Sede Milano Bovisa Scuola Design Lingua di erogazione Italiano Durata del corso 3 anni Ammissione Test di Design Obiettivi formativi Il corso di laurea in Design della Moda al Politecnico di Milano forma progettisti della moda: non artisti isolati nel proprio talento ma designer che traggono spunto progettuale e professionale dalla relazione con il sistema della moda e con i suoi protagonisti.
- La formazione politecnica deriva dalla cultura progettuale del design italiano, sintesi tra mestiere e professione, sperimentazione e contaminazione di saperi e discipline diverse.
- Al Politecnico lo studente combina la concretezza del lavoro manuale svolto nei nostri laboratori con la versatilità del metodo progettuale, le tradizioni artigianali della moda con le nuove tecnologie digitali, i workshop con le principali aziende del settore con le ricerche sui nuovi materiali.
In un ambiente internazionale con studenti provenienti da tutto il mondo, è possibile personalizzare i propri studi nell’ambito dell’abbigliamento, del gioiello e dell’accessorio, della maglieria, dello sportswear o approfondire i processi di distribuzione, il retail o il visual merchandising, in un percorso didattico completo e appassionante che prepara al meglio alle professioni della moda.
Pertanto il corso di laurea in Design della Moda presenta un percorso didattico in grado di trasferire agli studenti strumenti per la comprensione del sistema industriale del Sistema Moda, del modificarsi delle abitudini comportamentali e dei valori culturali di riferimento. A tali discipline si aggiungono i corsi che approfondiscono le caratteristiche dei processi, dei materiali, delle tecnologie e delle lavorazioni tipiche del settore, come anche le logiche di concorrenza, di posizionamento di mercato e i processi di distribuzione, di vendita e di comunicazione.
Allo studente viene offerta la possibilità di scegliere come tema di studio ambiti alquanto eterogenei, con prodotti moda che fanno capo ai settori del tessile – abbigliamento, della maglieria uomo, donna e bambino e agli accessori moda (gioielli e pelletteria).
In particolare, vengono approfonditi i seguenti aspetti: le conoscenze storico-critiche: sociologia dei consumi e della moda, cultura del tessile e sua evoluzione storica, studio della semiotica e dell’estetica, dell’antropologia; i trend e gli scenari di consumo; gli elementi di base della progettazione e della realizzazione del prodotto moda; i materiali e le tecniche produttive; le tecniche e gli strumenti per la rappresentazione del prodotto: il disegno manuale, il disegno tecnico, la fotografia, la creazione di modelli e prototipi dei prodotti; le tecniche di rappresentazione delle immagini e dei linguaggi visivi; la conoscenza dei meccanismi di percezione visiva e dei sistemi cromatici; l’acquisizione di competenze proprie dei settori delle scienze ingegneristiche: le tecniche di prototipazione e ingegnerizzazione del prodotto, le tecnologie di lavorazione e di processo; l’acquisizione di competenze economico-gestionali: modelli organizzativi e di management, strategia e gestione aziendale; le strategie di comunicazione e di vendita del prodotto-moda: visual merchandising, eventi, allestimenti e show room, riviste, immagine coordinata.
Per favorire esperienze didattiche e culturali estere per i nostri studenti possiamo contare su un’importante collaborazione con il FIT (Fashion Institute of Technology) di New York, che prevede numerose attività bilaterali: fra queste un progetto di scambio che coinvolge annualmente 60 studenti del FIT e 50 del Politecnico di Milano.
Ulteriori informazioni: – Insegnamenti del piano di studi – Regolamento didattico del corso di laurea Sbocchi professionali Il corso di laurea in Design della Moda forma designer della Moda. I laureati possono svolgere attività all’interno di studi professionali, di strutture aziendali del settore moda (abbigliamento, maglieria, accessori, gioielli e sportswear) e delle relative filiere produttive.
Le potenzialità professionali del laureato in Design della Moda nei differenti comparti includono la Produzione (Tecnico assistente per lo sviluppo modelli; Tecnico dell’abbigliamento e della moda); la Creazione (Assistente operativo ufficio stile; Disegnatore progettista CAD; Ricercatore di tessuti; Ricercatore di materiali; Tecnico ufficio stile; Womenswear designer, Menswear designer, Textile designer, Jewelry designer, Knitwear designer, Accessory designer, Sportswear designer); il Commerciale/Distribuzione (Visual merchandiser; Assistent Store Manager); la Comunicazione e Web (grafico di moda, tecnico per allestimento stand fiere; assistente fotografia; fashion blogger, fashion web manager); la Cultura (fashion curator, fashion editor, fashion content manager).
Che materie si studiano all Universita di moda?
