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Gli Anni Di Università Valgono Come Contributi?

Gli Anni Di Università Valgono Come Contributi
Il riscatto del corso di laurea è lo strumento che permette di trasformare i tuoi anni di università in anni contributivi e quindi integrare la tua posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Condizione necessaria è che tu abbia conseguito il titolo di studio.

Come convertire gli anni universitari in contributi?

Come fare domanda – Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS attraverso il servizio dedicato. Per maggiori informazioni si rinvia alla, Il pagamento dell’onere si effettua utilizzando l’Avviso di pagamento pagoPA, È possibile stampare gli Avvisi di pagamento pagoPA attraverso il, accedendo tramite le proprie credenziali di autenticazione dal seguente percorso: Prestazioni e servizi> Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti Ricongiunzioni e Rendite > Entra nel servizio. L’accesso al Portale dei Pagamenti è possibile anche con il codice fiscale e il numero pratica indicato nel provvedimento inviato dall’Istituto. In alternativa, è possibile richiedere l’invio tramite posta o email dell’Avviso di pagamento pagoPA al Contact center chiamando al numero 803 164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06 164164 da cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore. È possibile pagare gli Avvisi di Pagamento PagoPA : – online dal sito www.inps.it, accedendo con le modalità sopra riportate, seguendo il percorso Prestazioni e servizi >Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti, Ricongiunzioni e rendite, tramite la modalità “Pagamento online pagoPA “, utilizzando la carta di credito/debito, addebito in conto corrente e altri metodi di pagamento. – attraverso canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizio di Pagamento, come ad esempio:

agenzie della banca; home banking dei Prestatori di Servizio di Pagamento (riconoscibili dai loghi CBILL o pagoPA ); sportelli ATM abilitati delle banche; esercenti convenzionati con i Prestatori di Servizio di Pagamento aderenti al sistema pagoPA (bar, edicole, ricevitorie, tabaccherie, supermercati e altri esercenti convenzionati); uffici postali.

La lista dei canali di pagamento è disponibile sul sito Internet del sistema pagoPA all’indirizzo www. pagopa,gov.it. È possibile effettuare il pagamento rateale anche mediante addebito diretto sul conto. È sufficiente recarsi nell’agenzia bancaria o nell’ufficio postale presso cui si ha il conto e compilare un modello SDD. Il modello dovrà contenere l’opzione a importo fisso predefinito, che implica la rinuncia al diritto di rimborso dell’addebito entro le otto settimane (decreto legislativo 27 gennaio 2010, n.11). Affinché l’addebito SDD vada a buon fine è necessario che l’operatore dell’agenzia bancaria o dell’ufficio postale non inserisca limiti di frequenza mensile di addebito o altri vincoli sul mandato (importo massimo, numero massimo di addebiti) che impediscano il completamento della transazione. Una volta comunicata l’autorizzazione dell’addebito, l’INPS invierà una lettera di conferma indicante il mese di attivazione del servizio e gli importi relativi alle scadenze dell’anno. In attesa della lettera di conferma spedita dall’INPS, si dovrà continuare a effettuare i pagamenti utilizzando con le altre modalità di pagamento indicate, rispettando le scadenze mensili. Dalla data di attivazione del servizio non si dovranno più utilizzare le altre modalità di pagamento per le rate con scadenza successiva all’attivazione dell’addebito stesso. Si consiglia, in ogni caso, di verificare sempre che l’addebito sia effettuato correttamente e di informare gli uffici INPS di eventuali anomalie. L’ addebito automatico potrà essere revocato dal contribuente in qualunque momento, con comunicazione tempestiva all’agenzia bancaria o all’ufficio postale. Le restanti rate potranno essere pagate con le altre modalità di pagamento. All’inizio dell’anno solare successivo ai versamenti, l’attestazione utile ai fini fiscali è visualizzabile nel Portale dei pagamenti seguendo il percorso: Prestazioni e servizi > Servizi > Portale dei pagamenti > servizi Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite > entra nel servizio > accedi > sezione pagamenti effettuati. Per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2008, gli oneri da riscatto per il corso di laurea possono essere versati ai regimi previdenziali di appartenenza in unica soluzione ovvero in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi per la rateizzazione. È confermata la possibilità che l’interessato eserciti la facoltà di estinguere il debito anche in un numero minore di rate e comunque senza applicazione di interessi. Resta fermo che il pensionato non potrà chiedere il pagamento rateale e che il pensionamento implica la decadenza dal beneficio della rateizzazione eventualmente in corso, con conseguente obbligo di pagamento del capitale residuo in unica soluzione. Il mancato pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata è considerato come rinuncia alla domanda che viene archiviata dall’INPS senza ulteriori adempimenti. La rinuncia non preclude la possibilità di presentare una nuova domanda di riscatto per lo stesso titolo e periodo. In tal caso l’onere di riscatto verrà rideterminato con riferimento alla data della nuova domanda. Per le rate successive alla prima, il loro pagamento effettuato oltre la scadenza ma con un ritardo non superiore a 30 giorni, viene consentito per non più di cinque volte. Ulteriori versamenti effettuati oltre i termini assegnati potranno essere, su esplicita richiesta dell’interessato, considerati come nuova domanda e comporteranno la rideterminazione dell’importo da pagare. Tutti i pagamenti effettuati per importi parziali o per un minore numero di rate entro i termini assegnati verranno convalidati determinando l’accredito del periodo assicurativo corrispondente all’importo pagato. Eventuali variazioni di indirizzo o di dati anagrafici dovranno essere prontamente comunicate all’Istituto.

