati nel presente progetto, e che si intendono effettivamente raggiungere, saranno attuati nell’arco di un anno in modo da realizzare un’istituzione duratura nel tempo.
  3. Le attività di assistenza materiale saranno distribuite per sei giorni alla settimana per tre ore per ogni utente assistito.
  4. 2) PIANO FINANZIARIO

1 Psicologo – 4 ore settimanali ( 4 X 50.000 x 52 settimane = £ 10.400.000) 1 Assistente Sociale – 6 ore settimanali ( 6 X 30.000 x 52 settimane = £ 9.360.000) 3 Assistenti Materiali – 36 ore settimanali ( 3 X 36 X 20.000 x 52 settimane = £ 112.320.000) COSTO TOTALE DEL PROGETTO £ 132.080.000 I fondi che verranno stanziati per l’attuazione del presente progetto, potranno essere accreditati sul conto corrente n.13627815 intestato alla Tesoreria comunale di Cellole (Caserta).

  • L’Ente si riserva di produrre una relazione conclusiva sugli interventi effettuati.
  • 3) ATTUAZIONE:
  • Per la realizzazione delle finalità indicate nel presente Progetto, di cui all’allegata scheda riepilogativa, l’Ente si avvarrà della collaborazione di cooperative sociali di tipo “A”, con cui stipulerà apposite convenzioni ai sensi delle disposizioni vigenti in regime di affido dei servizi sociali, che utilizzaranno figure professionali specializzate, abilitate alle attività di sostegno materiale.
  • Piùin dettaglio, la Cooperativa sociale di tipo “A”, per le attività previste nel progetto, impiegherà le seguenti figure professionali:

N.1 Psicologo; N.1 Assistente Sociale, per l’organizzazione, il Coordinamento del servizio ed il segretariato sociale; N.3 Assistenti Materiali, per le prestazioni di aiuto domestico, di assistenza alla persona e per quelle complementari.

  1. 4) DESTINATARI
  2. Da un’indagine ricognitiva risultano essere presenti sul territorio comunale ben 6 pluriminorati gravi, di cui : 4 MASCHI e 2 FEMMINE
  3. I destinatari sono persone con le seguenti caratteristiche:

– ridotta autosufficienza fisica e/o psichica; – ridotta autosufficienza in ambito scolastico; – scarsa capacità organizzativa rispetto alla gestione della casa; – situazione di solitudine e di isolamento psicologico; – difficoltà a mantenere rapporti con il mondo esterno.

Si tratta di disabili gravi ai sensi della Legge N.162 del 21/05/98 residenti nel Comune di Cellole che presentano ritardi nell’apprendimento, gravi ritardi mentali o psicomotori, difficoltà nel linguaggio e nella comunicazione, difficoltà relazionali.5) PRESTAZIONI FORNITE Le prestazioni che saranno erogate dal servizio di assistena domiciliare sono: Servizi domestici – – aiuto nel governo della casa; – – aiuto nella preparazione dei pasti; – – lavaggio e stiratura della biancheria; – – pulizia e riordino dell’alloggio.

Servizi alla persona – – cura dell’igiene; – – aiuto per vestirsi: – – aiuto per alimentarsi; – – assistenza alla deambulazione e al movimento; – – accompagnamento presso servizi all’esterno (spesa, disbrigo pratiche amministrative, uffici) – – mobilitazione dell’allettato; – – sostegno psicologico; – – aiuto nelle relazioni famiglliari; – – aiuto nelle relazioni pubbliche; – – prestazioni educative.

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Segretariato sociale – – informazioni sui servizi socio assistenziali; – – informazioni sui servizi educativi; – – informazioni sui servizi culturali; – – informazioni sui servizi ricreativi.6) CRITERI DI INDIVIDUAZIONE L’individuazione degli utenti destinatari degli interventi di assistenza domicialre e aiuto personale è stata effettuata sulla base della comparazione di alcuni elementi oggettivi, con particolare riferimento al livello del deficit fisico-psichico-sensoriale certificato dalle strutture sanitarie, impossibilitati a gestirsi autonomamente e tenuto conto del grado di riduzione delle capacità abilitative, nonché con riferimento alla situazione socio-ambientale e alle condizioni socio-economiche del nucleo familiare di appartenenza, privilegiando i casi di acclarato stato di maggiore bisogno.

postato il 5 gennaio 2010 | : assistenza domiciliare legge 162/98

Quali agevolazioni per disabili?