Materie di studio – 1° anno: Letteratura italiana, Sociologia della moda, Antropologia e antropologia della moda, Storia dell’arte moderna, Disegno I, Economia e gestione d’impresa.2° anno: Disegno II, Disegno industriale, Storia contemporanea, Storia dell’arte contemporanea, Lingua inglese e inglese della moda, Storia del cinema, Storia della televisione.
- Due esami a scelta tra: Storia del teatro moderno, Modello virtuale e rendering, Diritto privato, Marketing della moda.3° anno: Disegno III, Disegno Industriale II, Abilità informatiche e telematiche.
- Due esami a scelta tra: Organizzazione di eventi e ufficio stampa, Web marketing, Psicologia del lavoro, Design degli interni.
A scelta dello studente: Storia moderna, Letteratura italiana e contemporanea, Storia della moda e del costume, Linguaggi artistici dei nuovi media, Estetica, Sociologia della moda II, Istituzioni di regia, Teoria e prassi degli audiovisivi, Archivistica, bibliografia e biblioteconomia (oppure uno degli affini non sostenuti in precedenza).
Cosa studiare se ti piace la moda?
Sogni di lavorare nell’industria glamour della moda ed essere circondato da splendidi vestiti ogni giorno ma non sei sicura di aver studiato la cosa giusta o vuoi assicurarti di fare la scelta giusta prima di iscriverti ad un corso? In questo articolo ti guiderò su cosa studiare per lavorare nella moda.
- Se sei come me quando volevo entrare per la prima volta nel settore della moda 10 anni fa, potresti chiederti cosa dovresti studiare per lavorare nella moda.
- Sono quasi sicura che la prima cosa che ti è venuta in mente è che è sicuramente necessario frequentare una scuola di moda per entrare in questo settore.
Bè, oggi scoprirai la verità che nessuno dice mai sulle persone che lavorano nella moda. Se preferisci puoi ascoltare la versione podcast su Apple Podcast e Spotify, Ricordo ancora il mio primo stage nella moda. Il primo giorno, di solito trascorri le prime ore con il reclutatore o il tuo capo che ti accompagna in giro per l’ufficio per presentarti al resto del team e agli altri dipartimenti.
Come da manuale, ho passato i giorni successivi su LinkedIn ad aggiungere tutti i miei colleghi alla mia rete. Ero curiosa di saperne di più sul loro percorso professionale e mi ha sorpreso sapere che in una delle aziende top del settore (ho lavorato per Kering, Yoox-Net-A-Porter e Alexander McQueen) solo l’1% delle persone ha frequentato una scuola di moda! La maggior parte delle persone che lavorano in diversi dipartimenti dal PR, all’ e-commerce, social media, merchandising, buying, marketing, styling, fotografia.
possedeva una “laurea tradizionale”. Quello è stato il momento in cui ho capito che una delle più grandi convinzioni che avevo sempre avuto riguardo all’industria della moda non era vera: non tutte le persone che lavorano nella moda hanno studiato moda ma il contrario.
Quasi tutti, infatti, non hanno studiato qualcosa di legato alla moda. Quindi sì, ecco una grande verità: non è necessario studiare moda per lavorare in questo settore. Uno dei motivi alla base della mia idea iniziale di avviare questo sito Web e la prima piattaforma per chi vuole avviare una carriera nella moda che è Glam Observer oltre 7 anni fa, è stata quella di abbattere tutti questi miti e aiutare tanti appassionati di moda come te a scoprire le verità e COSA hai davvero bisogno per fare carriera nella moda.
Insieme al COME ovviamente. Quindi ecco la verità: se stai pensando di lavorare nella moda e sei già iscritto ad un corso di laurea tradizionale come economia, lettere, comunicazione, marketing, storia dell’arte non devi preoccuparti del fatto che la moda non sia fra le lezioni del tuo corso perché puoi entrare nel settore della moda anche con la tua laurea attuale (o che stai per conseguire).
- Se stavi prendendo in considerazione una scuola di moda, ovviamente è anche una buona opzione.
- Ovviamente nel settore della moda lavorano persone che hanno studiato moda.
- Se non sei sicura che l’industria della moda sarà per sempre il settore in cui vuoi essere e potresti essere interessata anche ad altri campi, allora una laurea tradizionale in questo caso potrebbe essere un’opzione migliore in modo da lasciare più porte aperte.
Con una scuola di moda stai “chiudendo” le tue opportunità solo al settore della moda. Vorrei essere chiara qui: una scuola di moda non è una garanzia, un biglietto sicuro nel settore della moda. Frequentare una scuola di moda non equivale automaticamente ad un lavoro nella moda.
- Ci sono molti fattori che rendono una domanda di lavoro di successo e non è sufficiente avere una prestigiosa scuola di moda sul tuo curriculum per ottenere facilmente un lavoro.
