4. Scadenze ISEE-U + autocertificazione online – Termini ordinari per la sottoscrizione della DSU
dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022
Termini in dilazione con mora per la sottoscrizione della DSU
- dal 1° novembre 2022 al 31 dicembre 2022 con maggiorazione di € 100,00
- dal 1° gennaio 2023 al 20 aprile 2023 con maggiorazione di € 200,00.
Attenzione! L’eventuale mora dovuta a seguito di tardiva DSU dovrà essere versata entro la scadenza della terza rata della contribuzione studentesca, anche nel caso in cui la terza rata risulti pari a zero. Termine autocertificazione online dei dati ISEE-U Ricordati di autocertificare i dati ISEE-U entro il 31 ottobre 2022, tempo utile per il ricalcolo della contribuzione sulla base della tua situazione reddituale sin dall’importo della seconda rata e del conguaglio della tassa regionale Puoi autocertificare i dati dell’attestazione ISEE-U, elaborati in base alla DSU sottoscritta nei termini sopra citati, alla pagina Autocertificazione ISEE-U entro il termine ultimo del 20 aprile 2023,
- La mancata acquisizione dei dati reddituali da parte dell’Università entro il predetto termine comporta il pagamento dell’importo massimo del contributo universitario e della tassa regionale, se dovuti.
- L’Università, sulla base dei dati autocertificati, procederà all’interrogazione del sistema informativo INPS e alla verifica del valore ISEE-U dichiarato.
Nel caso in cui il tuo nucleo familiare abbia sottoscritto più DSU per le prestazioni universitarie, sarà acquisito l’ultimo valore ISEE-U valido attestato dall’INPS, Attenzione! ► Al momento del versamento della prima rata, il sistema online propone, in via provvisoria, l’importo minimo previsto per la tassa regionale pari a € 120,00,
L’effettivo ammontare dovuto si aggiornerà definitivamente sulla base del valore ISEE-U, se acquisito per l’anno accademico 2022/23. L’eventuale conguaglio a debito dovrà essere saldato entro la scadenza della seconda rata ( 30.11.2022 ). ► Se, al momento del pagamento, le rate non risultano ricalcolate sulla base dell’ISEE-U dichiarato (ad es.
per produzione ISEE invece che ISEE-U oppure ISEE-U in errore o ISEE-U dichiarato in prossimità della scadenza della rata ecc.) potrai decidere di versare l’importo massimo entro il termine di scadenza previsto, con eventuale conguaglio sulla rata successiva, o in alternativa, attendere il ricalcolo degli importi.
Quanto si pagano le tasse universitarie senza ISEE?
Tasse universitarie senza ISEE – L’ISEE università serve agli studenti che fanno parte di famiglie che si trovano nelle fasce di reddito più basse, in questo modo possono pagare tasse universitarie ridotte rispetto ai nuclei familiari con una situazione economica e patrimoniale superiore.
In caso di mancata presentazione dell’ISEE per l’università viene applicata l’aliquota maggiore, quindi bisogna pagare l’importo massimo previsto per l’iscrizione al corso di laurea. Per una famiglia con un reddito ISEE basso si tratta di un aggravio considerevole, tenendo conto che dalla prima all’ultima fascia la differenza è sostanziale.
Nonostante il valore della tassa universitaria possa variare molto in base al singolo ateneo, è possibile passare da un minimo di circa 300 euro fino ad arrivare ad oltre 1.800 euro. È evidente l’importanza di comunicare l’ISEE università entro la scadenza, per risparmiare una somma elevata durante i 3 o 5 anni di durata del percorso di studio.
Come evitare di pagare le tasse universitarie?
I requisiti di reddito (ISEE) – Vediamo subito quale esonero delle tasse universitarie 2022/23 spetta agli studenti in base alle fasce di reddito isee, Sono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti e i relativi nuclei familiari che presentano un modello ISEE di valore fino a 20.000 euro e che rientrano quindi nella no tax area.
per ISEE tra 20.000 e 22.000 euro c’è la riduzione dell’80% per ISEE tra 22.000 e 24.000 euro c’è la riduzione del 50% per ISEE tra 24.000 e 26.000 euro c’è la riduzione del 30% per ISEE tra 26.000 e 30.000 euro la riduzione va dal 20% al 10%
Per chi si iscrive agli anni successivi al primo, l’esenzione totale è legata ai requisiti di merito :
per l’esenzione dalle tasse del secondo anno bisognerà aver conseguito almeno 10 CFU entro il 10 agosto; per l’esenzione negli anni successivi bisognerà aver maturato 25 CFU nei 12 mesi antecedenti il 10/08 che precede l’iscrizione.
Ogni Ateneo sul suo sito ufficiale pubblica modalità, termini e documenti da presentare per essere esclusi dal pagamento delle tasse.
Chi deve fare l’ISEE per l’università?