Quanto costa riscattare 4 anni di università?

3) Il riscatto laurea agevolato 2019 “a forfait” – Il decreto legge n.4 2019 ha previsto la possibilità di riscattare gli anni di studio per il conseguimento della laurea, se situati dopo il 1995, in forma agevolata In particolare il riscatto costa per tutti una quota fissa di 5.240 euro per ogni anno di studio, con un risparmio di piu del 50% sul metodo di calcolo normalmente previsto per i lavoratori occupati basato sull’aliquota previdenziale IVS.

  1. innanzitutto è riservata a chi ha almeno un contributo versato in una Gestione INPS
  2. il decreto-legge lo riservava a chi non ha ancora compiuto i 45 anni ma nel corso della conversione in legge è stato eliminato il requisito dell’età,
  3. non sono agevolabili periodi soggetti al metodo di calcolo pensionistico retributivo ma solo contributivo. Per i periodi di studio a cavallo dei due sistemi si potrà agevolare solo la parte successiva al 1 gennaio 1996.
  4. possono essere riscattati gli anni del corso di laurea e di dottorato di ricerca non coperti da contribuzione, c ioè se nello stesso periodo sono stati versati contributi obbligatori per motivi di lavoro, il periodo non è riscattabile.
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Inoltre come per le altre forme di riscatto della laurea il massimo di annualità riscattabili è quello definito dal corso legale degli studi (ad es.5 per giurisprudenza) e non quelli effettivamente utilizzati, cioè gli anni di studio “fuori corso” sono esclusi.

  • Il costo del riscatto agevolato è stato calcolato con le stesse modalità di quello destinato agli inoccupati: moltiplicando l’aliquota contributiva Ivs vigente (33%) per il reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione Inps di artigiani e commercianti.
  • Il metodo ordinario prende invece come riferimento l’ultima retribuzione imponibile del lavoratore cui viene applicata la percentuale del 33 per cento.

In questo caso però l’incremento dell’assegno pensionistico sarà basso perche il montante contributivo è ridotto (Il Sole 24 ore ha calcolato una media di 20 euro mensili lordi in meno per ogni anno riscattato ). Anche in questo tipo di riscatto gli oneri sono deducibili fiscalmente anche con rateizzazione fino a 120 rate mensili (10 anni).

  • L’eliminazione del requisito di ingresso legato all’età non ha un impatto particolarmente significativo : si puo presumere siano pochi oggi gli over 45 che hanno conseguito la laurea dopo il 1996.
  • Probabilmente l’ampliamento potrà interessare i nati dal 1972 in poi.
  • Inoltre di solito chi si laurea piu avanti negli anni lo fa lavorando contemporaneamente e, in quel caso, la regolare contribuzione per motivi di lavoro impedisce il riscatto della laurea.

In materia l’Istituto di previdenza ha pubblicato una circolare, n.106 2019 che riepiloga le modalità di applicazione della disciplina dopo la conversione in legge del decreto 4 2019. L’istituto precisa che i beneficiari sono coloro che abbiano studiato – per i periodi in corso legale – dal 1996 in poi e, in particolare, per chi ha studiato solo in parte dopo il 1995, i periodi in corso successivi potranno essere riscattati a scelta:

  • con l’importo a forfait di 5.240 euro l’anno o
  • in modo proporzionale con aliquota Ivs utilizzando l’imponibile previdenziale delle ultime 52 settimane di lavoro.