- Anche gli studenti di moda faticano a trovare un lavoro nella moda, perché questo è uno dei settori più competitivi e hai bisogno di altre cose per distinguerti oltre ad un diploma di moda.
In questa masterclass gratuita condivido 3 strategie per distinguerti per ottenere un lavoro nella moda, che tu abbia frequentato o meno una scuola di moda, a causa dell’elevata concorrenza di questo settore devi pensare fuori dagli schemi per farti notare che è quello che insegno nella masterclass gratuita.
Se sei indecisa su cosa studiare, analizzerò quali sono le lauree più comuni per le opzioni di carriera più popolari MA PER FAVORE, non prenderla come la regola. QUESTA NON È LA REGOLA e ciò che studi non è necessariamente correlato a chi diventerai. Alcuni dei miei amici hanno studiato legge e ora sono fashion buyer, Virgile Abloh ha studiato architettura e ora è un designer, Giorgio Armani studiava medicina Decidere chi vuoi essere per il resto della tua vita quando hai ancora 18-20 anni è difficile, quindi non metterti troppo sotto pressione perché ricorda che puoi sempre cambiare.
La maggior parte degli editori, stylist, coloro che lavorano in PR, hanno studiato giornalismo, storia dell’arte, comunicazione, letteratura Per le carriere più legate ai numeri come il ruolo del buyer, merchandiser, brand manager, marketing, social media di solito una laurea più legata ai numeri è un’opzione migliore: economia, business, management, marketing Anche in questo caso non è una regola, tieni solo presente che ovviamente se vuoi lavorare con i numeri è più facile se hai una laurea legata ai numeri, ma anche chi è laureato in giurisprudenza può diventare buyer.
Cosa studiare per diventare fashion designer? Questa è probabilmente l’unica carriera dove va considerata seriamente una scuola di moda perché non imparerai da nessun’altra parte a disegnare, creare modelli ma anche per questa opzione di carriera ricorda che ciò che ti farà risaltare nelle candidature e ti farà ottenere il lavoro, non è il corso di design che hai sul curriculum, ma il tuo portfolio.
Se hai talento perché hai imparato tramite YouTube come progettare una collezione e il tuo portfolio è molto forte, puoi iniziare con uno stage in fashion design anche se non hai mai studiato moda. Non c’è un’unica regola su cosa studiare per lavorare nella moda.
- Non è come gli avvocati che hanno necessariamente bisogno di una laurea in legge, ingegneri che hanno bisogno di una laurea in ingegneria o medici che devono studiare medicina.
- Scegli qualcosa che ti appassiona o sarà più difficile ottenere una laurea se finisci per studiare qualcosa che non ti interessa davvero solo perché credi che ti porterà al lavoro dei tuoi sogni.
Quindi, per concludere, una laurea tradizionale come economia, comunicazione e letteratura sono tra le più popolari tra i lavoratori della moda. Un diploma di moda è un’altra opzione, ma ricorda che dovresti scegliere una scuola di moda solo se ti interessa il contenuto del corso e non perché credi che frequentare una scuola di moda sia la tua unica possibilità di ottenere un lavoro nella moda o che un costoso master nella moda sia un biglietto garantito per un lavoro nella moda.
Quanti anni dura l’Università di moda?
Quanto dura un corso alla Marangoni – Il corso alla Marangoni ha una durata di tre anni. Per ciascuno degli anni di formazione lo studente potrà ottenere 120 crediti formativi. Al termine di questo ciclo, si otterranno 360 crediti utili per il rilascio del BA (hons) degree.
Quanto costa l’Università di moda?
Negli ultimi anni le scuole di moda sono cambiate parecchio e hanno sempre più aspiranti studenti, come spiega in un articolo l’autorevole rivista di moda Business of Fashion ( BoF ). Willie Walters, direttore dei corsi della scuola di moda Central Saint Martins di Londra, una tra le più prestigiose al mondo, racconta che rispetto al passato c’è un numero altissimo di aspiranti stilisti che vuole iscriversi a un corso di fashion design di primo o secondo livello (rispettivamente, la laurea triennale e la specialistica).
Le scuole di moda sono perlopiù private e a numero chiuso, quelle pubbliche hanno solitamente meno posti e c’è una selezione per l’accesso che prevede quasi sempre un test d’ingresso e la presentazione di un portfolio, cioè una raccolta di disegni e bozzetti con le proprie creazioni. Nelle scuole di moda, oltre ai tradizionali corsi di fashion design destinati a chi vuole diventare sostanzialmente uno stilista di abiti, ci sono anche corsi per designer di accessori o di gioielli.
Gli indirizzi di studio si possono allargare anche ad altri ambiti: ci sono corsi in fashion management, per imparare a gestire un’azienda dal punto di vista economico e finanziario, corsi in comunicazione per chi vuole diventare giornalista o lavorare in un ufficio stampa, e corsi o master per fashion stylist, gli esperti che scelgono gli abiti per i servizi fotografici o che vestono i personaggi famosi.