Chi ne ha diritto

REQUISITO MEDICO LEGALE BENEFICIO
invalidità con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (Dpr n.495/1992 – art.381) non vedenti(art.12 Dpr n.503/1996) contrassegno invalidi
handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti (art.8 legge n.449/1997) benefici per veicoli con adattamento

A cosa si ha diritto con l’invalidità al 100 %?

100 %, diritto alla pensione di inabilità erogato dall’Inps di 287,09 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 16.982,49 euro (valori 2021). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale.

Cosa spetta a un familiare che assiste un disabile?

Bonus assistenza anziani e disabili – L’assistenza di un genitore anziano o di un disabile è una condizione che dà diritto a usufruire di speciali bonus. I contributi previsti dal Governo sono rivolti alle persone che si occupano di anziani o disabili ma anche agli stessi soggetti invalidi, con l’obiettivo di aiutarli nelle spese mediche mensili.

Tra ibonus per chi assiste un familiare nel 2021 e nel 2022, c’è l’assegno (di importo fino a 700 euro) che viene erogato dallo Stato a tutti coloro che si occupano di un anziano o di un disabile. La somma di cui poter beneficiare varia da regione a regione in base alle disponibilità economiche e alle direttive individuate ma tutte le Regioni possono beneficiare di un fondo specifico per il supporto delle famiglie nelle quali alcuni membri si occupano di curare persone disabili e/o anziane.

Le direttive, per quanto riguarda l’erogazione di questo tipo di assegni, danno priorità a determinate categorie:

ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima (che deve essere riconosciuta)ai caregiver di chi, per via delle disposizioni normative d’emergenza, non ha potuto avere accesso a strutture residenzialiaccompagnamento con programma finalizzato a deistituzionalizzare e ricongiungere il caregiver con la persona assistita

Un aiuto concreto, dunque, per alleggerire le spese di chi deve accudire una persona disabile o un anziano e sostenere spese sempre piuttosto elevate per la cura. Secondo La Legge 162 A Che Cosa Hanno Diritto I Disabili

Qual è l’importo dell’assegno di cura?

Da lunedì 19 settembre a martedì 18 ottobre 2022 sarà possibile presentare la domanda di accesso all’assegno di cura per anziani non autosufficienti per l’anno 2022. L’ Assegno di Cura consiste nell’ erogazione di un sussidio mensile, dell’importo pari ad €200,00 finalizzato a supportare gli anziani non autosufficienti assistiti al domicilio direttamente da familiari o con l’ausilio di assistenti familiari regolarmente assunti.

Quanto deve essere ISEE per assegno di cura?

Assegno di cura e di sostegno per anziani non autosufficienti L’assegno di cura è un contributo economico a favore delle famiglie e/o delle persone che si incaricano dell’assistenza ad un anziano non autosufficiente al proprio domicilio. Può beneficiarne anche l’eventuale amministratore di sostegno o lo stesso anziano quando ancora in grado di autodeterminarsi.

La finalità dell’assegno è quella di sostenere la scelta di mantenere l’anziano in casa e, dunque, nel proprio contesto sociale, relazionale ed affettivo: esso costituisce, pertanto, uno strumento alternativo all’inserimento stabile in una struttura residenziale. L’accesso al contributo tiene conto anche della situazione economica e patrimoniale (modello ISEE per prestazioni sociali agevolate in ambito sociale e sociosanitario) del nucleo familiare dell’anziano (composto dal coniuge, dai figli minori di anni 18, dai figli maggiorenni a carico dei genitori che siano senza coniuge né figli).