L’Istituto ricorda infine che la detraibilità del 50 % degli oneri prevista per la pace contributiva non si applica al riscatto agevolato della laurea. L’onere è solo deducibile fiscalmente. Leggi anche Dichiarazione 730 2022 come indicare i contributi per riscatto del corso di laurea

Quando non conviene riscattare la laurea?

Non è possibile invece richiedere il riscatto di laurea per periodi di iscrizione fuori corso, oppure nel caso di periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa, o da riscatto.

Quanto incide il riscatto della laurea sulla pensione?

Il riscatto della laurea ai fini pensionistici è una possibilità che valutano in molti per ampliare la base contributiva su cui si determina la pensione pubblica e per avvicinarsi più rapidamente al momento della pensione.

Quanto costa riscattare la laurea nel 2022?

Riscatto della laurea agevolato : tutte le novità fino al 2022 Non tutti i neo-laureati o anche quelli che si sono laureati già da qualche anno sono a conoscenza della possibilità di chiedere il riscatto della laurea : si tratta della possibilità di “conteggiare” ai fini pensionistici il periodo del proprio percorso di studi.

i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni oppure di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n.509 ovvero Laurea, successivi a un corso di durata triennale e Laurea Specialistica, al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea

Per chiarezza, si possono riscattare anche i, conseguiti presso una delle autorizzate. Rispetto a qualche anno fa, oggi ci sono delle interessanti agevolazioni per avere il riscatto della laurea, con possibili proroghe fino al 2022. Da due anni (fino al 31 dicembre 2021) ci sono delle agevolazioni in fase sperimentale, ma già ci sono delle ipotesi di proroga, viste le numerose richieste pervenute all’INPS. Il tutto quindi potrebbe essere posticipato al 31 dicembre 2022, Generalmente nel riscatto della laurea ordinario si moltiplica l’aliquota IVS vigente (33%) per l’ultima retribuzione imponibile (quindi il costo finale è diverso per ogni persona), mentre nel riscatto agevolato l’aliquota IVS per il reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione Inps artigiani e commercianti (così come accade da anni invece per chi chiede il riscatto della laurea ordinario ma è inoccupato ). Il costo agevolato per riscattare la laurea diventa così uguale per tutti ed è di circa di 5.200 euro l’anno, perciò, per un corso di studi della durata di 4 anni l’importo da corrispondere all’istituto previdenziale per avere il riscatto della laurea sarà di circa 20 mila e 800 euro. L’importo è detraibile fiscalmente al 50 per cento e si può pagare in un’unica soluzione oppure a rate per un massimo di 10 anni, senza interessi (un massimo di 120 rate mensili per un importo minimo non inferiore ai 30 euro). Ma come si procede per fare la domanda? Bisogna effettuarla sul sito dell’INPS attraverso pagoPA : Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti Ricongiunzioni e Rendite > Entra nel servizio. L’accesso è possibile anche grazie al codice fiscale e al numero della pratica indicato nel provvedimento inviato dall’Istituto, oppure attraverso posta o email dell’Avviso di pagamento pagoPA al Contact center chiamando al numero 803 164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06 164164 da cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore. Il pagamento può essere effettuato:

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online dal sito, accedendo con le modalità sopra riportate attraverso canali sia fisici che online di banche e altri PSP (Prestatori di Servizio di Pagamento), come agenzie della banca, home banking del PSP, sportelli ATM abilitati delle banche, punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5 e uffici postali

Sullo stesso portale dell’INPS è possibile simulare il calcolo del costo del riscatto totale : “È possibile simulare l’onere dovuto per i periodi che si collochino nel sistema contributivo per tutte le gestioni previdenziali dell’Istituto. Per i riscatti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e nelle gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri la simulazione è possibile anche per i periodi che si collochino nel sistema retributivo.

La funzione calcola l’onere dovuto sulla base dei dati che l’utente immette a sistema e di quelli presenti nel conto assicurativo, a seconda del sistema di calcolo e della gestione previdenziale selezionata dall’utente. L’importo dell’onere restituito dal simulatore ha mera valenza orientativa. Se la simulazione non può andare a buon fine (ad esempio, perché si verificano errori nell’elaborazione del conto assicurativo che necessitano dell’intervento dell’operatore Inps o perché la logica di calcolo richiesta non è gestita dall’applicativo) un messaggio di alert invita a rivolgersi alla Struttura territorialmente competente per ottenere la simulazione richiesta”.