Ogni università ha il suo piano di studi e le materie possono variare in base ai corsi, ma uno studente viene sempre preparato sia dal punto di vista teorico che pratico: si tengono infatti sia lezioni teoriche – come storia del costume e della moda, sulle tecnologie legate ai tessuti, corsi di marketing e di comunicazione – che lezioni pratiche in laboratorio, dal cucito al disegno dei cartamodelli.
Le scuole di moda, soprattutto quelle private, sono molto costose e non sempre ci sono borse di studio che possono coprire le spese d’iscrizione. Oltre a tradizionali corsi di laurea, gli istituti organizzano spesso dei corsi annuali o master per chi vuole specializzarsi in un particolare settore del fashion business.
- Alla fine dell’anno accademico ogni studente di fashion design presenta una propria collezione e le migliori vengono fatte sfilare.
- Anche per la tesi di laurea è richiesta la progettazione e la realizzazione di una piccola collezione.
- I giovani stilisti imparano solitamente i ritmi e i trucchi del lavoro nei primi stage presso le grandi maison.
Una volta usciti da una scuola di moda la maggior parte di loro trova lavoro in aziende di abbigliamento e accessori, alcuni tentano la strada imprenditoriale e aprono una loro azienda, non senza difficoltà. Come ha scritto la critica di moda del New York Times, Vanessa Friedman, non tutti gli stilisti hanno avuto una formazione di tipo accademico: Miuccia Prada ad esempio non ha mai studiato moda, così come Giorgio Armani o Gianfranco Ferrè.
Ci sono anche stilisti importanti del passato come Cristobal Balenciaga, Coco Chanel o Pierre Cardin, che hanno iniziato in modo autonomo o lavorando in una sartoria. Oggi però i più importanti marchi di abbigliamento cercano soprattutto persone laureate, e la scuola in cui ci si è diplomati conta molto.
Molti stilisti di nuova generazione e discreto successo degli ultimi anni, come ad esempio Alexander Wang, Demna Gvasalia, nuovo direttore creativo di Balenciaga, Jeremy Scott, stilista di Moschino, o Alessandro Michele, direttore artistico di Gucci, sono usciti da importanti scuole di moda.
- Ogni anno le varie riviste di settore, soprattutto internazionali, scrivono la loro classifica degli istituti di moda di tutto il mondo.
- La più attendibile è quella di BoF, che utilizza criteri molto precisi e valuta, per esempio, l’influenza globale di ogni scuola: la sua reputazione nel mondo, quanto i professionisti che prepara sono richiesti dalle aziende, la severità con cui ammette gli studenti e quanti di loro arrivano in finale ai sei più importanti concorsi di moda al mondo (che spesso sono un trampolino di lancio per i giovani stilisti).
Prende in considerazione anche le esperienze dirette degli studenti e la qualità dell’insegnamento, e monitora quello che fanno dopo la laurea. Le scuole di moda in giro per il mondo sono davvero tante, ma abbiamo raccolto quelle considerate dagli addetti ai lavori come le più prestigiose e le abbiamo divise per aree geografiche.
- Gran Bretagna Le scuole di moda inglesi sono considerate le più prestigiose.
- Nelle varie classifiche internazionali al primo posto c’è quasi sempre la Central Saint Martins di Londra (al primo posto sia per BoF, che nell’ultima classifica fatta dal sito Fashionista ).
- Oltre a corsi di architettura, teatro, regia e design, ha tredici indirizzi di studio dedicati alla moda.
Un corso costa all’anno circa 12mila euro per uno studente dell’Unione Europea e 23mila per uno extraeuropeo. La Central Saint Martins è frequentata da persone provenienti da tutto il mondo, moltissime dall’Asia. È famosa anche perché qui si sono laureati stilisti come Alexander McQueen e il suo braccio destro Sarah Burton, Phoebe Philo, stilista di Céline, e Christopher Kane.
- Una volta usciti dalla Saint Martins trovare lavoro in una grande azienda di moda è molto facile.
- È conosciuto e rinomato anche il London College of Fashion, che offre decine di indirizzi di studio, tra cui quelli per diventare vetrinista o make up artist di alto livello.
- Qui hanno studiato Jimmy Choo (quello delle famose scarpe), Nicholas Kirkwood, Jonathan Anderson e la cinese Xiao Li.
Tra le altre scuole inglesi di riferimento ci sono la Kingston University di Londra, il Royal College of Art, la Nottingham Trent University e l’Università di Westminster, che ha frequentato anche Vivienne Westwood. Molte scuole inglesi fanno sfilare i propri studenti durante la settimana della moda di Londra.