La soglia ISEE prevista è di 25.000 euro/anno. Possono essere destinatarie dell’assegno anche altri soggetti che assistono in casa l’anziano e con il quale intrattengono rapporti di cura consolidati e verificabili da parte dell’Assistente sociale responsabile del caso.

  • La durata dell’assegno è di norma semestrale (o anche annuale nelle situazioni stabilizzate) con possibilità di rinnovo.
  • Rivolgersi all’Assistente sociale del comune di residenza o del Servizio Assistenza Anziani comunale o distrettuale di residenza. P
  • er informazioni e consulenza si possono consultare gli Sportelli sociali.

Chi rientra nei disabili gravissimi?

Persona con disabilità gravissima sarebbe colui che necessita di assistenza continua 24 ore su 24, a volte prestata da più persone contemporanea- mente e l’interruzione della quale, anche per un periodo molto breve, può portare a complicanze gravi o alla morte.’

Chi prende l’accompagnamento ha diritto al bonus di € 200?

Bonus 200 euro e indennità di accompagnamento: chiarimenti INPS

  • Le precisazioni nel comunicato stampa del 28 luglio
  • In merito al che è stato introdotto dal Governo con l’articolo 32 del ( Decreto aiuti ) per aiutare i cittadini a far fronte all’aumento dei prezzi, e riservato a lavoratori e pensionati, anche con disabilità, INPS ha pubblicato un con alcune precisazioni riguardanti i percettori della sola indennità di accompagnamento,
  • Alla misura, l’INPS aveva già dedicato la l’INPS contenente le modalità di corresponsione bonus, ricordando innanzitutto che si tratta di una indennità una tantum (nella mensilità di luglio) del valore di 200 euro, erogata in favore dei lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, titolari di uno o più rapporti di lavoro, ai quali spetti, dal 1° gennaio 2022 fino al giorno precedente la pubblicazione della circolare, il diritto all’esonero contributivo dello 0,8%.
  • Sulla scorta di quanto stabilito dall’articolo 32, commi da 1 a 7, del decreto-legge n.50/2022, la circolare prevede che tale indennità sia erogata d’ufficio dall’INPS per i titolari di: – uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria,
  • con decorrenza entro il 30 giugno 2022,
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– pensione o assegno sociale, – pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, – trattamenti di accompagnamento alla pensione Non vengono nominati i soggetti disabili esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento : ed è qui che arriva la precisazione dell’INPS: ai soggetti disabili esclusivamente titolari di indennità di accompagnamento quali l’indennità una tantum 200 euro è erogata dal proprio datore di lavoro che procede all’accredito diretto (art.31 del decreto-legge n.50/2022) qualora ricorrano i presupposti previsti dalla legge.

  1. Per maggiori chiarimenti è possibile consultare la circolare 73 del 24 giugno 2022 sul sito,
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Come avere il bonus disabili?

Bonus disabili 2022: come fare la domanda – La richiesta per il Bonus Disabili può essere fatta in via telematica all’Inps, dal primo febbraio 2022. Per poterla fare, bisognerà essere in possesso di, CNS o CIE. Basterà andare sul portale Inps, seguendo il percorso: ” Prestazione e servizi “, ” Servizi ” e ” Contributo genitori con figli con disabilità “.

Quanto è l’accompagnamento per i disabili?

Per il 2021 l’importo dell’indennità è di 522,10 euro.

Come viene pagata la 162?

Gli obblighi che l’assistito deve rispettare nel piano personalizzato di assistenza – Dopo aver accolto la richiesta, viene concordato insieme ad assistente e assistito un piano personalizzato di assistenza, che viene elaborato tenendo conto delle condizioni e delle necessità dell’assistito, mantenendo fede agli obiettivi da perseguire e raggiungere attraverso l’assistenza.