L’ ISEE Università deve essere presentato dagli studenti che intendono richiedere prestazioni erogate nell’ambito del diritto allo studio universitario (esenzione o riduzione tasse universitarie, borse di studio, mensa e alloggi universitari a tariffa agevolata ecc.).
Cosa succede se presento l’ISEE in ritardo?
La presentazione tardiva dell’ ISEE per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio dopo il 15 dicembre 2022 è ammessa non oltre il 30 aprile 2023, previa trasmissione alla Segreteria Studenti ([email protected]) di una copia dell’attestazione ISEE, con una penalizzazione di € 250.
Come fare ISEE universitario da soli?
ISEE 2022 PER L’UNIVERSITÀ – ISEE 2022 per l’università: cos’è e a cosa serve — Fonte: istock Dopo aver superato i test d’ingresso che si svolgono generalmente entro il mese di settembre, le matricole possono procedere con l’iscrizione all’università. Per quanto riguarda i corsi a numero aperto gli studenti hanno un periodo di tempo più ampio per l’iscrizione mentre, chi affronta le prove d’ammissione delle facoltà a numero programmato nazionale – come medicina – avrà una finestra temporale a disposizione un po’ ristretta per procedere all’iscrizione.
Nei bandi dei diversi corsi di laurea è solitamente specificato che gli studenti dovranno, in sede di immatricolazione, fornire la propria dichiarazione ISEE 2022 per il diritto allo studio universitario e, non di rado, le università consigliano agli studenti di richiedere tale documento con largo anticipo ai vari CAF sul territorio nazionale.
Sappiamo che forse ora siete un po’ confusi e vi starete chiedendo che cos’è l’Isee, come si calcola e a cosa serve. Facciamo quindi un passo indietro: ISEE sta per Indicatore della Situazione Economia Equivalente ed è il documento che rappresenta il calcolo della situazione economica e patrimoniale del nucleo famigliare al quale lo studente appartiene.
L’ISEE è un documento necessario ai fini di prestazioni sociali agevolate o per accedere ai servizi di pubblica utilità. L’ISEE 2022 prende come anno di riferimento il 2021. Il richiedente, con l’ISEE, dichiara i redditi e i patrimoni, propri e dei componenti il suo nucleo. Deve essere richiesto a un CAF con diverso anticipo.
A COSA SERVE L’ISEE? Il calcolo dell’Isee 2022 deve essere fatto necessariamente presso un Centro di Assistenza Fiscale autorizzato ed è necessario per avere agevolazioniin materia di tasse universitarie, Le università suddividono infatti gli studenti in fasce di reddito: ciascuna fascia corrisponde a un importo specifico delle tasse.
Calcolo tasse universitarie, come fare
MODELLO ISEE PER UNIVERSITÀ Mentre in passato c’era un unico Isee valido per tutte le prestazioni, ora accanto alla tipologia standard sono stati introdotti 4 nuovi modelli che si adattano a situazioni più specifiche. Tra questi c’è quello che interessa di più gli studenti: l’ Isee Università, che serve appunto per avere riduzioni sulle tasse universitarie e accedere ad altre agevolazioni per il diritto allo studio.
se, al momento della domanda di prima iscrizione al corso di laurea, ha la residenza da almeno due anni al di fuori dell’univtà abitativa della famiglia di origine e in un alloggio che non appartiene a nessun membro della sua famiglia di origine; se ha un’adeguata capacità di reddito, definita con il decreto ministeriale di cui all’articolo 7, comma 7, del decreto legislativo 29 marzo 2012, n.68.
COME SI CALCOLA L’ISEE? Per calcolare l’Isee Università è necessario rivolgersi ad un CAF, cioè ad un Centro di Assistenza Fiscale, che rilascerà un apposito modulo compilato che dovrete presentare all’ateneo. Ogni università ha scadenze diverse per presentare la dichiarazione Isee, quindi vi consigliamo di consultare sempre il sito internet dell’ateneo nel quale siete iscritti.
Domande & Risposte Quando si fa l’Isee 2022? Vi consigliamo di farlo fare a un CAF con largo anticipo rispetto alla scadenza per l’iscrizione all’università. Se per esempio la scadenza è a settembre, è bene avviare le pratiche entro luglio. Che documenti servono per l’ISEE 2022?
Carta d’identità in corso di validità; Codice fiscale del soggetto e dei componenti del nucleo famigliare; Il 730; Contratto di locazione nel caso in cui si stia in affitto; Certificazione Unica; Depositi bancari e giacenza media del conto; Documentazione sul patrimonio immobiliare; Quota capitale residua dei mutui stipulati; Targa dei veicoli o navi e imbarcazioni.
Quale giacenza media serve per l’ISEE 2022? Quella dei propri conti correnti aperti. Questa informazione potrebbe essere disponibile direttamente sulla vostra home banking.
Chi è il dichiarante dell ISEE Università?