- Stati Uniti Tra le scuole di moda americane la più autorevole è la Parsons The New School of Fashion, che si trova a New York.
- L’università offre agli studenti stage all’interno delle aziende anche durante l’anno accademico e l’istituto ha accordi con importanti case di moda, a partire da quelle del gruppo del lusso LVMH.
La retta è molto alta, circa 39mila euro l’anno, però gli studenti hanno sbocchi lavorativi garantiti. Tra gli ex alunni che hanno avuto successo ci sono: Donna Karan, Marc Jacobs, Alexander Wang, Tom Ford e Narciso Rodriguez. È alto nelle valutazioni internazionali anche il Fashion Institute of Technology di New York, in cui hanno studiato Calvin Klein e Michael Kors.
Un anno di corsi costa per un residente nello stato di New York circa 5mila euro, mentre per uno straniero sui 16mila. L’istituto prepara soprattutto dal punto di vista tecnico e circa l’89 per cento di chi si laurea qui trova lavoro. Le altre scuole di moda importanti negli Stati Uniti sono la Drexel University di Filadelfia, il Stephens College di Columbia, il Savannah College of Art and Design di Atlanta e il Pratt Institute di New York, dove si è diplomato anche Jeremy Scott.
Italia In Italia ci sono moltissime scuole di moda, quasi tutte private. Quelle più in alto nelle classifiche internazionali sono il Polimoda di Firenze e l’Istituto Marangoni di Milano. Al Polimoda un anno di studi costa circa 10mila euro, mentre un master può arrivare a 25mila euro, ma circa l’88 per cento dei laureati trova subito lavoro.
- Ha un profilo molto internazionale (per studenti e professori) e oltre ai corsi di fashion design è considerato valido anche per i corsi di comunicazione di moda.
- L’Istituto Marangoni, invece, ha un’importanza storica – è stato fondato nel 1936 – ed è tra le scuole italiane più care, visto che la retta si aggira attorno ai 22mila euro l’anno.
Non c’è test d’ingresso e come scrive Fashionista, molti studenti si sono lamentati della preparazione scarsa degli insegnanti e delle poche ore di lezione a disposizione. Qui si sono laureati Domenico Dolce (di Dolce & Gabbana), Franco Moschino e Alessandra Facchinetti.
- C’è poi l’Istituto Europeo di Design (IED), rinomato per la quantità di ricerca e pratica che fa fare ai suoi studenti.
- Ha molte sedi in tutta Italia (Milano, Roma, Como, Cagliari, Torino e Firenze) e anche all’estero (Madrid, Barcellona, Rio de Janeiro e San Paolo).
- L’Accademia Costume & Moda di Roma è famosa soprattutto per i corsi e i master di alta moda, pensati per gli stilisti che vogliono dedicarsi all’haute couture, l’alta moda appunto.
Tra i suoi ex studenti più celebri c’è Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo di Gucci. L’istituto pubblico italiano di moda di cui la stampa parla parecchio ultimamente è l’Università Iuav di Venezia, conosciuta soprattutto per l’architettura e il design.
I corsi di moda sono molto esclusivi (massimo 80 studenti l’anno) e gli stilisti vengono preparati anche sotto un profilo tecnico. È nota anche per le importanti collaborazioni offerte agli studenti con le maison internazionali. Il POLI.design di Milano (la sezione moda del Politecnico) ha un’impronta molto industriale e forma soprattutto esperti nell’ambito della progettazione tessile e della maglieria.
Ci sono infine la Nuova Accademia delle Belle Arti (NABA) e la Domus Academy, entrambe a Milano. Resto d’Europa In Francia c’è l’Ecole de la Chambre Syndicale di Parigi, dove hanno studiato stilisti molto famosi come Valentino Garavani, Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld.
È dedicato a chi si vuole occupare di haute couture e organizza scambi con l’Accademia delle Arti di San Francisco. Un anno di studio costa per uno studente europeo circa 12mila euro. In Belgio la scuola più importante e più famosa è l’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa; per poterla frequentare è necessario parlare olandese e la retta costa circa 800 euro l’anno per un europeo e 6mila per uno studente extraeuropeo.
È considerata una delle scuole più all’avanguardia e tra quelle in cui si fa molta sperimentazione; ci hanno studiato lo stilista Martin Margiela e gli Antwerp Six (i sei di Anversa), ovvero gli stilisti Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Dirk Bikkembergs, Walter Van Beirendonck, Dirk Van Saene e Marina Yee, che si sono laureati quasi tutti assieme nel 1980-81 e hanno proposto una nuova visione della moda.