Utilizzare il sostegno economico unicamente come rimborso spese totale o parziale comprensivo degli oneri diretti e indiretti derivati dal contratto stipulato con l’assistenteRegolarizzare il rapporto di lavoro con l’assistente attraverso un regolare contratto di lavoro, nel rispetto della normativa vigenteSi fa carico degli oneri assicurativi, previdenziali e assistenziali derivanti dal suddetto contratto di lavoroSi impegna a stipulare una polizza assicurativa RCT a favore dell’assistente personale per possibile ed eventuali danni a terziSi impegna a concordare e comunicare al servizio sociale territoriale eventuali variazioni al piano di assistenzaSi impegna a presentare periodicamente la rendicontazione delle spese sostenute ai servizi sociali territorialiSi impegna al pagamento delle spese esclusivamente con mezzi tracciabili come ad esempio: bonifico, assegno, carte di credito e debito, ecc; su richiesta dell’ente pubblico deve essere in grado di produrre le copie dei documenti di pagamentoRiconosce al soggetto pubblico il diritto di vigilanza e controllo sull’attuazione del piano personalizzato e sull’adempimento dell’atto di impegnoSe dovessero verificarsi delle inadempienze da parte della persona assistita, riguardo i punti precedentemente elencati, in seguito a segnalazione scritta da parte dell’ente pubblico verrà assegnato un tempo per la regolarizzazione di tali inadempienze. Se le stesse non saranno regolarizzate entro il termine ultimo, l’ente procederà alla riduzione e/o revoca del sostegno economico e al recupero delle somme erogate e non giustificate.

Chi ha diritto all Home Care Premium?

Bando Home Care Premium: come funziona in pratica? – Partecipare è semplicissimo, basta scaricare il modulo per la richiesta online e presentare la domanda tramite modalità telematica all’INPS di competenza al fine di ottenere il riconoscimento del bonus.

Il bonus è destinato ai dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione non autosufficienti, ai coniugi o ai parenti entro il primo grado di parentela. La selezione avverrà basandosi sul grado di disabilità e sull’ISEE che dovrà essere presentato assieme alla domanda. La massima erogazione economica sarà destinata ai soggetti con disabilità gravissima che hanno diritto all’indennità di accompagnamento, con un reddito socio sanitario pari a 8000 euro.

Il bonus oltre all’erogazione economica prevede per i soggetti fruitori anche dei servizi integrativi erogati dall’ALS, selezionati sempre in base al grado di disabilità e ISEE quali:

Supporto psicologico, fisioterapico e logopedistico Servizi in struttura extra domiciliari Trasferimento del disabile se necessario Prestazione presso centri di aggregazione giovanile o riabilitativi

Chi ha usufruito della legge 104 può andare in pensione prima?

Pensione anticipata per chi assiste familiare con grave handicap – Per i caregiver ci sono due misure che consentono il pensionamento anticipato, oltre alla pensione anticipata ordinaria per cui occorre aver versato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Le due misure in questione sono la quota 41 e l’Ape sociale. Essendo lei troppo giovane per accedere all’Ape sociale e avendo accumulato 41 anni di contributi esaminiamo cosa richiede la quota 41 per permettere l’accesso ai caregiver. Per poter utilizzare questa misura è necessario, in primis, aver maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età.

Si tratta, infatti, di un pensionamento riservato esclusivamente ad alcuni profili di lavoratori precoci. Se non si rientra nei lavoratori precoci non può essere utilizzata. Oltre a questo, poi, richiede 41 anni di contributi e di assistere da almeno 6 mesi un familiare convivente con handicap grave ai sensi della Legge 104.

La normativa in questione è in vigore da diversi anni ma, come le specificavo sopra, è riservata solo ai lavoratori precoci. Pertanto, se non ha i 12 mesi di contributi da lavoro effettivo versati prima dei 19 anni, per andare in pensione dovrà attendere di aver maturato i 42 anni e 10 mesi di contributi versati.

Consulenza fiscale Invia il tuo quesito a I nostri esperti risponderanno alle domande in base alla loro rilevanza e all’originalità del quesito rispetto alle risposte già inserite in archivio.

Come richiedere Home Care Inps?

Altre modalità di presentazione della richiesta – Oltre alla procedura online è possibile presentare la domanda in altri modi. Rivolgendosi al Contact Center dell’INPS al numero telefonico 803164 (gratuito) da rete fissa o al numero 06164164 (a pagamento) da telefono cellulare.