Relazione di laboratorio Come si scrive una relazione di laboratorio Terminata l’attività di laboratorio, ogni studente deve consegnare una relazione tecnica scritta sull’attività svolta. Tale relazione scritta viene sviluppata per punti.
Cosa si scrive in una relazione di laboratorio?
Linee guida per l’impostazione – Partendo dal presupposto che la relazione è indicativa della preparazione dello studente è facile comprendere che la redazione non può assolutamente essere affrontata con superficialità. Di seguito l’ università telematica Niccolò Cusano di Napoli ha raccolto in un elenco i punti da trattare e da inserire nel testo.
Dati personali Nome e cognome dello studente, data e corso sono gli elementi identificativi del lavoro, che solitamente vengono riportati su fogli precompilati. Titolo È un elemento importantissimo, che spesso viene sottovalutato e composto frettolosamente. Un buon titolo deve essere chiaro, sintetico, ma soprattutto deve consentire al lettore di farsi immediatamente un’idea del contenuto della relazione. Obiettivi Il testo deve mettere in evidenza l’obiettivo cui tende l’esperienza di laboratorio. Per ottenere un buon risultato è necessario elaborare e sviluppare nel dettaglio il titolo. Introduzione La sezione deve indicare con estrema chiarezza i principi teorici sulla base dei quali è impostata l’esperienza di laboratorio. Sostanze utilizzate Una buona relazione di chimica prevede l’indicazione di tutte le sostanze utilizzate durante l’esperimento. L’elenco dei reagenti chimici deve essere dettagliato; deve riportare il nome della sostanza, la relativa formula e la concentrazione. Strumenti e apparati Oltre all’elenco delle sostanze la relazione deve riportare anche tutte le strumentazioni e apparecchiature utilizzate nell’ambito dell’attività di laboratorio. È quindi necessario riportare le caratteristiche della vetreria, degli strumenti di misurazione, degli strumenti di prelievo ecc. Procedimento e metodologia Il cuore della relazione è rappresentato dalla sezione in cui viene descritta la metodica. Per conferire al testo una maggiore chiarezza, sia grafica che per ciò che riguarda la comprensione, è consigliabile suddividere la descrizione del procedimento in punti. Attraverso l’utilizzo dei verbi in modo impersonale bisogna elencare e descrivere sinteticamente i passaggi chiave dell’esperienza, Affinché il testo risulti chiaro e comprensibile è fondamentale che tutti i passaggi siano collegati tra loro in maniera logica e sequenziale. Rappresentazione dei dati La parte finale di una relazione di chimica è data dalla sezione in cui vengono elaborati i risultati. I dati devono essere riportati con chiarezza, possibilmente attraverso l’utilizzo di grafici, tabelle e disegni. Conclusioni L’ultima sezione dell’elaborato mette in relazione l’obiettivo del laboratorio con i risultati ottenuti. A seconda della finalità cui tende l’esperienza, le conclusioni devono riportare la verifica sperimentale di concetti teorici, l’osservazione di determinate fenomenologie o l’acquisizione di tecniche di analisi.
Come si inizia una relazione di laboratorio?
1. Intestazione – Come iniziare una relazione? Basterà inserire nella prima pagina il tuo nome, il tuo cognome, la tua classe, se si lavora in gruppo indica anche i nomi dei componenti, la data in cui è stato eseguito l’esperimento e il numero progressivo della relazione,
Per quanto riguarda il testo per le varie sezioni, che vedremo tra poco, esso va a tutta pagina (non a colonne come si fa per il compito d’italiano), ma facendo in modo che vi sia una certa distanza dai bordi, ad esempio 2-3 cm, in modo tale da lasciare spazio per le note e le correzioni del docente.
Altri dettagli estetici, come copertine, rilegatura, uso di vari colori, non hanno molta importanza e sono facoltativi, L’importante è che la relazione di laboratorio abbia gli elementi analizzati di seguito.
Come si inizia a scrivere una relazione?
Introduzione di una relazione – Il testo deve necessariamente iniziare con una breve introduzione nella quale andrà presentato in sintesi l’argomento trattato, andranno motivate le scelte che hanno portato a quel preciso argomento, andrà definito lo scopo del lavoro e le fasi e i tempi di lavoro.
Quanto deve essere lunga la relazione?
Una breve relazione su di una sola misura non dovrebbe essere più lunga di 2-4 pagine. Una relazione più complessa, con calcoli, misure, analisi statistiche può arrivare alle 10-20 pagine.