Il mancato pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata viene considerato come rinuncia alla domanda che viene archiviata dall’INPS senza ulteriori adempimenti. Per le rate successive invece il pagamento effettuato oltre la scadenza ma con un ritardo non superiore a 30 giorni è possibile per non più di cinque volte.

Quanto costano 10 anni di contributi volontari?

Il costo di 10 anni di contributi volontari varia se sei Dipendente o inoccupato L’importo settimanale si calcola sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria a cui si applica una percentuale del 33%. Visto che la retribuzione minima settimanale è 206,23€, 10 anni di contributi volontari costano a partire da 35.391€.

Casse private: molte ti permettono di versare i contributi volontari con regole diverse fissate da ciascuna cassa

Gestione artigiani e commercianti:

si calcola la media dei redditi degli ultimi 36 mesi con la media si individua la classe reddituale di appartenenza, una sorta di scaglione di reddito ad ogni classe corrisponde un reddito imponibile su cui applicare la percentuale del 24% per gli artigiani o del 24,48% per i commercianti

Gestione separata: si applica la percentuale del 25% al minimale per l’accredito contributivo che è 16.243€. Quindi 16.243 x 25% x 10 = 40.067,5€ per 10 anni di contributi volontari

L’importo mensile si calcola sulla media dei redditi da impresa denunciati negli ultimi 36 mesi di contribuzione. Coltivatori diretti L’importo settimanale viene calcolato sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro ma non può comunque essere più basso di quello previsto per i lavoratori dipendenti.

Chi può usufruire del riscatto laurea agevolato?

REQUISITI – La condizione essenziale per riscattare la laurea è il possesso del titolo di studio, Dunque, possono accedere al riscatto agevolato INPS della laurea tutti coloro che hanno conseguito il titolo di studio universitario. Inoltre, per riscattare gli anni universitari, non è necessario aver già lavorato e versato dei contributi.

Che cosa è la pace contributiva?

Una guida relativa alla modalità sperimentale di riscatto dei buchi contributivi tra un lavoro e l’altro a disposizione dei soggetti che hanno iniziato il lavoro dopo il 31 dicembre 1995. – Il decreto legge 4/2019 ha ammesso dal 29 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 la possibilità di sistemare la posizione assicurativa a condizioni semplificate e con oneri agevolati.

E’ stata definita «pace contributiva» perché consente il recupero dei buchi contributivi tra un lavoro e l’altro senza alcuna restrizione. E’ riconosciuta per il triennio 2019-2021 a favore dei lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla gestione separata dell’Inps nonchè agli iscritti presso le gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria.

E’ riservata ai lavoratori privi di anzianità contributiva al 31.12.1995 (anche se accreditata presso le Casse previdenziali dei liberi professionisti oppure acquisita nel regime previdenziale dell’Unione Europea o nei singoli regimi previdenziali dei vari Stati membri o Paesi convenzionati) e non può essere utilizzata dai soggetti già titolari di pensione diretta,

Quanto costa riscattare 3 anni di contributi?

Quanto costa riscattare 3 anni di contributi? – Prendendo l’esempio di chi decide di ricorrere al riscatto agevolato della laurea pagherà 5.264,49 euro per ogni anno da riscattare. Per riscattare 3 anni di contributi, il costo totale è di 15.793,49 euro,

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Come si fa ad andare in pensione prima?

7. Lavoratori usurati – Come fare per andare in pensione prima se si svolgono dei lavori usuranti ? Chi ha svolto da lavoratore dipendente attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o per almeno metà della vita lavorativa, può accedere al pensionamento anticipato, ma solo se ha già maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e ha almeno 61 anni e 7 mesi d’età.

Il lavoro notturno svolto su turni;Il lavoro usurante, svolto ad esempio dai palombari, in ambienti stretti, presso cave, miniere o gallerie, ad alte temperature, in cassoni ad aria compressa, che prevedono l’asportazione di amianto o lavorazione del vetro cavo;Il lavoro che prevede la ripetizione dello stesso ciclo produttivo, ad esempio nelle catene di montaggio;Il lavoro di conduzione di veicoli per il servizio pubblico di trasporto collettivo.

A cosa serve il riscatto della laurea?