Nei Paesi Bassi è ben valutato l’Istituto di Moda di Amsterdam, che offre corsi in fashion design, ma anche di management e comunicazione. Asia Negli ultimi anni tra le scuole di moda più apprezzate al mondo c’è il Bunka Fashion College di Tokyo ( BoF lo mette al secondo posto nella sua classifica). Divenne molto famoso negli anni Sessanta, quando i suoi studenti cominciarono a sfilare a Parigi; tra i più noti ci sono Kenzo, Junya Watanabe e Yohji Yamamoto.
Oggi è un punto di riferimento per la moda sperimentale e per lo sviluppo tecnologico, in cui i giapponesi sono molto forti. Un anno di studi costa circa 10mila euro e per frequentarlo è necessario parlare il giapponese. A Pechino, in Cina, c’è invece l’Istituto di Tecnologie della Moda, che dà una formazione molto alta soprattutto in ambito tessile, ed è ben collegato con l’industria manifatturiera cinese.
Resto del mondo Negli ultimi anni alcune università fuori dai tradizionali luoghi della moda hanno ricevuto una discreta attenzione da giornalisti e addetti ai lavori. Tra le prime dieci nella classifica di BoF c’è per esempio il Royal Melbourne Institute of Technology, con sedi a Melbourne e Brisbane, in Australia.
Ha un programma molto forte per quanto riguarda la progettazione, soprattutto per l’uso di tecnologie di ultima generazione. Molti suoi ex studenti lavorano per case di moda europee, come Dior, Lanvin, Louis Vuitton, Versace e Alexander McQueen. In Medio Oriente c’è invece l’Università di Ingegneria, Design e Arte Shenkar di Tel Aviv, Israele.
- Pone molta attenzione all’aspetto produttivo oltre a quello creativo, e l’83 per cento dei suoi studenti trova lavoro nell’ambito per cui ha studiato.
- Alber Elbaz, che da poco ha lasciato la guida creativa di Lanvin, si è laureato proprio lì.
- In Canada, infine, ci sono i corsi della Ryerson University School of Fashion, con sede a Toronto.
È quella con i programmi più completi del paese e ai suoi studenti viene chiesto di fare uno stage di almeno 400 ore all’interno di un’azienda dell’industria della moda.
Quanto guadagna un laureato in moda?
Lo stipendio minimo e massimo di un Progettisti di prodotti e disegnatori di moda – da 1.102 € a 3.550 € al mese – 2022. Un Progettisti di prodotti e disegnatori di moda percepisce generalmente tra 1.102 € e 1.992 € lordi il mese all’inizio del rapporto di lavoro.
Cosa fare dopo l’Università di moda?
Studiare moda: le professioni più ambite e richieste – Si dice nella moda non ci sia più niente da inventare. E c’è anche chi suggerisce di studiare altro in base a settori molto più innovativi ed in espansione. Vero o no che sia gli sbocchi lavorativi tra cui poter scegliere nel mondo della moda sono numerosissimi.
Creazione prodotto : designer, direttore creativo, project manager, trend scouter. Produzione : brand manager, buyer, CSR manager, export area manager, marketing manager, merchandising manager, product manager. Vendite : buyer, direttore commerciale, retail manager, store manager, visual merchandiser. Comunicazione : art director, addetti stampa, buyer, fashion editor, press manager, PR manager, stylist. Web : fashion web content editor, digital marketing manager, e-commerce manager, social media manger, web designer.
Come vedi ci sono tantissime possibilità per ogni settore. Sta a noi intraprendere con costanza e determinazione la giusta formazione professionale per riuscire a valorizzare la nostra passione e trasformarla così nel nostro lavoro. Ad esempio, io ho studiato moda e alla fine sono arrivata ad aprire un blog in cui rivesto la figura professionale di web content editor, digital marketing, social media manager, web designer e SEO specialist.
Quanto si guadagna nel mondo della moda?
Uno stilista alle prime armi può guadagnare tra i 25.000 € e i 28.000 € lordi all’anno. Dai 5 ai 10 anni di esperienza, lo stilista può guadagnare dai 32.000 € ai 55.000 € lordi annuali, mentre con più di 10 anni di esperienza lo stipendio può superare i 70.000 € lordi.
Come iniziare carriera nella moda?
2. Cura la tua presenza online – In questo settore, come in moltissimi altri, è fondamentale creare e curare la propria presenza online, Il personal branding è una strategia fondamentale quando si lavora a stretto contatto con le persone. Un’idea può essere quella di creare un blog oppure sfruttare i propri canali social : è un ottimo modo per creare un network forte e variegato e per essere conosciuto anche all’esterno della tua cerchia.
Può tornare utile anche quando cerchi lavoro: il tuo futuro datore di lavoro non ti conosce ancora ma, se per esempio scrivi su un blog, potrai dimostrare che cosa sai fare e riuscirai a distinguerti dalla massa. Quando cerchi delle opportunità sfrutta tutto ciò che internet ha da offrire : usa vari motori di ricerca, segui i blog degli influencer del settore, rimani sempre aggiornato seguendo i social dei guru del settore.