Cosa si intende per scrivere una relazione?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Esempio di una pagina di un rapporto. La relazione è un testo che riferisce in modo dettagliato e oggettivo su un’attività di studio (o su un avvenimento di cui si è fatta diretta esperienza), oppure espone un argomento su cui si è raccolta un’apposita documentazione. Questa fonte di dati e notizie è dunque più complessa e preziosa di una comunicazione o testimonianza verbale.
Come è strutturata una relazione scientifica?
La struttura della relazione Generalmente una relazione scientifica è composta da un sommario (abstract), da alcuni capitoli (chapters nei libri, sections negli altri casi), da una bibliografia ed eventualmente da appendici.
Come si scrivono le conclusioni di una relazione?
Come Scrivere una Buona Conclusione sull’Esperienza Scientifica di Laboratorio Una relazione di laboratorio descrive l’intero esperimento, dall’inizio alla fine, ne riporta le procedure, i risultati e analizza i dati. Questo elaborato serve per dimostrare cosa si è appreso dall’esperienza pratica.
- 1 Riguarda il compito. Verifica di avere portato a termine tutte le parti in modo da poterle riassumere nella conclusione. Prenditi qualche istante per redigere una lista di tutto quello che avresti dovuto dimostrare o imparare con l’esperimento.
- 2 Rileggi l’introduzione. Per essere sicuro che la conclusione sia coerente con il resto del rapporto, ripercorri l’introduzione. Questa è una buona tecnica per aiutarti a pensare a cosa scrivere nelle conclusioni.
- 3 Usa il metodo RERUN. Inizia a ripercorre i vari elementi della tua conclusione usando questa tecnica. Si tratta di un metodo utile per strutturare una breve relazione di laboratorio, ma si rivela quasi indispensabile per stilare una conclusione che riassuma tutte le fasi importanti dell’esperimento. La parola RERUN è un acronimo inglese che significa:
- Restate – Ribadire : descrivi il compito riaffermando l’esperimento di laboratorio.
- Explain – Spiegare : spiega lo scopo dell’esperienza. Che cosa volevi trovare o scoprire? Parla brevemente della procedura che hai seguito per portare a termine la parte pratica.
- Results – Risultati : spiega i risultati che hai trovato. Conferma se questi supportano o meno l’ipotesi iniziale.
- Uncertainties – Incertezze : tieni conto dei margini di errore e delle incertezze. Spiega, per esempio, quali sono le circostanze che sfuggono al tuo controllo e che influenzano l’esperimento.
- New – Novità : discuti quali nuove domande o scoperte sono emerse dall’esperimento.
- 4 Pianifica di aggiungere altre sezioni. Il metodo RERUN è un’ottima base di partenza, ma ci sono altri elementi che dovresti includere nel tuo elaborato. È una buona idea descrivere cosa hai appreso dall’esperienza di laboratorio. Potresti anche sottolineare come si pone la tua ricerca nei confronti di un campo di investigazione più ampio o come puoi correlare i risultati di laboratorio ai concetti studiati in classe.
- Il compito che ti è stato assegnato potrebbe anche avere alcune specifiche domande a cui rispondere. Assicurati di essere esaustivo e coerente con esse nella tua conclusione.
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- 1 Accenna all’esperimento nelle tue conclusioni. Inizia con una breve panoramica dell’esperienza pratica descrivendola con una o due frasi e discutendone gli obiettivi.
- 2 Ribadisci le procedure. Riassumi il processo che hai seguito per portare a termine l’esperienza pratica. In questo modo il lettore può visualizzare quello che hai fatto.
- Se hai fatto più di un tentativo durante l’esperimento, spiegane le ragioni. Discuti anche dei cambiamenti che hai apportato nelle procedure.
- Pensa ai modi in cui spiegare i risultati dettagliatamente. Ripassa gli appunti di laboratorio e poni particolare attenzione ai risultati che hai osservato.
- 3 Descrivi brevemente le tue scoperte. Con poche frasi, riassumi ciò che hai trovato con l’esperimento. In questa parte ricapitola i dati ma non elencarli tutti.
- Inizia questa sezione con una frase tipo: “I risultati hanno mostrato che”.
- Non è necessario snocciolare tutti i dati “nudi e crudi” in questa parte. Ribadisci i punti principali, i dati medi o indica gli estremi di un intervallo di valori che possano dare una visione di insieme.
- 4 Attesta anche se i dati supportano o meno la tesi di partenza. L’ipotesi è la dichiarazione iniziale che descrive ciò che ti aspetti di ottenere dall’esperimento scientifico. Inoltre è la base del tuo esperimento e ne determina parte del procedimento. Riafferma l’ipotesi e poi dichiara senza mezzi termini (e in modo conciso) se questa viene confermata o meno dai dati empirici. L’esperimento ha avuto successo?