Riscattare gli anni di laurea per aumentare la pensione e accorciare i tempi per andarci, è sempre stato molto oneroso. Dal 2019, però, grazie al sistema agevolato c’è la possibilità di versare cifre molto più basse. Ma attenzione: non sempre conviene. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

contributo tecnico di Tatiana Oneta

di Luca Cartapatti

11 luglio 2022 Gli Anni Di Università Valgono Come Contributi Riscattare gli anni di laurea significa versare una determinata somma in modo da equiparare, a livello contributivo, il periodo di studio universitario a quello lavorativo. Questa particolare contribuzione è utile ai fini previdenziali sia per raggiungere prima il numero di anni necessari per ottenere la pensione sia per incrementarne l’ammontare.

  1. Rispetto alla sua effettiva convenienza economica, però, non è possibile fare un discorso univoco.
  2. Il vantaggio (o meno) del riscatto del periodo di studi è legato a molti fattori, quali l’età, gli anni e l’ammontare della contribuzione già versata al sistema previdenziale.
  3. I tanti parametri da prendere in considerazione ci impediscono di fare in questa sede un esempio semplice ma soprattutto valido per tutti.

La cosa migliore da fare per capire se nel tuo caso specifico conviene o no riscattare la laurea è quella di andare sul portale dell’Inps e utilizzare il servizio di simulazione oppure rivolgerti a un Patronato, Detto questo, riteniamo che sia comunque utile darti alcune indicazioni che possono aiutarti a capire quanto possa essere conveniente il riscatto.

Quanto costano 10 anni di contributi volontari?

Il costo di 10 anni di contributi volontari varia se sei Dipendente o inoccupato L’importo settimanale si calcola sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria a cui si applica una percentuale del 33%. Visto che la retribuzione minima settimanale è 206,23€, 10 anni di contributi volontari costano a partire da 35.391€.

Casse private: molte ti permettono di versare i contributi volontari con regole diverse fissate da ciascuna cassa

Gestione artigiani e commercianti:

si calcola la media dei redditi degli ultimi 36 mesi con la media si individua la classe reddituale di appartenenza, una sorta di scaglione di reddito ad ogni classe corrisponde un reddito imponibile su cui applicare la percentuale del 24% per gli artigiani o del 24,48% per i commercianti

Gestione separata: si applica la percentuale del 25% al minimale per l’accredito contributivo che è 16.243€. Quindi 16.243 x 25% x 10 = 40.067,5€ per 10 anni di contributi volontari

L’importo mensile si calcola sulla media dei redditi da impresa denunciati negli ultimi 36 mesi di contribuzione. Coltivatori diretti L’importo settimanale viene calcolato sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro ma non può comunque essere più basso di quello previsto per i lavoratori dipendenti.

Cosa sono i contributi universitari?

Servizi – Contributi universitari, esoneri e incentivi * applicati d’ufficio sulla base delle informazioni presenti in ESSE3 (non devi quindi presentare alcuna domanda). Per informazioni in merito devi rivolgerti alla Segreteria del tuo corso di studio.

Il simulatore permette di calcolare l’importo dei contributi universitari in base all’ISEEU/ISEE parificato, alla situazione della tua carriera ed agli a te riconosciuti. Il risultato del simulatore è assolutamente indicativo e non ufficiale. Il simulatore è accessibile liberamente ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso.

Non sono, infatti, richieste credenziali per il suo utilizzo. Scaricalo e simula il calcolo della tua contribuzione studentesca.

Come recuperare 2 anni di contributi?

Come fare domanda –

La domanda si presenta online all’INPS attraverso il servizio dedicato.In alternativa, può essere effettuata tramite: Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 da rete mobile; enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.Per maggiori informazioni si rinvia alla, Qualora il richiedente sia il datore di lavoro (azienda, datore di lavoro domestico, committente, titolare di impresa artigiana/commerciale/nucleo coltivatore diretto), che esercita la facoltà di riscatto in favore del lavoratore, la domanda deve essere presentata all’INPS compilando il modulo o, in alternativa, tramite uno degli enti di patronato che assistono gratuitamente per legge.Alla domanda deve essere allegata la documentazione necessaria per provare l’effettiva esistenza, durata e continuità del rapporto di lavoro.

Il termine per la definizione del provvedimento è stato fissato in 85 giorni dal Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’art.2 della legge 241/1990. Nella (pdf 210Kb) allegata al Regolamento sono riportati sia i termini di definizione dei provvedimenti stabiliti dall’Istituto superiori a quello di norma di 30 giorni, che l’indicazione del relativo responsabile.