È fondamentale anche seguire i trend del momento. Se vuoi trovare lavoro nel mondo della moda devi essere sempre aggiornato: inizia a seguire gli hot topics sui social e i vari trend, leggendo articoli o guardando video ogni giorno. Questo è importante anche perché ti permetterà di sviluppare un pensiero critico sul settore e sugli obiettivi intendi realizzare nel settore moda.
Come si chiama il diploma di moda?
Il titolo ottenuto al termine degli studi e al superamento dell’esame finale è il Diploma di Istruzione tecnica settore Economico – indirizzo Sistema Moda, articolazione Tessile, abbigliamento e moda.
Che cosa fa un fashion designer?
Cosa fa un fashion designer Lo stilista è l’anima di un brand, la figura che plasma i codici creativi del marchio attraverso le collezioni ma anche attraverso tutto ciò che attiene l’immagine della casa di moda. Nella lunga e complessa filiera del fashion, lo stilista è il primo anello, la mente creativa e artistica: è il professionista che – da solo o insieme al suo team – attinge a una solida esperienza e sensibilità e a una formazione completa e rigorosa per creare collezioni che devono affascinare il consumatore a livello globale.
- I fashion designer studiano le tendenze, selezionano colori e materiali, inventano, disegnano, supervisionano la produzione finale, ispirano le campagne di comunicazione e i concept dei fashion show, ovvero il momento di massima visibilità di un brand del lusso.
- Ambiti di lavoro e percorsi di carriera Gli ambiti lavorativi per chi studia fashion design sono davvero i più vari e abbracciano l’intero mondo della moda.
Dall’alta moda al prêt-à-porter, tutti i brand del settore moda sono sempre alla ricerca di menti creative che interpretino l’anima del marchio e la traducono in collezioni di successo. Gli ambiti di specializzazione possono essere il design di abbigliamento (uomo, donna, bambino, sportivo) calzature, design di accessori.
Competenze e ricerca creativa Le conoscenze di base che un fashion designer deve acquisire durante il percorso di studi partono da quelle tecniche (sartoria, materiali, modelli, processi produttivi), passando per l’ambito storico culturale (storia della moda e della società). Completa la formazione didattica anche lo studio dei processi di marketing, e un costante aggiornamento delle tendenze a livello internazionale.
Questo mix di fattori unito alla costante attenzione al mondo della narrativa, del cinema, della storia dell’arte e del costume, della pubblicità, aiutano ad ampliare le competenze creative e a sviluppare una sensibilità che permette al designer di attingere ispirazione da ambiti anche molto diversi tra loto ma uniti dalla ricerca creativa.
L ‘ offerta formativa di Istituto Marangoni Grazie a un’offerta davvero ampia, Istituto Marangoni si è posizionato come una delle principali scuole di specializzazione per le discipline inerenti alle professioni del settore fashion e principalmente proprio nel fashion design, Istituto Marangoni propone un ricco ventaglio sia di corsi triennali che di corsi Master,
I programmi triennali si sviluppano attraverso un’offerta formativa che prevede corsi in Fashion Design, Fashion Design & Accessories e si estendono fino al Fashion Design & Marketing, Per i Master la scelta è ancora più ampia e specializzata: dal dualismo Womenswear /Menswear, ai corsi di Luxury Accessories Design & Management, Fashion Design & Activewear e Fashion Design Collection & Marketing,
Dove fare moda in Italia?
Le migliori in Italia – Nelle classifiche internazionali, è il Polimoda di Firenze che appare al nono posto nella classifica di BoF e al diciannovesimo della classifica di Fashionista. E’ l’ Istituto Marangoni invece la migliore università di Moda italiana secondo Fashionista.
- Al Marangoni hanno studiato Domenico Dolce, Alessandra Facchinetti e Franco Moschino ed è senza test d’ingresso.
- Lato negativo? E’ una delle più costose, circa 20000€ contro i 12000€ del Polimoda.
- Milano, Firenze e Roma sono le tre città italiane della moda e proprio a Roma c’è l’ Accademia Costume & Moda, punto di riferimento per la formazione in couture e dove hanno studiato Maria Grazia Chiuri, Alessandro Michele e Frida Giannini.
Come non menzionare lo IED ? Con sedi in quattro città italiane, è uno dei nomi più famosi nel panorama europeo se si pensa agli studi di grafica, design e moda. Dal 2005 anche l ‘Università IUAV di Venezia, propone una laurea triennale e un master di moda.
Che liceo fare per la moda?
Liceo artistico, indirizzo Fashion Design – È la scelta più indicata per tutti quei giovani attratti, in particolare, dal dietro le quinte delle passerelle. Questa scuola è infatti in grado di esaltare l’estro creativo e di perfezionare le capacità artistiche di chi intende il disegno come la specializzazione con cui fare ingresso nelle case di moda.