- Usa un linguaggio diretto come: “I risultati supportano l’ipotesi” oppure “I risultati confutano l’ipotesi”.
- 5 Collega i risultati all’ipotesi. Questi determinano se la teoria iniziale ha valore o meno. Dopo avere sottolineato questo passaggio nella tua relazione, approfondisci la questione descrivendo il significato dei dati trovati. Ricorda di descrivere perché i risultati empirici confermano o confutano l’ipotesi. Pubblicità
- 1 Descrivi ciò che hai imparato dal lavoro in laboratorio. Forse potresti dover dimostrare un particolare principio scientifico o una teoria. In tal caso, la tua conclusione dovrebbe trattare di questo.
- Se dal tuo elaborato non è chiaro cos’hai compreso dall’esperienza, inizia la frase scrivendo: “Durante questo esperimento di laboratorio ho imparato”. Questo permette al lettore di comprendere l’insegnamento di tutta la prova pratica.
- Aggiungi dei dettagli in merito a ciò che hai appreso e come lo hai appreso. Se dai maggior corpo a questa parte della relazione, convincerai il lettore che hai veramente capito lo scopo di tutta l’esperienza di laboratorio. Ad esempio, fornisci dei dettagli su come hai imparato che le molecole reagiscono in un determinato modo in un dato ambiente.
- Descrivi come possono essere applicati nei futuri test i concetti appresi.
- 2 Rispondi alle domande specifiche previste dal tuo compito. L’insegnante potrebbe avere elencato una serie di quesiti a cui devi dare risposta.
- Su una nuova riga, scrivi la domanda in corsivo. Sulla riga successiva scrivi la risposta con un carattere normale.
- 3 Spiega se il tuo esperimento ha raggiunto gli obiettivi sperati. Nell’introduzione della relazione dovresti avere dichiarato l’intento e gli obiettivi che speravi di raggiungere con la prova di laboratorio. Riassumili nella conclusione e accertati di affrontare l’argomento in maniera sufficientemente esaustiva.
- Se l’esperimento non ha raggiunto gli obiettivi, spiega o fai supposizioni sulle ragioni.
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- 1 Descrivi i possibili errori che potrebbero essere stati commessi. Per fornire una descrizione accurata dell’esperimento di laboratorio, devi anche considerare gli errori. In questo modo tutta la procedura e i dati risultanti saranno più credibili.
- 2 Affronta anche le incertezze. Potrebbero anche esserci delle circostanze incontrollabili che influenzano l’esperimento, come i cambiamenti climatici o l’indisponibilità di alcuni prodotti e strumenti. Discuti di queste variabili e del loro potenziale impatto su tutta l’esperienza scientifica.
- Se dalla procedura sono nate delle domande a cui i dati empirici non sanno dare risposta, discutine in questa parte della relazione.
- 3 Proponi altri esperimenti. Alla luce di ciò che hai appreso, fai delle raccomandazioni su come pianificare ed eseguire futuri test. Quali modifiche dovrebbero essere apportate per ottenere dei risultati più affidabili o realistici?
- 4 Proponi altri quesiti. A volte i test scientifici fanno sorgere più domande che risposte. Se questo è il caso del tuo esperimento, allora discuti di queste nelle conclusioni contestualizzandole a future ricerche.
- 5 Collega la tua ricerca ad altre. Soprattutto nelle relazioni di laboratorio più avanzate, devi discutere di come il tuo operato si intreccia e si incastona nel campo più ampio della ricerca scientifica. Immagina tutte le ricerche che vengono fatte su un determinato argomento come un muro di mattoni e la tua ricerca è uno di questi mattoni. Come si colloca il tuo lavoro nell’insieme delle cose?
- Descrivi ciò che è nuovo o innovativo nel tuo lavoro.
- Questa, spesso, è la parte che può fare la differenza tra te e i tuoi compagni di classe, molti dei quali si limiteranno a una scarna discussione delle conclusioni.
- 6 Aggiungi una dichiarazione finale. Riassumi la conclusione e la relazione con una frase che dichiari la portata della tua ricerca e ciò a cui ha portato. In alternativa, fai delle supposizioni sugli usi futuri della ricerca. Questa è la tua opportunità per aggiungere un commento intelligente che ti distinguerà dalla massa. Pubblicità
- 1 Scrivi in terza persona. Evita di usare i pronomi come “io” o “noi” nel tuo rapporto. Usa invece un linguaggio simile a: “L’ipotesi è stata confermata”.