Il dichiarante riceverà, da parte dell ‘ente acquisitore (INPS, CAF), una ricevuta di avvenuta presentazione ma non l’ ISEE calcolato. Per il calcolo dell ‘ ISEE è necessario che si completi l’acquisizione degli altri dati da parte dell ‘INPS e dell ‘Agenzia delle Entrate (max 15 giorni).
Come trasformare un ISEE ordinario in ISEE universitario?
Ricapitolando, è sufficiente recarsi al CAF o affidarsi ad un professionista autorizzato e compilare da Dichiarazione Sostitutiva Unica. Il CAF trasmetterà la documentazione all’INPS che fornirà il modello ISEE con la seguente dicitura: si applica alle prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario.
Cosa succede se non pago le tasse università?
La decadenza – Quando il mancato pagamento delle tasse supera gli otto anni accademici, la carriera universitaria risulta decaduta. La decadenza comporta anche la perdita di tutti gli esami sostenuti e delle tasse precedentemente versate. Nel caso in cui lo studente decaduto dagli studi voglia riprendere l’università egli è tenuto ad effettuare una nuova immatricolazione, con la possibilità di richiedere il riconoscimento degli esami già sostenuti.
Chi non paga le tasse universitarie 2022?
Come funzionano gli esoneri in base al reddito – L’ esonero totale dalle tasse universitarie per l’anno accademico 2021/2022 è previsto solo per studenti che presentano un Isee uguale o inferiore ai 20.000 euro, Negli altri casi che riguardano le nuove immatricolazioni, il MUR ha predisposto una tabella in cui vengono specificati le percentuali di agevolazione in base alla fascia di reddito a cui si appartiene:
• Riduzione Contributo Onnicomprensivo Annuale dell’ 80% con ISEE da 20.000 a 22.000 Euro ; • Riduzione Contributo Onnicomprensivo Annuale del 50% con ISEE da 22.000 a 24.000 Euro ; • Riduzione Contributo Onnicomprensivo Annuale del 30% con ISEE da 24.000 a 26.000 Euro ; • Riduzione Contributo Onnicomprensivo Annuale del 20% con ISEE da 26.000 a 28.000 Euro ; • Riduzione Contributo Onnicomprensivo Annuale del 10% con ISEE da 28.000 a 30.000 Euro,
Per gli studenti che frequentano anni successivi al primo invece, accanto a questi requisiti sul reddito devono essere soddisfatti requisiti di merito : gli iscritti al secondo anno devono aver acquisito almeno 10 CFU mentre gli studenti che frequentano gli anni successivi devono aver conseguito almeno 25 CFU,
Quanto si spende per le tasse universitarie?
Tasse universitarie: le facoltà scientifiche costano di più – Ad evidenziare l’aumento delle tasse universitarie dell’1,2% è stato l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che ha svolto un’indagine sulle imposte che gli studenti universitari sono tenuti a pagare per frequentare le principali università pubbliche italiane.
L’Osservatorio ha analizzato le tasse per fascia di reddito Isee ( qui la tabella per provincia). La media nazionale è di 541,30 euro per la prima fascia, la più bassa (fino a 6000 euro); 583,78 euro per Isee fino a 10.000 euro; 899,76 euro fino a 20.000; 1240,38 euro fino a 30.000; 2193,39 euro per la fascia massima.
Dall’indagine risulta che le Università del Nord Italia impongono tasse più alte, con importi medi che superano, per la prima fascia, del +12,23% la media nazionale e del +12,89% le rette del Sud. Prendendo come riferimento la prima fascia, il primato dell’ateneo più caro va a Parma: per frequentarla gli studenti devono versare contributi di 739,68 euro per le facoltà umanistiche e di 855,50 euro per le facoltà scientifiche.
Segue Milano che prevede, per chi si colloca nella fascia di reddito più bassa, rette di 713,00 euro per le facoltà umanistiche e di 790,00 per quelle scientifiche. Non sempre sono previste tasse differenti per facoltà umanistiche e facoltà scientifiche. Negli Atenei che applicano questa distinzione, uno studente della Facoltà di Matematica, ad esempio, paga mediamente tra il 5,24% e il 6,75% in più rispetto ad un suo collega di Lettere e Filosofia, a seconda della fascia di reddito di appartenenza.
Rispetto allo scorso anno accademico, gli importi relativi alla prima e alla seconda fascia di reddito fanno registrare un incremento medio rispettivamente del +2,51% e del +2,29%, La terza e la quarta fascia, invece, risultano in lieve flessione, rispettivamente del -1,58% e del -1,40%, mentre gli importi massimi risultano in crescita del +4,03%.
Quante tasse universitarie si pagano?
Oggi, le spese calcolate per le tasse universitarie in Italia, in media, si attestano sopra i 1.000 Euro a studente ogni anno. I picchi si registrano al nord con 1.800 Euro circa. Al sud le cifre scendono drasticamente, e la media si abbassa fino a meno di 700 Euro.