Se il liceo artistico è in generale improntato allo studio delle discipline artistiche, l’indirizzo “Fashion Design” ne costituisce un’articolazione ideata su misura per chi vuole mettere la propria firma sulle creazioni. Anche in questo caso, il percorso formativo si articola lungo il doppio binario teoria – pratica, utile ad avvicinare gli studenti alle realtà delle produzioni sartoriali.
Scegliendo questa scuola, i ragazzi avranno l’occasione di studiare il design non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche storico, seguendone l’evoluzione lungo gli anni. Al termine del quinquennio, essi potranno vantare un bagaglio nozionistico che permetterà loro di applicare le tecniche di design a ogni ambito della produzione creativa.
Come si diventa fashion stylist?
Fashion Stylist: Come Diventarlo – Per diventare Fashion Stylist è preferibile intraprendere un percorso di studi post-diploma in fashion design, oltre ad avere una discreta cultura generale e buone basi classiche e umanistiche. Terminati gli studi, è fondamentale avvicinarsi alla professione tramite il ruolo di assistente di un fotografo o di un direttore creativo, per lavorare direttamente sul campo e soprattutto per iniziare a fare “curriculum”. una fashion stylist deve accumulare tanta esperienza sul set per “fare curriculum” Una volta accumulata la giusta quantità di esperienza, la fashion stylist può trovare impiego presso agenzie pubblicitarie, case di moda, nel campo della televisione e del cinema, eventualmente come consulente delle celebrities per individuare e consigliare loro i look.
Dove studiare moda nel mondo?
La fashion school milanese, che ha sede anche a Firenze, Londra, Parigi, Shanghai e Miami è ottava nella classifica del magazine. – 5 marzo 2020 2′ di lettura C’è un’italiana tra le migliori 10 scuole di moda al mondo secondo Ceoworld Magazine (che intervista 30mila studenti, 50 mila professionisti e 30mila recruiter): è Istituto Marangoni, che si piazza all’ottavo posto di una top 10 molto internazionale.
- Sul podio ci sono il London College of Fashion, il Fashion Institute of Technology (Fit) di New York e la School of Arts, Design and Architecture della Aalto University, in Finlandia.
- Tra le prime dieci figurano anche la Parsons School of Design di New York (4°), il Westphal College of Media Arts & Design della Drexel University di Philadelphia, la Central Saint Martins di Londra e la School of Design del Royal College of Art, la Bunka Gakuen University di Tokyo ed ESMOD (Parigi).
«L’ottima posizione ottenuta da Istituto Marangoni all’interno del ranking presentato da Ceoworld Magazine, conferma la volontà di proporre corsi di formazione d’eccellenza e innovativi, al passo con un mercato in continua evoluzione. Una missione che Istituto Marangoni porterà avanti con impegno anche nel futuro», ha detto Stefania Valenti, managing director di Istituto Marangoni. In classifica sono citate 110 scuole di moda in tutto il mondo. Marangoni è l’unica italiana tra le prime dieci, ma non in assoluto: al 18esimo posto c’è Polimoda di Firenze, al 29esimo Istituto europeo di design, mentre al 54esimo posto troviamo Domus Academy. Sono quindi quattro le scuole italiane nella prima metà della classifica.
Che liceo fare per la moda?
Liceo artistico, indirizzo Fashion Design – È la scelta più indicata per tutti quei giovani attratti, in particolare, dal dietro le quinte delle passerelle. Questa scuola è infatti in grado di esaltare l’estro creativo e di perfezionare le capacità artistiche di chi intende il disegno come la specializzazione con cui fare ingresso nelle case di moda.
Se il liceo artistico è in generale improntato allo studio delle discipline artistiche, l’indirizzo “Fashion Design” ne costituisce un’articolazione ideata su misura per chi vuole mettere la propria firma sulle creazioni. Anche in questo caso, il percorso formativo si articola lungo il doppio binario teoria – pratica, utile ad avvicinare gli studenti alle realtà delle produzioni sartoriali.
Scegliendo questa scuola, i ragazzi avranno l’occasione di studiare il design non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche storico, seguendone l’evoluzione lungo gli anni. Al termine del quinquennio, essi potranno vantare un bagaglio nozionistico che permetterà loro di applicare le tecniche di design a ogni ambito della produzione creativa.
Quanto guadagna un designer di moda?
Lo stipendio minimo e massimo di un Progettisti di prodotti e disegnatori di moda – da 1.102 € a 3.550 € al mese – 2022. Un Progettisti di prodotti e disegnatori di moda percepisce generalmente tra 1.102 € e 1.992 € lordi il mese all’inizio del rapporto di lavoro.