- 2 Rileggi tutta la relazione. Una volta che hai concluso la stesura, rileggila per capire se ha un senso logico. Verifica se ci sono dei punti in cui ti contraddici e correggili. La conclusione dovrebbe ribadire ciò che hai appreso dall’esperimento e come sei giunto a capire i risultati.
- 3 Correggi la bozza. Verifica che non ci siano errori di grammatica o di ortografia. Una relazione che contiene errori di questo tipo perde credibilità. Prenditi il tempo necessario per essere sicuro che non ci siano strafalcioni. Pubblicità
Se nelle conclusioni includi delle immagini o delle tabelle, ricordati di aggiungere anche una didascalia o una breve descrizione, in modo che il lettore sappia a cosa queste immagini si riferiscono. Inoltre, nel testo discuti sommariamente le tabelle e le parti grafiche della relazione.
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Se l’esperienza di laboratorio è stata svolta in gruppo, stai molto attento quando scrivi la relazione. Sebbene la parte pratica del lavoro sia stata portata a termine da più persone, la conclusione deve essere una produzione personale. Se copi alcune parti dello scritto di qualcun altro, potresti essere accusato di plagio.
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Come si descrive un esperimento?
Come Fare una Relazione su un Esperimento Scientifico Tutte le volte che si esegue un esperimento scientifico si dovrebbe scrivere una relazione di laboratorio in cui viene specificato perché è stato eseguito l’esperimento, quali erano i risultati attesi, quale procedimento è stato utilizzato, quali sono i risultati effettivi, oltre a un commento analitico su ciò che significano i risultati.
- 1 Inizia con la sintesi. Si tratta di un sommario molto breve di tutta la relazione, in genere non superiore alle 200 parole, in cui il lettore può sapere in breve quali sono stati i risultati dell’esperimento e qual è la loro significatività.
- Lo scopo di questa breve sintesi è quello di fornire al lettore informazioni sufficienti sull’esperimento, in modo che possa decidere se leggere o meno l’intera relazione.
- Una delle prime cose che i ricercatori fanno è quella di svolgere una rapida ricerca di progetti simili. Le sintesi consentono di determinare quali relazioni o articoli siano più rilevanti.
- La struttura della sintesi segue molto da vicino quella della relazione stessa.
- Adopera una frase per descrivere lo scopo dell’esperimento e la sua rilevanza.
- Descrivi brevemente i materiali e i metodi utilizzati.
- Prosegui descrivendo in poche frasi i risultati dell’esperimento.
- 2 Scrivi l’introduzione. Dovrebbe contenere informazioni sul tipo di esperimento, perché è stato fatto e perché è importante.
- L’introduzione di un relazione di laboratorio o di una pubblicazione scientifica si prefigge lo scopo di fornire al lettore due informazioni fondamentali: qual è la domanda alla quale l’esperimento dovrebbe essere in grado di rispondere e perché è importante rispondere a tale domanda.
- Essa di solito inizia con un breve profilo o una recensione della letteratura scientifica o di altri esperimenti che sono collegati all’argomento. Inoltre è necessario definire o riassumere il background teorico della questione.
- Dovresti includere anche un’affermazione riguardo il problema o la questione che la ricerca ha sollevato.
- Sintetizza brevemente il progetto e spiega come affronta il problema o la questione.
- Spiega sommariamente di cosa tratta l’esperimento e come hai intenzione di eseguirlo, ma conserva i dettagli e i particolari per la sezione della tua relazione in cui parli dei metodi e dei materiali utilizzati.
- In questa sezione devi spiegare anche quali sono i risultati attesi dell’esperimento.
- 3 Stabilisci quali dovrebbero essere i risultati attesi. Questa parte della relazione, nota come ipotesi, deve contenere una spiegazione erudita e ben articolata dei risultati attesi.
- L’ipotesi va inserita all’interno dell’introduzione, verso la fine.
- Un’ipotesi di ricerca dovrebbe consistere in una breve affermazione che trasforma il problema descritto nell’introduzione in qualcosa che sia verificabile e falsificabile.
- Gli scienziati devono creare un’ipotesi a partire dalla quale un esperimento può ragionevolmente essere progettato e realizzato.
- Un’ipotesi non è mai dimostrata in un esperimento, solo “verificata” o “supportata”.
- 4 Formula correttamente la tua ipotesi. Si dovrebbe iniziare con una dichiarazione di carattere generale sui risultati attesi e poi sviluppare su di essa l’intero procedimento, per renderlo verificabile.
- Per esempio, considera l’ipotesi “I fertilizzanti influiscono su quanto una pianta crescerà in altezza”.
- Amplia l’idea di base per darle più direzionalità. Ad esempio: “Le piante crescono più velocemente e più alte quando viene aggiunto il fertilizzante”.
- Infine, aggiungi dettagli sufficienti a spiegare le tue idee e rendere la tua ipotesi verificabile: “Le piante a cui viene somministrata una soluzione con 1 ml di fertilizzante crescono più velocemente delle piante senza fertilizzante perché ricevono più sostanze nutritive.”
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- 1 Riserva una sezione della tua relazione alla spiegazione di come hai progettato la ricerca. A volte questa sezione è intitolata “Procedimento” o “Metodi e materiali”.
- Lo scopo di questa sezione è quello di informare esattamente il lettore su come hai condotto l’esperimento.
- Devi relazionare in dettaglio sui materiali utilizzati e sulle procedure seguite nel corso dell’esperimento.
- L’obiettivo è rendere il procedimento che hai seguito chiaro e imitabile. Chi legge questa sezione dovrebbe essere in grado di ripetere esattamente l’esperimento.
- Questa sezione è una documentazione assolutamente cruciale dei tuoi metodi di analisi.
- 2 Descrivi tutti i materiali necessari per svolgere l’esperimento. Può trattarsi di un semplice elenco o di alcuni paragrafi descrittivi.
- Descrivi le attrezzature di laboratorio adoperate, includendo le dimensioni, la marca e il tipo.
- Elenca i materiali che hai usato per la ricerca.
- Ad esempio, se stai verificando come l’uso dei fertilizzanti influenzi la crescita delle piante, devi indicare quale marca di fertilizzante è stata utilizzata, quale specie di pianta hai adoperato e la marca delle sementi.
- Può essere utile aggiungere uno schema o un grafico che indica come questi materiali siano stati predisposti.
- Assicurati di precisare la quantità degli oggetti utilizzati nell’esperimento.
- 3 Descrivi il procedimento che hai seguito. Suddividilo in una serie di fasi successive.
- Ricorda che ogni esperimento prevede una fase di controllo e delle variabili. Descrivi tutto ciò in questa sezione.
- Scrivi, passo dopo passo, una serie di istruzioni dettagliate su come hai svolto l’esperimento.
- Specifica tutte le misurazioni che hai fatto, incluso come e quando sono state effettuate.
- Descrivi tutte le misure che ha preso per ridurre l’incertezza sperimentale. Tali misure comprendono l’uso di controlli aggiuntivi, di restrizioni o di precauzioni.
- Se hai utilizzato un metodo scientifico riconosciuto e già pubblicato, ricordati di indicare i riferimenti al metodo originale.
- Ricorda che l’obiettivo di questa sezione è che il lettore possa ripetere esattamente il tuo esperimento. Non bisogna tralasciare nessun dettaglio.
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- 1 Riserva una sezione della relazione alla descrizione dei risultati. Sarà la parte più cospicua della relazione.
- In questa sezione devi descrivere i risultati dei tuoi metodi analitici, sia quelli qualitativi che quelli quantitativi.
- I risultati quantitativi sono quelli espressi in termini numerici, ad esempio sotto forma di percentuali o dati statistici. I risultati qualitativi derivano da un’analisi del problema nel suo insieme e vengono espressi in forma discorsiva da coloro che hanno partecipato alla ricerca.
- In questa sezione includi tutti i test statistici effettuati e i loro risultati.
- Fai in modo che tutti i dati siano non solo descritti, ma anche visualizzabili con un grafico o con un diagramma. Tutti i grafici e i diagrammi devono avere un numero e un titolo.
- Ad esempio, se stai sperimentando l’effetto del fertilizzante sulla crescita delle piante, farai un grafico che mostra la crescita media delle piante cui è stato dato il fertilizzante e un grafico che mostra la crescita media delle piante prive di fertilizzante.
- Dovresti descrivere il risultato anche in forma discorsiva. Ad esempio: “Le piante a cui è stata data una concentrazione di 1 ml di fertilizzante sono cresciute in media 4 cm in più rispetto a quelle cui non è stato dato il fertilizzante”.
- A mano a mano che vai avanti, descrivi i risultati. Spiega al lettore perché i risultati siano importanti per l’esperimento o per il problema. In questo modo il lettore può seguire il filo del tuo ragionamento.
- Confronta i risultati con l’ipotesi originaria. Stabilisci se l’ipotesi è stata corroborata o no dall’esperimento.
- 2 Includi una parte dedicata alla discussione. Qui discuterai in profondità il significato dei risultati che hai ottenuto.
- Dichiara se l’esperimento ha confermato le tue aspettative preliminari oppure no.
- In questa sezione l’autore può affrontare altre questioni. Ad esempio: perché abbiamo ottenuto un risultato inaspettato? Oppure: cosa accadrebbe se un aspetto del procedimento venisse alterato?
- Puoi anche discutere dell’eventualità che i risultati non abbiano verificato l’ipotesi.
- Questa sezione può servire all’autore anche per presentare o confrontare i propri risultati con quelli di altri studi o per suggerire ulteriori percorsi di ricerca sul problema affrontato nell’esperimento.
- 3 Scrivi una conclusione. Essa riassume l’esperimento e spiega cosa hanno rivelato i risultati riguardo al problema che è stato affrontato.
- Spiega cosa hai imparato facendo l’esperimento.
- Riassumi il problema affrontato dall’esperimento e le questioni che hai sollevato per impostare l’analisi dei risultati.
- Descrivi brevemente eventuali insidie o sfide che si sono verificate durante il procedimento e fornisci suggerimenti per ulteriori ricerche.
- Assicurati di ricollegarti all’introduzione e dichiara se l’esperimento ha soddisfatto gli scopi che intendevi perseguire attraverso l’analisi dei dati.
- 4 Assicurati di fornire tutte le citazioni necessarie. Se hai fatto riferimento a ricerche o idee diverse dalle tue, assicurati che siano adeguatamente referenziate.
- Per inserire i riferimenti e le citazioni all’interno del testo, indica tra parentesi l’anno di pubblicazione della ricerca e l’autore.
- Includi tutti i riferimenti bibliografici in un’apposita sezione dedicata alle opere citate, da inserire alla fine del documento.
- È possibile utilizzare software come EndNote, utili per organizzare le citazioni e per costruire una corretta bibliografia di riferimento.
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Come ci si comporta in un laboratorio?
1. Principali norme comportamentali di carattere generale da osservare nei laboratori chimici –
- Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico bisogna acquisire le informazioni sulle sue caratteristiche attraverso le schede di sicurezza: frasi di rischio, consigli di prudenza. Attenersi alle indicazioni riportate per la manipolazione, stoccaggio e smaltimento.
- Per ridurre i rischi di innesco, sviluppo di incendio ed esplosione, per eliminare il rischio di esposizione a sostanze pericolose, le reazioni chimiche con sviluppo di gas o vapori pericolosi, la cromatografia “in colonna” con utilizzo di solventi organici, l’uso di apparecchiature che possono liberare nell’ambiente fumi, gas o vapori (ad esempio, rotavapor senza sistema di recupero dei solventi), il travaso o prelievo di solventi, specie se volatili, per le quantità strettamente necessarie allo svolgimento delle attività di laboratorio, devono essere effettuati, esclusivamente, all’interno della cappa chimica (confinamento in un ambiente delimitato e adeguatamente ventilato). Per l’uso in sicurezza della cappa, si rimanda al successivo punto 2.
- Non introdurre in laboratorio sostanze ed oggetti estranei alla attività lavorativa. (Ad esempio cappotti, piumini, zaini, ecc.)
- Non abbandonare materiale non identificabile nel laboratorio e all’interno della cappa.
- Tutti i contenitori devono essere correttamente etichettati in modo da poterne riconoscere in qualsiasi momento il contenuto.
- Non lasciare senza controllo reazioni chimiche in corso o apparecchi in funzione e, nel caso, assicurarsi dell’efficacia dei sistemi di sicurezza.
- In laboratorio è vietato mangiare, bere e fumare.
- In laboratorio deve sempre essere indossato il camice.
- Il laboratorio deve essere sempre mantenuto pulito e in ordine.
- Non lavorare mai da soli, soprattutto al di fuori dell’orario ufficiale di lavoro.
- Al termine delle attività rimuovere prontamente dai piani di lavoro la vetreria e le attrezzature utilizzate.
- Raccogliere, separare ed eliminare in modo corretto i rifiuti chimici, solidi e liquidi, prodotti in laboratorio; è vietato scaricarli in fogna o abbandonarli nell’ambiente.
- Evitare l’eccessivo affollamento nei laboratori.
- Riferire sempre al responsabile del laboratorio eventuali incidenti o condizioni di non sicurezza.
- Il responsabile del laboratorio deve istruire adeguatamente il personale che afferisce al proprio laboratorio, compresi studenti, tirocinanti, borsisti e dottorandi, in relazione alle attività che questi dovranno svolgere, in modo che tutti siano informati su:
- i possibili rischi presenti nel luogo di lavoro e i rischi derivanti dallo svolgimento delle diverse mansioni;
- i possibili danni derivanti dall’utilizzo di sostanze pericolose, ivi compresi i gas tecnici e/o apparecchiature pericolose;
- le misure di prevenzione e protezione da attuare in ogni specifica situazione.
- Il responsabile del laboratorio deve predisporre un manuale operativo che identifichi i rischi effettivi o potenziali per ogni singola fase di lavorazione e che indichi i comportamenti che devono essere assunti per eliminare o minimizzare detti rischi.
- Il responsabile del laboratorio deve vigilare sulla corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione da parte di tutti i frequentatori del laboratorio, con particolare attenzione nei confronti degli studenti.
- Prioritariamente, devono essere adottati mezzi di protezione collettiva (ad esempio, attività a rischio solo all’interno della cappa, captazione alla fonte, aerazione, ecc.). Quando i mezzi di protezione collettiva non sono in grado di eliminare il rischio di esposizione a sostanze pericolose, è necessario usare anche i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) appropriati per ogni tipo di attività e per ogni livello di rischio (ad esempio, guanti a perdere, occhiali, maschere protettive, calzature). I DPI devono essere utilizzati correttamente e tenuti sempre in buono stato di manutenzione.
- Ove possibile, si devono adottare metodiche in grado di ridurre la presenza di concentrazioni pericolose di sostanze infiammabili e chimicamente instabili.
- Evitare la presenza di fonti di accensione che potrebbero dar luogo ad incendi ed esplosioni (ad esempio, è vietato utilizzare becchi bunsen o qualsiasi altra fiamma libera, in presenza di sostanze infiammabili e all’esterno della cappa chimica).
- Le apparecchiature alimentate elettricamente utilizzate in laboratorio, sia all’esterno che all’interno della cappa chimica, devono possedere un “impianto elettrico a sicurezza”, cioè, dotato di protezioni particolari, dimensionato e installato in relazione alle tipologie di sostanze utilizzate ed alle procedure operative. Requisito fondamentale dell’impianto, deve essere la riduzione del rischio di innesco, sia durante il funzionamento ordinario, sia a causa di un guasto. Nel caso di funzionamento ordinario, le cause di innesco possono essere, ad esempio: l’arco elettrico prodotto in fase di apertura e chiusura di un interruttore; il raggiungimento di temperature pericolose superficiali per effetto Joule. Nel caso di guasti (ad esempio, a seguito di un corto circuito) si possono sprigionare scintille, può formarsi un arco elettrico oppure si possono determinare innalzamenti della temperatura, con energia sufficiente ad innescare una atmosfera esplosiva.
- Le apparecchiature devono assicurare il controllo degli operatori sulle condizioni di esercizio.
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Come si rappresenta una relazione chimica?
Come si rappresenta una reazione chimica? Una reazione chimica viene rappresentata mediante una equazione chimica. prodotti, legati dal segno + se sono più di una. Il significato qualitativo di questa reazione è che il carbonio reagisce con l’ossigeno molecolare per dare come prodotto il diossido di carbonio.
Quali sono le cose più importanti in una relazione?
L’Amore –
- Alla base di una relazione, senza dubbio, deve esserci l’ Amore,
- In sua assenza, infatti, portare avanti un rapporto diventa molto complicato, estenuante e nient’affatto gratificante.
- Quando il sentimento è profondo e sincero ha la straordinaria capacità di unire e rendere più forte la coppia.
L’amore è l’ingrediente che rende più bello lo stare insieme, e aiuta a superare i disagi e i dispiaceri tipici dei momenti di difficoltà che nel tempo tutte le coppie attraversano.
Quante volte ci si vede all’inizio?
Vedersi una volta alla settimana (all’inizio di una storia) è meglio All’inizio di un nuovo rapporto annullare la propria vita per l’altro può essere un meccanismo abbastanza automatico. Quando cancellate per stare con lui, quando non avete neanche voglia di rispondere al telefono perché tutto il resto passa in secondo piano, o rinunciate alla lezione di yoga, siete sulla buona strada.
- Spesso, però, non ci si accorge subito dell’isolamento cui si sta andando incontro.
- Quali sono gli aspetti negativi di immergersi a 360 gradi in una storia fin da subito? Se la relazione va bene, l’esigenza di ritornare alla propria vita normale e di riappropriarsi degli spazi persi può emergere dopo qualche mese di full immersion col proprio lui; se la relazione va male, ci si può ritrovare sole e con lo sforzo psicologico di dover rimettere in moto la propria vita, dovendo riallacciare i rapporti incrinati con le amiche.
La regola di vedersi una volta alla settimana, almeno all’inizio, può aiutare a mantenere l’equilibrio con se stesse, soprattutto se si è delle emotive. L’ amore lento è un modo per capire bene chi si ha di fronte, se quella persona ci piace davvero o siamo attratte dall’idea della situazione, ed è un metodo che ci rende meno vulnerabili.
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: Vedersi una volta alla settimana (all’inizio di una storia) è meglio
In che tempo si scrive una relazione?
Che cos’è? È un testo che espone in modo analitico, completo e oggettivo un attività svolta o ancora da svolgere. In quali situazioni si può produrre? Lo scopo principale è informare. Se si espone un progetto ( relazione preventiva ) occorre indicare le condizioni per realizzarlo (tale, per esempio, è la presentazione del progetto di un viaggio d’istruzione); se si espone la relazione di un’attività svolta ( relazione consuntiva ) vengono descritte le fasi attraverso le quali l’attività si è sviluppata e vengono indicati i risultati raggiunti. Che caratteristiche deve avere? Per quanto riguarda il contenuto: -> Deve esporre in modo chiaro l’argomento. -> Deve considerare lo scopo dell’attività. -> Deve specificare: – obiettivi; – metodi; – strumenti e materiali; – partecipandi; – aspetti organizzativi (calendario,interruzioni,spostamenti,difficoltà). -> Deve descrivere l’attività suddividendola nelle sue vari fasi. -> Deve esporre e interpretare i dati raccolti durante l’attività. -> Deve avere una conclusione che riassuma le proposte e tracci un bilancio. Per quanto riguarda la struttura: -> Deve seguire un criterio d’ordine (cronologico,spaziale,logico) chiaro e lineare. -> Deve fornire in modo esplicito tutti i necessari passaggi operativi. -> È opportuno utilizzare una scansione per punti e paragraffare e sotto paragrafare il testo in modo da evidenziare le varie fasi dell’attività -> Se si ritiene necessario aggiungere spiegazioni, definizioni, informazioni bibliografiche è consigliabile farlo inserendo le note a pie di pagina. -> Materiali, grafici, cartelli, informazioni che documentano aspetti specifici dell’attività possono essere allegati in un appendice cui si rimanda con note collocate nel testo. Cosi presentato in allegato, il materiale può essere consultato dal lettore per controllare o approfondire parti della relazione. Per quanto riguarda la lingua e lo stile: -> Deve essere formulata in modo obiettivo, neutro, impersonale. -> Deve far uso appropriato del sottocodice specialistico dell’argomento trattato. -> Quando si introduce un termine nuovo particolarmente difficile, si può darne la definizione o fra parentesi o in nota. -> Si deve ricorrere a una sintassi semplice, in cui prevalga la coordinazione e il punto a capo, in modo da differenziare le varie fasi dell’attività. -> I tempi verbali da utilizzare per una relazione consultiva sono il presente, il passato prossimo o il passato remoto, per una relazione preventiva o progetto sono il presente o il futuro. Quali operazioni svolgere? Preparazione e stesura di una relazione consultiva. -> Indicare con precisione l’argomento (l’attività svolta). -> Specificare l’obbiettivo a cui mirava l’attività e la sua importanza. -> Documentare lo svolgimento dell’attività svolta indicando i metodi adottati. -> Interpretare i dati raccolti. -> Sottolineare la validità dell’ipotesi iniziale. -> Fare un bilancio dell’attività svolta. -> Corredare la relazione degli appositi allegati.
Quando una relazione va bene?
Il tema della puntata è come far funzionare una relazione personale, Relazioni, in senso generale. Non solo d’amore, ma anche di amicizia, di affari. Ancor prima, familiari. Funzionare vuol dire che dà frutti, scorre, avanza, produttivo, proficuo, buono.
- Ad avere relazioni siamo capaci tutti.
- Un po’ meno a farle funzionare veramente.
- Una relazione funziona davvero quando tutte le parti coinvolte stanno bene, si sentono comprese, comprendono l’altro, e progrediscono,
- Se non progredisce, ristagna.
- Se ristagna, difficilmente profumerà.
- Per recuperare i profumi di una relazione è bene rimanere sempre allenati, a partire dalle basi.
Voi le conoscete? (Scorrendo puoi leggere la trascrizione dell’audio)
In che persona si scrive una relazione?
1) Usa la prima persona ed evita le forme impersonali. Assumi di fronte al lettore la responsabilità di ciò che hai fatto e di ciò che scrivi, usando la prima persona. Il lettore si sentirà più coinvolto nella lettura, come lo sarebbe in un dialogo.
Cosa significa fare una relazione su un argomento?
Come scrivere una relazione: consigli e schemi utili Come scrivere una relazione: consigli e schemi utili per la stesura di una relazione su una gita scolastica, una visita, un viaggio di istruzione; su una ricerca o attività didattica; su un esperimento.